Unità militari: appunti

Armi, armature, tattiche, formazioni, logistica e altro ancora...
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Cavalieri: Questo tipo di unità viene a volte chiamato cavalleria pesante, ma è in realtà qualcosa di più. Reclutati nella classe sociale più alta, questi guerrieri sono superiori come addestramento e morale e hanno un ottimo equipaggiamento. Sono ottimi contro le unità a piedi, tranne contro i picchieri che possono rivelarsi avversari mortali.

Cavalleria leggera: Questo tipo di unità è cavalleria che ha rinunciato a una parte della corazza per aumentare la velocità. È il tipo di soldato standard ed è efficace contro la maggior parte delle altre unità.

Arcieri a cavallo: Una specializzazione mongola; solo le orde e gli arabi possono avere questo tipo di unità. Le unità fanno fuoco in ogni fase del combattimento. Sono letali per tutte le unità con corazze pesanti.

Arcieri: Sono fanti con corazze leggere. Possono usare gli archi o le balestre e sono ottimi contro le unità con corazze pesanti.

Fanteria pesante: È la fanteria pesante, che può combattere con qualsiasi altro tipo di fanteria. È particolarmente efficace contro gli arcieri, i picchieri e la fanteria leggera.

Picchieri: Questo tipo di unità è particolarmente efficace contro i cavalieri, ma può cavarsela bene anche contro altri tipi di unità.

Fanteria leggera: Questo tipo di unità è composto da fanti con corazze leggere. Non sono molto efficaci contro alcuna unità tranne gli arcieri, ma sono economicamente vantaggiosi se utilizzati in grandi quantità.



Esercito
Reggimento



Valore d'attacco: È la capacità di attaccare di questo tipo di unità, cioè quanti danni può infliggere ogni soldato in combattimento.

Valore di difesa: È la capacità di difendersi di questo tipo di unità, cioè quanti danni può subire ogni soldato prima di morire.

Forza: Indica quanti soldati del tipo specificato sono presenti in questo reggimento. Include solo gli uomini in buona salute e in grado di combattere nella prossima battaglia.
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Campi d'addestramento: Questi grandi accampamenti erano ispirati ai "campi di marcia" romani. Qui i reggimenti potevano essere allenati e addestrati per la guerra.

Casa dei Templari: Era la sede locale di uno degli ordini militari religiosi. I suoi membri erano monaci guerrieri di ogni nazionalità, ma fornivano anche servizi diversi da quello militare, come l'assistenza medica che era piuttosto buona. Fungevano anche da banca, poiché prestavano denaro in cambio di garanzie.

Accademia di guerra: Non era realmente un'accademia, ma un insieme di ufficiali e guerrieri competenti che addestravano i candidati meritevoli. Questo sistema si basava soprattutto sul rapporto maestro-apprendista ed era piuttosto efficiente.
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Ballista
Questo pezzo d'artiglieria ricorda una gigantesca balestra montata su un semplice carretto. Scaglia giavellotti con grande precisione e potenza, tanto da riuscire a perforare qualunque armatura.
Simile a una gigantesca balestra, questa potente arma scaglia giavellotti a grande distanza e può trafigge un uomo con facilità.

Bombarda
Primo rozzo pezzo d'artiglieria da fuoco, la bombarda venne costruita in Cina e in Europa occidentale verso gli inizi del 1300, quindi si diffuse nel resto del mondo alla fine dello stesso secolo. La bombarda, forgiata in bronzo o ferro, spara proiettili di pietra in grado di abbattere le difese nemiche. Seppur con poca precisione, è inoltre in grado di lanciare sfere incendiarie avvolte in stracci imbevuti di pece, in grado di incenerire le truppe avversarie!
Artiglieria da fuoco primitiva forgiata in bronzo o ferro, in grado di scagliare proiettili sia di pietra che incendiari. Poco accurata contro le singole truppe.

Cannone
La prima arma simile a un cannone venne usata in tutto il mondo tra la metà e la fine del XV secolo. Montato su di un telaio munito di ruote e con una lunga canna di nuova concezione, il cannone è molto superiore alle bombarde che lo hanno preceduto. È in grado di demolire le mura nemiche da grande distanza e di sparare proiettili esplosivi mortali per le truppe. Per questo è giustamente temuto.
Il tipico cannone è potente ed efficace sia contro le mura che contro le truppe. Spara sia colpi normali che incendiari.

Catapulta
Costruita in legno e in grado di lanciare pietre abbastanza grandi da fracassare la testa di un uomo, la catapulta era uno spettacolo comune sui campi di battaglia già dell'antica Roma. Nell'attuale epoca medievale la catapulta viene spesso rimpiazzata da pezzi d'artiglieria più innovativi e potenti.
Pezzo d'artiglieria in legno piuttosto antiquato, in grado di scagliare pietre e proiettili incendiari.

Gran Bombarda
La gran bombarda fu creata come evoluzione della bombarda all'inizio del XV secolo. Costruita per colpire più duramente e più lontano del vecchio modello, questo pezzo d'artiglieria, forgiato in ferro, è capace di infliggere danni incalcolabili alle difese nemiche. Come il suo predecessore, può pure scagliare una pioggia di fuoco sulle singole truppe.
La gran bombarda è migliore del suo antecedente per gittata, precisione e potenza.

Bombarda Gigante
La quintessenza del cannone. La bombarda gigante è stata costruita con un unico scopo, la completa distruzione delle difese nemiche. Questa enorme bombarda spara un proiettile di pietra del peso di oltre mezza tonnellata, obliterando all'istante tutto fuorché le mura più massicce. Sfortunatamente, ci vuole un'eternità per ricaricarla.
Massiccio pezzo d'artiglieria, in grado di distruggere praticamente qualunque difesa con un singolo colpo. Ha grande gittata, ma è lento da ricaricare.

Lanciarazzi
Il lanciarazzi mongolo ricorda un carro demoniaco con una bocca da fuoco fumante in legno. Ispirati dai razzi lanciati contro di loro durante l'invasione della Cina, i Mongoli ne hanno diabolicamente montati 36 in fila. Sebbene non sia per nulla accurato, il lanciarazzi crea un fuoco di fila in grado di colpire contemporaneamente diversi bersagli.\n\nIl "Singijeon" è uno dei primi lanciarazzi realizzati in Corea. Questa macchina poteva scagliare frecce appesantite unite assieme ad un piccolo razzo, che ne aumentava considerevolmente gittata e velocità, provocando infine un'esplosione nell'urto.
Il lanciarazzi "Singijeon" è in grado di sparare un'enorme salva di fuoco colpendo vaste aree, ma non è affatto preciso.

Trabucco
Il trabucco a contrappeso è un'evoluzione dei diversi tipi di catapulta risalenti a prima dell'XI secolo. Si è diffuso rapidamente nel mondo quale efficace macchina d'assedio in grado di scagliare enormi massi capaci di abbattere le mura. Il trabucco può anche essere usato per lanciare proiettili incendiari o carcasse putrefatte di animali, con effetti devastanti sulle unità nemiche.
Pezzo di artiglieria per il lancio di enormi massi e di proiettili incendiari. Anche utilizzato per scagliare carcasse putrefatte.

Razziatori
Gli akinji, che significa "razziatori", sono cavalleggeri in servizio presso le forze musulmane. Costoro combattono senza armatura per essere più veloci e sono armati di giavellotti. Adottano la formazione di tiro in cerchio al fine di tempestare costantemente il nemico. Sebbene sia adatta a scompaginare i fianchi dell'armata nemica e gli arcieri, quest'unità scomparirebbe in fretta in una mischia.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni turche.
Cavalleggeri utilizzati come mercenari dalle forze musulmane, gli akinji, armati di arco, combattono senza armatura per risultare più veloci.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni turche.

Cavalleggeri Alani
I cavalleggeri alani sono valorosi cavalieri abituati alle pianure e alle steppe dell'Europa orientale e della regione del mar Nero. Dopo aver combattuto contro l'Impero Romeo, ora sono per ironia tenuti in gran conto come mercenari dai loro vecchi nemici. Muniti di lancia e armatura leggera, risultano utili per le tattiche di agguato e schermaglia o per coprire le ali degli schieramenti.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni alane.
Valorosi guerrieri delle pianure e delle steppe dell'Europa orientale e della regione del mar Nero. Eccellenti cavalleggeri.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni alane.

Cavalleggeri Albanesi
Dotati di armatura, lancia e mazza, questi cavalleggeri si sono guadagnati una fiera reputazione combattendo l'avanzata dei Turchi in Albania. Inizialmente giunsero in Italia per aiutare gli Aragonesi a difendere i propri domini meridionali, ma dopo la conquista dell'Albania da parte dei Turchi un gran numero di questi audaci cavalieri trovò impiego in Italia nelle armate mercenarie.
Fieri cavalleggeri albanesi con lancia e mazza.

Almogavari
"Almogabars" proviene dalla parola araba "al mughavir", che significa "razziatore". Originari dell'Aragona. Indifferentemente cristiani o musulmani, costoro sono soldati di mestiere che operano come fanteria leggera con compiti di interdizione, dotati di lance e giavellotti e, talvolta, di una qualche armatura. Nonostante l'equipaggiamento leggero, hanno una reputazione temibile.
Truppe d'élite di schermagliatori leggeri muniti di lance e giavellotti e, talvolta, anche di armatura.

Cavalieri Arabi
Reclutati tra i molti Arabi insediatisi tra il Nordafrica e il Medio Oriente, questi uomini sono validi cavalleggeri, in grado di inseguire gli arcieri a cavallo, scompaginare la fanteria e aggirare le ali degli schieramenti facendo a pezzi i nemici con le loro spade diritte. Possono anche indossare armature più robuste per affrontare cavalieri pesanti. Sebbene siano abituati a un clima caldo, non sono da considerarsi truppe da deserto.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni arabe.
Cavalieri arabi armati alla leggera, reclutati in aree civilizzate, adatti ad affrontare arcieri, fanti leggeri e altri cavalleggeri.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni arabe.

Arcieri Miliziani
Gli arcieri della milizia sono contadini muniti di arco, chiamati a fornire agli insediamenti una guarnigione di truppe da tiro. Benché scarsamente corazzati, ci si aspetta da loro che bersaglino i nemici al riparo delle proprie mura.
Gli arcieri della milizia sono contadini chiamati a difendere gli insediamenti.

Arcieri Armeni
Dopo che i Turchi selgiuchidi invasero l'Armenia, molti cristiani fuggirono a sud, formando il regno cristiano di Cilicia. Molte truppe armene locali si guadagnano da vivere combattendo al soldo di chi possa pagarle. Scorbutici uomini delle montagne, sono armati alla leggera, ma comunque efficaci.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni armene.
Mercenari armeni delle montagne, armati alla leggera, ma comunque efficaci.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni armene.

Cavalieri Armeni
Dopo che i Turchi selgiuchidi invasero l'Armenia, molti cristiani fuggirono a sud, formando il regno cristiano di Cilicia. Molte truppe armene locali combattono al soldo di chi possa pagarle. I Vishap ("dragoni") sono unità di cavalleria pesante composte da nobili che combattono in stile occidentale, armati di lancia e cotta pesante.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni armene.
Mercenari armeni equipaggiati all'occidentale, armati di lancia e cotta di maglia.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni armene.

Cavalieri Vescovili
I vescovi scandinavi, soli in tutta la cristianità occidentale, erano soliti combattere al fianco dei nobili in battaglia; d'altra parte questi personaggi erano al tempo stesso uomini di chiesa, influenti consiglieri di stato e capi guerrieri. Coloro che si rivelavano particolarmente attratti e dotati nell'arte della guerra, spesso finivano per abbandonare i loro obblighi ecclesiastici; venivano chiamati "Fraelse" (letteralmente: "liberi", poichè i vescovi guerrieri e i nobili che li seguivano non pagavano tasse al re).\n\nViolenti e spietati come da tradizione vichinga, la loro sola concessione al loro ruolo sacro era quella di usare una mazza al posto della spada in battaglia, per non spargere il sangue. Protetti da una solida corazza, le loro azioni avevano perlopiù la natura di "crociate" per convertire i pagani infedeli del Nord, ma non di rado questi chierici guerrieri affrontavano confratelli cristiani per un più basso fine politico. Combattono a cavallo, ma sono meno addestrati dei cavalieri di professione.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni scandinave.
Cavalieri chierici accompagnati dal proprio seguito armato, indossano evolute corazze di piastre e utilizzano mazze per schiantare il nemico.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni scandinave.

Guardia Vescovile
I vescovi scandinavi, soli in tutta la cristianità occidentale, erano soliti combattere al fianco dei nobili in battaglia; d'altra parte questi personaggi erano al tempo stesso uomini di chiesa, influenti consiglieri di stato e capi guerrieri. Coloro che si rivelavano particolarmente attratti e dotati nell'arte della guerra, spesso finivano per abbandonare i loro obblighi ecclesiastici; venivano chiamati "Fraelse" (letteralmente: "liberi", poichè i vescovi guerrieri e i nobili che li seguivano non pagavano tasse al re).\n\nViolenti e spietati come da tradizione vichinga, la loro sola concessione al loro ruolo sacro era quella di usare una mazza al posto della spada in battaglia, per non spargere il sangue. Protetti da una solida corazza, le loro azioni avevano perlopiù la natura di "crociate" per convertire i pagani infedeli del Nord, ma non di rado questi chierici guerrieri affrontavano confratelli cristiani per un più basso fine politico. Non essendo in grado di affrontare cavalieri meglio addestrati, costoro erano soliti combattere appiedati.
Cavalieri chierici appiedati accompagnati dal proprio seguito armato, indossano evolute corazze di piastre e utilizzano mazze per schiantare il nemico.

Sergenti Corazzati
I sergenti corazzati sono soldati di mestiere provenienti dai ceti bassi della popolazione. Posseggono qualche capacità di combattimento e sono ben equipaggiati con lance lunghe, grandi scudi e cotte di maglia. Costituiscono una linea difensiva molto solida, in grado di resistere ad attacchi sia di fanteria che di cavalleria fino a che vengono adeguatamente sostenuti. Se necessario, possono formare la difesa ad anello.
Guerrieri addestrati e temprati, protetti da un grande scudo e da una cotta di maglia. Sono in grado di formare un anello difensivo di lance.

Spadieri Corazzati
Gli spadieri corazzati sono membri del ceto dei cavalieri che preferiscono combattere a piedi oppure troppo poveri per permettersi un cavallo. Sono però in grado di procurarsi le migliori spade e armature e possono sopraffare qualunque altra fanteria. Sono queste truppe, insieme agli arcieri, a formare la spina dorsale di molte armate inglesi.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni britanniche.
Membri del ceto dei cavalieri che preferiscono combattere a piedi, possono accedere alle migliori spade e armature, perciò sono in grado di sopraffare qualunque altra fanteria.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni britanniche.

Azab
In tempo di guerra, ogni cittadina e ogni villaggio ha l'obbligo di fornire, equipaggiare e sostentare un certo numero di coscritti, gli azab, o scapoli. Queste truppe scarsamente armate sono dedite alla sorveglianza di strade e ponti, o al rinforzo di unità più pesanti.
Truppe scarsamente armate dedite alla sorveglianza di strade e ponti, o al rinforzo di unità più pesanti.

Arcieri Balcanici
Gli arcieri dei Balcani sono contadini slavi ("vlasi") affrancati dalla loro terribile condizione nel momento in cui hanno imbracciato le armi e si sono offerti a chiunque pagasse. Sono scarsamente addestrati, male armati e peggio equipaggiati, ma suppliscono a queste deficienze col bassissimo prezzo d'ingaggio. \n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni balcaniche.
Arcieri mercenari, scadenti e male equipaggiati. \n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni balcaniche.

Cammellieri Beduini
I Banu Hilal sono gerrieri appartenenti a una tribù beduina originaria della penisola arabica. Dall' XI secolo furono protagonisti di una vasta migrazione mediante la quale si diffusero nell'Egitto meridionale e da qui, sotto il comando di Abu Zahid al-Hilali, ripartirono per insediarsi anche nelle regioni maghrebine. Si stima che la migrazione coinvolse oltre 200.000 beduini. I Banu Hilal furono l'arma con cui i Fatimidi sciiti d'Egitto (dai quali furono dirottati a ovest) punirono gli Ziridi, un tempo vassalli dei Fatimidi ma poi ribellatisi e passati al sunnismo.\n\nPopolo nomade del deserto, i beduini formano truppe coriacee ma insubordinate. Nella tradizione islamica i beduini non sono annoverati fra i migliori credenti: troppo attaccati ancora ai loro valori tradizionali, essi sarebbero quindi musulmani tiepidi e infidi, pronti a tornare al paganesimo alla prima occasione in cui ciò dovesse loro arrecare qualche vantaggio.\n\nEquipaggiati alla leggera e ben adattati ai combattimenti nel deserto, questi guerrieri molestano i nemici con salve di frecce, mentre lasciano che sia il calore del sole a sottrarre energie ai loro inseguitori. Sebbene non siano adatte alla mischia, queste truppe diventano utili anche contro i cavalleggeri, dal momento che i cavalli non gradiscono né l'odore né l'aspetto dei cammelli. \n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni africane.
Coriacee pattuglie del deserto equipaggiate alla leggera, utili anche contro i cavalleggeri, dal momento che i cavalli detestano l'odore dei cammelli.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni africane.

Cavalieri Beduini
I Beni Hassan sono gerrieri appartenenti a una tribù beduina della confederazione Maqil, originaria dello Yemen, nella penisola arabica. Seguendo l'esempio dei Banu Hilal (altra tribù beduina), i Beni Hassan iniziarono a migrare a ovest a partire dal XII secolo (ma la vera migrazione di massa inizierà solo nel XIII secolo), per colonizzare le terre dell'Africa settentrionale; dal Maghreb all'Egitto, furono protagonisti assieme ai Banu Hilal di una rapida arabizzazione dei popoli berberi, imponendo la loro lingua, la loro cultura e il nomadismo sull'agricoltura stabile.\n\nPopolo nomade del deserto, i beduini formano truppe coriacee ma insubordinate. Nella tradizione islamica i beduini non sono annoverati fra i migliori credenti: troppo attaccati ancora ai loro valori tradizionali, essi sarebbero quindi musulmani tiepidi e infidi, pronti a tornare al paganesimo alla prima occasione in cui ciò dovesse loro arrecare qualche vantaggio.\n\nEquipaggiati alla leggera e ovviamente adatti ai combattimenti nel deserto, sono utili per infastidire gli arcieri e scompaginare le ali degli schieramenti. Versati nelle schermaglie, non altrettanto nelle mischie prolungate.
Schermagliatori nomadi equipaggiati alla leggera e adatti agli scontri nel deserto, ma non alle mischie prolungate.

Bardiche
Brandendo la potente "bardiche" o scure da guerra, questi guerrieri terrorizzano letteralmente i nemici prima di finirli. Essi ricevono un notevole addestramento per essere in grado di maneggiare la loro temuta arma a due mani e si proteggono con armature che vanno dalla cotta di maglia alla brigantina pesante. Molti generali rus utilizzano questi uomini come truppa d'assalto per indebolire la formazione nemica.
Guerrieri con armi a due mani, usati come truppa d'assalto. In armatura che va dalla cotta alla brigantina.

Ronconieri Miliziani
I ronconieri della milizia sono villici a cui vengono affidati un roncone e, a volte, un'armatura, e vengono quindi divisi in unità e messi a difesa degli insediamenti. Non vale la pena addestrarli, ed essi non sono né abili né coraggiosi, ma l'arma che impugnano è letale e versatile.
Milizie munite di roncone e, a volte, di armatura.

Ronconieri
Il roncone uncinato era in origine un utensile agricolo e consisteva di un'ascia con uncino montata in cima a un lungo palo. Un ronconiere esperto può utilizzarlo per pugnalare, fendere e trascinare a terra il nemico, sia esso a piedi o a cavallo. È un'eccellente arma sia di offesa che di difesa.
Un ronconiere esperto può utilizzare la sua arma per pugnalare, fendere e trascinare a terra il nemico, sia esso a piedi o a cavallo.

Cavalleggeri di Confine
Questa unità di cavalleggeri, avvezza alle sortite e alle schermaglie, viene facilmente sopraffatta in un lungo corpo a corpo col nemico sbagliato. Equipaggiate con cotte leggere e lance, queste truppe sono utili per attaccare il nemico ai fianchi e per dare la caccia agli arcieri.
Equipaggiate con cotta leggera e lancia, queste truppe sono utili per attaccare il nemico ai fianchi e per dare la caccia agli arcieri.

Cavalieri Boiardi
Ansiosi di mettersi alla prova e alla ricerca di avventura, questi figli dell'aristocrazia russi, spesso cadetti o discendenti di boiardi impoveriti, sono spesso presenti in battaglia. Questi giovani guerrieri in cerca di fortuna sono in grado di procacciarsi un buon equipaggiamento e combattono ugualmente bene a cavallo o a piedi, muniti di cotta o brigantina leggera e di un'accetta per il corpo a corpo.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni rus, bulgare, novgodoriane.
Questi giovani avventurieri indossano cotte o brigantine leggere e brandiscono un'ascia.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni rus, bulgare, novgodoriane.

Briganti Bulgari
Questi briganti bulgari usano le loro capacità, frutto della loro pratica di fuorilegge, per tendere agguati o perfino assassinare vittime di passaggio. Quando una banda diventa sufficientemente grossa, spesso vende i propri servigi a chiunque sia interessato. Sebbene siano arcieri eccellenti, la raccolta del bottino li costringe spesso ad avvicinarsi al nemico e a prepararsi per uno scontro ravvicinato. Dispongono di arco composito, spada, armatura di pelle rinforzata e scudo. \n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni valacche.
Briganti muniti di arco composito, spada, armatura di pelle rinforzata e scudo.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni valacche.

Arcieri Romei Montati
Soldati con piccoli appezzamenti di terreno, gli arcieri a cavallo sono riservisti impiegati in caso di necessità. Sebbene siano armati di arco, non sono rapidi come la cavalleria turca che spesso sono costretti ad affrontare. Tuttavia sono meglio protetti, e la maggiore abilità in corpo a corpo li rende molto versatili. Indossano armature di pelle rinforzata o cotte di maglia e utilizzano arco e spada.
Cavalleria media armata alla leggera, ugualmente abile con arco e spada.

Arcieri di Morea
Gli "Tzakones" rappresentano una delle migliori unità da tiro bizantine. Originari della Morea, questi arcieri furono impiegati inizialmente come guardia marina, ma in seguito divennero una vera unità di terra d'elite, e giungeranno persino a rivestire il ruolo di guardia di palazzo (dal XIV secolo). Reclutati in tutte le regioni bizantine, costoro sono ben equipaggiati: cotta di maglia, arco, scudo e spada per la mischia, alla quale sono più avvezzi di molti altri tiratori appiedati.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni romee.
Gli arcieri "Tzakones" di Morea sono truppe da tiro ben addestrate e munite di arco composito, spada, cotta di maglia e scudo.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni bizantine.

Guardia del Basileus
Bisanzio accusa la mancanza cronica di buoni tiratori e spesso ricorre a unità miste come i "mourtatoi", costituiti in buona parte da stranieri. Essi rappresentano la suprema guardia del palazzo imperiale, ma sono impiegati anche in battaglia. Le truppe della guardia di Bisanzio sono finanziate direttamente dal Basileus. Abili nell'uso dell'arco composito, questi cavalieri costituiscono un problema per qualunque nemico di Bisanzio. Equipaggiati anche di spada e di cotta di maglia, gli arcieri della guardia sopportano la mischia meglio di molte altre unità da tiro.
Gli arcieri della guardia di Bisanzio sono cavalieri da tiro ben addestrate e munite di arco composito, spada, cotta di maglia e scudo.

Spadieri delle Pronoia
Costituita di soldati reclutati tra i tenutari delle cosiddette "pronoiai", ovvero piccoli appezzamenti, questa truppa di fanti "provenienti da ogni terra" combattono per l'Impero Romeo o il Regno di Georgia più per profitto che per lealtà. Sono armati di spada e scudo grande, e si proteggono con cotte di maglia.
Fanteria medio-pesante armata con la tipica spada romea e scudo.

Cavalieri delle Pronoia
I "Pronoiaroi", lancieri a cavallo romei, ben addestrati e ben equipaggiati, sono muniti di corazza, lancia e spada. Preparazione e disciplina rendono queste truppe, del resto molto comuni nell'Impero Romeo, indispensabili sul campo di battaglia.\n\nGli storici definiscono la "Pronoia" come una feudalizzazione dell'Impero Romeo, sistema di politica istituito da Alessio I Comneno (1081-1118) e dai suoi sucessori fino ad Alessio V (1204). Questo sistema sociale dapprima si affiancò, poi rimpiazzò del tutto l'organizzazione politica in themata, istituito dall'imperatore Eraclio (610-641) nel VII secolo.
Addestrati e disciplinati, diffusi in tutto l'Impero Romeo, questi cavalieri medio pesanti sono dotati di ottime armi e corazze.

Lancieri Leggeri
Questi lancieri rappresentano il gradino superiore rispetto agli spadieri della milizia e sono meglio equipaggiati e addestrati, tanto da poter formare la difesa ad anello. Sono soldati di lungo servizio e per questo avvezzi ai compiti difensivi e ausiliari. Munite di lancia, detta monaulion, e scudo, queste truppe sono leggermente più resistenti delle milizie contadine.
Un gradino superiore rispetto agli spadieri della milizia, costoro sono muniti di lance e scudi, e possono formare la difesa ad anello.

