Cavalieri di San Lazzaro

L'Ordine del Santo Sepolcro, Templari, Ospitalieri, Cavalieri Teutonici, San Giacomo
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Veldriss
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I cavalieri di San Lazzaro o Lazzariti, sono ospedalieri appartenenti all'Ordine Militare e Ospedaliero di San Lazzaro di Gerusalemme, un ordine costituitosi a Gerusalemme nel XI secolo nato per dare cure ed assistenza ai lebbrosi.

Subito dopo i primi secoli del cristianesimo sorse a Gerusalemme, fuori dalle mura un lebbrosario posto sotto la protezione di San Lazzaro.
Era sotto la giurisdizione del Patriarca Greco Melkita di Gerusalemme e condotto da monaci retti dalla regola di San Basilio il Grande.
L'ordine medioevale prese vita da questo ospedale e dall'ordine che lo gestiva. A differenza degli altri ordini militari e religiosi stabilitisi in Terra Santa nel periodo delle crociate, che dipendevano dalla Chiesa latina, i Lazzariti erano sotto la giurisdizione della Chiesa d'Oriente. In assenza del Patriarca Greco Melkita, il Gran Maestro dei Lazzariti diventava grande elettore dell'arcivescovo di Armenia.
Dopo la presa di Gerusalemme da parte dei crociati, nel 1099, i cavalieri ammalati di lebbra andavano nell'ospedale di San Lazzaro a farsi curare, molti di essi entravano nella comunità monastica e ne pronunciavano i voti, pur mantenendo le loro prerogative cavalleresche.
Nel XII secolo i Lazzariti adottarono la regola di Sant'Agostino. In questa veste definitiva venne confermato come ordine religioso militare e ospedaliero con la bolla papale dell'11 aprile 1255 di Alessandro IV.
Come principale attività essi si occuparono della cura dei lebbrosi e devono accogliere i cavalieri di altri ordini che hanno contratto questa grave malattia. L'ordine dei Templari prevedeva nella loro regola la possibilità di entrare nell'ordine dei Lazzariti se affetti da lebbra.
Dopo la presa di Gerusalemme da parte di Saladino nel 1157, l'azione militare dell'ordine prese più importanza. Essi parteciparono attivamente alla presa di San Giovanni d'Acri nel 1191.
Furono nella crociata del 1227 al fianco dell'Imperatore Federico II di Hohenstaufen, nel 1244 dove ebbero un ruolo eroico nella funesta battaglia di Gaza.
Nel 1249 furono al fianco del Re di Francia nelle battaglie di Damietta e di Al Mansurah.
Durante l'assedio di San Giovanni d'Acri del 1291 furono, con tutti gli altri ordini presenti in Terra Santa, gli strenui difensori di quell'ultimo lembo di terra cristiana in Oriente.
L'ordine, in questi due secoli, fondò commanderie in molti paesi europei: Francia, Inghilterra, Scozia, Germania, Olanda, Spagna, Italia, Svizzera, Fiandre, Slesia.
Nel 1154 il Re di Francia Luigi VII donò all'ordine il castello reale di Boigny presso Orléans.
Persi i possedimenti in Terra Santa il Gran Maestro fratel Tommaso di Sainville si installò a Boigny che ne diventò la sede fino alla Rivoluzione Francese.
La Santa Sede lo soppresse incorporandolo all'Ordine di S. Giovanni (attuale Ordine di Malta) sin dal 1400; poi nel 1500, dopo una parziale e temporanea resurrezione, lo soppresse nuovamente come ente a sé, e lo incorporò all'Ordine di S. Maurizio (1572), dando origine così all' attuale Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro.
Nel 1608 il Re di Francia Enrico IV ottenne dal Pontefice Paolo V il riconoscimento del nuovo Ordine della Beata Vergine del Monte Carmelo, attribuì a questo nuovo Ordine i beni, le case e le persone, che nei confini dei suoi Stati avevano già appartenuto all'Ordine di S. Lazzaro, che fu definitivamente soppresso.
Successivamente in Francia per volere regio venne creato l'Ordine San Lazzaro e di Nostra Signore di Monte Carmelo.

https://it.wikipedia.org/wiki/Cavalieri_di_San_Lazzaro
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Re: Cavalieri di San Lazzaro

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Ordine di San Lazzaro di Gerusalemme, sarebbe nato in un ospedale per lebbrosi, gestito da fratelli Ospitalieri e fondato nel XII secolo dai crociati del Regno latino.

Esisteva già fuori dalle mura di Gerusalemme, un lebbrosario, nato nei primi secoli del cristianesimo, posto sotto la giurisdizione del Patriarca Greco Melkita e condotto da monaci retti dalla regola di San Basilio il Grande.

