Ottavio ha scritto:Allora mi è venuta una idea per regolamentare un po' meglio il discorso Ritirata resa e prigionieri. Direi di prevedere al massimo 2 tipi di ritirata, la ritirata prima di uno scontro e la ritirata a scontro iniziato.
Per quanto riguarda il primo caso bisogna immaginare un esercito che una volta trovatosi quasi costretto ad uno scontro abbandona tutti gli strumenti che potrebbero ingombrare la fuga e ripiegano verso una zona più favorevole. In termini di gioco la si può vedere così: Il giocatore Mario in possesso di 10 armate due catapulte e un vessillo si rende conto che uno scontro con il giocatore Giuseppe lo porterebbe alla rovina, opta quindi per una ritirata, per fare ciò lascia nella casella dalla quale comincia la ritirata sia il vessillo che le due catapulte che vengono automaticamente catturate da Giuseppe. Ed in più perde un punto onore.
E fin qui ci può stare, sono d'accordo... l'unica cosa non sono convinto del VESSILLO, forse meglio portarselo dietro nella ritirata, ma non è un grosso problema da decidere ora.
Ottavio ha scritto:Nel secondo caso invece, il giocatore mario nello svolgimento della battaglia si rende conto che il risultato sarà la sua disfatta, opta quindi per una rotta del suo esercito pagando in cambio 3 punti onore, lascia sul campo tutti i mezzi di assedio (se guardiamo il caso precedente,le due catapulte) il vessillo e un quarto delle sue armate ancora in grado di combattere a rappresentare un gruppo di soldati che si sacrifica per coprire la ritirata dell'esercito.
Anche qui in linea di massima ci può stare, però 3 PO sono troppi per cui anche in questo caso massimo 1 PO.
Ok per lasciare in campo tutto quello che non può ritirarsi velocemente.
Direi che il gruppo di soldati che rimane a coprire la ritirata lo potremmo sostituire (ipotizzo) con la mia idea di fare un ultimo tiro del dado da parte dell'attaccante senza che il difensore si difenda, per cui massimizzando le perdite... e poi mi allaccerei al discorso della percentuale di prigionieri in base alle perdite totali subite.
Ottavio ha scritto:C'è ora da stabilire di quante caselle colui che si ritira può muoversi, l'idea potrebbe essere che in entrambi i casi possa ritirarsi di un solo territorio, ma nel primo caso, nell'eventualità in cui vi fosse un suo mezzo di trasporto nella prima casella nella quale si ritira possa usufruire anche di un secondo territorio di spostamento, si tenga presente che anche in presenza di mezzo di trasporto nel secondo caso sarà impossibile usufruirne.
Qui direi di fare come avevo già ipotizzato prima in un post precedente:
https://www.medioevouniversalis.org/phpB ... 837#p14759
"Se il giocatore che si sta ritirando non ha mezzi di trasporto in quel territorio, la ritirata deve avvenire in un territorio confinante di proprietà del giocatore che si sta ritirando... oppure in un territorio adiacente di un altro giocatore con il quale abbia l'opzione diplomatica del PASSAGGIO TERRITORI.
Se il giocatore che si sta ritirando ha mezzi di trasporto in quel territorio, la ritirata può avvenire in un territorio qualunque (raggiungibile con il mezzo di trasporto) di proprietà del giocatore che si sta ritirando... oppure in un territorio qualunque (raggiungibile con il mezzo di trasporto) di un altro giocatore con il quale abbia l'opzione diplomatica del PASSAGGIO TERRITORI."
Ok per l'impossibilità di ritirarsi con un mezzo di trasporto a combattimenti già iniziati.
Ottavio ha scritto:L'attaccante invece avrà la possibilità di incalzare il nemico, ma solo se vi è presenza di un mezzo di trasporto nella regione dalla quale parte l'inseguimento. Per colui che incalza, nel caso in cui il suo inseguire avvenisse nel primo caso non incorrerebbe in nessuna penalità, mentre nel secondo caso si tratterebbe di un inseguimento e di cattura di un esercito in rotta, che nel caso in cui venisse raggiunto verrà fatto immediatamente prigioniero, ma costerà all'attaccante 2 punti onore.