Carroccio
Il carroccio è un carro che reca il gonfalone della città. Esso è fonte d'ispirazione per l'intera armata, poiché spinge gli uomini a dimostrare senza remore il proprio coraggio. È difeso da un'unità scelta, composta da veterani armati di lancia, scudo e cotta leggera, che lo protegge a rischio della vita.
Il carro reca il gonfalone di Milano, fonte d'ispirazione per l'armata, ed è condotto da veterani armati di lancia e cotta leggera.

Carro del Gonfalone
Il carro del gonfalone trasporta l'emblema della Serenissima Repubblica Veneta. Esso è fonte d'ispirazione per l'intera armata, poiché spinge gli uomini a dimostrare senza remore il proprio coraggio. È difeso da un'unità scelta, composta da veterani armati di lancia, scudo e cotta leggera, che lo protegge a rischio della vita.
Il carro reca il gonfalone della Repubblica di Venezia, fonte d'ispirazione per l'armata, ed è condotto da veterani armati di spada, balestra e cotta leggera.

Carro del Gonfalone
Il carro del gonfalone trasporta l'emblema della Repubblica Pisana. Esso è fonte d'ispirazione per l'intera armata, poiché spinge gli uomini a dimostrare senza remore il proprio coraggio. È difeso da un'unità scelta, composta da veterani armati di lancia, scudo e cotta leggera, che lo protegge a rischio della vita.
Il carro reca il gonfalone della Repubblica Pisana, fonte d'ispirazione per l'armata, ed è condotto da veterani armati di spada, balestra e cotta leggera.

Catalani
Questi guerrieri della Spagna nordorientale hanno una reputazione temibile e sono ricercati come mercenari in tutto il Mediterraneo. Scagliano giavellotti con tale forza da infilzare un uomo in armatura e, nonostante l'equipaggiamento leggero, non hanno timore di entrare in mischia brandendo una lancia, una volta esauriti i giavellotti.
Feroci mercenari originari dell'Aragona, dotati di giavellotto e armatura leggera.

Cavalieri Cortesi
Veri cavalieri in armatura scintillante, almeno in teoria, costoro dovrebbero incarnare i nobili ideali di cavalleria e onore. In realtà sono guerrieri molto efficaci nella loro brutalità, addestrati grazie alla partecipazione a giostre e tornei. Sul campo, le piastre d'acciaio di cui sono ricoperti li rendono duri a morire, mentre i loro cavalli da guerra e le lunghe lance sono ostacolati solo da uno schieramento di fitte lance ben puntate al suolo.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni scandinave, iberiche, italiche.
Guerrieri d'élite in armatura di piastre d'acciaio, non solo riescono a lanciarsi alla carica in un fronte compatto, ma sono anche molto difficili da abbattere.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni scandinave, iberiche, italiche.

Cavalieri Mozarabi
Quello di essere rovesciati dalla propria guardia personale è un rischio che molti governanti mettono in conto, e un sistema per prevenirlo è quello di assoldare le proprie guardie in culture diverse dalla propria, così che non possano ambire a sostituirsi al signore. Così i sultani dei Mori assoldano cavalieri cristiani (detti "mozarabi", "musta'rib" in arabo) per la propria protezione. La loro forza in battaglia è un valore aggiunto.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni iberiche.
Cristiani al servizio dei Mori, questi guerrieri scelti ricordano i propri pari d'Occidente. \n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni iberiche.

Condotta
Arricchiti dai commerci ma poveri di eserciti regolari, i comuni italiani si risolsero all'ingaggio di compagnie mercenarie note come "condotte". Questi guerrieri esperti e preparati, dotati di lancia e armatura di piastre, sono però noti per il loro comportamento inaffidabile, al punto che evitano lo scontro o cambiano bandiera prima o perfino durante una battaglia!
Dotati di lancia e armatura di piastre, questi guerrieri addestrati ed esperti sono noti per non essere esattamente affidabili.

Cosacchi
I Cavalieri Kossack passano gran parte del proprio tempo in sella e sono perciò abituati al compito di proteggere strade, cittadine, forti e insediamenti vari. Rinomati per coraggio e caparbietà, i Cosacchi combattono da cavallo con spade e archi compositi.
Fieri e coraggiosi, pur se privi di una valida armatura, i Cavalieri Kossack combattono da cavallo con spade e archi compositi.

Fanti Croati
La fanteria leggera croata è rinomata per questi suoi soldati, rozzi guerrieri muniti di letali asce a due mani e protetti da un'armatura leggera. Essi sono avvezzi ai combattimenti sui terreni accidentati e svolgono egregiamente il compito di spazzare via arcieri e altre truppe di basso profilo.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni balcaniche.
Questi rozzi guerrieri muniti di letali asce a due mani e protetti da un'armatura leggera sono avvezzi ai combattimenti sui terreni accidentati.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni balcaniche.

Balestrieri Comunali
I balestrieri della milizia sono unità poco dispendiose create per difendere gli insediamenti. I cittadini possono essere facilmente addestrati nell'uso della balestra; simili unità, infatti, vengono formate di frequente, anche in ragione della potenza letale che le balestre sono in grado di fornire. Sono scarsamente corazzati, dal momento che di solito tirano al riparo delle mura.
I balestrieri della milizia sono contadini scarsamente corazzati, chiamati a difesa degli insediamenti.

Balestrieri
A differenza delle altre armi da lancio, la balestra è un dispositivo potente pronto per essere usato anche con un addestramento minimo. È lenta da ricaricare e ha un raggio più corto degli archi, ma compensa con la sua grande potenza. Nonostante la Chiesa non ami vedere le balestre usate da cristiani contro altri cristiani, esse vennero utilizzate in lungo e in largo in Europa tanto dai nobili quanto dai contadini.
Un'arma da lancio lenta da ricaricare, ma facile da usare e capace di scagliare dardi con grande potenza.

Cavalieri Crociati
Durante la vita di un soldato, è inevitabile che vengano commessi diversi peccati. Questi uomini sono disposti a cercare il perdono partecipando alle crociate e brandendo la spada nel nome del Signore. Appunto le spade e le pesanti cotte di maglia rendono il loro lavoro particolarmente efficace. Queste unità possono essere assoldate solamente da un generale durante una crociata e non combatteranno contro altri cattolici.
Questi esperti cavalieri in cotta pesante cercano il perdono ai propri peccati combattendo in un'armata crociata.

Sergenti Crociati
Durante la vita di un soldato, è inevitabile commettere peccati che andranno a pesare sulla coscienza. I soldati semplici, così come i nobili, possono ottenere il perdono unendosi a una crociata, e questi uomini sono più che disposti a farlo. Date loro una possibilità, e difenderanno la vostra armata dai nemici di Dio. Eccellenti unità di fanteria con compiti difensivi, in cotta di maglia e lancia lunga.
Veterani di mestiere, protetti da buone armature e muniti di lancia lunga, costoro non aspettano altro che una crociata per poter partire.

Cavalleggeri Cumani
I Cumani sono un popolo nomade turco che occupa l'area a nord del mar Nero. Abituati alla vita in sella, sono eccellenti arcieri a cavallo dotati di un potente arco composito. Preferiscono evitare di rimanere bloccati nel combattimento corpo a corpo. Questi cavalleggeri combattono spesso come mercenari, presso qualunque potentato delle regioni alane o georgiane, dove sono noti con il nome di "Naqivchaqari" (ossia: "decumanizzati", in quanto il servizio presso cristiani o musulmani comportava l'abbandono delle loro tradizioni nomadi).\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni alane e georgiane.
Nomadi dell'Asia, arcieri mercenari a cavallo, poco corazzati e armati di arco composito.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni alane e georgiane.

Lancieri Leggeri
I "demi-lancers", o lancieri leggeri, rappresentano la tendenza tardomedievale a ridurre la quantità di armatura generale, a vantaggio della protezione delle aree vitali. Con armature più leggere e cavalli poco o per niente bardati, i lancieri leggeri sono più mobili ed economici da equipaggiare della loro controparte con corazze pesanti.
Armate di lancia ma dotate di armature più leggere, queste unità sono mobili e letali.

Arcieri del Deserto
I Zenata sono (assieme ai Masmuda e agli Sanhaja) una delle tre grandi confederazioni di tribù berbere dell'Africa settentrionale. Originario probabilmente dell'Africa orientale o dello Yemen (anche se alcuni sostengono che sia discendente degli antichi Getuli), questo popolo iniziò una grande migrazione già in età pre-islamica, entrando in Tunisia, Algeria e Marocco. Dopo aver preso parte alla rivolta contro gli Omayyadi nell'VIII secolo, i Zenata (che si erano convertiti all'islam kharigita) vennero sconfitti dai Fatimidi nel corso del X secolo e furono espulsi dal Marocco dai berberi Sanhaja, alleati dei Fatimidi. Solo nel XIII secolo torneranno protagonisti, dando vita alla dinastia degli Abdalwadidi (o Zayyaniti) a Tlemcen.\n\nUomini temprati dal deserto ("sahara" in arabo), avvezzi agli stenti del sole e della sabbia, esperti con l'arco ma privi dell'equipaggiamento per il corpo a corpo. Un generale capace potrebbe usare questa truppa per fiaccare il nemico con le frecce, ma la terrebbe lontana dagli scontri ravvicinati. \n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni africane.
Berberi temprati dal deserto, esperti con l'arco ma privi dell'equipaggiamento per il corpo a corpo.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni africane.

Cavalieri del Deserto
I Sanhaja sono (assieme ai Masmuda e ai Zenata) una delle tre grandi confederazioni di tribù berbere dell'Africa settentrionale. Sono noti anche come "Zenaga" (letteralmente: popolo delle oasi). Inizialmente le tribù nomadi Sanhaja si stanziarono nelle regioni del Sahara settentrionale; in seguito, con l'espansione islamica, si diffusero anche nelle regioni sub-sahariane, dal Senegal al Sudan. Dal IX secolo si insediarono in Algeria (la tribù Kutama, che giocò un ruolo importante nell'ascesa dei Fatimidi), in Ifriqiya (dove gli Ziridi e gli Hammadidi fondarono duraturi regni autonomi) e in Mauritania (dove i Masufa e i Lamtuna formarono un potente regno tribale). Dal X secolo alcune tribù Sanhaja dell'Atlante si unirono per formare la potente confederazione degli Almoravidi, i primi in grado di costituire un impero moresco così potente da sottomettere tutti gli emirati maghrebini e tutti i regni musulmani "Taifa" della penisola iberica. Dall' XI al XIII secolo gli Sanhaja vennero gradualmente arabizzati in seguito alle migrazioni di popoli beduini (i Banu Hilal e i Beni Hassan).\n\nI cavalieri del deserto ("sahara" in arabo) sono un miscuglio di Mori e Arabi che vivono nelle aride regioni desertiche del Nordafrica e del Medio Oriente. Il calore del deserto rende le armature impopolari tra queste popolazioni, ma le loro ampie vesti conferiscono protezione dal sole, ma anche dalle occasionali frecce o da colpi non particolarmente forti. Queste veloci unità sono armate di giavellotti e sono ideali contro altre truppe leggere o per infastidire il nemico sui fianchi.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni africane.
Veloci schermagliatori armati di giavellotti, adatti contro le ali degli schieramenti e per respingere gli arcieri.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni africane.

Fanti Arabi
Reclutati tra i molti Arabi che vivono in Nordafrica e in Medio Oriente, costoro solitamente combattono da cavallo, ma possono smontare in caso di necessità. Sebbene siano abituati ai climi caldi, non sono truppe da deserto.
Arabi provenienti da borghi e cittadine del Medio Oriente.

Fanti Boiardi
Ansiosi di mettersi alla prova e alla ricerca di avventura, questi figli dell'aristocrazia russi, spesso cadetti o discendenti di boiardi impoveriti, sono spesso presenti in battaglia. Questi giovani guerrieri in cerca di fortuna sono in grado di procacciarsi un buon equipaggiamento ma, quando non sono a cavallo, preferiscono utilizzare l'ascia.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni rus, bulgare, novgodoriane.
Questi giovani avventurieri indossano cotte o brigantine leggere e brandiscono un'ascia.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni rus, bulgare, novgodoriane.

Lanze Spezzate appiedate
Nell'Italia medievale, una "lancia" era composta da un uomo d'arme accompagnato dalle proprie truppe leggere. Il termine "lance spezzate" si riferisce a quegli uomini d'arme privi del proprio seguito e assoldati separatamente. Sono soldati di mestiere ben disciplinati, in grado di montare un cavallo, ma che spesso combattono a piedi, protetti dalle migliori corazze italiane e armati di spada.
Le "lanze spezzate" sono soldati professionisti esperti e ben addestrati, dotati di armatura di piastre e spada.

Lancieri Pesanti
Fanteria pesante armata di lancia e scudo. Addestrati e disciplinati, diffusi in tutto l'Impero Romeo e Regno di Georgia, questi lancieri sono dotati di ottime armi e corazze; forti e resistenti, costoro sono una valida risorsa contro la cavalleria nemica.
Fanteria pesante greca, addestrata e disciplinata, armata di lancia e scudo, una valida risorsa contro la cavalleria nemica.

Cavalieri Cortesi Appiedati
Veri cavalieri in armatura scintillante, almeno in teoria, costoro dovrebbero incarnare i nobili ideali di cavalleria e onore. In realtà sono guerrieri molto efficaci nella loro brutalità, addestrati grazie alla partecipazione a giostre e tornei. Sul campo, le piastre d'acciaio di cui sono ricoperti li rendono duri a morire. Sebbene la gran parte di loro combatta da cavallo, quelli che scelgono di agire appiedati costituiscono un potente reparto di fanteria.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni scandinave, iberiche, italiche.
Beneficiando delle migliorie apportate ad armi e armature, questi guerrieri d'élite risultano formidabili anche quando decidono di combattere a terra.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni scandinave, iberiche, italiche.

Fanti Mozarabi
Quello di essere rovesciati dalla propria guardia personale è un rischio che molti governanti mettono in conto, e un sistema per prevenirlo è quello di assoldare le proprie guardie in culture diverse dalla propria, così che non possano ambire a sostituirsi al signore. Così i sultani dei Mori assoldano cavalieri cristiani (detti "mozarabi", "musta'rib" in arabo) per la propria protezione. La loro forza in battaglia è un valore aggiunto.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni iberiche.
Cristiani al servizio dei Mori, questi guerrieri scelti ricordano i propri pari d'Occidente. \n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni iberiche.

Fanti Crociati
Molti cavalieri, durante le crociate, furono costretti a combattere appiedati dopo aver perso il destriero in battaglia. I buoni cavalli sono difficili da reperire così lontano da casa, ma anche se privati di essi questi guerrieri ben armati ed equipaggiati sono formidabili truppe da mischia.
Costretti a combattere a piedi dopo aver perso il destriero in battaglia, questi cavalieri restano combattenti formidabili.

Fanti della Druzhina
I guerrieri della druzhina sono un'eredità dell'epoca vichinga e la loro ascendenza è evidenziata dalle terribili asce con cui combattono. Sono le guardie del corpo di nobili e condottieri e sebbene la maggior parte di essi cavalchi in battaglia, altri sono fieri di combattere a piedi nell'antico stile vichingo.
Fieri guerrieri con cotte di maglia e tremende asce da guerra, che fungono da guardie del corpo per i comandanti.

Arcieri Dvor
I dvor sono truppe al servizio del principe locale o di boiardi di alto rango. Se appiedati, sono eccellenti arcieri, ben protetti ed efficaci a distanza, ma anche, in caso di necessità, capaci di difendersi in mischia.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni rus e novgodoriane.
Al servizio del principe locale o di un boiardo d'alto rango, i dvor appiedati sono eccellenti arcieri.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni rus e novgodoriane.

Sassoni
Con il termine "Szászok" ("Sassoni") gli Ungheresi indicavano i Transilvani di origine tedesca, stanziatisi in queste regioni a partire dal XII secolo, in successive ondate migratorie. Già nel XIII secolo in Transilvania i tedeschi rappresentavano un'importante comunità, concentrata in tre zone, la più importante delle quali gravitava intorno alla città di Sibiu (Hermannstadt in tedesco) e Brasov.\n\nNel 1224 ottennero importanti diritti dal re di Ungheria (detentore del voivodato di Transilvania), Andrea II, assicurandosi con l'editto "Andreanum" grande autonomia amministrativa in cambio di un tributo annuale e del servizio militare, che consisteva in un reparto di fanti pesanti.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni magiare.
Temibili fanti pesanti di origine tedesca, sono dotati di pesante armatura, spada e scudo.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni magiare.

Fanti Pesanti Inglesi
I cavalieri inglesi generalmente preferiscono combattere a terra anziché in sella, così da proteggere meglio i propri arcieri. Con le loro temibili asce lunghe possono abbattere i fanti e respingere i cavalieri, mentre la corazza di piastre li rende difficili da eliminare.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni britanniche.
I cavalieri inglesi scelgono spesso di combattere a terra. Con le loro temibili asce lunghe possono abbattere i fanti così come i cavalieri.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni britanniche.

Fanti Feudali
Tre erano gli elementi fondamentali e caratterizzanti del sistema vassallatico-beneficiario medioevale: "honor" o "beneficium", dato in concessione dal "dominus" (o "senior") al "vassus" (parola di origine celtica che significava "giovane"), si trattava di un bene materiale (terre o beni mobili o uffici remunerati a vario titolo); "homagium", un rito che garantiva la fedeltà personale del vassus (la parola "homagium" che significa "omaggio" deriva da "homo", in quanto nella cerimonia il giovane vassus si dichiarava uomo, fedele al proprio signore); infine la concessione di esercitare il potere giudiziario nella zona interessata, con i conseguenti proventi.\n\nQuesti cavalieri dominavano la società come i campi di battaglia dell'Europa medievale. Nel sistema feudale, ogni uomo deve prestare servizio militare sotto il proprio signore in cambio di protezione, un appezzamento di terreno e i contadini per lavorarlo. I cavalieri sono soliti smontare e combattere a piedi quando la situazione lo richiede. In questo caso costituiscono un'eccellente fanteria pesante.
I cavalieri sono soliti smontare e combattere a piedi quando la situazione lo richiede. In questo caso costituiscono un'eccellente fanteria pesante.

Guardia di Tolosa
Questa unità di cavalieri appiedati comprende non solo guerrieri nobili della fortezza di Tolosa, ma anche i vassalli del conte: tra questi, i cavalieri di Foix, di Comminges e di Carcassonne. I cavalieri sono soliti smontare e combattere a piedi quando la situazione lo richiede. In questo caso costituiscono un'eccellente fanteria pesante, armata di spada e scudo, e si rilevano estremamente resistenti anche in mischie prolungate.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo a Tolosa.
I cavalieri di Tolosa sono soliti smontare e combattere a piedi quando la situazione lo richiede, armati di spada e scudo, e si rilevano estremamente resistenti anche in mischie prolungate.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo a Tolosa.

Lancieri Franchi
Il termine "Franchi" veniva usato durante l'epoca medievale per indicare genericamente gli europei d'Occidente, soprattutto da parte dell'Impero Romeo e delle potenze musulmane. Molti di questi cavalieri hanno fatto della guerra una fonte di profitto diventando mercenari, e spesso a causa delle continue battaglie in territori dove i buoni destrieri non sono facilmente acquistabili, dopo la perdita del proprio cavallo sono stati costretti ad adattarsi a combattere a piedi per periodi più o meno lunghi. Ben addestrati e muniti di cotte pesanti, costoro sono soliti accorciare le proprie lance da cavaliere per l'usarle da terra.
Questi cavalieri feudali mercenari sono una truppa potente e si rivelano un ottimo investimento per chiunque possa permetterseli.

Spadieri Gotici
Questi cavalieri dall'aspetto inconfondibile sono le truppe d'élite del Sacro Romano Impero. Protetti da splendide corazze di piastre in stile gotico, comprensive di elmo completo con visiera, questi cavalieri hanno la meglio su chiunque sul campo, anche quando combattono a piedi.
Cavalieri dall'aspetto impressionante, con armatura di piastre e muniti di spada a due mani.

Lancieri Pesanti Mongoli
Questa élite d'assalto ha sacrificato la mobilità in favore di una corazza pesante. Anche appiedati, questi guerrieri straordinariamente abili sono dotati di una lancia e di una mazza chiamata "gulda", e sono protetti da corazze lamellari chiamate "khuyad".
Nonostante preferiscano combattere da cavallo, questi guerrieri in corazza pesante fanno il loro dovere anche a piedi.

Uscarli Appiedati
Letteralmente, "uomini di casa", gli uscarli sono la guardia personale dei nobili scandinavi. In Norvegia sono detti "húskarlar" o "heidpegar", e costituiscono il nucleo dell'hird (guardia del corpo); in Danimarca sono noti come "heimpegar" e, in cambio del servizio militare, ricevono dal proprio signore delle concessioni feudali.\n\nSi tratta di guerrieri fieri e feroci, di estrazione sociale medio-alta, non servile. Coperti di cotte di maglia e armati di ascia, ricordano i vichinghi di un tempo, specialmente quando combattono a piedi. Fieri e coraggiosi, costituiscono un'eccellente fanteria in cotta di maglia e scudo.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni scandinave.
Armati di asce e protetti da cotte di maglia, questi temibili guerrieri sono vere macchine da guerra.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni scandinave.

Fanti Imperiali
Veri cavalieri in armatura scintillante, almeno in teoria, costoro dovrebbero incarnare i nobili ideali di cavalleria e onore. In realtà sono guerrieri molto efficaci nella loro brutalità, addestrati grazie alla partecipazione a giostre e tornei. Sul campo, le piastre d'acciaio di cui sono ricoperti li rendono duri a morire. Sebbene la gran parte di loro combatta da cavallo, quelli che scelgono di agire appiedati brandiscono le proprie mazze con efficacia letale.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni tedesche.
Queste macchine da guerra armate di mazza sono protette da corazze di piastre, ma preferiscono combattere a terra.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni tedesche.

Uomini d'Arme
Composte in egual misura da nobili e paesani, queste truppe costituiscono una potente unità di cavalleria o di fanteria pesante. Sono guerrieri tenaci, corazzati e armati di spada, abili a difendere quanto ad attaccare. Nonostante la loro efficacia, non posseggono però lo slancio dei veri cavalieri.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni italiche.
Appiedati, questi uomini costituiscono una fanteria efficace e ben protetta.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni italiche.

Archi Lunghi del Seguito
Molti degli archi lunghi firmano un contratto di servizio con il proprio capitano per entrare a far parte del suo seguito, o compagnia. A quel punto il capitano vende i propri servigi al re. Questi uomini sono in effetti soldati di mestiere, oltre che abili arcieri. Ben armati ed equipaggiati, sono certamente consapevoli delle proprie capacità.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni britanniche.
Soldati di mestiere ben armati. Letali e sicuri di sé.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni britanniche.

Fanti Tedeschi Mercenari
Costoro sono cavalieri del Sacro Romano Impero che hanno scelto di combattere per danaro. Quelli di loro che preferiscono agire a piedi costituiscono una valida fanteria, dotata di armatura di piastre e mazza.
Protetti da armature di piastre e armati di mazza questi cavalieri mercenari sono un ottima scelta per la distruzione di altre truppe in armatura pesante.

Spadieri Mercenari
Non tutti i cavalieri possedevano delle terre, né tutti gradivano unirsi a un ordine o far parte del seguito di un signore. Molti scelsero di offrire la propria esperienza a chiunque potesse permettersela. Questi cavalieri, muniti di armatura di piastre, combattono efficacemente con la spada quando sono appiedati.
Questi superbi combattenti possono agire a cavallo come a piedi, e valgono tutto quel che costano.

Cavalieri Francesi Appiedati
Questi uomini sono l'élite dell'aristocrazia e possono permettersi il meglio in quanto ad armi e armature, non solo per sé, ma anche per i propri cavalli. Fior fiore della cavalleria francese, essi posseggono uno slancio senza eguali. Nonostante siano spesso ritenuti avventati quando montano a cavallo, molti sono sufficiente ragionevoli da capire che a volte è meglio combattere a terra.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni francesi.
Composti dalla nobiltà francese, questi guerrieri d'élite sono letali sia a terra che in sella.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni francesi.

Fanti Normanni
I Normanni sono i più rinomati tra i cavalieri europei. L'eredità vichinga e l'amore per la battaglia hanno spinto molti di loro a cercare fortuna all'estero, specialmente in Italia meridionale. Qui due generali della famiglia degli Altavilla, Roberto il Guiscardo e Ruggero, hanno fondato un potente regno nel quale si sono trasferiti parecchi loro conterranei. L'eccezionale ferocia e la pesante armatura dei cavalieri normanni li rendono temuti su tutti i campi di battaglia, anche quando combattono a piedi.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo in Normandia e nelle regioni siciliane e scandinave.
Superbi cavalieri, anche se appiedati, sono armati di spada e cotta di maglia.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo in Normandia e nelle regioni siciliane e scandinave.

Rycerze Appiedati
I cavalieri polacchi, o "rycerze", sono un esempio dell'occidentalizzazione dell'esercito polacco. Truppe d'élite dalla grande preparazione, dotate di spada e armatura di piastre, sebbene a piedi non abbiano la fama conquistata a cavallo, sono comunque molto efficaci.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni polacche.
Truppe d'élite ben addestrate e ben equipaggiate, con armatura di piastre e spada. Quando combattono a piedi, costoro sono una valida fanteria pesante.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni polacche.

