https://www.medioevouniversalis.org/php ... 582#p24582
https://www.medioevouniversalis.org/php ... 342#p19342
ZONA A-B-C
La Calaria era una nave utilizzata nel XIII secolo per il trasporto del legname. Era una nave di dimensioni medio-grandi, progettata specificamente per il trasporto di grandi quantità di legname dalle foreste alle città costiere e ai porti; era costruita con legname resistente e durevole, come quercia o pino, ed era dotata di un fasciame robusto e resistente all'acqua. Era una nave a vela, spinta dalle vele quadre su alberi verticali, e poteva trasportare un carico utile di diverse centinaia di tonnellate di legname; era una nave lenta e poco manovrabile, a causa delle sue grandi dimensioni e del suo carico pesante, ma era comunque in grado di navigare in acque poco profonde e di affrontare le onde e le correnti del mare.
---
ZONA A-B-C
Il Dromone del XIII secolo era una nave di medie dimensioni, con una lunghezza di circa 30-40 metri e una larghezza di 5-6 metri. Era dotata di due o tre alberi a vela latina, che le conferivano una notevole velocità e capacità di manovra, ma il suo principale mezzo di propulsione erano i remi, azionati da un equipaggio di rematori esperti e addestrati. Il dromone era dotato di un castello di prua e di poppa, che fornivano protezione e copertura alle truppe imbarcate; era anche dotato di un beccheggio, una sorta di ponte di prua utilizzato per l'abbordaggio e il combattimento ravvicinato. Era armato con catapulte, balestre e altre armi da lancio, che venivano utilizzate per danneggiare le navi nemiche e per sbarcare le truppe a bordo. Dotato di una piccola torre di osservazione, che forniva una vista sopraelevata per l'avvistamento e il tiro contro le navi nemiche. Il dromone era una nave costosa e difficile da costruire, poiché richiedeva un'elevata abilità e conoscenza nella costruzione navale e nell'ingegneria. Tuttavia, era una nave molto efficace e temuta in battaglia, e fu utilizzata con successo dalle marine bizantine e musulmane per secoli.
---
ZONA A-B-C
L'Ogara rappresenta un esempio significativo dell'evoluzione della tecnologia navale nel XIII secolo. Non ci sono informazioni precise sulle suedimensioni, ma data la sua propulsione a 120 remi, si stima che fosse una nave piuttosto grande, in grado di trasportare un carico considerevole e un equipaggio numeroso; tutto ciò la rendeva una nave all'avanguardia per l'epoca, capace di affrontare lunghi viaggi e di competere con altre navi del Mediterraneo.
L'Ogara rappresenta un tassello importante nella storia della navigazione mediterranea. La sua esistenza testimonia l'avanzamento tecnologico raggiunto nella costruzione navale del XIII secolo.
---
ZONA A-B-C
Le Rampine erano un tipo di bastimento genovese del XIII secolo, caratterizzate da dimensioni relativamente piccole, con una lunghezza media di circa 20 metri e una larghezza di circa 5 metri; dotate di vele e remi, erano anche utilizzate per le corse veliche, essendo tra le navi più veloci del loro tempo.
Erano armate con balestre, catapulte e armi da fuoco portatili, come le bombarde; l'equipaggio era composto da circa 20-30 uomini, tra marinai e combattenti.
Ideali per azioni di pirateria come attaccare navi mercantili e saccheggiare porti nemici; spesso impiegate in battaglia navale, grazie alla loro manovrabilità e alla loro potenza di fuoco.
Nel 1284, la Repubblica di Genova inviò una flotta di rampine contro la città rivale di Pisa. La flotta genovese, guidata dall'ammiraglio Oberto Doria, sconfisse la flotta pisana nella battaglia della Meloria, assicurando a Genova il controllo del Mar Ligure.
Le rampine ebbero un ruolo importante nella storia della marineria genovese. La loro efficacia in battaglia e la loro versatilità le resero un tipo di nave molto diffuso nel XIII secolo.
---
ZONA A-B-C
La Sagitta, era una nave a vela e a remi utilizzata nel Mediterraneo durante il Medioevo. Versatile e adattabile, svolgeva molteplici ruoli, tra cui:
guerra navale, grazie alla sua manovrabilità e la possibilità di ospitare un equipaggio di combattenti; commercio; nave da pesca in acque aperte grazie alle sue dimensioni e la sua velocità.
Le informazioni precise sulle dimensioni della Sagitta sono limitate, ma si stima che fosse una nave di medie dimensioni, con una lunghezza variabile tra i 15 e i 30 metri.
Era dotata sia di vele che di remi; le vele permettevano di navigare su lunghe distanze sfruttando il vento, mentre i remi garantivano manovrabilità e la possibilità di operare in condizioni di vento scarso.
Quando impiegata per la guerra, poteva essere equipaggiata con balestre, catapulte e armi da fuoco come le bombarde.
