Sultanato di Granada
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Muhammad ibn Nasr
Muhammad ibn Nasr, in arabo: محمد بن نصر, soprannominato al-Aḥmar (il Rosso) per la colorazione rossiccia della barba (Granada, attorno al 1194 – Guadix, 1273), è stato il primo sultano nasride di Granada.
Fondò la dinastia nasride che governò la regione di Elvira fin dal 1232, prendendo però possesso di Granada solo nel 1238. I suoi discendenti ressero il Sultanato di Granada fino al 1492, quando il cui ultimo rappresentante, Boabdil (Abū 'Abd Allāh), si arrese ai Re Cattolici nel gennaio di quell'anno.
Durante il regno di Muhammad b. Nasr fu costruito il Palazzo dell'Alhambra (differente però dall'attuale, il cui aspetto si deve a Yūsuf I e Muhammad V).
Nel 1212 un esercito congiunto di soldati spagnoli e di altri paesi cristiani europei, inflisse una severa sconfitta a un esercito almohade a Las Navas de Tolosa: un evento che contrassegnò l'inizio della fine della presenza islamica in Spagna.
Ferdinando III di Castiglia ('Il Santo') prese Cordova nel 1236. Il signore di Granada, Muhammad ibn Nasr, detto al-Ahmar, capì la situazione che si stava profilando e si avvicinò politicamente a Ferdinando per proporgli che, in cambio del suo aiuto per la conquista della città musulmana di Siviglia, egli fosse riconosciuto sovrano di Granada, cui la Castiglia avrebbe garantito l'indipendenza in qualità di sua vassalla. Ferdinando consentì e catturò Siviglia. Tornando a Granada, un imbarazzato Muhammad ibn Nasr annunciò che "non v'è vincitore se non Dio" (lā ghālib illā Allāh), frase che compare come motto dei Nasridi in tutta l'Alhambra.
Granada rimase fino al termine dei suoi giorni vassalla della Castiglia, frequentemente costretta a versare cospicue somme in monete auree (dīnār) ai sovrani cristiani per garantirsi la propria sopravvivenza.
http://it.wikipedia.org/wiki/Muhammad_ibn_Nasr
Fondò la dinastia nasride che governò la regione di Elvira fin dal 1232, prendendo però possesso di Granada solo nel 1238. I suoi discendenti ressero il Sultanato di Granada fino al 1492, quando il cui ultimo rappresentante, Boabdil (Abū 'Abd Allāh), si arrese ai Re Cattolici nel gennaio di quell'anno.
Durante il regno di Muhammad b. Nasr fu costruito il Palazzo dell'Alhambra (differente però dall'attuale, il cui aspetto si deve a Yūsuf I e Muhammad V).
Nel 1212 un esercito congiunto di soldati spagnoli e di altri paesi cristiani europei, inflisse una severa sconfitta a un esercito almohade a Las Navas de Tolosa: un evento che contrassegnò l'inizio della fine della presenza islamica in Spagna.
Ferdinando III di Castiglia ('Il Santo') prese Cordova nel 1236. Il signore di Granada, Muhammad ibn Nasr, detto al-Ahmar, capì la situazione che si stava profilando e si avvicinò politicamente a Ferdinando per proporgli che, in cambio del suo aiuto per la conquista della città musulmana di Siviglia, egli fosse riconosciuto sovrano di Granada, cui la Castiglia avrebbe garantito l'indipendenza in qualità di sua vassalla. Ferdinando consentì e catturò Siviglia. Tornando a Granada, un imbarazzato Muhammad ibn Nasr annunciò che "non v'è vincitore se non Dio" (lā ghālib illā Allāh), frase che compare come motto dei Nasridi in tutta l'Alhambra.
Granada rimase fino al termine dei suoi giorni vassalla della Castiglia, frequentemente costretta a versare cospicue somme in monete auree (dīnār) ai sovrani cristiani per garantirsi la propria sopravvivenza.
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Nasridi
La dinastia sultanale dei Nasridi fu l'ultima dinastia musulmana a sopravvivere in Spagna. Sorta dalla sconfitta della dinastia degli Almohadi dopo la battaglia di Las Navas de Tolosa del 1212 e resse il Sultanato di Granada, governando la città andalusa dal 1237 alla caduta della città, per resa condizionata, il 2 gennaio 1492 in favore del regno di Aragona e di Castiglia.
Fondato da Muhammad ibn Nasr esso comprendeva le attuali province di Granada, Malaga e Almeria e si estendeva per circa 240 miglia da Tarifa ad ovest sino ad Almeria ad est. Fin dalla sua fondazione, il Sultanato di Granada fu uno stato vassallo del sovrano di Castiglia Ferdinando III, scelta seguita dagli altri piccoli stati sorti dal crollo della dinastia degli Almohadi.
Tuttavia, mentre nel corso degli anni gli stati musulmani vassalli iniziarono a scomparire per essere sostituiti da nuove realtà politiche governate da sovrani cristiani, quello di Granada fu l'unico stato islamico a sopravvivere per lungo tempo.
Una delle ragioni plausibili di questa prolungata esistenza all'interno di una realtà politica fortemente ispirata dalla causa della Reconquista può essere la totale fedeltà del piccolo stato musulmano nei confronti del regno di Castiglia, fedeltà comprovata dal pieno sostegno durante le campagne militari per la conquista di Siviglia e delle altre città lungo il corso del Guadalquivir.