Fanti Polacchi
In quanto nobili, sarebbe naturale che costoro cavalcassero in battaglia. Eppure molti combattono a piedi, costituendo una solida fanteria armata di lancia e cotta di maglia, utile per irrobustire i ranghi dei contadini dei reparti appiedati.
Appiedati, sono una solida fanteria armata di lance leggere.

Fidalgos Appiedati
Veterani della battaglia grazie alla Reconquista, questi cavalieri scelti combattono volentieri sia a piedi che a cavallo. Mentre le corazze di piastre offrono loro un'eccellente protezione, le asce lunghe sono molto efficaci, a prescindere dall'armatura degli avversari.\n\nUNITA' AOR: reclutabile solo nelle regioni iberiche.
Esperti cavalieri d'élite, dotati di armatura e ascia lunga, prediligono combattere a terra.\n\nUNITA' AOR: reclutabile solo nelle regioni iberiche.

Fanti Sipahi
I "Cebelu" (o "Jebeli") rappresentano il seguito di quei cavalieri feudali (Sipahi o Timarli) che hanno ricevuto la proprietà dei propri appezzamenti, chiamati timar, in cambio del servizio militare. Molti Cebelu sono rimasti cristiani, specialmente nelle regioni occidentali dei domini ottomani. I lancieri sono tratti dai Cebelu più ricchi che possono permettersi l'armatura necessaria alle truppe da mischia. Sebbene siano più avvezzi a combattere da cavallo, possono agire a piedi come lancieri più che validi.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni turche.
Cavalieri appiedati che combattono come buoni lancieri corazzati.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni turche.
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Lancieri Tuareg
I Tuareg sono un popolo orgoglioso e indipendente di allevatori di cammelli del Sahara. Gli uomini dei Tuareg indossano un tipico copricapo blu che copre gran parte del volto. Questi forti lancieri combattono solitamente a dorso di cammello, ma possono smontare in caso di necessità.
Nomadi indipendenti e fieri, armati di lancia ma privi di armatura.

Cavalieri della Druzhina
I guerrieri della druzhina sono un'eredità dell'epoca vichinga e la loro ascendenza è evidenziata dalle terribili asce con cui combattono. Sono le guardie del corpo di nobili e condottieri, e tuttavia i "druzhinniks" sono liberi di lasciare la propria druzhina e unirsi ad altre. Sul campo si comportano come un'ottima cavalleria pesante.
Fieri guerrieri a cavallo con cotta di maglia, lancia e una temibile ascia da guerra, costoro fungono da guardia del corpo dei condottieri.

Cavalieri Dvor
I dvor sono le truppe delle casate dei principi e dei nobili rus. I loro archi e le robuste armature consentono loro di avere la meglio sugli arcieri a cavallo dell'Asia centrale; inoltre non disdegnano affatto il corpo a corpo. Questa versatilità, combinata al loro buon morale li rende estremamente pregiati.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni rus, bulgare, novgodoriane.
Al servizio del principe locale o di un boiardo d'alto rango, i dvor sono tra i migliori arcieri a cavallo disponibili.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni rus, bulgare, novgodoriane.

Arcieri Miliziani
Gli arcieri della ronda cittadina sono contadini o cittadini poveri muniti di arco, chiamati a fornire agli insediamenti una guarnigione di truppe da tiro. Benché scarsamente corazzati, ci si aspetta da loro che bersaglino i nemici al riparo delle proprie mura.
Un arciere contadino è munito di un piccolo arco, di un coltello e, se è fortunato, di un qualche tipo di armatura.

Basilisco
Questo terrificante pezzo d'artiglieria rappresenta il culmine dell'ingegneria d'assedio medievale. La gittata, la potenza e la precisione sono superiori a qualunque arma da fuoco lo abbia preceduto, e né le fortificazioni né le truppe possono resistere al fuoco dei suoi proiettili esplosivi. I generali giustamente temono lo sguardo del basilisco!
Cannone di enorme potenza, gittata e precisione, devastante contro mura e truppe. Spara proiettili normali o esplosivi.

Guardia del Generale
I Vojvodi (dallo slavo antico "voj", guerrieri, e "vodi", comandare) sono cavalieri d'elite, addestrati come guardie del corpo a cavallo. Le loro pesanti cotte di maglia e la combinazione di spada e lancia che impiegano sarebbero sufficienti a renderli efficaci; contando anche il severissimi addestramento, sono una forza terribilmente efficace nelle mani dei principi locali.
Questi guerrieri formano la guardia personale del generale; fieramente fedeli, non c'è nulla che non riescano a sopraffare.

Cavalleggeri Miliziani
Nelle vaste pianure dell'Europa orientale, le città avevano assoluto bisogno di difendersi dalle razzie dei cavalieri tartari o turchi. Queste milizie di stirpe rus' sono in grado di respingere gli assalti dei nomadi arcieri a cavallo e di altre truppe leggere, ma la loro scarsa preparazione ed equipaggiamento non le rende affidabili contro i soldati di mestiere.
I cavalieri della milizia rus' sono scarsamente addestrati ed equipaggiati, ma possono comunque rendersi utili contro il nemico adatto.

Balestrieri Miliziani
I balestrieri della milizia "Kusznicy" sono unità poco dispendiose create per difendere gli insediamenti. I cittadini possono essere facilmente addestrati nell'uso della balestra; simili unità, infatti, vengono formate di frequente, anche in ragione della potenza letale che le balestre sono in grado di fornire. Sono scarsamente corazzati, dal momento che di solito tirano al riparo delle mura.
I balestrieri della milizia sono contadini scarsamente corazzati, chiamati a difesa degli insediamenti.

Arcieri Contadini
Gli arcieri contadini slavi (detti "smerd") sono completamente asserviti al signore locale. Abituati a utilizzare un piccolo arco per la caccia e un coltello, costoro sono stati coscritti a forza o si sono dati volontari nella speranza di un futuro migliore. Come arcieri sono mediocri, e non si dovrebbe fare troppo affidamento su di loro.
Un arciere contadino è armato di un piccolo arco e di un coltello e non è molto affidabile.

Ribaldocchini
Il cannone a organo, o ribaldocchino, prende il nome delle molteplici canne che lo caratterizzano, e sul campo offre uno spettacolo spaventoso. Munito di sei corte bocche da fuoco, viene spesso usato in copertura di pezzi d'artiglieria a gittata maggiore. È in grado di sparare con tutte le canne contemporaneamente, una cosa sui cui il nemico farebbe bene a riflettere!
Un piccolo cannone multiplo montato su un carro. Una buona arma di difesa che può sparare colpi singoli o salve da sei.

Serpentina
La serpentina è un pezzo di artiglieria leggera di epoca tardo-medievale. Cannone di piccolo calibro trasportabile a mano, sparava palle piene di peso variabile a seconda del modello, dell'epoca e della destinazione d'uso (generalmente artiglieria da marina). Questo pezzo è stato studiato per colpire le truppe nemiche, più che le fortificazioni. La sua canna lunga e sottile le consente grande precisione a lunga distanza, mentre il piccolo calibro fa sì che sia più rapida da ricaricare.
Cannone leggero studiato per l'utilizzo contro le truppe piuttosto che contro le mura.

Lancieri Miliziani
Comuni in tutta Europa, i lancieri della milizia sono paesani e contadini coscritti nelle milizie locali per la difesa di strade e borghi, o per rimpinguare i ranghi delle armate. Addestrati quanto basta e dotati di lancia lunga e scudo, rappresentano un utile supporto a truppe migliori e più pesanti.
Si tratta di paesani e contadini coscritti nelle milizie locali per la difesa di strade e borghi, o per rimpinguare i ranghi delle armate, armati di lunghe lance.

Lancieri
Leva feudale dell'Europa orientale, formata in gran parte da Slavi troppo poveri per permettersi un cavallo, questa unità è munita di lancia e di un'armatura adeguata, ed è meglio addestrata della milizia contadina. Costoro sono in grado di formare la difesa ad anello con le lance e ciò li rende particolarmente efficaci contro la cavalleria.
Truppe regolari formate da uomini liberi, muniti di lancia e di armatura, in grado di formare la difesa ad anello.

Milizia Cittadina
Si tratta di paesani e contadini coscritti nelle milizie locali per la difesa di strade e borghi, o per rimpinguare i ranghi delle armate. Addestrati quanto basta e dotati di lance corte e scudo, a dispetto della scarsa armatura risultano utili in situazioni di difesa, purché non ci si aspetti che resistano a lungo in campo aperto.
Si tratta di paesani e contadini coscritti nelle milizie locali per la difesa di strade e borghi, o per rimpinguare i ranghi delle armate, armati di lance.

Banderium
Il banderium è costituito dalle truppe che formano il seguito, o "bandiera", di un barone. I guerrieri migliori di ciascun banderium, solitamente nobili, mercenari insigni o generali di comprovato valore, formano il banderium reale, scorta e guardia personale della famiglia regnante. Sono guerrieri fieri e leali, armati di lancia e corazza di piastre.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni magiare.
Cavalleria d'élite, influenzata da tecniche e modi occidentali, senza dubbio temibile sul campo di battaglia.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni magiare.

Elefanti da Guerra
Queste temibili creature, che possono tranquillamente schiacciare soldati a piedi e a cavallo, sono montate da soldati armati di rudimentali archibugi. Occasionalmente gli elefanti impazziscono durante una battaglia, calpestando indiscriminatamente amici e nemici. Perciò i cavalieri sono muniti di speciali martelli e picchetti con cui uccidere, in caso di bisogno, la bestia con un colpo preciso dietro la nuca.
I cavalieri sparano con rudimentali archibugi dal dorso di queste temibili creature, che possono tranquillamente schiacciare soldati a piedi e a cavallo.

Cavalieri Inglesi
Veri cavalieri in armatura scintillante, almeno in teoria, costoro dovrebbero incarnare i nobili ideali di cavalleria e onore. In realtà sono guerrieri molto efficaci nella loro brutalità, addestrati grazie alla partecipazione a giostre e tornei. Sul campo, le piastre d'acciaio di cui sono ricoperti li rendono duri a morire; inoltre le loro cariche sono molto efficaci, pur mancando dell'impeto selvaggio che caratterizza i loro equivalenti continentali.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni britanniche.
Guerrieri d'élite protetti da un'armatura di piastre d'acciaio, non solo riescono a lanciarsi alla carica in un fronte compatto, ma sono anche molto difficili da abbattere.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni britanniche.

Familia Ducale
La Familia ducale è, letteralmente, il seguito del duca. Tratte dalla nobiltà, queste truppe sono ben equipaggiate ed esperte nell'arte della guerra. Dotate di armatura di piastre e munite di lancia e spada, queste unità sono determinate a difendere l'onore e gli interessi del loro signore, qualunque essi siano. \n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni lombarde.
Protetti da armature di piastre e armati di lancia, questi guerrieri d'élite difendono l'onore del duca.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni lombarde.

Cavalieri Feudali
Tre erano gli elementi fondamentali e caratterizzanti del sistema vassallatico-beneficiario medioevale: "honor" o "beneficium", dato in concessione dal "dominus" (o "senior") al "vassus" (parola di origine celtica che significava "giovane"), si trattava di un bene materiale (terre o beni mobili o uffici remunerati a vario titolo); "homagium", un rito che garantiva la fedeltà personale del vassus (la parola "homagium" che significa "omaggio" deriva da "homo", in quanto nella cerimonia il giovane vassus si dichiarava uomo, fedele al proprio signore); infine la concessione di esercitare il potere giudiziario nella zona interessata, con i conseguenti proventi.\n\nQuesti cavalieri dominavano la società come i campi di battaglia dell'Europa medievale. Nel sistema feudale, ogni uomo deve prestare servizio militare sotto il proprio signore in cambio di protezione, un appezzamento di terreno e i contadini per lavorarlo. La tattica preferita dei cavalieri feudali, addestrati alla guerra fin dalla nascita, è la carica diretta: nonostante la semplicità della strategia, il fatto che usino pesanti armature, lance da carica e siano particolarmente abili nell'arte della guerra fa sì che solo le truppe più risolute possano resistere loro.
Protetta da pesanti armature e munita di lancia, questa élite guerriera si abbatte sui nemici con forza devastante.

Cavalieri di Tolosa
Questa unità di cavalieri comprende non solo guerrieri nobili della fortezza di Tolosa, ma anche i vassalli del conte: tra questi, i cavalieri di Foix, di Comminges e di Carcassonne. La tattica preferita di questi cavalieri feudali, addestrati alla guerra fin dalla nascita, è la carica diretta: nonostante la semplicità della strategia, il fatto che usino pesanti armature, lance da carica e siano particolarmente abili nell'arte della guerra fa sì che solo le truppe più risolute possano resistere loro. \n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo a Tolosa.
Protetta da pesanti armature e munita di lancia, i cavalieri di Tolosa si abbattono sui nemici con forza devastante.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo a Tolosa.

Flagellanti
I flagellanti sono coloro che, mossi da fanatismo religioso, colpe inconfessabili o tragedie personali, si sono riuniti in un movimento spontaneo dedito all'automortificazione, spesso attraverso la fustigazione. Queste disturbate anime in pena si muovono come in una crociata, armate di fanatismo, severa autodisciplina e un'arma semplice quale una mazza.
Fanatici religiosi dediti all'automortificazione, che si raccolgono per viaggiare verso la Terra Santa, armati di una mazza.

Picchieri Fiamminghi
Originari delle Fiandre, questi mercenari sono armati di picche, da sempre molto popolari in questa regione europea, utilizzati anche prima dell'avvento generalizzato delle fanterie professionali. Indossano armature leggere e sono in grado di formare una selva di punte d'acciaio per impalare qualunque nemico in carica.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni fiamminghe.
Originari delle Fiandre, questi mercenari sono armati di picca e indossano armature leggere.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni fiamminghe.

Compagnia Bianca
La "Compagnia Bianca" (White Company) fu la compagnia mercenaria inglese più conosciuta in Europa; comandata inizialmente dal tedesco Albert Sterz, raggiunse fama e vittorie sotto il condottiere inglese John Howkwood (italianizzato: Giovanni Acuto)\n\nQuesti archi lunghi sono mercenari di origine inglese. Desiderosi di vendere la propria abilità al miglior offerente, offrono l'occasione di potenziare un'armata poco versata nelle truppe da tiro. Muniti di una leggera cotta di maglia e di spada, preferiscono se possibile rimanere fuori dalla mischia e come altri archi lunghi sono in grado di posizionare pali difensivi.
Archi lunghi, mercenari inglesi, in cotta leggera. Possono posizionare pali acuminati.

Grande Compagnia
La Grande Compagnia ("Grob Gesellschaft" in tedesco) fu una compagnia di mercenari di origine germanica, operante in varie regioni d'Europa ma principalmente nella penisola italica, nel tardo medioevo. La compagnia contava fino a 6000 soldati, in gran parte cavalieri pesanti, montati e appiedati; il loro esempio fu fondamentale per l'affermarsi del sistema delle condotte in Italia. Il primo grande capitano della Grande Compagnia fu Werner von Urslingen, il cui motto era: "Nemico di Dio, nemico della fede, nemico della pietà".\n\nGli eserciti sono costosi da mantenere, e quando viene la pace il re rinuncia ai servigi di molti dei propri soldati. Alcuni di questi, tuttavia, gradiscono la vita militare, e si radunano spontaneamente in grandi bande armate conosciute come "libere compagnie". Spesso si sostentano con il brigantaggio, ma sono ben disposti a vendersi al miglior offerente. Sono soldati in armatura pesante muniti di asce lunghe.\n\n
Efficaci bande mercenarie armate di asce lunghe e corazze di piastre.

Guerrieri Gallòglaich
I gallòglaich sono feroci guerrieri, originari della costa occidentale della Scozia, che si sono rifugiati in Irlanda trovandovi un impiego come mercenari. Inizialmente pagati con carne di manzo, e successivamente in terreni per i servizi prestati al re d'Irlanda, costoro sono formidabili combattenti dotati di grosse asce a due mani e di armature leggere.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni irlandesi.
Feroci guerrieri scozzesi stabilitisi in Irlanda. Formidabili truppe armate di asce a due mani e protette da armature leggere.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni irlandesi.

Gendarmi
Sebbene di estrazione nobiliare ed equipaggiati come la cavalleria pesante, questi soldati sono professionisti ben addestrati. Rappresentano per il sovrano una forza militare sempre disponibile e soprattutto molto meno problematica della vecchia e turbolenta aristocrazia feudale. Sono tuttavia costosi da mantenere e solo gli stati più ricchi possono permetterseli.
Superba cavalleria pesante ben corazzata e armata di lancia.

Balestrieri Genovesi
Se gli Italiani sono noti per il loro amore per le balestre, nessuno lo è più dei Genovesi. I comandanti genovesi stimano molto i propri balestrieri, e li equipaggiano con armatura brigantina e con il grande scudo pavese. Inoltre i balestrieri genovesi sono muniti di spada per il corpo a corpo.
Unità scelta di balestrieri italiani protetti da armatura brigantina e da scudo pavese.

Guerrieri Ghazi
I ghazi sono guerrieri selvaggi e religiosi che agognano il paradiso cercando la morte in combattimento. Armati di fanatismo e di una grossa ascia, costoro si gettano nella mischia incuranti delle proprie possibilità di riuscita o degli ordini superiori. Queste truppe cercheranno di aprirsi un varco attraverso qualunque ostacolo.
Guerrieri incontrollabili e fanatici armati di ascia, capaci di attacchi devastanti.

Cavalieri Gotici
Questi cavalieri dall'aspetto inconfondibile rappresentano l'élite guerriera del Sacro Romano Impero. Le loro armature vengono prodotte dai corazzai tedeschi nel particolare stile gotico intarsiato e includono il popolare elmo a visiera. Muniti di lancia e mazza e in sella a destrieri da guerra bardati, i cavalieri gotici hanno poco da temere sul campo di battaglia. Ben addestrati in tutte le tattiche della cavalleria pesante, costoro sono le truppe più temibili di qualunque armata imperiale.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni tedesche.
Cavalieri pesanti dall'aspetto temibile, protetti quanto i loro cavalli da una solida armatura. Combattono con lancia e mazza.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni tedesche.

Balestrieri Montati Almohadi
La balestra è una delle armi preferite dagli uomini di Granada, essendo facile da usare ed efficace contro le armature dei loro avversari cristiani. Queste truppe la combinano con la tradizionale mobilità della tattica militare orientale, così da portarsi fuori tiro durante la fase di ricarica.
Queste truppe combinano la balestra, molto usata a Granada, con la mobilità della tradizione orientale.

Zeneta Almohadi
Si tratta di discendenti dei Mori stabilitisi in Spagna. Questi schermagliatori "Zeneta" (l'equivalente dello spagnolo "Jinete") in armatura leggera sono in grado di assumere una formazione a cerchio che tempesta costantemente il nemico. Utilizzano la velocità per tenersi fuori portata e scagliare giavellotti, per poi entrare in corpo a corpo quando il nemico è stato indebolito a sufficienza.
Schermagliatori con giavellotto armati alla leggera, in grado di assumere la formazione di cerchio di tiro e tempestare costantemente il nemico.

Lancieri Almohadi
Si tratta di unità di cavalleria pesante da mischia reclutate tra i Mori della Spagna meridionale. L'equipaggiamento e lo stile di combattimento sono stati influenzati dai loro avversari cristiani e quindi enfatizzano le armature pesanti e le tattiche d'assalto più che le strategie dei loro avi.
Reclutate nella Spagna moresca, queste truppe costituiscono una cavalleria pesante ben equipaggiata, capace di cariche letali.

Gran Croce
La grande croce è montata su un carro e funge da polo d'ispirazione per l'armata, oltre a ricordare a tutti la missione divina. La croce è difesa da un'unità scelta di fanteria, che preferirebbe morire piuttosto che vederla cadere in mani nemiche. Questa unità può essere usata solo dalle armate crociate.
Una croce d'oro usata per ispirare l'esercito, oltre a ricordare la missione divina che deve essere compiuta.

Guardia del Doux
Queste formidabili truppe costituiscono la guardia scelta del comandante sul campo di battaglia. Selezionati tra cavalieri dell'alta nobiltà in base alla loro fedeltà e alle capacità militari, questi guerrieri d'élite non temono nulla e affrontano avversità che scoraggerebbero molte altre truppe. Indossano cotte pesanti o armature parziali di piastre e utilizzano lance; le loro cariche devastanti possono abbattere gran parte degli avversari.
Il compito di queste truppe d'élite ben armate ed equipaggiate è scortare il comandante e combattere al suo fianco.

Cavalleggeri Miliziani
Utilizzati in tutto l'Impero Romeo e Regno di Georgia per la protezione di mercanti, città di frontiera e vie carovaniere, i "Prokoursatores" sono protetti da cotte leggere e armati di lancia. Benché scarsamente addestrati, questi uomini sono adatti a respingere gli arcieri e altre unità leggere.
Unità di cavalleggeri scarsamente addestrati, combattono con lancia e spada.

Alabardieri Ungheresi
Gli "armati" sono uomini dotati di armatura leggera e lunghe alabarde, truppe in grado di respingere gli attacchi di cavalleria e abbattere molti diversi tipi di avversari, a seconda della parte dell'arma con cui colpiscono. Pur non particolarmente coraggiosi, sono addestrati a sufficienza. Essendo privi di scudi e quindi vulnerabili al tiro delle balestre, vengono schierati solitamente assieme ai "clipeati", che li proteggono dall'assalto dei balestrieri, creando un muro di scudi pavesi.
Unità della alabardieri ungheresi dotati di armi con cui respingere i cavalieri e perforare o schiantare le armature.

Alabardieri Miliziani
Addestrate ed equipaggiate per combattere con lunghe alabarde, queste truppe possono respingere gli attacchi di cavalleria e abbattere molti diversi tipi di avversari, a seconda della parte dell'arma con cui colpiscono. Pur non particolarmente coraggiosi, sono addestrati a sufficienza. Queste unità sono dotate di armature leggere.
Unità della milizia armate di alabarde con cui respingere i cavalieri e perforare o schiantare le armature.

Pistolieri
Chiamate "armi da fuoco a mano" per distinguerle dai pezzi di artiglieria, le pistole sono la forma più antica di arma da fuoco individuale. Consistono di un rudimentale tubo metallico montato su un pezzo di legno e dotato di un primitivo meccanismo di fuoco; il tutto in una foggia tale che praticamente non consente di mirare. Armi simili causavano più timore che danni reali alle truppe nemiche, scosse dal frastuono e dal fumo generati durante lo sparo. Data la loro scarsa gittata, i pistolieri necessitano di armature robuste e di capacità in corpo a corpo.
Data la scarsa gittata delle armi di cui dispongono, le prime armi da fuoco individuale, i pistolieri devono essere preparati al corpo a corpo.

Guerrieri Fida'iyin
I Nizariti sono quasi una setta religiosa di assassini dediti alla furtività e all'omicidio, nata probabilmente in qualche luogo remoto della Persia. Altamente addestrati e organizzati, costoro non temono nulla e sono maestri dell'agguato. I "Fida'iyin" (letteralmente: "coloro che si sacrificano per la libertà") sono i membri più giovani della setta; sul campo combattono con le sciabole, anziché con i "ferri" del mestiere, e risultano particolarmente pericolosi dal momento che non temono la morte.
I Nizariti sono quasi una setta religiosa di assassini invisibili. Questi "Fida'iyin" sul campo combattono con le sciabole.

Guerrieri Hashishin
I Nizariti sono quasi una setta religiosa di assassini dediti alla furtività e all'omicidio, nata probabilmente in qualche luogo remoto della Persia. Altamente addestrati e organizzati, costoro non temono nulla e sono maestri dell'agguato. Gli "Hashishin" (letteralmente: "seguaci di Hasan" o "fumatori di hashish") sul campo combattono con spada e scudo, anziché con i "ferri" del mestiere. Sono una vera fanteria d'assalto, dall'attacco forse non devastante quanto quello dei "Fida'iyin", ma assai più esperta e capace in fase difensiva.
I Nizariti sono quasi una setta religiosa di assassini invisibili. Questi "Hashishin" sul campo combattono con spada e scudo.

Cavalieri Hashishin
Gli "hashishin" sono quasi una setta religiosa di assassini dediti alla furtività e all'omicidio, nata probabilmente in qualche luogo remoto della Persia. Altamente addestrati e organizzati, costoro non temono nulla e sono maestri dell'agguato. Gli "Hashishin" (letteralmente: "seguaci di Hasan" o "fumatori di hashish") sul campo combattono con spada e scudo, anziché con i "ferri" del mestiere, e cavalcano piccoli e veloci destrieri.
I Nizariti sono quasi una setta religiosa di assassini invisibili. Questi "Hashishin" sul campo combattono a cavallo, con spada e scudo.

Ronconieri Pesanti Miliziani
Costoro sono validi soldati delle città, provenienti dai ceti più abbienti della società, richiamati a combattere in tempo di crisi. Sebbene non siano professionisti, risultano ben protetti e con qualche base di addestramento, il che, combinato all'efficacia e alla versatilità del roncone, fa di loro un'unità perfettamente in grado di reggere il campo.
Ronconieri scelti della milizia, armati di roncone e corazza pesante.