Il numero di membri dell'equipaggio variava a seconda dell'utilizzo della nave: da una decina di marinai per la navigazione commerciale, fino a una trentina di uomini per la guerra.
La Sagitta rappresenta un esempio significativo della versatilità delle navi medievali del Mediterraneo. La sua capacità di adattarsi a diversi ruoli ha contribuito allo sviluppo del commercio, della guerra navale e della pesca in quel periodo storico.
---
ZONA A-B-C
La Saettia era una nave versatile e diffusa nel Mediterraneo durante il XIII secolo. Le sue caratteristiche la rendevano adatta a molteplici usi, dalla guerra al commercio, contribuendo allo sviluppo economico e militare dell'epoca.
Era una nave di medie dimensioni, con una lunghezza media di circa 20 metri e una larghezza di circa 5 metri.
Era dotata di un solo albero maestro con una vela latina, che garantiva buone prestazioni di velocità e manovrabilità; inoltre era dotata di remi, utilizzati per la navigazione in zone con poco vento o per le manovre in porto.
In caso di guerra, poteva essere armata con balestre, catapulte e armi da fuoco portatili.
L'equipaggio variava in base all'utilizzo della nave, da circa 20 marinai per il commercio a 50 o più per la guerra.
Era una nave mercantile molto diffusa, utilizzata per il trasporto di merci di vario tipo, come grano, vino, olio e tessuti. La sua velocità e la sua capacità di navigare in acque costiere la rendevano ideale per il commercio marittimo nel Mediterraneo.
Utilizzata anche come nave da guerra, grazie alla sua velocità e manovrabilità; spesso impiegata per la pirateria, il pattugliamento delle coste e la guerra di corsa.
La Saettia era talvolta utilizzata anche per la pesca, grazie alla sua capacità di navigare in acque profonde e di trasportare un buon quantitativo di pesce.
la Saettia era generalmente più piccola e più leggera della Sagitta, con una prua più affusolata e un solo albero maestro.
---
ZONA A-B-C
La Tarida, conosciuta anche come "Terida" o "Tarsana", era un tipo di bastimento mercantile diffuso nel Mediterraneo durante il XIII secolo. Le sue caratteristiche precise rimangono incerte a causa della scarsità di documentazione storica, ma diverse fonti forniscono indizi che ci aiutano a ricostruirne l'aspetto e le funzioni.
Lo scafo aveva dimensioni variabili che potevano raggiungere i 30 metri di lunghezza e una larghezza di circa 10 metri, con una forma probabilmente arrotondata e un basso pescaggio per facilitare la navigazione in acque costiere e fluviali.
Era dotata di due alberi, uno a prua e uno a poppa, che sostenevano vele latine triangolari che permettevano di sfruttare al meglio i venti variabili del Mediterraneo; era anche dotata di remi per la manovra in spazi ristretti o in caso di bonaccia.
Un ponte sopraelevato correva lungo lo scafo, offrendo una zona di lavoro e di controllo per l'equipaggio.
La Tarida, principalmente utilizzata per il commercio marittimo nel Mediterraneo, poteva trasportare diverse tipologie di merci, come grano, vino, olio, tessuti e manufatti; la sua capacità di carico variava a seconda delle dimensioni della nave, ma poteva raggiungere le 200 tonnellate.
Poteva anche trasportare persone, come pellegrini, mercanti e soldati.
In alcuni casi, poteva essere utilizzata per la guerra, con l'aggiunta di armi da fuoco e da difesa.
---
ZONA A-B-C
La Tartana era un tipo di bastimento da carico diffuso nel Mediterraneo durante il XIII secolo. Le sue caratteristiche precise rimangono incerte a causa della scarsità di documentazione storica, ma diverse fonti forniscono indizi che ci aiutano a ricostruirne l'aspetto e le funzioni.
Lo scafo aveva dimensioni variabili che potevano raggiungere i 20 metri di lunghezza e una larghezza di circa 5 metri, con una forma allungata e stretta, basso pescaggio per facilitare la navigazione in acque costiere e fluviali.
Era dotata di un solo albero a poppa, che sosteneva una vela latina triangolare che permetteva di sfruttare al meglio i venti variabili del Mediterraneo.
La propulsione primaria era affidata alla vela, ma la Tartana era anche dotata di remi per la manovra in spazi ristretti o in caso di bonaccia.
Un ponte sopraelevato correva lungo lo scafo, offrendo una zona di lavoro e di controllo per l'equipaggio.
Poteva trasportare diverse tipologie di merci, come grano, vino, olio, tessuti e manufatti e la sua capacità di carico variava a seconda delle dimensioni della nave, ma poteva raggiungere le 50 tonnellate.
La Tartana era principalmente utilizzata per il commercio locale e costiero nel Mediterraneo, ma poteva anche trasportare persone, come pescatori e mercanti; in alcuni casi, la Tartana poteva essere utilizzata per la pesca, con l'aggiunta di reti e attrezzature specifiche.
---
Usare queste imbarcazione del XIII secolo per creare una serie di eventi.