Ma quando i Siciliani il 30 marzo 1282 a Palermo e poi in tutta l’isola fecero strage dei francesi e non si lasciarono atterrire nè dalle truppe del re nè dall’anatema del papa, gli antichi partigiani dell’impero si levarono anche nello Stato della Chiesa e nella stessa Roma e scossero il giogo francese con l’aiuto di tutti gli altri elementi cui tornava a vantaggio la sua caduta.
Martino IV dovette piegarsi alla volontà dei Romani, che deposero Carlo d’Angiò, si nominarono altri magistrati supremi e riformarono la costituzione cittadina.
Non erano ancor trascorsi vent’anni da che Corradino era stato decapitato a Napoli, e Carlo d’Angiò moriva il 7 gennaio 1285 lasciando il suo regno, edificato con tanto sangue ed accompagnato da tante benedizioni della Chiesa in parte già distrutto, in parte scosso dalle fondamenta.
Alla fine di marzo dello stesso anno morì anche papa Martino IV. Il dominio dei papi su Roma, sullo Stato della Chiesa, sulla Romagna ed indirettamente su Napoli e Sicilia e sulla Toscana, che sotto Nicola lii aveva acquistato apparentemente una sicura e solida base, era anch’esso andato in frantumi. Si era rivelato ancora una volta che questo dominio non poteva reggersi se non quando i papi riuscivano a trovare appoggio in un’altra autorità estranea.
Furono questi tempi ed i decenni seguenti quelli nei quali il futuro papa Bonifacio VIII ebbe campo di convincersi per esperienza che il papa non poteva essere papa se non quando i principi erano in lotta fra di loro. Questo motto di Bonifacio VIII equivaleva a dire che l’ambita supremazia universale del papato era un assurdo, qualche cosa che non si poteva nè raggiungere nè mantenere nelle condizioni normali cui deve aspirare in prima linea ogni Stato, quella di vivere in pace con gli altri Stati.
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Probabilmente ho già messo un post riguardo i Vespri Siciliani, ma per sicurezza...
Rivolte in Sicilia e in Campania e appaiono le armate barbare
La Sicilia passa alla Corona di Aragona
Papa perde potere sui Regni cristiani... non so se decime o altro
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CARTE EVENTI - FASE 2 - ESTRAPOLAZIONE IDEE
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Re: CARTE EVENTI - FASE 2 - ESTRAPOLAZIONE IDEE
Lo sviluppo economico del XII e XIII secolo non poteva a meno di far si che in molti paesi le decime rendessero assai più di quanto occorreva ad un semplice ecclesiastico, tanto più che ai parroci affluivano anche altri redditi. La loro ricchezza consigliò di utilizzare questi benefici agli scopi sopra ricordati. Le prestazioni della chiesa ai più svariati fini di benessere e perfezionamento generale costituiscono la forma con cui le energie economiche nazionali furono chiamate a contribuire a tali fini. Dopo che una così vasta parte del patrimonio nazionale era stata messa nelle mani della chiesa, questa non poteva sottrarsi a tale compito.
Le dotazioni di ospedali ed università ne offrono degli esempi. Ma questa libera disposizione dei benefici ecclesiastici aprì l'ingresso a gravi abusi. I relativi beni non vennero destinati soltanto a scopi di interesse generale, ma già nell'VIII e IX secolo li vediamo convertiti arbitrariamente a vantaggio personale di favoriti o di potenti signori.
Nel XII e XIII secolo questo abuso dilagò ancora di più. Le ricchezze sempre più grandi che la chiesa aveva accumulate in grazia di donazioni, dispense, indulgenze e con l'estensione della giurisdizione ecclesiastica, stuzzicò la cupidigia dei grandi e dei loro dipendenti e favoriti. Non di rado più parrocchie vennero concesse ad una sola persona che le faceva poi amministrare da vicari; di modo che egli riscuoteva la massima parte delle rendite di più chiese, senza far altro in compenso che adempiere ad alcune formalità.