Ronconieri Pesanti
Élite della fanteria popolana, i ronconieri pesanti sono egualmente a proprio agio in attacco come in difesa. Mentre il roncone consente loro di colpire, dilaniare e amputare a piacimento, una corazza di piastre che copre la metà o i due terzi del corpo li rende impervi a una quantità di danni considerevole.
Versatile fanteria in corazza pesante armata di roncone uncinato.

Picchieri Pesanti Miliziani
Le picche pesanti della milizia sono formate dai cittadini più ricchi, arruolati con lo scopo di difendere gli insediamenti e rafforzare le armate. Vengono addestrati e muniti della picca e di una corazza pesante, e perciò costituiscono una delle unità più robuste della milizia. Capaci di presentarsi di fronte alla cavalleria ad armi spianate, costoro possono sia sopportare che infliggere ingenti danni.
Truppe di coscritti muniti di picche e di armature pesanti. Rappresentano una valida difesa contro la cavalleria.

Arcieri delle Highland
Sebbene non abbiano la tradizione venatoria dei loro vicini meridionali, i comandanti scozzesi riconoscono l'importanza degli arcieri in battaglia. Scelti nelle Highland, costoro utilizzano un arco normale e una lancia per la mischia e, se sono fortunati, indossano un'armatura di pelle rinforzata.
Arcieri delle Highland armati di arco e lancia per il corpo a corpo.

Guanci
I Guanci (dallo spagnolo Guanches) sono una popolazione indigena delle isole Canarie, le cui origini rimangono tuttora ignote: alcuni ipotizzano che siano gli ultimi dei berberi che abbandonarono il Maghreb occidentale al tempo dell'invasione araba del VII secolo, altri pensano che siano i discendenti di colonizzatori normanni. La "riscoperta" iberica delle Canarie (che già erano conosciute al tempo dei Cartaginesi) sancirà la fine della secolare o millenaria civiltà guanci, costretti alla resa dai Castigliani: la maggior parte sarà sterminata dalla guerra e dalle malattie portate dai conquistadores.\n\nAlti, forti e biondi, i Guanci sono molto arretrati e non conoscono la metallurgia; abitano nelle grotte come trogloditi e combattono in battaglia con asce di tagliente ossidiana. Non indossano alcuna protezione (si vestono solo con brache di paglia e un mantello) e fanno della ferocia la loro unica difesa.
Fieri guerrieri trogloditi delle isole Canarie, alti, forti e biondi, dotati di un'ascia di tagliente ossidiana.

Nobili delle Highland
Costoro sono i signori dei clan scozzesi degli altipiani e delle isole. Sebbene le loro cotte e i loro elmi siano superiori a quanto qualunque villico possa ottenere, risultano comunque scarsi se confrontati con l'equipaggiamento dei nobili di paesi più meridionali e prosperi. Ciononostante, lo spirito combattivo e le terribili spade a due mani fanno guadagnare loro grande rispetto su qualunque campo di battaglia.
Truppe d'assalto scozzesi con spada a due mani e cotta di maglia.

Picchieri delle Highland
Dal momento che gli Scozzesi non dispongono di una cavalleria da contrapporre a quella inglese, hanno studiato altri modi per neutralizzare la minaccia, fra cui file di uomini coraggiosi armati di lunghi e appuntiti pali con la punta d'acciaio, le picche. Questi guerrieri, avventati ma preparati, sanno accogliere i cavalieri inglesi con un letale muro di punte, il celebre "schiltron".\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni scozzesi.
Uomini dei clan, avventati ma ben preparati, armati di picche e in grado di formare un muro di punte davanti alla cavalleria.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni scozzesi.

Razziatori delle Highland
Che la vita al livello più basso della società medievale non sia né facile né salutare è un concetto ben noto a questi rozzi e violenti contadini delle Highland. Questa canaglia multiforme si arma con qualunque cosa capiti a tiro e con un boccale di coraggio, formando una sorta di unità di contadini indisciplinati e incoscienti, perfetta carne da macello.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni scozzesi.
Contadini delle Highland, indisciplinati, violenti e armati in maniera approssimativa.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni scozzesi.

Guerrieri Highlanders
Guerrieri fieri e selvaggi delle Highland scozzesi. Gagliardi e sprezzanti, questi combattenti sono avvezzi alle lotte intestine, alle razzie e ai rapimenti, non utilizzano armatura e sono muniti di scudo e ascia. Notoriamente indisciplinati, pur con la loro carica bellicosa non rappresentano un problema per unità corazzate capaci di rimanere in formazione.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni scozzesi.
Guerrieri fieri e selvaggi delle Highland scozzesi, non utilizzano armatura e sono muniti di ascia.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni scozzesi.

Cavalleggeri Gaelici
Si pensa che il termine "hobilar" derivi dal nome "hobby" col quale i Normanni indicavano i piccoli cavalli usati dalle truppe gaeliche in Scozia e Irlanda. Nelle battaglie medievali gli hobilar sono la cavalleria leggera che affianca i cavalieri e, sebbene non ci si possa fare troppo affidamento nel cuore della battaglia, sono utili per dare la caccia ai nemici in fuga.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni britanniche.
Cavalleria leggera con lancia. Utile per dare la caccia alla fanteria leggera e per inseguire i nemici in fuga.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni britanniche.

Nobili Magiari
Non sempre in grado di permettersi le costose armature pesanti dei cavalieri occidentali, molti nobili restano ancorati alle proprie radici nomadi di arcieri su cavalli da guerra. Adeguatamente protetti durante il lancio di frecce da cotte leggere o brigantine, trovano nei natali aristocratici il coraggio di scendere in mischia se necessario.
Ben equipaggiati con armatura leggera e arco composito, questi guerrieri sono buoni arcieri, temibili anche in corpo a corpo.

Uscarli
Letteralmente "uomini di casa", gli uscarli sono la guardia personale dei nobili scandinavi. In Norvegia sono detti "húskarlar" o "heidpegar", e costituiscono il nucleo dell'hird (guardia del corpo); in Danimarca sono noti come "heimpegar" e, in cambio del servizio militare, ricevono dal proprio signore delle concessioni feudali.\n\nSi muovono velocemente fra le lande ghiacciate nordiche, anche se non sono molto corazzati. Armati di asce per caricare e protetti da cotte, questi temibili guerrieri formano efficaci unità di cavalleria.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni scandinave.
Armati di asce per caricare e protetti da cotte, questi temibili guerrieri formano efficaci unità di cavalleria.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni scandinave.

Ussari
Si pensa che i primi ussari fossero nobili serbi rifugiatisi in Ungheria. La tradizionale tattica "colpisci e fuggi" degli ussari trovò un terreno fertile in Ungheria, dove venne influenzata dai Magiari e dai Uyghur turchi. Questi velocissimi lancieri d'élite sono dotati di corazza leggera o brigantina e combattono con lancia e spada.
Noti per le loro rapide tattiche "colpisci e fuggi", gli ussari sono equipaggiati con armatura leggera, scudo, lancia e spada.

Cavalieri Imperiali
Veri cavalieri in armatura scintillante, almeno in teoria, costoro dovrebbero incarnare i nobili ideali di cavalleria e onore. In realtà sono guerrieri molto efficaci nella loro brutalità, addestrati grazie alla partecipazione a giostre e tornei. Sul campo, le piastre d'acciaio di cui sono ricoperti li rendono duri a morire. Terminata la carica, entrano in corpo a corpo con pesanti mazze in grado di stordire la vittima, laddove un colpo di spada rimbalzerebbe contro l'armatura.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni tedesche.
Queste macchine da guerra armate di mazza indossano armature di piastre e sono muniti di lance che sfruttano egregiamente durante le loro letali cariche.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni tedesche.

Kern Irlandesi
Le unità di kern irlandesi sono composte da uomini liberi armati di giavellotto e di un'arma da mischia. Contando sull'agilità più che sull'armatura, queste pattuglie scagliano colpi contro i nemici tenendosi a debita distanza dagli avversari corazzati. Molti kern cercano di sfuggire alla povertà arruolandosi come mercenari.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni irlandesi.
Tipici schermagliatori irlandesi, privi di armatura e muniti di giavellotti e armi da mischia, desiderosi di combattere per chiunque li possa pagare.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni irlandesi.

Cavalieri Comunali
Le ricche città italiane sono in grado di equipaggiare molti dei loro uomini come cavalleria pesante, una milizia da schierare in caso di necessità. Questi soldati, per quanto improvvisati, sono ben equipaggiati e possono passare per cavalieri veri e propri ed essere efficaci contro altre milizie cittadine, ma non eguagliano certo le capacità di guerrieri addestrati fin dalla nascita.
Dotate di cotta di maglia e muniti di lancia e spada queste truppe rappresentano un sostegno molto efficace all'esercito cittadino

Cavalieri Gravi
Composti in egual misura da nobili e paesani, questi uomini costituiscono una potente unità di cavalleria pesante. Ben protetti dalle loro armature di piastre e armati di spada e lancia, possono effettuare una carica devastante pur restando difficili da abbattere. Sebbene siano estremamente efficaci, non posseggono però lo slancio della vera cavalleria.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni italiche.
Cavalleria pesante ben equipaggiata con armatura di piastre e lancia.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni italiche.

Lancieri Comunali
Le milizie locali giocano un ruolo importante nelle armate d'Italia e sono organizzate sulla base dei quartieri cittadini e dei borghi del contado. Sebbene il servizio sia obbligatorio, tende ad essere di breve durata; inoltre parecchi di questi uomini sono sostenuti anche da un forte orgoglio campanilistico. Sono truppe munite di lancia corta e scudo, note per la determinazione in battaglia.
Le milizie locali giocano un ruolo importante nelle armate d'Italia. Queste truppe sono munite di lancia e scudo.

Lancieri Italici
Le milizie locali giocano un ruolo importante nelle armate d'Italia, e sono organizzate sulla base dei quartieri cittadini e dei borghi del contado. Sebbene il servizio sia obbligatorio, tende ad essere di breve durata; inoltre parecchi di questi uomini sono sostenuti anche da un forte orgoglio campanilistico. Questi lancieri sono formati da truppe più esperte munite di un qualche tipo di armatura e di lance lunghe, il che le rende robuste unità di difesa.
Milizia locale esperta e ben addestrata, munita di lancia e di una buona armatura, in grado di formare la difesa ad anello.

Arcieri Giannizzeri
I giannizzeri, o "Yeniçeri", che significa "nuovo soldato" in turco, vengono reclutati in seguito a coscrizione di ragazzi cristiani dell'impero. Integrati da molto giovani, costoro costituiscono una parte considerevole dell'esercito turco e giurano fedeltà al sultano. I giannizzeri sono arcieri esperti dotati di potenti archi, e solitamente portano una corazza sotto le vesti.
I giannizzeri tempestano di frecce i nemici, indebolendo e mettendo in fuga le formazioni prima dell'attacco della fanteria.

Fanti Pesanti Giannizzeri
I giannizzeri, o "Yeniçeri", che significa "nuovo soldato" in turco, sono perlopiù formati da giovani coscritti cristiani, ma includono anche prigionieri di guerra convertiti all'islam. Questa fanteria pesante d'élite è armata di alabarda e protetta da una cotta di maglia. Il loro compito è quello di condurre la carica della fanteria con onore e coraggio.
Addestrati nell'uso di diverse armi, i giannizzeri utilizzano l'alabarda e vestono una cotta di maglia.

Moschettieri Giannizzeri
I giannizzeri, o "Yeniçeri", che significa "nuovo soldato" in turco, vengono reclutati in seguito a coscrizione di ragazzi cristiani dell'impero, e da subito addestrati. Come corpo d'élite hanno accesso al miglior equipaggiamento e alle migliori armature, e sono stati i primi nell'esercito turco a utilizzare i moschetti di nuova invenzione. Quest'arma pesante ha una buona gittata, penetra qualunque armatura, e infligge una ferita quasi certamente fatale.
I giannizzeri furono pronti ad adottare le armi da fuoco, usandole con la stessa perizia con cui usavano gli archi.

Giavellottisti Iberici
La tradizione militare spagnola annovera molte truppe mobili e leggere, appiedate o a cavallo, che utilizzano il giavellotto fin dall'epoca preromana. Queste truppe vengono reclutate tra i contadini spagnoli, dotate di armature leggere e giavellotti, il che consente loro di colpire i nemici restando sufficientemente mobili da tenersi a debita distanza, secondo uno stile tipicamente iberico.
Queste truppe, reclutate tra i contadini spagnoli, sono dotate di armature leggere e giavellotti, secondo lo stile iberico.

Cavalleggeri Iberici
Influenzati dalle tradizioni sia degli Spagnoli che dei Mori, i jinete sono cavalleggeri che evitano le corazze pesanti e le lance in favore di armature leggere e giavellotti. Questi abili guerrieri sono veloci e agili, in grado di adottare la tattica di tiro in cerchio. Esaurita questa fase, i jinete sfoderano le spade e si gettano nella mischia.
Cavalleggeri veloci e agili, i jinete scagliano giavellotti prima di sfoderare la spada e impegnare in corpo a corpo.

Catafratti
I "kataphraktoi" (ossia: catafratti), originari dell'epoca dell'Impero Romano, ancora adesso vengono reclutati dal ceto medio romeo e georgiano, formando unità di cavalleria ben addestrate e disciplinate. Eccezionalmente corazzati tanto i cavalieri quanto i cavalli, ignorano le frecce degli assalitori e, sebbene leggermente antiquati, sul campo di battaglia combattono ancora oggi con lancia e mazza in modo formidabile.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni turche.
Coperti da armature molto pesanti e muniti di lance e mazze, sono ancora truppe formidabili, per quanto datate.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni turche.

Cavalleggeri Kazaki
I Kazaki sono un popolo nomade la cui esistenza si fonda sul bestiame. Abituati a vivere in sella, sono naturalmente ottimi arcieri a cavallo. Non utilizzano armature e sono muniti di arco composito e di spada corta. Ottimi per vessare il nemico da lontano, non andrebbero gettati in mischie corpo a corpo.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni rus.
I Kazaki, abituati a vivere in sella, sono ottimi arcieri a cavallo, ma risultano vulnerabili nel corpo a corpo.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni rus.

Cavalieri Ospitalieri
I cavalieri ospitalieri, o cavalieri di San Giovanni, furono istituiti a seguito della prima crociata per proteggere e aiutare i pellegrini cristiani in Terra Santa. Sono riconoscibili dalla croce bianca in campo nero che indossano sopra la cotta. costituiscono un potente ordine combattente di guerrieri ben addestrati che combattono in cotta pesante o armatura di piastre e lancia.
Disciplinati e ben addestrati, questi guerrieri sono tra le cavallerie pesanti più letali della cristianità.

Cavalieri Templari
I Pauperes Commilitones Christi Templique Salomonis ("Poveri compagni di Cristo e del Tempio di Salomone"), meglio noti come Cavalieri templari o semplicemente Templari o Tempieri, guerrieri terribili e intransigenti, furono istituiti poco dopo la prima crociata per la protezione dei pellegrini. Nonostante simili origini, l'ordine divenne smodatamente ricco e pose in opera il primo sistema bancario europeo. Furono smantellati nel 1307, dopo che in Francia centinaia di cavalieri vennero arrestati con l'accusa di eresia e torturati per ordine congiunto del papa e del re. Vicissitudini politiche a parte, furono guerrieri dall'enorme fama. Cavalieri scelti, sprezzanti secondo alcuni, il cui compito è proteggere i pellegrini cristiani in Terra Santa.
Cavalieri scelti, sprezzanti secondo alcuni, il cui compito è proteggere i pellegrini cristiani in Terra Santa.

Cavalieri Lazzariti
Costoro sono ospedalieri appartenenti all'Ordine Militare e Ospedaliero di San Lazzaro di Gerusalemme, costituitosi a Gerusalemme nel XI secolo e nato per dare cure ed assistenza ai lebbrosi. Dopo la presa di Gerusalemme da parte dei crociati, nel 1099, i cavalieri ammalati di lebbra andavano nell'ospedale di San Lazzaro a farsi curare, e molti di essi entravano nella comunità monastica e ne pronunciavano i voti, pur mantenendo le loro prerogative cavalleresche.\n\nSul campo, le migliori corazze d'Oltremare di cui sono ricoperti li rendono duri a morire e per questo superano in difesa i compagni Ospitalieri di San Giovanni, sebbene non ne eguaglino l'abilità offensiva. Terminata la carica, entrano in corpo a corpo con pesanti mazze in grado di stordire la vittima.
Cavalieri scelti, il cui compito è proteggere i pellegrini, curare i cavalieri e combattere per Gerusalemme!

Cavalieri Portaspada
La regola dei Portaspada è fondata sulla base di quella dei cavalieri templari. Essi si considerano a ragione i Crociati del Nord e sono i pionieri della cristianizzazione dei remoti territori che si affacciano sul Baltico orientale: sono regioni aspre e selvagge, popolate da feroci tribù pagane che mettono a dura prova la tempra dei cavalieri.\n\nQuesti cavalieri combattono con lancia e scudo, sfruttando appieno il loro straordinario impeto di carica. Sono persino più devastanti dei celebri "cugini" templari, sebbene siano molto meno resistenti alla calura e dotati di protezioni inferiori.
Cavalieri scelti, il cui compito è portare avanti la crociata del nord e liberare la Livonia dal paganesimo.

Cavalieri di Santiago
Di base in Spagna, i cavalieri di Santiago, formalmente chiamati ordine di San Giacomo di Compostela, sono incaricati della guerra di riconquista della penisola iberica ai danni dei Mori. Ben addestrati, armati di lancia e ben protetti, questi cavalieri rappresentano sul campo un avversario difficile per moltissime truppe; si dimostrano forse meno aggressivi e irruenti rispetto ai cavalieri di altri ordini contemporanei (come quello di Aviz) ma sfoggiano qualità difensive senza pari.
Originari della Spagna, i cavalieri di Santiago sono votati alla cacciata dei Mori dalla penisola.

Cavalieri di Aviz
Di base in Portogallo, i cavalieri di Aviz, formalmente chiamati "Fratelli di Santa Maria di Évora", sono membri combattenti di un ordine monastico-militare portoghese. Trae origine da un gruppo di cavalieri riunitisi nel 1147 per combattere i Mori in Portogallo: usati come unità di élite nella Reconquista, l’Ordine era al servizio diretto della Corona del Portogallo. Ben addestrati, armati di lancia e ben protetti, questi cavalieri rappresentano sul campo un avversario difficile per moltissime truppe; si dimostrano persino più aggressivi e irruenti dei celebri cavalieri di Santiago.
Originari del Portogallo, i cavalieri di Aviz sono votati alla cacciata dei Mori dalla penisola.

Guerrieri Curdi
Le truppe curde sono così rispettate in Oriente che spesso vengono assoldate tribù intere per controllare e difendere i confini della zona circostante la Siria. Si tratta di rudi montanari che combattono in tutto il Medio Oriente: fiaccano il nemico con i giavellotti per poi finirlo con la spada.\n\nIl reame di "Ardalan" o "Erdelan" si estendeva ad est dell'Anatolia; fu a lungo un regno autonomo, retto dalla dinastia omonima a partire dal XII secolo. Sanandaj era la capitale di questo popolo di etnia curda, che in seguito si proclamò diretto discendente di Saladino.
Rudi truppe in grado di fiaccare il nemico con i giavellotti per poi finirlo con la spada.

Cavalieri Corasmi
I Corasmi ebbero un regno piuttosto vasto finché non vennero sconfitti dai Mongoli nel 1231. Fuggendo verso ovest, le truppe corasme decisero di servire come mercenari in Medio Oriente. Questi Corasmi costituiscono unità ben equipaggiate e corazzate, molto efficaci come cavalleria pesante e pronte a combattere al soldo di qualunque potenza orientale se li possa permettere.
I Corasmi formano una cavalleria pesante ben equipaggiata e corazzata, pronta al servizio di chi possa pagarli.

Lancieri Lamtuna
I Lamtuna sono una tribù nomade di Berberi sahariani. Rinomati per la fierezza e la disciplina, i Lamtuna hanno giocato un ruolo importante nell'iniziale conquista moresca di Spagna e Portogallo. Armati alla leggera con lance lunghe, sono utili per difendersi dalla cavalleria, possono tenere la posizione saldamente, ma sono vulnerabili alle frecce.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni maghrebine.
Fieri e disciplinati Berberi del Sahara armati di lancia.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni maghrebine.
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Veldriss
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Lancieri Francesi
Questa élite guerriera è indubbiamente la perfetta evoluzione della cavalleria medievale. L'armatura è stata perfezionata da decenni di esperienza campale e, benché pesante, risulta bilanciata e flessibile. Costoro, che combinano le innovazioni nell'equipaggiamento con l'antico spirito cavalleresco, hanno da temere soltanto il colpo ben mirato di un moschetto.
I perfetti cavalieri, protetti da elaborate armature di piastre. Tanto intrepidi quanto corazzati, formano un'unità in grado di abbattere qualunque avversario.

Cavalieri Franchi
"Latinikon" è il termine collettivo che designa tutte le truppe dell'Europa occidentale che militano nell'esercito romeo; nonostante il loro numero sia variabile, ce ne sono sempre a sufficienza da giustificare la creazione di un "megas konostaulos" per dirigerle. Un simile corpo di cavalieri combatte anche tra le fila georgiane, sotto il nome di "Ifranj" (ossia: Franchi). Questi guerrieri in armatura pesante e lancia sono tenuti in grande considerazione, tanto che Anna Comnena, figlia dell'imperatore Alessio I, disse di loro che avrebbero potuto assaltare le mura di Babilonia.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni italiche meridionali e in Terrasanta.
Truppe dell'Europa occidentale in forza all'esercito romeo, questi guerrieri esperti e ben addestrati combattono con spada e lancia.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni italiche meridionali e in Terrasanta.

Lancieri Coscritti
I lancieri coscritti sono semplice gente di villaggio obbligata a far parte di una forza militare. Munite di lancia lunga e scudo, queste truppe sono utili per difendere le ali degli schieramenti, ma non resisterebbero a un corpo a corpo prolungato.
Semplice gente di villaggio coscritta e obbligata a servire in una forza militare, armata solo di lancia scudo.

Arcieri Lituani
Le fitte foreste e soprattutto le impenetrabili paludi tra la Dvina occidentale e il fiume Memel hanno reso la Samogizia e la Curlandia le regioni dove sopravvive il relitto di una foresta primigenia che nei tempi antichi ricopriva l'intera Europa, la Selva Ercinia. I lituani riescono a conservare una selvaggia natura che li rende immuni dalla pietas cristiana e musulmana. Essi possono rivelarsi feroci come gli uri, animali che non si possono addomesticare, neppure se catturati da piccoli, e che ancora popolano un vasto territorio. I loro dèi sono sanguinari e bellicosi, non a caso essi sono rimasti i soli dell'Europa a conservare orgogliosamente la fede degli antichi padri.\n\nGli arcieri lituani vengono ovviamente annoverati fra le truppe leggere della potente compagine lituana, si spostano velocemente favoriti dalla fitta boscaglia, affatto sprovveduti, nonostante la diabolica testardaggine, sanno approfittare di imboscate ben architettate, e sfruttano tutte le opportunità offerte da un terreno ostico per le cavallerie di qualsiasi genere, riuscendo al contempo a colpire le fanterie bardate di corazza, senza temere di essere raggiunti, una efficace maniera per ottenere una definitiva vittoria su di loro è attirarli in campo aperto e non lasciarsene sfuggire nemmeno uno.\n\nSpesso le truppe lituane composte da "Laukininkai" (ossia contadini liberi, contrapposti alle servitù "Kaimynai" e "Seimynykstiai") vengono reclutate dai nobili polacchi per servire nelle loro armate. Gli arcieri lituani, in particolare, sono ricercati per le loro grandi doti sul campo di battaglia. Come la maggior parte delle truppe da tiro sono armati alla leggera. Gli arcieri lituani possono conficcare insidiosi pali di fronte a sé all'inizio della battaglia.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni lituane.
Arcieri leggeri, protetti da semplici pelli bollite nell'olio, si armano di un semplice arco di legno composito e sono in grado di proteggersi con pali acuminati prima dello scontro.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni lituane.

Cavalieri Lituani
Reclutati dai generali polacchi per la loro velocità e ferocia, i cavalieri "Bajorai" sono esponenti dell'omonima nobiltà lituana, armati di lancia e spada. Sebbene non siano ben corazzati a causa della povertà del loro paese, amano combattere in corpo a corpo nella mischia, in cui si gettano dopo la prima carica, armati con spada e scudo.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni lituane.
Fieri lanceri a cavallo della Lituania. Armati alla leggera, amano comunque le scaramucce in corpo a corpo.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni lituane.

Guerrieri Lituani
I guerrieri lituani "Akstininkai" sono uomini selvaggi e coraggiosi, si sentono a loro agio sia nelle pianure che nelle oscure foreste russe, l'ambizione di un regnante scandinavo o russo si scontrerà prima o poi con la forza di questi guerrieri o forse ne trarra beneficio arruolandoli nelle proprie fila. Detti "Akstininkai", costoro sono feroci giavellottisti armati di ascia per il corpo a corpo.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni lituane.
Feroci guerrieri da mischia.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni lituane.