L'autonomia politica del Sultanato di Granada è comprovata dal fatto che essa divenne un porto franco e un luogo di rifugio per tutti i fuggiaschi musulmani di Spagna, nonché dal fatto che fu sempre molto forte il suo sostegno alla religione musulmana, diventando un caposaldo ed un centro nevralgico per la cultura araba d'occidente. Nonostante la rivalità con la dinastia Merinide del Marocco per il controllo sullo Stretto di Gibilterra, i due stati musulmani furono ben presto costretti a stringere una forzata alleanza per contrastare la ormai inesorabile espansione territoriale cristiana in territorio arabo; questa alleanza però non ebbe i frutti sperati e fu definitivamente sbaragliata con la pesante sconfitta nella battaglia del Río Salado del 1340. Fu nel XV secolo che la dinastia Nasride iniziò il suo periodo di decadenza, quando il Sultanato di Granada iniziò a soffrire di pesanti e gravi divisioni interne e da conseguenti lotte intestine. L'evento che sancì definitivamente la fine del Sultanato fu il matrimonio tra Ferdinando II d'Aragona e Isabella di Castiglia nel 1469 con il quale si diede vita alla fusione tra le due più potenti realtà politiche della Spagna. Fu così che nel 1492 il Sultanato di Granada finì e venne ufficialmente consegnato ai sovrani spagnoli per mano del sultano Boabdil di Granada, al quale fu concesso di restare signore di Mondùjar e della regione montuosa delle Alpujarras e che circa un anno dopo partì definitivamente per il Marocco abbandonando per sempre il territorio spagnolo.
Elenco dei Sultani di Granada
I sultani nasridi furono:
Abū ʿAbd Allāh Muhammad I al-Ghālib bi-llāh, ossia "Il vincitore per opera di Dio": 1232-73. A Granada regnò nel periodo 1237-73.
Abū ʿAbd Allāh Muhammad II al-Faqīh; 1273-1302.
... ... (altri sono fuori periodo del gioco)
http://it.wikipedia.org/wiki/Nasridi
Fondato da Muhammad ibn Nasr esso comprendeva le attuali province di Granada, Malaga e Almeria e si estendeva per circa 240 miglia da Tarifa ad ovest sino ad Almeria ad est. Fin dalla sua fondazione, il Sultanato di Granada fu uno stato vassallo del sovrano di Castiglia Ferdinando III, scelta seguita dagli altri piccoli stati sorti dal crollo della dinastia degli Almohadi.
Tuttavia, mentre nel corso degli anni gli stati musulmani vassalli iniziarono a scomparire per essere sostituiti da nuove realtà politiche governate da sovrani cristiani, quello di Granada fu l'unico stato islamico a sopravvivere per lungo tempo.
Una delle ragioni plausibili di questa prolungata esistenza all'interno di una realtà politica fortemente ispirata dalla causa della Reconquista può essere la totale fedeltà del piccolo stato musulmano nei confronti del regno di Castiglia, fedeltà comprovata dal pieno sostegno durante le campagne militari per la conquista di Siviglia e delle altre città lungo il corso del Guadalquivir.
L'autonomia politica del Sultanato di Granada è comprovata dal fatto che essa divenne un porto franco e un luogo di rifugio per tutti i fuggiaschi musulmani di Spagna, nonché dal fatto che fu sempre molto forte il suo sostegno alla religione musulmana, diventando un caposaldo ed un centro nevralgico per la cultura araba d'occidente. Nonostante la rivalità con la dinastia Merinide del Marocco per il controllo sullo Stretto di Gibilterra, i due stati musulmani furono ben presto costretti a stringere una forzata alleanza per contrastare la ormai inesorabile espansione territoriale cristiana in territorio arabo; questa alleanza però non ebbe i frutti sperati e fu definitivamente sbaragliata con la pesante sconfitta nella battaglia del Río Salado del 1340. Fu nel XV secolo che la dinastia Nasride iniziò il suo periodo di decadenza, quando il Sultanato di Granada iniziò a soffrire di pesanti e gravi divisioni interne e da conseguenti lotte intestine. L'evento che sancì definitivamente la fine del Sultanato fu il matrimonio tra Ferdinando II d'Aragona e Isabella di Castiglia nel 1469 con il quale si diede vita alla fusione tra le due più potenti realtà politiche della Spagna. Fu così che nel 1492 il Sultanato di Granada finì e venne ufficialmente consegnato ai sovrani spagnoli per mano del sultano Boabdil di Granada, al quale fu concesso di restare signore di Mondùjar e della regione montuosa delle Alpujarras e che circa un anno dopo partì definitivamente per il Marocco abbandonando per sempre il territorio spagnolo.
Elenco dei Sultani di Granada
I sultani nasridi furono:
Abū ʿAbd Allāh Muhammad I al-Ghālib bi-llāh, ossia "Il vincitore per opera di Dio": 1232-73. A Granada regnò nel periodo 1237-73.
Abū ʿAbd Allāh Muhammad II al-Faqīh; 1273-1302.
... ... (altri sono fuori periodo del gioco)
http://it.wikipedia.org/wiki/Nasridi