I Cavalieri dell'Ordine di San Lazzaro di Gerusalemme, in modo da dare l’impressione di avere origini remote e poter dire di essere il più antico di tutti gli Ordini, affermavano di essere la continuazione di quei monaci; ma questa pretesa è priva di effettivo fondamento, infatti mentre i primi seguivano la Regola di S. Basilio, mentre i Cavalieri dell'Ordine di San Lazzaro di Gerusalemme adottavano la Regola di S. Agostino.

L'Ordine di San Lazzaro di Gerusalemme è nato come un Ordine di monaci Ospitalieri fin dall'inizio, come era quello di San Giovanni, ma senza invadere il campo di quest'ultimo e, grazie al suo speciale obiettivo, aveva del tutto una diversa organizzazione.

Al momento dell'entrata vittoriosa a Gerusalemme dei Crociati di Goffredo di Buglione nel 1099, i Cavalieri Crociati ammalati di lebbra andavano nell'ospedale di S. Lazzaro a farsi curare e numerosi di questi si unirono ai suoi monaci pronunciandone i voti, mentre si organizzava il Regno Latino di Gerusalemme, assistendo i malati di lebbra, propagatasi notevolmente, nonostante i loro sforzi, durante l'assedio della Città Santa.

Come principale attività essi si occuparono della cura dei lebbrosi e devono accogliere i cavalieri di altri ordini che hanno contratto questa grave malattia. L'ordine dei Templari prevedeva nella loro regola la possibilità di entrare nell'ordine dei Lazzariti se affetti da lebbra.

Nel luglio del 1174 si registrò un avvenimento che in qualche modo ebbe a rafforzare la potenza dell'Ordine di San Lazzaro nella sua sede principale: la salita al trono di Gerusalemme del Re Baldovino IV, un giovane ammalato di lebbra. I Lazzariti furono indispensabili per la cura del giovane e si guadagnarono la sua fiducia e quella dei suoi familiari: tutto ciò logicamente si trasformò in beneficio per l'Ordine. La vita di Baldovino IV durò nella serena accettazione dell'infermità con ammirabile valore. Durante il suo regno l'Ordine di San Lazzaro conobbe giorni di gloria e di pericolo, avendo avuto dalla sorte un ruolo di spicco nel conflitto che, nel 1183, darà la vittoria ai Cristiani sul feroce Saladino.

Dopo il 1185, cominciarono per l'Ordine di S. Lazzaro le prime disgrazie, in cui vennero coinvolti tutti gli Ordini Militari. Nel 1187, approfittando del clima di discordia civile che la successione del Re di Gerusalemme Baldovino V, senza figli, aveva creato, il Saladino aprì nuovamente le ostilità al suo successore Guido di Lusignano, conquistando la Citta Santa.

Dopo L'occupazione di Gerusalemme, i Cavalieri di San Lazzaro, insieme a tutti gli altri Cavalieri Cristiani, Gerosolimitani, del Santo Sepolcro, Templari e Teutonici, si rifugiarono a San Giovanni d' Acri, ricevendo dal Re cristiano, ivi rifugiatosi, un settore della città; come rinato dalle ceneri, l'Ordine erse la sua Chiesa Conventuale ed il suo Lebbrosario, fortificando militarmente il settore ad esso affidato.

Federico II che, dopo il trattato di tregua con il Sultano al-Malik al-Kamil, era rientrato in Gerusalemme alla testa dei Cavalieri Teutonici, seguito da tutti i Cavalieri Cristiani, dopo essersi proclamato Re di Gerusalemme, non solo confermò nel 1229 al Gran Maestro dell’Ordine tutte le donazioni ed i privilegi ricevuti dal Re Amalrico, ma volle anche concedere rendite e signorie nel Regno di Napoli e di Sicilia, in Puglia ed in Calabria.

Nel XII secolo i Lazzariti adottarono la regola di Sant'Agostino. In questa veste definitiva venne confermato come ordine religioso militare e ospedaliero con la bolla papale dell'11 aprile 1255 di Alessandro IV.

In Terra santa i Cavalieri di San Lazzaro furono costretti a prendere le armi contro gli infedeli, insieme agli altri Cavalieri Cristiani, non solo per difendere i poveri pellegrini, ma anche per servire i Re di Gerusalemme, ai quali furono di grande aiuto in tutte le battaglie.

Essi si dividevano in tre classi differenti: la prima era quella dei "Cavalieri", che combattevano in guerra; la seconda era quella dei "Frati Serventi", che avevano cura degli ammalati e dei pellegrini; la terza era quella dei "Frati Ecclesiastici" e dei "Cappellani", che amministravano i sacramenti ed avevano cura delle funzioni religiose.