Archi Lunghi
Originari del Galles, gli archi lunghi che utilizzano frecce "a punteruolo", ovvero con una punta dura e appuntita, a forma di piramide allungata, possono perforare tutto tranne le migliori armature. Vista la difficoltà nell'uso dell'arco lungo, questi arcieri vengono addestrati fin dalla tenera età e, dato che sono vulnerabili agli attacchi della cavalleria, usano conficcare pali acuminati nel terreno di fronte a sé.
Armati di archi lunghi cui nessuna armatura resiste, costoro possono anche conficcare pali acuminati nel terreno di fronte a sé per proteggersi dalla cavalleria.

Giavellottisti Lusitani
Fin dall'epoca delle antiche tribù lusitane i Portoghesi hanno mantenuto la tradizione dell'uso del giavellotto. Queste pattuglie in armatura leggera, reclutate tra i contadini, sono munite di giavellotti che scagliano contro il nemico per indebolirne e disperderne i ranghi. Nonostante le umili origini, questi sono ottimi schermagliatori.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni iberiche settentrionali.
Eccellenti come schermagliatori, armati alla leggera, utilizzano giavellotti secondo lo stile iberico.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni iberiche settentrionali.

Arcieri Miliziani
Armate di arco e coltello, queste truppe sono formate dai cittadini delle classi inferiori, chiamati a difendere la propria casa in tempi di crisi. Sebbene siano quasi sempre utilizzate con compiti di guarnigione, a volte vengono indirizzate sui campi di battaglia. Posseggono un rudimentale addestramento nell'uso dell'arco, ma non possono certo essere considerate milizie efficaci o entusiaste.
Armate di arco e coltello, queste truppe sono formate dagli abitanti stessi, chiamati a difendere la propria città.

Balista
Questo pezzo d'artiglieria ricorda una gigantesca balestra montata su un semplice carretto. Scaglia giavellotti con grande precisione e potenza, tanto da riuscire a perforare qualunque armatura.
Simile a una gigantesca balestra, questa potente arma sfrutta la potenza della torsione della corda che la arma per scagliare giavellotti anche a cento metri e può trafiggere un uomo con facilità.

Guardia del Generale
Questi guerrieri si dedicano alla difesa del generale sul campo di battaglia. Scelti personalmente per la lealtà e il valore e muniti di armi e corazze superiori, le guardie del corpo del generale sono cavalieri pesanti d'élite capaci non solo di sferrare cariche devastanti e colpire con una potenza distruttiva incredibile in corpo a corpo, ma anche di fronteggiare situazioni che metterebbero in fuga truppe minori.
Uomini dedicati alla protezione del generale, scelti personalmente per lealtà e valore.

Balestrieri Miliziani
La balestra è un'arma molto popolare nella Spagna moresca, utilizzata tanto dai nobili quanto dai contadini. Queste truppe sono formate arruolando gli stessi abitanti per la difesa della propria città, dei ponti e delle strade limitrofe. Addestrati e dotati quasi sempre d'armatura, questi ausiliari usano le balestre per combattere a distanza, dato che non resisterebbero un attimo in corpo a corpo.
Milizia locale armata di balestra e protetta da una qualche armatura, valida a distanza, ma non in corpo a corpo.

Alabardieri Miliziani
Gli alabardieri della milizia sono comuni cittadini arruolati per difendere il proprio insediamento. Meglio addestrati ed equipaggiati di molte milizie cittadine, costoro brandiscono lunghe alabarde utili a respingere la cavalleria e ad abbattere anche i nemici più corazzati.
Questi comuni cittadini brandiscono lunghe alabarde utili a respingere la cavalleria e ad abbattere anche i nemici più corazzati.

Pistolieri
Le pistole a mano, la prima e più primitiva forma di arma da fuoco personale, sono formate da una corta canna metallica fissata a un lungo manico in legno. Risultano poco accurate, lente da ricaricare e pericolose per chi le usa. Ciononostante hanno una buona capacità di fuoco, e il fumo e il fragore prodotti spaventano gli avversari. Ben addestrati e ben corazzati, questi soldati sono una potente unità a corta distanza.
Le pistole a mano sono piuttosto poco accurate ma potenti, e il fumo e il fragore prodotti spaventano gli avversari.

Arcieri Contadini
Gli arcieri contadini sono abituati a usare gli archi per la caccia. Costoro sono muniti di un piccolo arco, un coltello e, se fortunati, di un qualche genere di armatura. La vita ai livelli più bassi della società medievale non è né facile né salutare, e costoro sono stati arruolati anche con la forza, o si sono visti costretti a difendere i loro miserevoli averi.
Abituati a usare gli archi per la caccia, questi arcieri contadini sono armati anche con un coltello.

Schiavi Kharash
Questi schiavi sono generalmente uomini di stirpe turca, guerrieri sconfitti e sottomessi ai mongoli, impiegati in battaglia come carne da macello. Vengono infatti messi in prima linea e costretti ad affrontare la carica dei nemici senza alcuna protezione, dotati al più di un ascia. Negli assedi vengono usati come veri e propri scudi umani, bersagli per le frecce dietro i quali si riparano i guerrieri mongoli che avanzano verso le mura! E se arrivano miracolosamente incolumi sotto le mura, sono costretti ad arrampicarsi per primi...
Schiavi provvisti solo di un'ascia, impiegati in battaglia come carne da macello, costretti a fungere da veri "scudi umani" negli assedi.

Balestrieri Almohadi
Le balestre, note presso gli Arabi come "qaws ferengi" (arco franco), sono molto popolari presso i musulmani della Spagna meridionale e del Maghreb, dato che sono semplici da usare ed efficaci contro i nemici cristiani, spesso protetti da solide corazze. Sebbene queste truppe berbere non portino armature, possono sorprendere i loro antagonisti meglio equipaggiati; la loro balestra è in grado di scagliare frecce e piccoli proiettili in pietra (detti "bunduq"). Un comandante avveduto, comunque, non si dovrebbe affidare troppo a questi contadini: essi preferiscono la fuga al corpo a corpo, nel quale combattono solo con un coltellaccio.
Privi di armatura ma armati di balestra e coltellaccio, questi contadini possono sorprendere i loro antagonisti meglio equipaggiati.

Lancieri Miliziani
Queste truppe sono composte dagli stessi abitanti delle città chiamati a difendere le proprie case in tempo di crisi. A volte vengono costrette ad agire in campagne militari in paesi stranieri, ma sebbene costituiscano una buona forza difensiva armata di lance lunghe, non hanno l'addestramento per sopportare lunghi scontri.
Armate di lancia lunga, ma scarsamente corazzate, queste truppe sono composte da cittadini organizzati per difendere il proprio insediamento.

Milizia Cittadina
Armate di lancia corta, ma scarsamente corazzate, queste truppe sono composte dagli stessi abitanti delle città chiamati a difendere le proprie case in tempo di crisi. A volte vengono costrette ad agire in campagne militari in paesi stranieri, ma benché valide nella difesa degli insediamenti, non risultano affidabili sul campo.
Dotate di lancia corta e di una modesta armatura, queste truppe sono formate dagli abitanti stessi, chiamati a difendere la propria città.

Cavalleggeri Magiari
Quando il popolo nomade dei Magiari si stanziò nelle pianure ungheresi, alcuni di essi mantennero lo stile di vita nomade e continuarono a vivere in sella. Questa predisposizione culturale rende i Magiari degli eccellenti arcieri a cavallo, in grado di far piovere frecce sui nemici restando a distanza. Cavalieri per natura, sono dotati di arco composito e armatura leggera.\n\nQuesti arcieri a cavallo costituivano il seguito dei cavalieri pesanti ungheresi (Banderium o Armigeri). Il loro ruolo nell'esercito era solitamente quello di supporto, schermaglia e copertura delle retrovie.
Cavalieri per natura, sono dotati di arco composito e armatura leggera.

Cavalieri in Armatura
Mentre l'Europa emerge da un'epoca oscura, la cavalleria in armatura inizia a utilizzare nuove tattiche: bloccando con forza la lancia sotto il braccio durante la carica è possibile trasferire sulla punta tutta la potenza della massa di cavallo e cavaliere. Dal momento che combinano un saldo codice guerriero e una carica devastante all'uso di un'armatura pesante, non sorprende che questi cavalieri siano i dominatori del campo di battaglia.
Protetti da una solida armatura ed equipaggiati con lancia e spada, questi cavalieri altomedievali sono formidabili macchine da guerra.

Arcieri Mamelucchi
I mamelucchi sono la cavalleria di mestiere d'élite dell'esercito d'Egitto. Comprati come schiavi dai Turchi delle steppe, vengono allevati fin dalla giovane età per diventare uomini d'armi. Una volta completato il tirocinio, vengono affrancati e arruolati nell'esercito. Sebbene costituiscano unità di arcieri a cavallo, costoro non sono dediti alla schermaglia, ma operano in formazione compatta per rilasciare un vasto volume di fuoco. Sono armati di mazza, per liquidare chiunque si avvicini troppo.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni egiziane.
Comprati come schiavi e addestrati fin da ragazzini, questi validi soldati sono eccellenti arcieri, capaci anche di dire la loro in corpo a corpo.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni egiziane.

Lancieri Mamelucchi
I mamelucchi sono la cavalleria di mestiere d'élite dell'esercito d'Egitto. Comprati come schiavi dai Turchi delle steppe, vengono allevati fin dalla giovane età per essere uomini d'armi. Una volta completato il tirocinio, vengono affrancati e arruolati nell'esercito. Questi uomini sono equipaggiati per il corpo a corpo con lancia, mazza e scudo.
Comprati come schiavi e addestrati fin da ragazzini e ben equipaggiati, costituiscono formidabili unità di cavalleria.

Balestrieri Mercenari
A differenza delle altre armi da lancio, la balestra è un dispositivo potente pronto per essere usato anche con un addestramento minimo. È lenta da ricaricare e ha un raggio più corto degli archi, ma compensa con la sua grande potenza. Le unità di balestrieri mercenari sono popolari in tutto il mondo dato che forniscono una forza d'impatto a distanza a chiunque ne abbia bisogno.
Unità mercenarie dotate di balestra, spada e cotta di maglia.

Cavalieri Franchi Mercenari
Il termine "Franchi" veniva usato durante l'epoca medievale per indicare genericamente gli europei d'Occidente. Molti di questi cavalieri hanno fatto della guerra una fonte di profitto diventando mercenari. Ben addestrati, protetti da cotte pesanti e armati di lancia, si rivelano guerrieri straordinari per chiunque possa permetterseli.
Questi cavalieri feudali mercenari sono una truppa potente e si rivelano un ottimo investimento per chiunque possa permetterseli.

Cavalieri Tedeschi Mercenari
Si tratta di cavalieri del Sacro Romano Impero che hanno scelto di combattere per danaro. Ben addestrati e molto esperti, indossano corazze di piastre, combattono con mazza e lancia e rappresentano un'ottima scelta contro altre truppe in armatura pesante. Sebbene siano un'eccellente unità d'assalto, mostrano fin troppo interesse nella propria sopravvivenza individuale.
Protetti da armature di piastre e armati di mazza questi cavalieri mercenari sono un ottima scelta per la distruzione di altre truppe in armatura pesante.

Cavalieri Mercenari
Non tutti i cavalieri possedevano delle terre, né tutti gradivano unirsi a un ordine o far parte del seguito di un signore. Molti scelsero di offrire la propria esperienza a chiunque potesse permettersela. Questi cavalieri, muniti di armatura di piastre, lancia e spada, capaci di cariche letali e di impressionanti corpo a corpo, valgono di certo i bisanti spesi per assoldarli.
Capaci di cariche letali e di impressionanti corpo a corpo, costoro valgono i bisanti spesi per assoldarli.

Ribaldocchini Giganti Mercenari
Alcuni ingegneri italiani sperimentarono l'allestimento di un gran numero di bocche da fuoco in una singola macchina. Questo esempio presenta trentasei canne montate su di un carro alla maniera del cannone a organo, o ribaldocchino, ed è capace di sparare sia salve da sei che un titanico fuoco di fila da trentasei colpi simultanei. Per questo è giustamente definito "gigante".
Trentasei bocche da fuoco montate su di un singolo carro. Letale arma a corta gittata per uso difensivo, in grado di una potenza di fuoco tremenda.

Balestrieri Pavesi Mercenari
Sebbene la balestra sia relativamente semplice da usare e piuttosto potente, lascia l'utilizzatore vulnerabile durante la lenta fase di ricarica. Come è sensato aspettarsi, questi balestrieri portano sulle spalle un grande scudo pavese, che rivolgono al nemico per proteggersi proprio durante la ricarica.
Queste truppe sono armate con il tipico scudo pavese, dietro il quale possono proteggersi durante il processo di ricarica della balestra.

Ribaldocchini Mercenari
Il cannone a organo, o ribaldocchino, prende il nome delle molteplici canne che lo caratterizzano, e sul campo offre uno spettacolo spaventoso. Munito di sei corte bocche da fuoco, viene spesso usato in copertura di pezzi d'artiglieria a gittata maggiore. È in grado di sparare con tutte le canne contemporaneamente, una cosa su cui il nemico farebbe bene a riflettere!
Un piccolo cannone multiplo montato su un carro. Una buona arma di difesa che può sparare colpi singoli o salve da sei.

Lanciarazzi Mercenario
A disposizione di chi possa permetterselo, il lanciarazzi mongolo ricorda un carro demoniaco con una bocca da fuoco fumante in legno. Ispirati dai razzi lanciati contro di loro durante l'invasione della Cina, i Mongoli ne hanno diabolicamente montati trentasei in fila. Sebbene non sia per nulla accurato, il lanciarazzi crea un fuoco di sbarramento in grado di colpire contemporaneamente diversi bersagli.
Il lanciarazzi è in grado di sparare un'enorme salva di fuoco colpendo vaste aree, ma non è affatto preciso.

Lancieri Mercenari
Insieme alla clava e all'arco, la lancia è una delle armi più antiche. Facile da usare, è l'arma più diffusa sui campi di battaglia di tutta Europa. Dappertutto si trovano uomini prezzolati in grado di maneggiare una lancia, e bene. Equipaggiati di armatura leggera e con solide capacità difensive, questi mercenari sono utili per rafforzare i ranghi di qualunque armata.
Mercenari in armatura leggera e lancia, utili alle armate prive di valide difese contro la cavalleria.

Arcieri Sami
I Sami, detti impropriamente Lapponi, sono una popolazione indigena stanziata nella parte settentrionale della Fennoscandia, in un'area da loro chiamata Sápmi, nella regione della Lapponia. I Sami abitano queste terre da molti millenni, ma storicamente sono sempre rimasti esclusi dalla storia europea, se si eccettua qualche relazione commerciale con i popoli svedesi e norvegesi. Dal XIV secolo alcuni gruppi Sami, in seguito allo spopolamento della Scandinavia meridionale (dovuto alla diffusione della peste bubbonica) e alla diminuzione della temperatura media europea ("Piccola Glaciazione"), si stanziarono nelle regioni meridionali, a ridosso dei confini svedesi e norvegesi, presso i cui regni furono impiegati (assai di rado) come arcieri mercenari.\n\nI Sami sono rinomati arcieri ed eccellono nella caccia, così vengono talvolta reclutati come mercenari sebbene non siano propriamente un popolo guerriero. Praticamente privi di armatura, costoro danno il meglio di sé indebolendo il nemico a distanza con i potenti archi ed entrando in corpo a corpo con armi leggere solo quando questo sia stato già praticamente sconfitto, dal momento che soccomberebbero in una mischia diretta.
Praticamente privi di armatura, gli arcieri Sami danno il meglio indebolendo il nemico a distanza con i potenti archi.

Balestrieri Montati
Costrette a neutralizzare le mobili e veloci unità da tiro orientali, le forze europee hanno sviluppato truppe più leggere e versatili come i balestrieri a cavallo. Costoro utilizzano balestre più piccole rispetto a quelle della fanteria e sfruttano la propria mobilità per cavarsi d'impaccio nel momento della ricarica, visto che il rateo di tiro non è maggiore di quello degli altri balestrieri.
Utilizzano balestre più piccole rispetto a quelle della fanteria e sfruttano la propria mobilità per cavarsi d'impaccio nel momento della ricarica.

Balestrieri Svedesi Montati
Gli "skyttar" sono balestrieri a cavallo svedesi, dotati di cotte pesanti e potenti balestre, che prestano servizio nell'Unione di Kalmar. Costoro sfruttano la propria mobilità per cavarsi d'impaccio nel momento della ricarica, visto che il rateo di tiro non è maggiore di quello degli altri balestrieri. Se necessario, non esitano a buttarsi nella mischia sfoderando le spade.
Dotati di cotte pesanti, spade e potenti balestre, questi cavalieri svedesi sfruttano la propria mobilità per cavarsi d'impaccio nel momento della ricarica.

Servienti
I sergenti a cavallo compongono la cavalleria leggera che combatte al fianco dei cavalieri. Sono formati dagli scudieri, da ricchi borghesi e da quella nobiltà minore che non può permettersi le costose armature dei veri cavalieri. Sebbene non possano competere con essi in battaglia, grazie a spada e lancia rendono un valido servizio contro avversari armati alla leggera.
Questi veterani indossano armature leggere e combattono con spada e lancia.

Fanatici Islamici
I "mutatawwi'a" sono truppe ispirate dalla fede e dalla religione, costituite esclusivamente da volontari. Privi di addestramento, sconsiderati e fanatici, costoro sono armati unicamente di randelli o arnesi equivalenti. Desiderosi di affrontare il nemico a qualunque costo, sono più simili a una folla in tumulto che una vera unità militare.
Volontari mossi da fanatismo religioso. Sono truppe prive di addestramento che agiscono in maniera sconsiderata, armate di zelo e di armi rudimentali.

Guardia del Generale
Compito di queste formidabili truppe d'élite è proteggere il generale. Costoro non temono nulla sul campo di battaglia e sono avversari estremamente pericolosi, armati di lancia e protetti da cotte di maglia o dalle prime armature di piastre. Leali e disciplinati, questi cavalieri pesanti scortano il generale ovunque egli si trovi sul campo.
Il compito di queste truppe d'élite ben armate ed equipaggiate è scortare il generale e combattere al suo fianco.

Colubrina
La colubrina è un tipo di bombarda introdotta inizialmente nell'esercito imperiale, ma poi diffusasi estesamente solo nelle regioni britanniche, borgognone, iberiche e nell'Italia centro-settentrionale, a partire dal XV secolo. Sfrutta tecniche metallurgiche avanzate, una superiore costruzione e personale meglio addestrato per colpire con maggiore potenza e più lontano di qualunque altra bombarda. Capace di sparare proiettili solidi o incendiari, la colubrina è devastante contro le mura nemiche e letale contro le truppe!
Capace di sparare proiettili solidi o incendiari, la colubrina è devastante contro le mura nemiche e letale contro le truppe!

Ribaldocchini Giganti
Alcuni ingegneri italiani sperimentarono l'allestimento di un gran numero di bocche da fuoco in una singola macchina. Questo esempio presenta trentasei canne montate su di un carro alla maniera del cannone a organo, o ribaldocchino, ed è capace di sparare sia salve da sei che un titanico fuoco di fila da trentasei colpi simultanei. Per questo è giustamente definito "gigante".
Trentasei bocche da fuoco montate su di un singolo carro: letale arma a corta gittata per uso difensivo, in grado di vomitare una potenza di fuoco tremenda.

Mortaio
Il mortaio, sviluppato in Italia già dal XIV secolo (poi perfezionato dall'Impero nel XVI secolo), prende il nome dalla coppa di ferro di cui eredita la forma, ed è stato creato per scagliare proiettili oltre gli ostacoli. È utile sia per stanare le unità che si proteggono rimanendo acquattate che per eliminare truppe nemiche accalcate sotto le proprie mura. Le caratteristiche del mortaio ne fanno un'arma ideale sia per la difesa che per l'attacco.
Una macchina d'assedio in grado di sparare al di sopra delle mura e colpire il nemico nascosto all'interno.

Ribaldocchini
Il cannone a organo, o ribaldocchino, prende il nome delle molteplici canne che lo caratterizzano, e sul campo offre uno spettacolo spaventoso. Fu probabilmente inventato in Francia, ma si diffuse nel XIV secolo soprattutto nelle regioni britanniche, nell'Italia settentrionale e persino in Scandinavia. Munito di sei corte bocche da fuoco, viene spesso usato in copertura di pezzi d'artiglieria a gittata maggiore. È in grado di sparare con tutte le canne contemporaneamente, una cosa su cui il nemico farebbe bene a riflettere!
Un piccolo cannone multiplo montato su un carro. Una buona arma di difesa che può sparare colpi singoli o salve da sei.

Falconetto
Il falconetto è un pezzo di artiglieria leggera di epoca tardo-medievale. Cannone di piccolo calibro trasportabile a mano, sparava palle piene di peso variabile a seconda del modello, dell'epoca e della destinazione d'uso (generalmente artiglieria da marina). Questo pezzo è stato studiato per colpire le truppe nemiche, più che le fortificazioni. La sua canna lunga e sottile le consente grande precisione a lunga distanza, mentre il piccolo calibro fa sì che sia più rapida da ricaricare.
Cannone leggero studiato per l'utilizzo contro le truppe piuttosto che contro le mura.

Lanciatori di Nafta
La nafta è un liquido incendiario, composto artigianalmente, molto difficile da spegnere. I naffatun, ricoperti di talco per proteggersi dal calore e dalle fiamme, lanciano letali brocche di ceramica piene di nafta che esplodono all'impatto rilasciando una massa infiammata capace di infiltrarsi sotto qualsiasi armatura: la prospettiva di una morte simile scuote il morale anche dei guerrieri più coraggiosi. I naffatun in genere agivano sulle navi, ma a volte erano schierati sulla terraferma per sedare le ribellioni (come quella dei "Zanj", ossia degli schiavi neri provenienti dall'Africa orientale, avvenuta alla fine del IX secolo nell'Iraq meridionale).\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni turche, arabe, egiziane.
Questi uomini lanciano letali brocche di nafta incendiata capace di infiltrarsi sotto qualsiasi armatura.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni turche, arabe, egiziane.

Arcieri Nobili delle Highlands
Gli Arcieri nobili delle Highland sono la crema delle truppe da tiro scozzesi. Costoro sono addestrati fin da bambini in tutte le discipline militari, ma hanno mostrato una particolare propensione per l'arco. Muniti di accetta nel caso di mischia e protetti da una cotta di maglia, questi arcieri, una volta privi di munizioni, si rivelano un'alternativa decente in corpo a corpo.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni scozzesi.
I migliori arcieri scozzesi disponibili, muniti di arco, accetta e cotta di maglia, ben figurano in combattimento.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni scozzesi.

Cavalieri Francesi
Questi uomini sono l'élite dell'aristocrazia e possono permettersi il meglio in quanto ad armi e armature, non solo per sé, ma anche per i propri cavalli. Fior fiore della cavalleria francese, essi posseggono uno slancio senza eguali. Orgogliosi e caparbi, prediligono la tattica della carica immediata, semplice ma tremendamente efficace.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni francesi.
Crema della nobiltà francese, questa élite guerriera è contraddistinta da una carica letale e dall'ineguagliabile spirito combattivo.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni francesi.

Picchieri Nobili delle Higlands
Dal momento che di rado l'esercito scozzese può mettere in campo sufficienti cavalieri da impensierire la cavalleria inglese, essi ricorrono ad altri sistemi per neutralizzarla, fra cui le file di uomini coraggiosi armati di lunghi pali con la punta d'acciaio. Le armature pesanti e lo spirito indomito di costoro, che preferiscono militare nella fanteria, li rendono una delle più forti unità a piedi.
Picchieri corazzati composti da quei nobili di Scozia che preferiscono combattere con la fanteria.

Spadieri Nobili delle Highlands
Gli spadieri nobili scozzesi sono formati da signori che preferiscono combattere appiedati. Protetti da costose armature di piastre e muniti di spada e scudo, questi abili guerrieri formano un'unità che garantisce ai generali scozzesi una grande potenza difensiva unita a notevoli capacità offensive.
Forte unità scozzese da corpo a corpo dotata di spada, scudo e armatura di piastre.

Cavalieri Normanni
I Normanni sono i più rinomati tra i cavalieri europei. L'eredità vichinga e l'amore per la battaglia hanno spinto molti di loro a cercare fortuna all'estero, specialmente in Italia meridionale. Qui due generali della famiglia degli Altavilla, Roberto il Guiscardo e Ruggero, hanno fondato un potente regno nel quale si sono trasferiti parecchi loro conterranei. L'eccezionale ferocia e la cotta di maglia dei cavalieri normanni li rendono temuti su tutti i campi di battaglia.\n\nUNITA' AOR: reclutabile solo in Normandia nelle regioni scandinave e siciliane.
Cavalieri eccezionalmente feroci, muniti di cotta di maglia, scudo e una robusta lancia.\n\nUNITA' AOR: reclutabile solo in Normandia e nelle regioni scandinave e siciliane.

Baroni Normanni
I Normanni sono i più rinomati tra i cavalieri europei. L'eredità vichinga e l'amore per la battaglia hanno spinto molti di loro a cercare fortuna all'estero, specialmente in Italia meridionale. Qui due generali della famiglia degli Altavilla, Roberto il Guiscardo e Ruggero, hanno fondato un potente regno nel quale si sono trasferiti parecchi loro conterranei. Pesantemente corazzati come i loro cavalli, questi temibili e turbolenti baroni indossano un'armatura di scaglie e portano un grande scudo. Essi dovrebbero rappresentare la guardia d'élite del Regno di Sicilia, ma non sono esattamente fedeli al re; preferiscono di gran lunga combattere per i propri interessi piuttosto che rischiare la vita per il sovrano.\n\nUNITA' AOR: reclutabile solo nelle regioni siciliane.
Baroni non propriamente fedeli al re, ma eccezionalmente dotati, muniti di armatura di scaglie, scudo e una robusta lancia.\n\nUNITA' AOR: reclutabile solo nelle regioni siciliane.

