Cambio generazionale anni '90
Inviato: 27 novembre 2008, 9:26
Finché eravamo giovani le cose funzionarono a meraviglia; non dovevamo proprio solo "mangiare, cagare e dormire" come i neonati, però diciamo che avevamo veramente molto tempo libero.
Poi crescendo si comincia con i primi impegni seri: gli esami di quinta, l'università o i primi lavori, le morose... praticamente ci siamo persi un pò di vista e non siamo più riusciti a giocare.
Io stesso avevo lasciato l'ambiente del canottaggio per cui mancava proprio "la piazza" dove abitualmente, finito allenamento, si diceva: "gnari, oggi pome chi viene a giocare a casa mia?"
Senza canottaggio però, non riuscivo a stare, magari non avevo più il tempo per allenarmi tutti i giorni, però mi mancava troppo il lago e il remo e così dopo un paio d'anni tornai...
Tornai, ma le facce erano cambiate, molti atleti non c'erano più e al loro posto moltissime facce nuove di "bociahina" (ragazzini) alle prime armi. Comunque non ci misi molto a fare amicizia con questi nuovi atleti... e ovviamente l'invito pomeridiano per la classica partita di Risiko non poteva mancare!
Poi crescendo si comincia con i primi impegni seri: gli esami di quinta, l'università o i primi lavori, le morose... praticamente ci siamo persi un pò di vista e non siamo più riusciti a giocare.
Io stesso avevo lasciato l'ambiente del canottaggio per cui mancava proprio "la piazza" dove abitualmente, finito allenamento, si diceva: "gnari, oggi pome chi viene a giocare a casa mia?"
Senza canottaggio però, non riuscivo a stare, magari non avevo più il tempo per allenarmi tutti i giorni, però mi mancava troppo il lago e il remo e così dopo un paio d'anni tornai...
Tornai, ma le facce erano cambiate, molti atleti non c'erano più e al loro posto moltissime facce nuove di "bociahina" (ragazzini) alle prime armi. Comunque non ci misi molto a fare amicizia con questi nuovi atleti... e ovviamente l'invito pomeridiano per la classica partita di Risiko non poteva mancare!