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Soldi dalle decime usate per gli scopi più disparati, da Ospedali e Università nel caso di scopi positivi... a fiorini o altro in caso di scopi negativi.
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Le dotazioni di ospedali ed università ne offrono degli esempi. Ma questa libera disposizione dei benefici ecclesiastici aprì l'ingresso a gravi abusi. I relativi beni non vennero destinati soltanto a scopi di interesse generale, ma già nell'VIII e IX secolo li vediamo convertiti arbitrariamente a vantaggio personale di favoriti o di potenti signori.
Nel XII e XIII secolo questo abuso dilagò ancora di più. Le ricchezze sempre più grandi che la chiesa aveva accumulate in grazia di donazioni, dispense, indulgenze e con l'estensione della giurisdizione ecclesiastica, stuzzicò la cupidigia dei grandi e dei loro dipendenti e favoriti. Non di rado più parrocchie vennero concesse ad una sola persona che le faceva poi amministrare da vicari; di modo che egli riscuoteva la massima parte delle rendite di più chiese, senza far altro in compenso che adempiere ad alcune formalità.
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Soldi dalle decime usate per gli scopi più disparati, da Ospedali e Università nel caso di scopi positivi... a fiorini o altro in caso di scopi negativi.
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Re: CARTE EVENTI - FASE 2 - ESTRAPOLAZIONE IDEE
L'ordinamento della chiesa era una creazione dell'aristocrazia dell'impero romano o per lo meno acquistò la sua forma definitiva al momento in cui questa aristocrazia non trovò più collocamento soddisfacente nella carriera degli uffici dello Stato e lo cercò nella carriera ecclesiastica.
Negli Stati romano-germamci poi queste tendenze aristocratiche trovarono nuovo alimento nell'organizzazione aristocratica della società e nel feudalesimo. E le enormi ricchezze di cui già poteva disporre la chiesa nel VI e VII secolo favorirono questo processo che indubbiamente tornò gravemente a danno delle funzioni spirituali della chiesa.
Tutto ciò spiega come, ad onta della sua meravigliosa grandiosità, l'organizzazione della chiesa abbia finito per partorire gli stessi inconvenienti di cui fu causa l'organizzazione degli Stati di quel tempo, e come i papi, che pur seppero arrivare a tanta potenza nel campo della politica estera, godessero di così poca autorità effettiva in ciò che costituiva la missione vera e propria della chiesa.
Ed i papi si sono persino curati poco di perseguire quest'ultimo fine; e si capisce, perché erano essi stessi colpevoli in misura non lieve dell'abuso di distribuire i benefici ai loro favoriti ovvero di farli servire agli scopi della loro politica. Raggiunti questi primi obiettivi, i secondi erano quella della "potenza".
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Si potrebbe pensare ad un evento che consenta al Papa di decidere (oppure no) se raddoppiare le decime a scapito di perdere altre opzioni come ad esempio i doppi CB o la possibilità di scomunicare.
Il raddoppio delle decime non è a scapito dei giocatori cristiani... direi che se il giocatore cristiano paga 50 fiorini di decime, il Papa riceve dalla banca del gioco altrettanti 50 fiorini.
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Negli Stati romano-germamci poi queste tendenze aristocratiche trovarono nuovo alimento nell'organizzazione aristocratica della società e nel feudalesimo. E le enormi ricchezze di cui già poteva disporre la chiesa nel VI e VII secolo favorirono questo processo che indubbiamente tornò gravemente a danno delle funzioni spirituali della chiesa.
Tutto ciò spiega come, ad onta della sua meravigliosa grandiosità, l'organizzazione della chiesa abbia finito per partorire gli stessi inconvenienti di cui fu causa l'organizzazione degli Stati di quel tempo, e come i papi, che pur seppero arrivare a tanta potenza nel campo della politica estera, godessero di così poca autorità effettiva in ciò che costituiva la missione vera e propria della chiesa.