Arcieri Finnici
Questi uomini hanno ereditato le nobili tradizioni dei guerrieri con l'arco finnici, i quali (noti come "Kylfingar" in Scandinavia, "Kolbiagi" in Russia, "Koulpingoi" tra i Bizantini) tra il IX e il XII secolo divennero celebri in tutta l'Europa nordica e orientale. Essi provengono da molte tribù del Baltico orientale: Vepsi, Ingriani, Careliani, Izoriani e Tavastiani (o Yemi), questi ultimi acerrimi nemici di Novgorod. A volte in conflitto tra loro, a volte alleate contro gli stranieri invasori, queste popolazioni erano comunque accomunate dalla cultura tipica dei popoli di stirpe finnica. Selezionati tra i liberi allevatori, riescono a permettersi un'armatura leggera e una spada per il combattimento in mischia, del quale hanno molto più desiderio di altri arcieri. D'altro canto, il clima freddo rende i loro archi deboli e decisamente semplici.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni scandinave, lituane, novgodoriane.
Armati d'arco, spada, scudo e cotta di maglia, gli arcieri finnici non sono grandi tiratori ma reggono il confronto nel corpo a corpo.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni scandinave, lituane, novgodoriane.

Guerrieri dell'Hird
Gli Hirdmenn costituiscono la base di un Hird, che rappresenta la guardia personale dei nobili norvegesi, composta da uomini scelti per il proprio coraggio, ferocia in battaglia e fedeltà verso il signore. Niente rappresenta la Scandinavia meglio di questi giganti biondi, che fanno a pezzi il nemico con una grossa ascia. Dal momento che questa è l'arma preferita di tutti i nordici, non sorprende che gli scandinavi includano unità armate esclusivamente di asce a due mani. Protetti da robuste cotte di maglia, costoro possono resistere a molti danni, prima di comminarne il triplo!\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni scandinave.
Formidabili guerrieri scandinavi, muniti di asce a due mani e armature pesanti.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni scandinave.

Spadieri Svedesi
Gli "Allmoge" sono uomini liberi provenienti dalle terre svedesi, di bassa estrazione sociale (contadini, boscaioli o al massimo mercanti arricchitisi con i commerci del Baltico); in ogni regione ("landskap") si riuniscono in clan e offrono i propri servigi bellici ai nobili locali. Usi alla guerra, così frequente in Svezia, costoro formano unità di fanteria ben addestrate ed equipaggiate. Il re di Danimarca fece ricorso assai spesso a queste truppe ausiliarie, sebbene non fossero completamente affidabili: non di rado gli Allmoge combattevano tra loro, o addirittura si coalizzavano contro l'ingerenza danese, innescando ribellioni nelle terre svedesi.\n\nSebbene l'ascia sia un'arma popolare tra i norreni, impugnare una spada fa di un uomo un vero uomo: gli spadieri svedesi hanno un addestramento superiore rispetto alle truppe regolari e possono permettersi discrete armature, a partire dalla cotta di maglia fino alla corazza di piastre. Il punto debole di questa unità borghese è la mancanza di un capitano carismatico, in genere un nobile, in grado di tenere alto il morale nelle situazioni critiche della battaglia...\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni svedesi.
Uomini di spada nordici, ben armati ed equipaggiati. Possono indossare varie armature, dalla cotta alla corazza.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni svedesi.

Spadieri Norvegesi
Questi guerrieri, dotati di spada "hjörr", scudo e cotta di maglia, rappresentano una buona unità di fanteria media, in grado di sopraffare i fanti leggeri e sterminare i tiratori nemici. In battaglia non possiedono di certo l'impeto degli uscarli, ma indossano armature altrettanto buone e sfoggiano uno scudo ovale più grande e resistente.\n\nProvengono dalla classe media dei piccoli proprietari terrieri o dalla nobiltà norrena decaduta, non abbastanza rinomata per poter entrare nei ranghi dell'hird (la guardia personale dell'alta aristocrazia); sono dotati di buon addestramento e si possono considerare guerrieri di professione, al servizio dei nobili dell'hird, sebbene il loro impiego sia perlopiù limitato a funzioni di supporto (pattugliamento e al controllo degli insediamenti, riscossione delle tasse, logistica, servizi segreti). Sono comandati da un ufficiale detto "gjestehøvdingen", il quale può vantare il diritto di chiedere ai nobili dell'hird le ragioni delle missioni assegnate, ed eventualmente di rifiutarle se ritenute troppo pericolose.
Piccola nobiltà norvegese armata di spada, scudo ovale e cotte di maglia, rappresenta una buona unità di fanteria media, efficiente sia in difesa che in attacco.

Uscarli Appiedati
Letteralmente, "uomini di casa", gli uscarli sono la guardia personale dei nobili scandinavi. In Norvegia sono detti "húskarlar" o "heidpegar", e costituiscono il nucleo dell'hird (guardia del corpo); in Danimarca sono noti come "heimpegar" e, in cambio del servizio militare, ricevono dal proprio signore delle concessioni feudali.\n\nSi tratta di guerrieri fieri e feroci, di estrazione sociale medio-alta, non servile. Coperti di cotte di maglia e armati di ascia, ricordano i vichinghi di un tempo, specialmente quando combattono a piedi. Fieri e coraggiosi, costituiscono un'eccellente fanteria in cotta di maglia e scudo.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni scandinave.
Armati di asce e protetti da cotte di maglia, questi temibili guerrieri sono vere macchine da guerra.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni scandinave.

Isolani Norreni
Ausiliari al servizio del Re di Norvegia, questi guerrieri norreni nativi di Sodor (o "Sudr-eyjar", ossia le isole del sud, comprendenti Mann e le Ebridi) e di Nordr (o "Nordr-eyjar", ossia le isole del nord, comprendenti le Orcadi e le Shetland) vengono coscritti in caso di guerra sul suolo scozzese o irlandese. Inoltre, data la loro abilità in mare, vengono usualmente impiegati per la difesa della flotta e delle colonie norrene disseminate in tutto il settentrione. Armati di spada e scudo, questi isolani non indossano protezioni e costituiscono una buona fanteria leggera ausiliaria. Possono formare lo "skjaldborg", ossia il muro di scudi scandinavo, una tecnica già in uso presso gli uscarli sassoni.
Armati di spada e scudo, questi isolani non indossano protezioni e costituiscono una buona fanteria leggera ausiliaria, in grado di formare un muro di scudi.

Balestrieri Svedesi
Gli "skärmytslare" sono balestrieri svedesi. A differenza delle altre armi da lancio, la balestra è un dispositivo potente pronto per essere usato anche con un addestramento minimo; è lenta da ricaricare e ha un raggio più corto degli archi, ma compensa con la sua grande potenza. Questi guerrieri sono dotati di cotte di maglia e spade per il corpo a corpo. Sono impiegati anche nella difesa delle principali colonie mercantili norrene.
Tiratori svedesi dotati di cotte di maglia e di un'arma da lancio lenta da ricaricare, ma facile da usare e capace di scagliare dardi con grande potenza.

Arcieri Nubiani
Gli arcieri nubiani sono soldati provenienti dalle terre meridionali del Sahara, come Etiopia e Sudan. La maggior parte di loro sono schiavi, ma alcuni sono uomini liberi prezzolati. Non indossano armatura, ma sono armati con un potente arco e con una mazza. Un generale capace potrebbe usare questa truppa per fiaccare il nemico con le frecce, ma la terrebbe lontana dagli scontri ravvicinati.
Provenienti dall'Africa subsahariana, queste truppe leggere combattono con arco e un'arma da mischia.

Lancieri Nubiani
I lancieri nubiani sono schiavi africani provenienti dalle terre a sud del Sahara, addestrati e inquadrati in unità regolari dell'esercito. Sono coraggiosi e resistenti, ma scarsamente armati, con lance corte e scudo, e privi di armatura. Utili per difendere i fianchi e replicare alla cavalleria leggera, non resisterebbero in una mischia prolungata.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni egiziane.
Utili per difendere i fianchi dello schieramento, queste truppe leggere sono armate di lancia ma prive di armatura. \n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni egiziane.

Alabardieri Danesi
Gli "obudshaer" sono unità composte da singoli uomini, create per servire in terra straniera. Armati di alabarda e protetti da una corazza di piastre, costoro oppongono una fiera e violenta resistenza a chiunque voglia sopraffarli. Le lunghe alabarde possono respingere la cavalleria e distruggere qualunque armatura.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni scandinave.
Unità scelta di alabardieri danesi in corazza di piastre. \n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni scandinave.

Fanti Ottomani
Gli Ottomani rappresentano una nuova dinastia turca destinata a rimpiazzare i Selgiuchidi nel controllo del sultanato anatolico. I fanti ottomani sono soldati robusti, ben armati e corazzati, che combattono sia con la spada che con l'arco, in grado di indebolire i nemici dalla distanza per poi entrare in mischia per finirli. Le armature e l'addestramento li rendono capaci di resistere ottimamente a mischie prolungate.
Soldati ottomani, ben armati e corazzati, combattono sia con la spada che con l'arco.

Pavesari Comunali
Vista la facilità d'uso, la balestra è un'arma eccellente per la milizia, a dispetto suo rateo di tiro. Questi soldati portano grandi scudi pavesi coi quali si proteggono durante la fase di ricarica. Dal momento che si tratta di cittadini piuttosto ricchi, costoro arrivano anche ad avere armature decenti; un certo numero di balestrieri della milizia viene mantenuto gratuitamente a spese della città.
Balestrieri della milizia italiani, muniti di cotte di maglia e scudi pavesi.

Balestrieri Pavesi
Pur essendo un'arma relativamente facile da usare, la balestra lascia l'utilizzatore molto vulnerabile durante la lenta fase di ricarica. Per questo costoro portano grandi scudi (pavesi) sulle spalle con cui difendersi durante il processo.
Queste truppe portano grandi scudi con cui proteggersi durante la lenta fase di ricarica delle balestre.

Lancieri Pavesi
Molti di questi lancieri pavesi provengono dai ranghi dei piccoli proprietari terrieri troppo impoveriti per potersi permettere di mantenere ed equipaggiare un cavallo. Prestavano servizio come truppe miliziane e talvolta come mercenari in Italia settentrionale, sotto il nome di "Targhieri". Armati di lancia e ben protetti da buone armature e scudo pavese, rappresentano una buona truppa di fanteria media in grado di formare la difesa ad anello con le lance. Erano più costosi dei normali coscritti: la tattica del "muro di scudi", popolare nell'antichità ma caduta in disuso nel medioevo, ritrova finalmente nuovi protagonisti presso questi combattivi lancieri.\n\nIn Italia queste fanterie sono organizzate in società o compagnie che corrispondono ai quartieri della città. Tutti i cittadini fra i 18 ed i 70 anni sono dotati di un buon armamento ed inseriti nell’elenco di coloro che devono prendere parte alle azioni militari. Tutti sono obbligati ad esercitarsi con le armi in determinati giorni, e coloro che non si presentano devono giustificarsi validamente o pagare una multa. Spesso per tenere vivo l’ardore bellico si organizzano le cosiddette “battagliole” nelle quali sono usati randelli e scudi e tale simulazione risulta sovente molto reale tanto che sono parecchi quelli che ritornano a casa con la testa rotta.\n\nLe fanterie comunali sono divise in formazioni di 25 elementi (le venticinquine) comandati da capitani e sergenti. La specialità dei lanceri pavesari è quella di maneggiare grandi scudi rettangolari di legno o in vimini intrecciati coperti di cuoio dipinto: con la mano destra stringono la lunga lancia, con la mano sinistra si proteggono col pesante scudo il pavese che, poggiato a terra copre tutta la persona. Compito principale della fanteria di linea è quello di resistere sul posto, se sottoposta ad una carica di cavalleria o, meno frequentemente, a quella d’altri picchieri e di caricare a massa quando deve cercare di rompere un analogo schieramento di fanti. \n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni lombarde.
Grazie alla coesione, all’addestramento, all’abilità tattica ed ad un elevato spirito di corpo, costoro possono creare un vero muro di scudi e riescono a contrastare efficacemente la cavalleria pesante.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni lombarde.

Lancieri Ungheresi
I lancieri ungheresi, noti come "clipeati", sono ben corazzati e armati di scudo pavese, che permette loro di creare una formazione molto compatta, un solido muro di scudi a difesa delle unità di fanteria più vulnerabili, come i tiratori. Questi soldati sono esperti di combattimento e ricevono una paga doppia per il loro servizio rispetto ai comuni coscritti; la tattica del "muro di scudi", popolare nell'antichità ma caduta in disuso nel medioevo, ritrova finalmente nuovi protagonisti presso questi combattivi lancieri.
Grazie alla coesione, all’addestramento e alla capacità di creare un vero muro di scudi, costoro riescono a contrastare efficacemente ed anche a battere la cavalleria pesante.
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Veldriss
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Arcieri Contadini
Mentre la gran parte dei contadini in Europa veniva coscritta, se necessario con la forza, alcuni accolsero volentieri l'idea di viaggiare e guadagnarsi una paga. I loro archi, studiati per la caccia e non per la guerra, sono quindi efficaci solo contro avversari poco protetti. Questi arcieri sono anche muniti di coltello per difesa personale, ma andrebbero tenuti lontano dalla mischia, dalla quale comunque fuggirebbero.
Un arciere contadino è armato di un piccolo arco e di un coltello, è poco affidabile... e poco efficace pure come arciere.

Balestrieri Contadini
Essendo la balestra molto più facile a usarsi dell'arco, molti generali scelgono di armare così i propri contadini per dotarsi di una massiccia potenza di fuoco. I balestrieri contadini sono muniti di balestra e di un semplice coltello come arma secondaria, e mentre i più fortunati indossano cotte leggere, la maggior parte di essi è priva di armatura.
I balestrieri contadini sono armati di balestra, coltello e, se sono fortunati, indossano qualche tipo di armatura.

Picchieri Miliziani
Il picchiere è un punto fermo delle guerre tardomedievali, presente nelle milizie, che prendono spunto dalle unità degli eserciti regolari. Uomini della milizia con una picca e un minimo addestramento sono in grado di tenere egregiamente una posizione difensiva, purché sostenuti in maniera adeguata. Inizialmente costoro erano privi di armatura e quindi soggetti agli attacchi dei tiratori, ma l'unità può essere dotata di una miglior protezione.
I picchieri della milizia vanno dai contadini ai soldati ben addestrati e sono adeguatamente equipaggiati.

Picchieri
La picca è una lancia lunga fino a cinque metri e brandita a due mani. Un'unità ben addestrata può schierare una selva impenetrabile di punte d'acciaio di fronte alla cavalleria in carica, una tecnica valida anche nel tardo Medioevo. Questi soldati indossano le tipiche tuniche stracciate particolarmente in voga all'inizio del XVI secolo.
Un'unità ben addestrata di picchieri crea una selva impenetrabile di punte d'acciaio, particolarmente efficace contro la cavalleria.

Pellegrini
Identificati da una croce cucita sul petto o sulla spalla destra, i pellegrini sono gente comune, paesani e sacerdoti in viaggio verso la Terra Santa. Classiche "vittime civili coinvolte loro malgrado nella battaglia", i pellegrini non sono veri combattenti e utilizzano un equipaggiamento quantomai variegato.
Civili in pellegrinaggio verso la Terra Santa, equipaggiati con utensili e le rare armi che sono capitate loro sottomano.

Guardia Polacca
La guardia polacca è una superba unità di cavalleria pesante che beneficia di un eccellente addestramento e delle migliorie nell'equipaggiamento avvenute durante tutto il medioevo. Queste truppe altamente temute e rispettate, armate di lancia e spada, indossano armature di piastre e montano destrieri ugualmente bardati.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni polacche.
Queste truppe altamente temute e rispettate indossano armature di piastre e sono armate di lancia e spada.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni polacche.

Cavalieri Polacchi
I cavalieri polacchi o "rycerze" sono un esempio dell'occidentalizzazione dell'esercito polacco. Truppe d'élite dalla grande preparazione, dotate di lance e armature di piastre, rappresentano una temibile risorsa delle armate polacche. I nobili polacchi sono tra i migliori cavalieri d'Europa.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni polacche.
Truppe d'élite dalla grande preparazione, munite di lancia e armatura di piastre, rappresentano una temibile risorsa di qualunque armata polacca.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni polacche.

Nobili Polacchi
Sebbene in Occidente l'arma più in voga tra la cavalleria sia la lancia, questi uomini continuano a combattere nel tradizionale stile slavo. Dopo aver circondato il nemico e aver scagliato i propri giavellotti, queste eccellenti truppe muovono in corpo a corpo estraendo le spade. Le armature di piastre offrono loro la stessa protezione di cui gode la loro controparte occidentale.
Capaci di circondare il nemico e a colpire dalla distanza, queste eccellenti truppe scagliano giavellotti prima di entrare in corpo a corpo.

Servienti Polacchi
Si tratta dei cavalieri meno abbienti e di basso rango che accompagnano il nobile polacco ("Wójt") in guerra. Non sono in grado di permettersi un'armatura di piastre, ma indossano brigantine o armature di pelle rinforzata da metallo e sono armati di spada e lancia. La carica di queste truppe addestrate nelle tattiche della cavalleria pesante è comunque devastante.
Protette da brigantine e armate di lancia e spada, queste truppe sono in grado di effettuare cariche devastanti.

Tiratori Polacchi
Gli strzelcy, che in polacco "tiratori", sono truppe leggere a cavallo create per contrastare le veloci unità orientali messe in campo dai Rus e dai Tartari. Protette da armature leggere e con una balestra più piccola di quelle della fanteria, utilizzano la mobilità per togliersi d'impaccio durante la fase di ricarica.
Gli strzelcy, in polacco "tiratori", sono truppe leggere a cavallo, poco corazzate e armate di balestra.

Cavalieri Portoghesi
Veterani di molte battaglie della Reconquista, questi cavalieri d'élite sono protetti da armature di piastre, cavalcano destrieri pesantemente bardati e sono armati di spada e lancia. Eccellenti in carica, sono del tutto in grado di regalare un ricordo estremamente spiacevole a qualunque unità decida di contrastarli.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni iberiche.
Cavalieri d'élite in armatura di piastre, armati di spada e lancia, montano destrieri parimenti bardati.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni iberiche.

Cavalieri Qapukulu
I qapukulu, o "schiavi di corte", sono reggimenti di cavalleria fedeli al sultano. Composti da figli della nobiltà addestrati fin dall'infanzia, questi giovani si uniscono alla truppa dopo aver sostenuto un esame d'ammissione. Una volta arruolati, detengono una posizione superiore anche a quella dei giannizzeri. Equipaggiati di lance e mazze, sono dotati di corazza sia per il destriero che per il cavaliere. In corpo a corpo, i qapukulu sono avversari di tutto rispetto per qualunque altra cavalleria.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni turche.
Guardia d'élite della casa regnante, in armatura pesante e muniti di mazze, i qapukulu sono avversari ostici in corpo a corpo.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni turche.

Fanatici Religiosi
I fanatici religiosi sono un assortimento eterogeneo di zeloti e invasati provenienti dai ceti bassi d'Europa. Riuniti in bande armate di pellegrini militanti, costoro si muniscono di randelli e attrezzi rudimentali e spesso seguono gli eserciti in maniera disordinata e scomposta, sciamando verso la Terra Santa.
Un assortimento eterogeneo di zeloti e invasati provenienti dai ceti bassi d'Europa, in viaggio verso la Terra Santa.

Eretici
Questi guerrieri eretici sono un assortimento eterogeneo di Catari, Valdesi e Bogomili provenienti dalle regioni della Provenza, dell'Italia settentrionale e dei Balcani. Riuniti in bande armate, costoro si muniscono di randelli e attrezzi rudimentali e spesso seguono gli eserciti in maniera disordinata e scomposta, rivendicando con la forza del loro numero quei diritti religiosi che la Chiesa continua a negare.
Un assortimento eterogeneo di eretici e invasati provenienti alle regioni della Provenza, dell'Italia settentrionale e dei Balcani, muniti di randelli.

Mamelucchi del Sultano
Costoro compongono la guardia del sultano, scelti tra i migliori cavalieri mammalucchi e ulteriormente addestrati per farne l'élite dell'élite. Molti di questi uomini assurgono a posizioni di potere, fino a diventare sultani essi stessi. Con lancia, mazza e armatura pesante, sono formidabili truppe d'assalto.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni egiziane.
Costoro compongono la guardia del sultano, scelti tra i migliori cavalieri mammalucchi e ulteriormente addestrati per farne per farne l'élite dell'élite.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni egiziane.

Milizia Cittadina
Si tratta di paesani e contadini coscritti nelle milizie locali per la difesa di strade e borghi, o per rimpinguare i ranghi delle armate. Addestrati quanto basta e dotati di lance corte e scudo, a dispetto della scarsa armatura risultano utili in situazioni di difesa, purché non ci si aspetti che resistano a lungo in campo aperto.
Si tratta di paesani e contadini coscritti nelle milizie locali per la difesa di strade e borghi, o per rimpinguare i ranghi delle armate, armati di lance corte.

Arcieri Miliziani
I membri di questa milizia, operante nell'Impero Romeo e nel Regno di Georgia, non sono soldati di mestiere, ma una sorta di guardia cittadina addestrata. Sono armati di un piccolo arco e di spada, protetti da un'armatura di pelle rinforzata; il loro compito è proteggere insediamenti, strade e forti.
Sorta di guardia cittadina addestrata nota anche con il nome di "psiloi", il cui compito è quello di proteggere insediamenti, strade e forti.

Arcieri Contadini
Mentre la gran parte dei contadini in Europa veniva coscritta, se necessario con la forza, alcuni accolsero volentieri l'idea di viaggiare e guadagnarsi una paga. I loro archi, studiati per la caccia e non per la guerra, sono quindi efficaci solo contro avversari poco protetti. Questi arcieri sono anche muniti di coltello per difesa personale, ma andrebbero tenuti lontano dalla mischia, dalla quale comunque fuggirebbero.
Un arciere contadino è armato di un piccolo arco e di un coltello, è poco affidabile... e poco efficace pure come arciere.

Miliziani Sabadar
Muniti di ascia e di arco composito, questi eccellenti guerrieri, per quanto insubordinati, costituiscono una milizia sciita dell'Asia Centrale, le cui terre sono cadute sotto la dominazione tartara. Ora militano nell'esercito di Timur e, muniti di discrete armature, sono in grado di indebolire il nemico bersagliandolo dalla distanza prima di finirlo in corpo a corpo.
Armati di ascia e arco composito, questi validi ma insubordinati guerrieri sono una milizia sciita dell'Asia Centrale

Lancieri Saraceni
Come molti Saraceni, questi lancieri medi sono ben disciplinati rispetto ai loro equivalenti franchi o crociati. Si servono di lance che permettono di tenere a bada la cavalleria, e indossano armature leggere per non soffrire il calore desertico. Gestiti a dovere, possono tener testa a molti altri tipi di fanteria.
Cittadini dotati di buone armature, questi lancieri se la cavano bene sul campo e sono di valido aiuto all'interno dell'armata.

Gendarmi Scozzesi
La "Compagnie des Gendarmes Ecossois", più nota come guardia scozzese di Francia, è uno splendido esempio del detto "il nemico del mio nemico è mio amico", dal momento che l'inimicizia con gli Inglesi ha dato a Scozzesi e Francesi una causa comune. Queste truppe scozzesi sono l'élite degli archi lunghi, pesantemente corazzati, e fanno parte della guardia del re di Francia.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni francesi o scozzesi.
Queste truppe scozzesi sono l'élite degli archi lunghi, pesantemente corazzate, e sono parte della guardia del re di Francia.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni francesi o scozzesi.

Picchieri delle Lowlands
Questi abitanti delle pianure scozzesi sono stati coscritti nella milizia locale con lo scopo di difendere gli insediamenti e di rinforzare l'armata. Addestrate quanto basta e armate di picche, le loro unità sono utili contro la cavalleria e possono resistere per breve tempo anche contro la fanteria più organizzata. Tuttavia, l'assenza di scudo e la scarsa armatura le rende estremamente suscettibili agli attacchi degli arcieri.
Scozzesi delle pianure coscritti nella milizia per difendere il proprio insediamento. Armati di picche contro la cavalleria, possiedono però scarse armature.

Cavalleggeri Norreni
Gli esploratori sono abituati ad agire a piedi e non combattono efficacemente da cavallo. Indossano cotte leggere o armature di pelle rinforzate e utilizzano una lancia o un'ascia. Facili da reclutare ed equipaggiare, questi esploratori sono utili per inseguire truppe in fuga e disperdere gli arcieri; sono detti "svenner" (o "sveinar", o "Småsvenner"), ossia cavalleggeri. \n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni scandinave.
Facili da reclutare ed equipaggiare, gli esploratori sono utili per inseguire truppe in fuga e disperdere gli arcieri.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni scandinave.