In alcuni lebbrosari del Medioevo, anche il comandante doveva essere scelto tra i lebbrosi; non è dimostrato, anche se è stato affermato, che questo fosse il caso di Gerusalemme.

Dal tempo delle crociate, con la diffusione della lebbra, i lebbrosari divennero molto numerosi in tutta Europa, tanto che alla morte del Re Luigi IX il Santo ce n’erano 800 solo in Francia.

Tuttavia, queste case non formavano una congregazione; ogni casa era autonoma ed era sostenuta in larga misura dai loro lebbrosi, che erano tenuti, quando vi entravano, a portare con sé i propri beni e che alla loro morte, se non avevano figli, dovevano devolvere i loro beni all'istituzione.

La casa di Gerusalemme, tra tutti i luoghi santi del Medioevo, era di grande interesse generale, permettendo una crescita rapida e sostanziale dei beni e dei privilegi di ogni genere. Non solo fu favorita dai sovrani del regno latino, ma da tutti gli Stati d'Europa.

Luigi VII, al suo ritorno dalla seconda crociata, donò il castello di Broigny, vicino a Orléans. Questo esempio venne seguito da Enrico II d'Inghilterra e dall'imperatore Federico II. Questa fu l'origine delle commanderie militari i cui contributi, chiamati responsioni, fluivano a Gerusalemme, gonfiati dalle raccolte che l'ospedale era autorizzato a fare in Europa.

I papi per la loro parte non hanno risparmio loro favori. Alessandro IV riconobbe la loro esistenza sotto la Regola di S. Agostino (1255). Urbano IV assicurò che venissero loro concesse le stesse immunità degli altri ordini monastici (1262). Clemente IV obbligò tutti gli altri ordini monastici trasferire qualsiasi lebbroso, uomini o donne, clericali o laici, religiosi o secolari, negli ospedali dell’Ordine di San Lazzaro (1265).

Al momento in cui questi favori vennero concessi, Gerusalemme era finita nuovamente nelle mani dei musulmani. L’Ordine di San Lazzaro, benché ancora chiamato "di Gerusalemme", era stato trasferito ad Acri, dove gli venne ceduto un territorio dai Templari e dove ricevette la conferma dei suoi privilegi da papa Urbano IV (1264).

Fu in questo periodo che anche i Cavalieri dell'Ordine di San Lazzaro di Gerusalemme, seguendo l'esempio dell'Ordine di San Giovanni, divennero combattenti armati per la difesa dei restanti beni dei cristiani in Terra Santa.

Quando il Pontefice Eugenio III promise a chiunque avesse intrapreso una nuova Crociata la remissione di tutti i peccati, Luigi VII "Il Giovane" si pose in cammino verso la Terra Santa, accompagnato dalla sua sposa Eleonora di Aquitania.

Il sovrano entrò in contatto con l'Ordine di San Lazzaro per motivi di interesse nazionale, dato che in Francia si era riacutizzata la piaga della lebbra poco dopo la sua partenza. Per questo, quando nella Pasqua del 1149 Luigi VII decise di ritornare in Europa, imbarcò sulla sua nave dodici Hospitalieri di San Lazzaro, insieme a coloro che intendevano abbandonare la Terra Santa.

Nel 1249 furono al fianco del Re di Francia nelle battaglie di Damietta e di Al Mansurah. Durante l'assedio di San Giovanni d'Acri del 1291 furono, con tutti gli altri ordini presenti in Terra Santa, gli strenui difensori di quell'ultimo lembo di terra cristiana in Oriente dove erano presenti 25 fratelli, che furono tutti uccisi.

Il 18 maggio 1291 San Giovanni d'Acri, dopo un'eroica resistenza a cui parteciparono tutti i Cavalieri degli Ordini monastico-militari, cadde in mano ai Turchi. Come risultato della caduta di Acri ci fu la fine degli Ordini monastico-militari in Terra Santa ed anche l’ospedale per i lebbrosi di Gerusalemme scomparve, ma l’Ordine di San Lazzaro continuava ad esistere in Europa con le sue Commanderie, senza però praticare più l’opera di ospedalieri. L'ordine infatti cessò di essere un Ordine di Ospitalieri e divenne puramente militare. I cavalieri che facevano parte di queste Commanderie non avevano più compiti da assolvere, divenendo veri e sfruttatori delle fondazioni caritative cristiane.

Così sono rimasti in questa condizione fino al pontificato di Innocenzo VIII, che soppresse questo inutile Ordine e trasferì i suoi beni ai Cavalieri di S. Giovanni (1490); il trasferimento dei beni venne inoltre rinnovato dal papa Giulio II (1505). Ma l'Ordine di San Giovanni non è mai entrato in possesso di questa proprietà.

"da www.germanici.altervista.org"
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