Ed i papi si sono persino curati poco di perseguire quest'ultimo fine; e si capisce, perché erano essi stessi colpevoli in misura non lieve dell'abuso di distribuire i benefici ai loro favoriti ovvero di farli servire agli scopi della loro politica. Raggiunti questi primi obiettivi, i secondi erano quella della "potenza".
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Si potrebbe pensare ad un evento che consenta al Papa di decidere (oppure no) se raddoppiare le decime a scapito di perdere altre opzioni come ad esempio i doppi CB o la possibilità di scomunicare.
Il raddoppio delle decime non è a scapito dei giocatori cristiani... direi che se il giocatore cristiano paga 50 fiorini di decime, il Papa riceve dalla banca del gioco altrettanti 50 fiorini.
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Re: CARTE EVENTI - FASE 2 - ESTRAPOLAZIONE IDEE
Nella tradizione della Chiesa cattolica e ortodossa l'anatema è diventato una maledizione al diavolo contro eretici e dissidenti.
L'anatema ha acquistato una forza maggiore rispetto alla scomunica. Nella definizione della Scolastica infatti la scomunica separa solamente dalla comunione cristiana (a fraterna societate separat), mentre l'anatema separa dalla Chiesa stessa (ab ipso corpore Christi).
L'interdetto (dal latino interdicere, ordinare, vietare, decreto di proibizione), usato in ambito religioso, è una pena prevista dal codice di diritto canonico che ha l'effetto di impedire l'accesso a tutte o a gran parte delle sacre funzioni della Chiesa in un luogo particolare. Nel passato poteva riguardare anche un intero territorio (una città, un villaggio) o una chiesa, a volte da un'intera nazione.
Pochi crimini erano puniti automaticamente con l'interdetto (interdictum latae sententiae) e la pratica si sviluppò solo nel tardo XIII secolo.
Con queste armi i papi non riuscirono a spuntarla anche contro i vescovi se non quando trovarono aiuto in circostanze favorevoli. Innocenzo III, persino al tempo delle lotte per la successione al trono tra Filippo di Svevia ed Ottone IV, il quale aveva pur posto ai suoi piedi le sorti dell'impero, non poté imporre sempre la sua volontà nemmeno in questioni puramente ecclesiastiche.
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Un evento che dia la possibilità al Papa di usare INTERDIZIONE, SCOMUNICA e ANATEMA, ma con il rischio che non abbiano effetto.
viewtopic.php?f=25&t=2295&start=30#p13183
L'anatema ha acquistato una forza maggiore rispetto alla scomunica. Nella definizione della Scolastica infatti la scomunica separa solamente dalla comunione cristiana (a fraterna societate separat), mentre l'anatema separa dalla Chiesa stessa (ab ipso corpore Christi).
L'interdetto (dal latino interdicere, ordinare, vietare, decreto di proibizione), usato in ambito religioso, è una pena prevista dal codice di diritto canonico che ha l'effetto di impedire l'accesso a tutte o a gran parte delle sacre funzioni della Chiesa in un luogo particolare. Nel passato poteva riguardare anche un intero territorio (una città, un villaggio) o una chiesa, a volte da un'intera nazione.
Pochi crimini erano puniti automaticamente con l'interdetto (interdictum latae sententiae) e la pratica si sviluppò solo nel tardo XIII secolo.
Con queste armi i papi non riuscirono a spuntarla anche contro i vescovi se non quando trovarono aiuto in circostanze favorevoli. Innocenzo III, persino al tempo delle lotte per la successione al trono tra Filippo di Svevia ed Ottone IV, il quale aveva pur posto ai suoi piedi le sorti dell'impero, non poté imporre sempre la sua volontà nemmeno in questioni puramente ecclesiastiche.
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Un evento che dia la possibilità al Papa di usare INTERDIZIONE, SCOMUNICA e ANATEMA, ma con il rischio che non abbiano effetto.
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