Ussari Serbi
Si pensa che i primi ussari fossero nobili serbi rifugiatisi in Ungheria. Coloro che si rimasero nella terra d'origine, forti della reputazione di cavalieri scelti, preferirono trovarsi un lucroso impiego come mercenari, sempre molto richiesti. Gli ussari sono equipaggiati di cotta leggera, scudo, lancia e spada.
Noti per le loro rapide tattiche "colpisci e fuggi", gli ussari sono equipaggiati con armatura leggera, scudo, lancia e spada.

Cavalieri Serbi
Questi mercenari selvaggi e fieri sono ben armati ed equipaggiati. Il prezzo dei loro servigi è alto, e come tutti i mercenari non sono troppo pignoli riguardo ai committenti. Una volta che si siano lanciati in carica e abbiano impegnato il nemico, fanno dimenticare a molti generali il prezzo pagato per assoldarli.
Questi fieri mercenari dell'est formano truppe d'élite pronte a combattere per chiunque se le possa permettere.

Sergenti Lancieri
I sergenti lancieri sono soldati di mestiere provenienti dai ceti bassi della popolazione. Posseggono qualche capacità di combattimento e vengono addestrati ed equipaggiati meglio dei comuni coscritti. I grossi scudi e le lance fanno di loro una linea di difesa solida, in grado di resistere ad attacchi sia di fanteria che di cavalleria fino a che vengono adeguatamente sostenuti. Se necessario, possono formare la difesa ad anello.
Guerrieri addestrati e temprati, protetti da un grande scudo e capaci di formare una difesa ad anello con le lance.

Arcieri Saraceni
Nella Sicilia cosmopolita Greci, Arabi e Normanni vivono fianco a fianco in relativa armonia. Dando grande importanza alla protezione del re, la comunità musulmana fornisce all'esercito un eccellente complemento di arcieri, abili nell'uso del composito di tipo orientale, muniti anche di spada e armatura leggera.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni siciliane.
Truppe formate da musulmani siciliani che combattono per la propria città, dotati di arco composito e armatura leggera.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni siciliane.

Cavalieri Sipahi
I Sipahi sono cavalieri feudali, che hanno ricevuto la proprietà dei propri appezzamenti, chiamati timar, in cambio del servizio militare. Molti sipahi sono rimasti cristiani, specialmente nelle regioni occidentali dei domini ottomani. I lancieri sono tratti dai sipahi più ricchi che possono permettersi l'armatura necessaria alle truppe da mischia. Costituiscono una cavalleria robusta in grado di annientare reparti meno equipaggiati, e capace di manovre di aggiramento.\n\nUNITA' AOR: reclutabile solo nelle regioni turche.
Sipahi estratti da un ceto più ricco, meglio attrezzati per il corpo a corpo degli equivalenti arcieri.\n\nUNITA' AOR: reclutabile solo nelle regioni turche.

Timarli
I Timarli sono cavalieri feudali, che hanno ricevuto la proprietà dei propri appezzamenti, chiamati timar, in cambio del servizio militare. Molti Timarli sono rimasti cristiani, specialmente nelle regioni occidentali dei domini ottomani. Questi arcieri a cavallo sono meglio corazzati della propria controparte nomade e perciò risultano meno mobili. Questa protezione aggiuntiva offre loro maggiori possibilità di entrare in corpo a corpo.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni turche.
Arcieri medi a cavallo, meno mobili di altri, ma più adatti alla mischia.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni turche.

Cavalleggeri Asiatici
"Skythikon" è il termine greco utilizzato per indicare i nomadi dell'Asia, principalmente cumani, che servono presso l'Impero Romeo o il Regno di Georgia esclusivamente come arcieri a cavallo. Abituati a vivere in sella nelle piane e nelle steppe dell'Europa orientale e della regione del mar Nero, costoro indossano un'armatura leggera e combattono con arco composito e spada corta.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni alane, bulgare, valacche.
Nomadi asiatici, al servizio dell'Impero Romeo come arcieri a cavallo, indossano un'armatura leggera e combattono con arco composito e spada corta.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni alane, bulgare, valacche.

Mercenari Slavi
Diversi popoli slavi vivono tra l'est europeo e i Balcani. Molti di essi sperano di abbandonare la vita contadina rivendendosi come soldati a chi sia in grado di pagare. Sono guerrieri validi ma scarsamente equipaggiati, combattono in formazioni aperte armati di lance corte e sono meglio impiegati come truppe ausiliarie.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni polacche e magiare.
Mercenari dell'est europeo scarsamente addestrati ed equipaggiati, armati di lance.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni polacche e magiare.

Lancieri Miliziani
Comuni in tutta Europa, i lancieri della milizia sono paesani e contadini coscritti nelle milizie locali per la difesa di strade e borghi, o per rimpinguare i ranghi delle armate. Addestrati quanto basta e dotati di lancia lunga e scudo, rappresentano un utile supporto a truppe migliori e più pesanti.
Si tratta di paesani e contadini coscritti nelle milizie locali per la difesa di strade e borghi, o per rimpinguare i ranghi delle armate, armati di lunghe lance.

Stradiotti
Nel XV secolo i Veneziani introdussero gli "stradiotti". Guerrieri albanesi vestiti alla maniera turca, indossano armature di pelle rinforzata o cotte di maglia leggera ed elmetti. Truppe più uniche che rare, munite di lancia e mazza, sono famigerate per la ferocia e la mancanza di disciplina.
Armate con lancia e mazza, queste truppe più uniche che rare sono note per la loro ferocia.

Giavellottisti Sudanesi
I giavellottisti sudanesi, noti come "Zuwayla" in Egitto, sono truppe africane provenienti dalle terre sudsahariane. Combattono nel loro modo tradizionale, schermagliando con giavellotti e senza alcuna armatura. Ottima per fiaccare il nemico e scompaginarne le formazioni, questa unità leggera da tiro sarebbe eliminata in breve all'interno di una mischia.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni egiziane.
Ottima unità per fiaccare il nemico e scompaginarne le formazioni, sarebbe eliminata in breve all'interno di una mischia.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni egiziane.

Guerrieri Sudanesi
Questa fanteria africana combatte con la spada disponendosi in formazione larga. Armati alla leggera, sono tuttavia guerrieri feroci. Venivano reclutati nelle regioni meridionali dell'Egitto ed erano comunemente noti come "Masamida". Comprendevano mercenari "Zanj" e schiavi "Abid", solitamente provenienti dal Sudan, ottimi soldati di fanteria.
Feroci guerrieri tribali africani, armati di spada.

Guardia Svizzera
Costoro sono la fedele guardia del papa, investite del compito di difendere il santo padre sia in patria che durante le missioni di guerra. Ferocemente leali, queste truppe scelte sono armate alabarda e corazza di piastre. Rinomata in tutta Europa per la sua eccellenza, la guardia svizzera è ben adatta a proteggere una siffatta figura come il pontefice.
La guardia personale del papa sia in patria che sui campi di battaglia. Truppa scelta armata di alabarda e corazza di piastre.

Picchieri Svizzeri
Sebbene le picche siano spesso considerate armi da difesa, gli Svizzeri ne hanno perfezionato l'uso offensivo. Nonostante l'equipaggiamento leggero, l'eccezionale ferocia, resistenza e abilità li rendono pari o addirittura superiori a qualunque altra truppa sul campo di battaglia. Gli Svizzeri sono i mercenari più famosi dell'epoca.
I mercenari più famosi dell'epoca. Equipaggiati alla leggera, ma incredibilmente feroci e coraggiosi.

Rotulari
Rinomati adepti della spada, questi soldati di fanteria sono protetti da una buona armatura leggera e da un elmetto aperto. Dotati di un piccolo scudo metallico e di lame di Toledo a doppio taglio, questi spadieri detti "rodeleros" (ossia "rotulari", per la forma rotonda dello scudo) sono in grado di rompere le file di picchieri e portare distruzione tra le truppe meno preparate e peggio equipaggiate. Devono tuttavia guardarsi dalla cavalleria.
Spadieri scelti in armatura leggera ed elmetto aperto, dotati di un piccolo scudo metallico e di spade a doppio taglio.

Constabulari
Gli spadieri della milizia (o "Constabulares") sono truppe coscritte il cui compito è quello di difendere e proteggere gli insediamenti. Addestrate ed equipaggiate meglio della milizia contadina, queste truppe sono munite di spada, armatura leggera e scudo, e si rivelano utili nei confronti degli arcieri e di altri tipi di fanteria leggera.
Truppe coscritte addestrate e dotate di armatura leggera, scudo e spada, con compiti di difesa degli insediamenti.

Guerrieri Tabardariyya
Il compito principale dei tabardariyya è quello di proteggere il sultano e il suo palazzo. Armati di una grossa ascia, chiamata tabar, simile alle tradizionali asce scandinave, questi soldati d'élite ben corazzati sono formidabili anche sul campo di battaglia. \n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni egiziane.
Solitamente dedicati alla guardia del palazzo del sultano, questi guerrieri armati di ascia sono combattenti eccezionali.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni egiziane.

Cavalieri Teutonici
I Cavalieri teutonici sono un ordine tedesco dedicato alla lotta crociata contro i pagani e gli infedeli. Spietati e implacabili, sono distruttivi anche più dei loro parigrado di altri ordini, ma non altrettanto disciplinati e resistenti al caldo. Distinti da croci nere su fondo bianco e dotati di armature di piastre o di cotte pesanti, amano il corpo a corpo nel quale si gettano con lance e grosse mazze.
Spietato ordine cavalleresco tedesco, composto da guerrieri che amano il corpo a corpo con lance e grosse mazze.

Milizia Cittadina
Si tratta di paesani e contadini coscritti nelle milizie locali per la difesa di strade e borghi, o per rimpinguare i ranghi delle armate. Addestrati quanto basta e dotati di lance corte e scudo, a dispetto della scarsa armatura risultano utili in situazioni di difesa, purché non ci si aspetti che resistano a lungo in campo aperto.
Si tratta di paesani e contadini coscritti nelle milizie locali per la difesa di strade e borghi, o per rimpinguare i ranghi delle armate, armati di lance corte.

Razziatori Transilvani
Provenienti dalle montagne dei Carpazi, questi contadini non sono affatto docili allevatori, ma mostrano al contrario una predilezione per la guerra. Combattono come rinforzo all'armata in singole battaglie o in campagne prolungate, sono violenti e poco addestrati, e utilizzano non solo alabarde, ma qualunque arma riescano a procurarsi sul campo.
Aggressivi contadini dell'Europa orientale, combattono come volontari e sono in grado di disarcionare un uomo con le loro alabarde.

Arcieri di Trebisonda
Questi uomini, smaniosi di vendere i propri servigi a Bisanzio o alla Georgia, vengono reclutati tra i contadini delle regioni del Ponto Eusino, che i Turchi chiamano Mar Nero, sono ben addestrati all'uso dell'arco composito e prendono il nome dalla città di Trapezunte, chiamata dai Latini Trebisonda. Efficaci contro la fanteria leggera, se in numero sufficiente possono diventare una spina nel fianco di qualunque avversario.\n\nTamara di Georgia contribuì a fondare l'impero di Trebisonda, sulla riva meridionale del Ponto Eusino, fornendo ai nipoti romei, Alessio I Comneno e Davide I Comneno, un esercito, con cui conquistare questi territori, sempre appartenuti alla famglia dei Comneni. Questo impero, dove viveano sia Romei che Georgiani, era governato dai due nipoti di Tamara, che erano nipoti dell'ex imperatore romeo Andronico I Comneno, ed erano riusciti a fuggire insieme alla madre Rusudan, sorella di Tamara, in Georgia, dove furono allevati alla corte georgiana.
Provenienti dalle sponde del Ponto Eusino, questi arcieri ben addestrati indossano armature di pelle rinforzata e usano archi compositi.

Guardia dello Tsar
Questi uomini costituiscono l'élite della cavalleria russa, le truppe delle casate di quei grandi principi che nel XVI secolo assumeranno il titolo di zar. Combattono superbamente protetti dalle migliori armature lamellari di stile asiatico, e sia loro che i loro destrieri corazzati sono praticamente invulnerabili alle salve di frecce degli arcieri a cavallo delle steppe. Armati di lancia e scudo, sono guerrieri formidabili in corpo a corpo.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni rus, bulgare, novgodoriane.
Le truppe delle casate dei principi sono la formidabile cavalleria pesante d'élite dell'Europa orientale.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni rus, bulgare, novgodoriane.

Lancieri Tuareg
I Tuareg sono un popolo orgoglioso e indipendente di allevatori di cammelli del Sahara. Gli uomini dei Tuareg indossano un tipico copricapo blu che copre gran parte del volto. Questi forti lancieri sono ben avvezzi ai cammelli e costituiscono un'eccellente cavalleria da deserto. I cammelli inoltre godono di un vantaggio nei confronti dei cavalli in mischia, dal momento che questi ultimi non ne sopportano l'odore.
Nomadi fieri e indipendenti a bordo di cammelli, armati di lancia ma poco corazzati.

Arcieri Turchi
Provenienti da gruppi di nomadi stanziati, agricoltori e popolazioni conquistate, questi arcieri rappresentano gli strati più bassi della società turca. Abituati a cacciare e a vivere duramente, costoro sono piuttosto coriacei e abili con l'arco, ma non avrebbero possibilità in corpo a corpo. Utili per scompaginare gli arcieri nemici e i fianchi degli schieramenti.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni turche.
Abituati a cacciare con l'arco, questi soldati sono ben addestrati, ma non avrebbero possibilità in corpo a corpo.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni turche.

Cavalleggeri Selgiuchidi
Abituati alla vita in sella, questi tenaci arcieri provengono dagli strati più bassi della società nomade seljuk. Non utilizzano quasi mai armature, e la grande manovrabilità consente loro di stuzzicare il nemico a distanza senza avvicinarsi al pericolo.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni turche.
Truppe in armatura leggera, in grado di bersagliare il nemico con gli archi e velocemente portarsi fuori tiro.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni turche.

Cavalleggeri Curdi
Nomadi curdi e turchi, organizzati in tribù e abituati alla vita in sella, questi tenaci arcieri sono noti per la loro fierezza e insubordinazione. Sebbene l'arco composito sia la loro arma principale, i temuti Tawashi sono felici di gettarsi nella mischia se ve ne è la possibilità, specialmente dopo aver indebolito e rotto la formazione nemica con salve di frecce.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni turche e arabe.
Nomadi curdi e turchi organizzati in tribù, abituati alla vita in sella, questi tenaci arcieri sono noti per la loro fierezza e insubordinazione.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni turche e armene.

Turcopoli
I turcopoli sono mercenari assoldati dalle forze cristiane in Terra Santa con compiti da cavalleggeri. Composti da Turchi convertiti e da cristiani ortodossi orientali, questi turcopoli, armati di arco e spada, sono in grado di adottare la formazione di tiro in cerchio per tempestare costantemente il nemico.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni in Terrasanta.
I turcopoli sono mercenari armati di arco e spada, assoldati dalle forze cristiane in Terra Santa come cavalleggeri.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni in Terrasanta.

Fanti Almohadi
Le truppe della milizia urbana "Ashir" (contrazione di "Abid al Shira") sono ben addestrate e corazzate, di molto superiori a quelle cittadine, che del resto sono poco meglio delle truppe di contadini coscritti. Usati diffusamente a guarnigione e difesa degli insediamenti nelle zone moresche di Spagna e Maghreb, costoro sono armati di spada e costituiscono un utile rinforzo per qualunque armata.
Munite di spada, buon addestramento e corazze pesanti, queste truppe sono superiori alla gran parte delle altre milizie.

Guardia Variaga
La più famosa tra le unità romee, il reggimento della guardia variaga, comandata dall'akolouthos, nacque da un gruppo di coscritti inviati inizialmente all'imperatore Basilio II da Vladimir I di Kiev ed è ora una forza permanente, spesso utilizzata come guardia imperiale. Composta unicamente da Scandinavi per i primi 100 anni, la guardia è stata implementata con Anglosassoni in fuga dall'Inghilterra conquistata dai Normanni. Nel 1088 numerosi Anglosassoni e Danesi si sono rifugiati nell'Impero, molti di loro sono stati arruolati nel reggimento che per questo, spesso, è detto degli Englinvarangoi (Anglo-variaghi). Questi guerrieri incredibilmente capaci brandiscono asce a due mani con allarmante abbandono, facendo a pezzi i nemici dell'imperatore.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni scandinave e bizantine.
La guardia variaga è composta da veterani con ascia a due mani e armatura pesante.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni scandinave e bizantine.

Cavalleggeri del Vardar
I "Vardariotai" provengono principalmente da quei Magiari che si stanziarono nella valle del fiume Vardar e dai loro discendenti. Disciplinati e ben addestrati, sono arcieri scelti a cavallo. Indossano una cotta leggera o una brigantina e utilizzano un potente arco composito, col quale infieriscono costantemente sul nemico restando fuori portata.
Disciplinati e ben addestrati, i vardariotai indossano una cotta leggera e utilizzano da cavallo un potente arco composito.

Sfachiotti
Dati gli intensi contatti commerciali, i Veneziani sono molto più aperti di altri alle influenze orientali. Questi uomini indossano armature occidentali, ma usano archi compositi di tipo orientale. Inoltre sono muniti di spada nel caso il nemico si avvicini. Sono comunemente conosciuti col nome di "sfachiotti" e provengono principalmente dall'isola di Creta e dalle regioni greche sotto l'influenza veneziana.
Unità dotate di una buona armatura, munite di arco composito, in grado di reggere l'impatto di molte truppe da mischia.

Arcieri Amalfitani
Sebbene Amalfi sia caduta sotto la dominazione normanna, gli Amalfitani continuano a giocare un ruolo cruciale nel commercio marittimo del Mediterraneo centrale. Per difendere i propri interessi mercantili, ormai indissolubilmente legati a quelli del Regno di Sicilia, gli Amalfitani devono proteggere la propria flotta e le proprie colonie con una forza armata: questi guerrieri, in parte mercenari, sono ottimi arcieri, equipaggiati di arco composito orientale, armatura leggera e spada per il corpo a corpo.
Ottimi arcieri amalfitani, in parte mercenari, equipaggiati di arco composito orientale, armatura leggera e spada per il corpo a corpo.

Fanti de Terra
Ben protetti e muniti di un martello da guerra, questi uomini sono reclutati per proteggere gli interessi remoti dei domini di Venezia da molti diversi nemici, per terra e per mare. I martelli dal lungo manico sono studiati per penetrare le armature e rendono questi fanti pesanti una buona scelta per affrontare nemici corazzati.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni lombardo-venete.
Corazzati e muniti di un martello da guerra, hanno il compito di proteggere gli avamposti remoti dei domini veneziani. \n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni lombardo-venete.

Razziatori Vichinghi
Durante l'età medievale i vichinghi sono diventati sempre più soldati feudali, benché alcuni di essi siano ancora legati alle antiche tradizioni; la leva contadina assicura ai signori locali il servizio dei "Fyrd", guerrieri rudi e selvaggi che vivono per combattere tanto in un'armata quanto in piccole bande da razzia. Essi vennero introdotti inizialmente nelle isole britanniche, e in seguito furono impiegati anche nelle altre regioni di influenza normanna. Muniti di ascia e armatura leggera, questi uomini del nord sono una vista minacciosa sul campo di battaglia.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni scandinave, scozzesi, lituane, rus, novgodoriane.
Guerrieri rozzi e selvaggi dal freddo nord, muniti di ascia e armatura leggera.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni scandinave, scozzesi, lituane, rus, novgodoriane.

Arcieri Gallesi
Quali inventori dell'arco lungo, i Gallesi sono tra i suoi più abili utilizzatori; data la povertà della loro terra, molti di essi vanno in cerca di fortuna presso armate straniere. Pur deboli nel corpo a corpo, risultano letali a distanza e possono difendersi piantando pali acuminati nel terreno di fronte a loro.
Primi utilizzatori dell'arco lungo e completamente privi di protezione, devono essere tenuti lontani dalle mischie. Possono piantare pali acuminati.

Boscaioli
I boscaioli sono gente rude che proviene dalle foreste dell'Europa nordorientale. Si tratta di uomini duri, avvezzi a una vita di lavoro pesante in un ambiente che non perdona. In caso di necessità, si radunano in bande, con il comune intento di proteggere le proprie case e i propri familiari. Armati con il proprio strumento di lavoro, una grossa ascia, sono in grado di abbattere altre truppe di fanteria e causare considerevoli danni anche a nemici con armature più solide. Sono particolarmente pericolosi quando tendono agguati nei loro territori familiari.
Gente rude delle foreste dell'Europa nordorientale, sono armati con una grossa ascia.

Arcieri Yeomen
Scelti tra i proprietari terrieri inglesi e addestrati alla guerra per volere del re, gli arcieri yeoman sono truppe da tiro altamente preparate. Armati alla leggera e muniti di arco lungo e mazzuolo di ferro per affrontare avversari in armatura nel corpo a corpo, gli yeoman sono anche in grado di piantare pali davanti a sé per tenere alla larga i nemici.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni britanniche.
Scelti tra i proprietari terrieri inglesi e addestrati alla guerra per volere del re, gli arcieri yeoman sono truppe da tiro altamente preparate.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni britanniche.

Spadieri Zweihander
Un termine tedesco che letteralmente significa "a due mani", si riferisce alla presa necessaria per impugnare le massicce spade di questi soldati. Gli zweihander sono truppe di fanteria pesante corazzata in grado di aprirsi la strada nel sangue facendo a pezzi qualunque unità appiedata si pari loro innanzi. Utilizzati dal Sacro Romano Impero, spesso costituiscono l'avanguardia d'assalto dell'armata.
Questi guerrieri ben addestrati sono protetti da una corazza di piastre e brandiscono una massiccia spada a due mani.

Baggala
Usato per la prima volta nel XIII secolo, questo vascello di origine araba viene utilizzato principalmente come cargo lungo le coste atlantiche. Per dissuadere i pirati, i capitani più intraprendenti montano su quest'imbarcazione, che può pesare fino a quattrocento tonnellate, cannoni girevoli. È in grado di percorrere grandi distanze, trasportando truppe e rifornimenti verso località remote.
Nave araba di lungo corso munita di cannoni girevoli, adatta al trasporto di truppe e rifornimenti.

Caravella
La caravella ("carabela" in spagnolo) fu un tipo di nave in legno, introdotta dai portoghesi. Era più piccola della caracca, ma più robusta e veloce. Rimase in uso per tutto il XV secolo, e diede un grande impulso alla navigazione di quell'epoca. Era attrezzata con due o tre alberi dotati di vele quadrate fisse e vele triangolari che si potevano manovrare.\n\nEra molto adatta ai viaggi di lunga distanza, grazie alla sua solidità e manovrabilità. I primi modelli di caravelle avevano una stazza di circa 60 tonnellate, ma in seguito furono realizzati modelli fino a 150 tonnellate. Erano usate soprattutto per i viaggi di esplorazione. Magellano le usò per il suo giro del mondo, e due delle tre navi di Cristoforo Colombo con cui scoprì l'America, la Pinta e la Santa Clara (la Niña), erano caravelle. La caravella è diventata un vero e proprio simbolo del XV secolo, un secolo di nuove avventure e viaggi.
Piccola nave a tre alberi molto maneggevole, usata da Spagna e Portogallo per i lunghi viaggi di esplorazione.

Caracca
La caracca ("carrack" in inglese, "carraca" in spagnolo, "nao" in portoghese) era un veliero con tre o quattro alberi che venne sviluppato nel Mediterraneo durante il XV secolo. Aveva una poppa alta e rotonda con castello di poppa (o cassero), castello di prua e bompresso a prora. Era fornita di un albero di trinchetto e di un albero di maestra a vele quadre e di un albero di mezzana a vele latine. Le caracche furono le prime navi atte alla navigazione oceanica in Europa, larghe a sufficienza per affrontare il mare grosso e abbastanza spaziose per portare provvigioni per lunghi viaggi. Erano le navi con le quali gli Spagnoli e i Portoghesi durante il XV secolo iniziavano a esplorare il mondo.\n\nLa caracca fu un bastimento d'alto mare da carico d'élite e venne descritto come una "perfetta nave da trasporto". Offriva spazio per l'equipaggio, per le relative provviste e per il carico; era praticamente inespugnabile sotto l'attacco di navi più piccole, le quali erano spesso un problema nelle Indie Orientali. La sua capacità di portare carichi e approvvigionamenti la rendeva indipendente dai porti durante il viaggio; questo le permetteva di poter sfruttare le migliori rotte per lunghe distanze. La combinazione di quattro vele le dava un certo grado di flessibilità: le larghe vele quadre forniva propulsione, le quali però venivano ridotte di dimensioni durante le tempeste. Le piccole vele a prua e a poppa, invece, le davano manovrabilità e le vele latine le permettevano di veleggiare attraverso il vento. Grazie al ponte di coperta potevano essere posizionati dei cannoni per la difesa della nave.
Una grossa nave ammiraglia, in grado di attraversare gli oceani, munita di cannoni sulle fiancate.

Cog
La cocca (o "cog" in inglese), è un vascello dell'XIII secolo composto da scafo, timone e una singola vela quadra, inizialmente usato dagli Europei per commerciare lungo le agitate coste atlantiche. Di solito sulle cocche trovano posto numerosi soldati e arcieri, ai quali si può aggiungere la ciurma in caso d'abbordaggio. La cocca fu una grande nave medievale, di forma rotonda, che poteva raggiungere una stazza di 1.000 tonnellate. Essa può essere considerata la più importante delle grandi navi a vela che seguirono il periodo della navi a propulsione mista - remi e vele. La cocca possedeva un ponte scoperto, sotto il quale un unico vano costituiva la stiva. Successivamente, si aggiunse un ponte coperto più piccolo a prua e uno maggiore a poppa. Possedeva un solo albero con una sola vela, quadra e di grandi dimensioni.
Vascello mercantile di origine anseatica che trasporta un gruppo di soldati e arcieri.