NOTA BENE: NON CI SI PUO' RITIRARE DA UN ASSEDIO
Ok per impossibilità di ritirarsi da un assedio, per l'incalzare il nemico in ritirata lo semplificherei sempre con l'opzione accennata prima di fare un ultimo tiro del dado da parte dell'attaccante senza che il difensore si difenda... ricordiamoci che il gioco deve avere regole semplici, ma con una profondità e complessità elevata.
Ottavio ha scritto:RESA
SI PUO' DICHIARARE LA RESA SOLO SE SI E' DIFENSORI IN UN ASSEDIO
Il difensore può decidere di arrendersi all'avversario e chiedere o un passaggio sicuro per le sue armate
L'attaccante può concedere la resa e la fuga dell'avversario guadagnando 3 punti onore e senza potere inseguire, oppure può negare la resa e l'assedio continua come da normale.
Ok, ma sempre 1 PO, non 3 PO.
Ottavio ha scritto:PRIGIONIERI
Al termine di ogni battaglia il vincitore cattura parte degli uomini dell'avversario sconfitto, la percentuale ideale è del 25% delle unità cadute, infatti tra manipoli di soldati che circondati si arrendono e di feriti lasciati sul campo questa percentuale mi sembra la più azzeccata. Il calcolo di unità va calcolato sempre in difetto o in eccesso in base al decimale ( ad es. 5 unità, il 25% è 1,25=1 unità prigioniera/ 3 unità, il 25% è 0,75=1 unità prigioniera).
Colui che ottiene i prigionieri ha 4 scelte di fronte
1) Rilasciare i prigionieri= +4 PO
2) Tenerli per un eventuale scambio di prigionieri
3) Proporre un riscatto al proprietario delle unità per un prezzo da lui stabilito.
4) Venderli come schiavi guadagnando 10/20/30 fiorini in base al LT= -4 PO
In linea di massima tutto ok... forse sarebbe meglio 20% invece che 25% per una questione di semplicità di calcolo (da testare con le persone se ragionano meglio /4 o /5).
1) ok, ma sempre 1 PO e non 4 PO.
2) ok
3) ok
4) venderli ok al prezzo di mercato (se vogliamo mantenere gli SCHIAVI come merci)... se manteniamo gli SCHIAVI come una delle 8 merci ufficiali del gioco, dobbiamo trovare un incentivo valido se poi ogni volta che vengono commerciati si perdono PO... forse basterebbe aumentare il guadagno... poi fare un calcolo se per assurdo un giocatore che commercia solo schiavi guadagna abbastanza da compensare con i fiorini (ogni 1000 fiorini a fine partita sono 1 PO) la perdita di PO dovuti al commercio degli SCHIAVI.
Ottavio ha scritto:RISCATTO
Un giocatore può cercare di riscattare i suoi prigionieri una volta per turno quando le nuove armate vengono rischierate nei territori.
Le modalità di pagamento sono decise dai giocatori in questione.
Nel caso in cui tra i prigionieri figuri un vessillo, colui che lo ha catturato è obbligato nel turno stesso in cui ne diventa possessore a proporre uno scambio di valore monetario che non superi il triplo del valore del vessillo, se colui che lo ha perso non è in grado o non vuole pagarne il prezzo colui che lo ha catturato potrà conservarlo e a fine partita gli varrà 1 PO.
Qui sarà tutto da testare, sempre per quei dubbi che ho esposto anch'io qui:
https://www.medioevouniversalis.org/phpB ... 837#p14761
Se le meccaniche saranno sbilanciate, nessun giocatore cercherà di riscattare armate e VESSILLI perchè costeranno troppo... se costeranno troppo poco viceversa, il giocatore che possiede prigionieri preferirà sempre venderli come SCHIAVI oppure liberarli per ottenere PO.
Comunque direi veramente un'ottima analisi del problema... e già che ci siamo: BENVENUTO qui sul forum :p