Sambuco
In uso per più di un millennio, il "sambuco" o "dhow" è un tradizionale vascello arabo tipico delle coste arabe, indiane e africane (mediterranee e del Mar Rosso), provvisto di una o più vele triangolari "latine". Questa nave trova il suo utilizzo nel commercio, ma può essere riadattata per assalire navi nemiche e trasportare fino a 30 guerrieri armati d'arco e scimitarra. I marinai usano il tradizionale "kamal", uno strumento di osservazione per la navigazione notturna con le stelle, in grado di determinare la latitudine dell'angolo tra la Stella Polare e l'orizzonte.
Nave utilizzata per più di un millennio, il sambuco è un vascello mercantile in grado di trasportare truppe.

Barcaccia Vichinga
I drakkar (o "barcacce vichinghe") sono le navi di comando delle flotte scandinave del XII secolo. Usate già al tempo delle scorribande sassoni e vichinghe nelle isole britanniche e nei viaggi di esplorazione in Islanda e Groenlandia, i drakkar rimasero in uso presso i popoli scandinavi sino al XV secolo. Questo tipo di nave è caratterizzato da una forma lunga, stretta e slanciata e da un pescaggio ridotto; per questo risulta molto maneggevole e veloce, e può navigare anche in acque profonde 1 metro, risultando idonea per risalire i fiumi e effettuare rapidi sbarchi a terra. Inoltre la loro perfetta simmetria consente inversioni rapidissime.\n\nLa chiglia ospita una doppia fila di rematori pronti a combattere anche in corpo a corpo, dal momento che tutti i rematori sono anche validi guerrieri. Queste navi montano una balista caricata a rampini, grazie ai quali si ancorano alle navi nemiche, favorendo l'abbordaggio. Per terrorizzare il nemico (e proteggere i marinai dai mostri della mitologia norrena), la prua è modellata a forma di bestie spaventose quali draghi e serpenti.
Una versione più grande della nave lunga, dotata di rampini per gli abbordaggi e in grado di ospitare un numero superiore di uomini.

Dromone
Nave da guerra usata dall'Impero Romano dai tempi delle Guerre Puniche, il dromone è spinto da remi e vele, e presenta una torre centrale dalla quale i marinai possono tirare d'arco o scagliare lance. In epoca bizantina la nave non viene più dotata di ponte, ma solo dello sperone, poichè l'equipaggio si è specializzato nell'uso dell'arco ed evita di ricorrere ai combattimenti corpo a corpo come i Romani. Nel mezzo della nave vi è un unico albero maestro a vela quadra; gli unici posti coperti sono riservati al timoniere e al capitano. Lungo 40 metri, largo 6 e con un massimo di 50 rematori, il dromone può contenere fino a 200 uomini di equipaggio, il cui servizio di marina dura 10 anni.
Utilizzato dall'Impero Romano dai tempi delle Guerre Puniche, il dromone è dotato di una torre centrale usata dai marinai come piattaforma di tiro.

Dromone Incendiario
Il dromone incendiario (noto come "siphonophoros dromon" tra i Greci, "harariq" tra i musulmani) è una nave romea modificata per il trasporto di un'arma in grado di scagliare il composto incendiario noto come fuoco greco sui malcapitati nemici. Essa consiste in un tubo di rame e di una serie di mantici che proiettano lingue di fuoco sulle navi nemiche, Appiccando fuoco sia allo scafo sia all'equipaggio e, talvolta, anche agli stessi attaccanti...
Dromone modificato per ospitare l'equivalente medievale di un lanciafiamme.

Galeazza
La galeazza è l'estrema evoluzione della galera, ideale connubio tra l'agilità della galera sottile (da guerra) e la stazza della galera grossa (mercantile); introdotta dalla Repubblica di Venezia, si diffuse presso molti altri popoli cristiani del Mediterraneo. Si differenzia dalla galera sottile per le maggiori dimensioni, il gran numero di artiglierie e la possibilità di effettuare il tiro laterale. Dotata usualmente di 3 alberi a vele quadre (le più grandi ne hanno 4), castello di prua, castello di poppa (sul modello della caracca) e due ponti, può imbarcare da 32 a 46 banchi di rematori e può montare 36 cannoni più altra artiglieria di minor dimensioni.\n\nLe galeazze, introdotte nel XIV secolo, vennero alla ribalta solo nel XV e XVI secolo (specialmente dopo la vittoria navale cristiana di Lepanto). Molto più grosse delle galere da guerra e molto più difficili da abbordare, le galeazze vantano un castello di prua a forma di piccolo torrione, che monta cannoni centrali orientati frontalmente oltre che cannoni sulle fiancate. Le galeazze sono dotate di una velatura maggiore delle galere vere e proprie e risultano molto più letali. La salva laterale può distruggere la maggior parte delle navi.
La più potente galera a disposizione degli ammiragli, con cannoni orientati a tutto tondo intorno alla prua, in grado di distruggere la maggior parte degli avversari.

Galeotta
La galeotta è una galera di piccole dimensioni, caratterizzata da lunghezza, stazza e pescaggio inferiori rispetto alle comuni galere da guerra. Reca due fila di banchi a due rematori e un singolo albero a vela latina; come in tutte le galere, le artiglierie (alcune balliste) sono poste a prua rivolte nella direzione della rotta. Questa nave veloce e maneggevole è ideale per il controllo costiero e l'esplorazione, inoltre sono più adatte a un servizio permanente rispetto alle ben più costose galee da guerra. Tuttavia, date le ridotte dimensioni, la galeotta non può ospitare un contingente separato dall'equipaggio, perciò i marinai stessi debbono essere pronti al combattimento, passando rapidamente dai remi alle armi.
Vascello tipico del mediterraneo mosso da remi e dotato di rostro e di spazio per il tiro degli arcieri.

Galeone
Il galeone è un poderoso veliero da guerra progettato per affrontare la navigazione oceanica, introdotto nel XV secolo ma diffusosi solo dal Cinquecento al Settecento. Nacque come evoluzione della galea mediterranea, allo scopo di unire la grande maneggevolezza di quest'ultima a doti di robustezza necessarie alla navigazione oceanica, tipiche delle caracche nordiche. Rispetto alla caracca, il galeone aveva dimensioni maggiori. Il rostro di prua, detto bompresso, perdeva la funzione offensiva che aveva acquisito con la galea, diventando il supporto dell'albero diagonale di bompresso.\n\nLe sovrastrutture di prua e poppa divennero in alcuni esempi molto alte, racchiudendo più ordini di ponti. Il cassero, all'altezza del ponte di coperta, poteva essere munito di una fila di otto o dieci pezzi d'artiglieria minori ed altri sette od otto pezzi d'artiglieria potevano essere disposti sui casseretti, i ponti superiori del cassero. Il ponte più importante della nave era il primo ponte di batteria, collocato al di sotto del ponte di coperta. In questo modo vi era una migliore distribuzione dei pesi, mentre le manovre principali per il governo del galeone erano effettuate sul ponte di coperta.\n\nLe flotte iberiche impiegarono il galeone come unità da combattimento principale. L'equipaggio era composto da trecento uomini che mangiavano e dormivano sui ponti di batteria, mentre gli ufficiali alloggiavano a poppa. Tra gli altri vantaggi del galeone va evidenziata la sua maggiore economicità di costruzione rispetto agli altri tipi di navi. Un altro punto a favore fu la grande manovrabilità, che permetteva di governare la nave anche con un equipaggio ridotto (le morti in mare erano ancora una grave piaga).
La più potente nave a disposizione degli ammiragli iberici, poco costosa, con cannoni orientati a tutto tondo intorno alla prua, in grado di distruggere la maggior parte degli avversari.

Holk armato
L'holk armato è l'evoluzione del classico holk. È costruito in solido rovere, dotato di due vele e con castelli di prua e di poppa rinforzati e armati di batterie di cannoni. Inoltre i soldati a bordo di questi vascelli sono muniti di armi da fuoco. Perciò questa è davvero una nave temibile, in grado di sopraffare altri vascelli e respingere tentativi d'abbordaggio.
Evoluzione dell'holk, equipaggiato di cannoni ai castelli e di soldati muniti di armi da fuoco.

Holk
L'holk è l'evoluzione della cocca e predecessore della caracca. Questa nave inizialmente non ebbe il successo della cocca, rimanendo una tipologia minore in voga solo in certe aree geografiche e usata perlopiù nella navigazione costiera e fluviale; solo dalla fine del XIII secolo e soprattutto nel XIV secolo l'holk rimpiazzò la cocca come principale nave da carico nel Nord. Costruito in solido e resistente rovere, l'holk può ospitare e trasportare un maggior numero di soldati ed è dotato di castelli a prua e a poppa, che aumentano la capacità di tiro degli arcieri e dei pezzi di artiglieria leggera.
Evoluzione della cocca, dotato di un solido scafo di rovere ed equipaggiato di pezzi d'artiglieria leggera sui castelli di prua e poppa.

Lad'ya
Il lad'ya è una nave rus simile all'incrocio tra un cog e una nave lunga scandinava. Creato inizialmente nei dintorni di Novgorod durante il IX secolo, si diffuse rapidamente nell'intera regione. Equipaggiata per trasportare sia soldati che catapulte, questa nave è letale contro bersagli poco protetti.
Una delle prime navi rus creata nei pressi di Novgorod. Ospita soldati e catapulte per razziare le coste e distruggere bersagli in mare.

Chelandia
La chelandia (dal greco "chelandion", in arabo "shalandi") è una nave da guerra utilizzata dai popoli ellenici e musulmani già dall'VIII secolo. Si tratta di un'evoluzione nel tradizionale dromone bizantino, caratterizzato da dimensioni maggiori, il che la rende idonea anche alle funzioni di trasporto truppe o merci. Come il dromone, anche la chelandia è di fatto una galea bireme, con due fila di rematori che assicurano la propulsione anche nella bonaccia, e due vele latine per la navigazione sotto vento. E' equipaggiata con armi da fuoco (in genere sifoni in grado di lanciare bordate di fuoco greco sul nemico). Più massiccia, più pesante, più robusta e meglio equipaggiata del dromone, la chelandia viene ampiamente utilizzata dai capitani di vascello greci e arabi nel Mediterraneo del XIII secolo. Dalla metà del Trecento viene armata con bocche da fuoco centrali multiple e alcuni cannoni laterali, in grado di affrontare e distruggere le galere da guerra.
Versione superiore del dromone e della galera da guerra, equipaggiata con armi da fuoco, è più grande, pesante e affidabile.

Nave lunga
Le navi lunghe ("snekkja") sono imbarcazioni create e usate dai Vichinghi fin dal IX secolo e rimaste in voga sino al XIII secolo quando vennero rimpiazzate da forme più evolute come i drakkar e gli holk. Utilizzate principalmente come trasporto truppe, queste erano le navi dei potenti guerrieri vichinghi nelle loro scorribande e razzie per mezza Europa; ora trasportano i loro discendenti, altrettanto temuti. La forma lunga e sottile e il pescaggio ridottissimo fanno della nave lunga l'imbarcazione ideale per la navigazione costiera e fluviale; la perfetta simmetria dello scafo consente inversioni rapidissime.
Nave da trasporto truppe vichinga, veniva utilizzata dagli Scandinavi nelle loro scorribande per mezza Europa.

Galera Grossa Mercantile
La galera grossa è la tipica galera mercantile utilizzata nel Mediterraneo, grazie ai grandi spazi di stiva. Sviluppata a partire dalla seconda metà del XII secolo, la galera grossa presenta dimensioni maggiori rispetto alla galera sottile (da guerra), con la presenza di due alte incastellature a prua e a poppa e di un trinceramento posto a mezzanave per farvi riparo ai soldati, sul modello del dromone bizantino. E' dotata di due o più spesso tre alberi a vela, oltre che dei tradizionali remi, usati nella navigazione controvento, in caso di bonaccia e nei combattimenti. Usata principalmente per il trasporto di mercanzie, la galea grossa presentava maggiore manovrabilità e superiore capacità difensiva delle tradizionali "navi tonde" mercantili, con le quali veleggiava nelle tipiche carovane marittime note come "mude", spesso scortate dalle galere sottili da guerra.\n\nQueste galere mercantili sono imbarcazioni derivate dalle classiche galere, rispetto alle quali vantano una stiva molto più capiente; l'equipaggio è composto in gran parte da mercanti e navigatori, poco avvezzi agli scontri armati. Muovendo queste navi su rotte lontane dalla capitale, è possibile reperire preziose risorse commerciali che garantiranno un ottimo guadagno quando si riporterà la flotta presso la capitale.
Vascello mercantile tipico del mediterraneo, in grado di trasportare truppe in guerra o di reperire risorse commerciali lontano dalla capitale.

Cocca Anseatica Mercantile
La cocca anseatica nasce nei mari del nord, probabilmente intorno al XII secolo, per far fronte alla necessità di adeguare l'incremento dei commerci via mare con navi sempre più capaci e sempre più in grado di ben veleggiare sia in condizioni di mare calmo che di mare agitato. Le cocche anseatiche presentavano un disegno che abbandonava la prua ricurva delle precedenti navi e mostravano una prua dritta, formante un angolo di circa 60 gradi, fissata da una lunga chiglia dritta con un dritto di poppa anch'esso dritto, formante un angolo di 75 gradi. L'attrezzatura velica presentava vela quadra con bracci e boline in modo che la vela potesse essere orientata per procurare il movimento in avanti della nave con vento al traverso. La nave presentava i castelli di prua e di poppa, utilissimi in caso di scontro armato, non infrequente in tempi in cui la pirateria era l'altra faccia della medaglia dell'attività mercantile. La vela quadra era dotata di matafioni di terzarolo lungo il bordo inferiore in modo che il bordame venisse assicurato con i matafioni. \n\nLe cocche mercantili sono imbarcazioni derivate dalle classiche cocche, rispetto alle quali vantano una stiva molto più capiente; l'equipaggio è composto in gran parte da mercanti e navigatori, poco avvezzi agli scontri armati. Muovendo queste navi su rotte lontane dalla capitale, è possibile reperire preziose risorse commerciali che garantiranno un ottimo guadagno quando si riporterà la flotta presso la capitale.
Piccolo vascello mercantile dei mari nordici, in grado di trasportare truppe in guerra o di reperire risorse commerciali lontano dalla capitale.

Galera crociata
La struttura principale della galera deriva dalle navi utilizzate nell'antica Roma. Spinta prevalentemente da banchi di remi, questa nave è dotata di un rostro; inoltre l'equipaggio puo' impegnarsi in un corpo a corpo. La galera possiede vele supplementari per raggiungere il luogo di battaglia senza affaticare i marinai, e nel Mediterraneo è usata proprio da chiunque. Non di rado, in tempo di crociate e jihad, i mercanti proprietari di queste flotte mercantili si accordavano con i signori della guerra e concedevano loro di imbarcarsi sulle proprie navi, in cambio di una ricca somma (o della promessa di ottenere parte del bottino derivante dai saccheggi!).
Vascello tipico del mediterraneo, in grado di trasportare truppe in viaggio per intraprendere la guerra santa.

Cocca crociata
Il "cog" o "kogge", ossia la cocca, è un piccolo vascello dell'XI secolo composto da scafo, timone e una singola vela quadra, inizialmente usato dagli Europei per commerciare nel Mar Baltico e lungo le agitate coste atlantiche. La cocca può essere considerata la più importante delle grandi navi a vela che seguirono il periodo della navi a propulsione mista - remi e vele. La cocca possedeva un ponte scoperto, sotto il quale un unico vano costituiva la stiva. Possedeva un solo albero con una sola vela, quadra e di grandi dimensioni. Essa nasce nei mari del nord, probabilmente intorno al XII secolo, per far fronte alla necessità di adeguare l'incremento dei commerci via mare con navi sempre più capaci e sempre più in grado di ben veleggiare sia in condizioni di mare calmo che di mare agitato. Non di rado, in tempo di crociate, i mercanti proprietari di queste flotte mercantili si accordavano con i signori della guerra e concedevano loro di imbarcarsi sulle proprie navi, in cambio di una ricca somma (o della promessa di ottenere parte del bottino derivante dai saccheggi!).
Vascello dei mari nordici, , in grado di trasportare truppe in viaggio per intraprendere la guerra santa.

Nave Pirata
La nave pirata è simile ad una cocca, ma viene utilizzata da ammiragli rinnegati in cerca di fama e fortuna per scopi personali.
Una nave pirata! Comandata da un ammiraglio rinnegato in cerca di fama e fortuna!

Galera Sottile
Il nome "galera" o "galea", diffusosi solo nel XII secolo, deriva dal greco "galeas", cioè "pesce spada", perché la forma assunta in quest'epoca da questo tipo di navi richiamava tale pesce: essa infatti era lunga e sottile, con un rostro fissato a prua che serviva a speronare ed agganciare le navi avversarie per l'arrembaggio. La propulsione a remi la rendeva veloce e manovrabile in ogni condizione; le vele quadre o latine permettevano di sfruttare il vento. Veniva usata solo d'estate e d'autunno (per evitare le tempeste che l'avrebbero facilmente affondata) e lungo le coste, poichè la stiva non permetteva un duraturo rifornimento d'acqua.\n\nDal XIII secolo, grazie allo sviluppo tecnologico promosso dalle repubbliche marinare, compare la galera sottile (detta anche galera da guerra). Si tratta di un'evoluzione della normale galera, dotata di una manovrabilità superiore che la rende più efficace negli attacchi; infatti presenta un unico ponte e, sebbene raggiunga lunghezze maggiori delle classiche galere, la larghezza dello scafo non supera i 5 metri e il pescaggio ridotto consente la navigazione nelle acque basse. E' equipaggiata con pezzi d'artiglieria come baliste o catapulte e dispone di un gran numero di rematori e soldati; la tattica d'ingaggio principale prevede la distruzione delle vele della nave nemica, poi l'attacco con il rostro e l'abbordaggio. In uso anche tra i musulmani, presso i quali era nota come "shini" ("shawani" al plurale) o "qata'i".\n\nI combattimenti tra galee si risolvevano di solito in abbordaggi, nei quali gli equipaggi si affrontavano corpo a corpo; in genere si univano alla lotta anche i rematori. La vita a bordo era molto dura: i rematori erano divisi a squadre che si alternavano con turni di 4 ore. Il "galeotto" e lo schiavo rimanevano sempre incatenati alla panca di vogatura, mentre il "buonavoglia" poteva essere liberato in caso di battaglia. Mangiavano una volta al giorno, solitamente all'imbrunire (per non vedere cosa avevano nella scodella!): il rancio del marinaio era costituito da galletta, impasto di acqua e farina condita da aceto per coprire il gusto di marcio, da qui il nome rancio (ossia rancido, acido). Dormivano nelle panche legati, e soffrivano dello scorbuto. Le squadre di galee erano comandate da patroni e capitani.
Le galere da guerra sono più grandi e strette delle galere normali e sono equipaggiate con baliste o catapulte.

Galera Italica
Utilizzata nel Mediterraneo fin dall'XI secolo, la galera da guerra (meglio nota come "galera sottile") è più grande delle normali galere e trasporta un carico superiore. E' equipaggiata con pezzi d'artiglieria come baliste o catapulte e dispone di un maggior numero di rematori e soldati; la tattica d'ingaggio principale prevede la distruzione delle vele della nave nemica, poi l'attacco con il rostro e l'abbordaggio. Questa nave è costruita dagli esperti carpentieri italici ed è più resistente delle normali galere grosse; inoltre l'equipaggio è composto da marinai italici e risulta più abile nel combattimento rispetto a una ciurma comune.
Le galere da guerra italiche sono più grandi delle comuni galere da guerra e sono equipaggiate con baliste o catapulte.
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Lancieri Kazari
Questi lanceri "Arsiyah", provenienti dalle tribù Kazhare, sono una dellle migliori fanteri che i Cumani si posono permettere. I kazhari, di religione ebraica, sono una confederazione di popolazioni turche seminomadi originarie delle steppe dell'Asia Centrale in cui confluirono elementi iranici, slavi ed i resti dei Goti Orientali di Crimea e occuppano le regioni vicino al Mar Caspio ed al Caucaso. I loro lancieri possono competere con faneria media e leggera e sono molto utili anche verso la cavalleria nemica, sebbene non possano competere con la fanteria pesante europea, senza supporto di arcieri e cavalieri.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni alane.
Lanceri appiedati pesanti provenienti dalle tribù Kazhare. Pur non potendo competere direttamente con le fanterie pesanti europee, questi soldati sono molto utili per contrastare i cavalieri nemici.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni alane.

Dreg Cumani
Questi forti arcieri a cavallo sono formati da uomini di una certa rilevanza fra i Cumani. Il loro potente arco composito, unito alla grande perizia nell'usarlo, è in grado di fare molti danni. Non indossando un armatura pesante, sarebbe saggio non adoperarli per le mishie. Ma sopperiscono a questo diffetto con la loro velocità, rendendoli bersaglio difficile da inseguire per le unità nemiche.
Arceri a cavallo cumani con arco composito. Buona gittata e potenza offensiva.

Cavalieri Kazari
Questi cavalieri "Tarkhan", provenienti dalle tribù kazhare, sono un'ottima cavalleria media che i Cumani sono in grado di reclutare. I Kazhari, di religione ebraica, sono una confederazione di popolazioni turche seminomadi originarie delle steppe dell'Asia Centrale in cui confluirono elementi iranici, slavi ed i resti dei Goti Orientali di Crimea. Occuppano le regioni vicino al Mar Caspio ed al Caucaso.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni alane.
Cavalleria media proveniente dalle rimanenti tribù Kazhare. Non molto corazzata, tuttavia è utile come cavalleria di supporto.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni alane.

Giavellottisti Valacchi
Questi uomini, provenienti da tribù della valacchia (odierna Romania), sono degli ottimi giavellottisti. Abituati alla vita dura, questi feroci combattenti sono eccellenti come schermagliatori. Scagliano giavellotti con grande perizia, indebolendo le unità nemiche e scompaginando le formazioni, ma se la situazione lo richiede sono in grado di entrare in corpo a corpo.. Il loro grande scudo inoltre li protegge in parte dal tiro degli arceri nemici.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni valacche.
Giavellottisti provenienti dalle tribù valacche. Indeboliscono i nemici con i loro giavellotti, per poi ritirarsi e dare alle truppe amiche il compito di finirle.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni valacche.

Fanti Templari
I Pauperes Commilitones Christi Templique Salomonis ("Poveri compagni di Cristo e del Tempio di Salomone"), meglio noti come Cavalieri templari o semplicemente Templari o Tempieri, guerrieri terribili e intransigenti, furono istituiti poco dopo la prima crociata per la protezione dei pellegrini. Nonostante simili origini, l'ordine divenne smodatamente ricco e pose in opera il primo sistema bancario europeo. Furono smantellati nel 1307, dopo che in Francia centinaia di cavalieri vennero arrestati con l'accusa di eresia e torturati per ordine congiunto del papa e del re.\n\nVicissitudini politiche a parte, i Templari furono guerrieri dall'enorme fama. Questa fanteria, armata di spadone a due mani e priva di scudo, costituisce un'ottima prima linea pesante, una vera unità d'assalto su cui si può fare sempre affidamento.
Fanteria pesante d'assalto appartenente all'ordine Templare. Il loro spadone li rende molto efficacci contro i soldati muniti di armature.

Fanti Lazzariti
Costoro sono ospedalieri appartenenti all'Ordine Militare e Ospedaliero di San Lazzaro di Gerusalemme, costituitosi a Gerusalemme nel XI secolo e nato per dare cure ed assistenza ai lebbrosi. Dopo la presa di Gerusalemme da parte dei crociati, nel 1099, i cavalieri ammalati di lebbra andavano nell'ospedale di San Lazzaro a farsi curare, e molti di essi entravano nella comunità monastica e ne pronunciavano i voti, pur mantenendo le loro prerogative cavalleresche.\n\nSul campo, le migliori corazze d'Oltremare di cui sono ricoperti li rendono duri a morire e per questo superano in difesa i compagni Ospitalieri di San Giovanni, sebbene non ne eguaglino l'abilità offensiva. Combattono in corpo a corpo con pesanti mazze in grado di stordire la vittima.
Cavalieri appiedati scelti, il cui compito è proteggere i pellegrini, curare i cavalieri e combattere per Gerusalemme!

Fanti Portaspada
La regola dei Portaspada è fondata sulla base di quella dei cavalieri templari. Essi si considerano a ragione i Crociati del Nord e sono i pionieri della cristianizzazione dei remoti territori che si affacciano sul Baltico orientale: sono regioni aspre e selvagge, popolate da feroci tribù pagane che mettono a dura prova la tempra dei cavalieri.\n\nLa propensione al sacrificio dei cavalieri Portaspada si rende particolarmente utile alla fanteria: essa sostituisce l'irruenza della cavalleria, spesso velleitaria in queste terre dominate dalle foreste, con la pratica tenacia nel possesso duraturo di posizioni da conquistate o da difendere. I cavalieri portaspada appiedati sfoggiano temibili spade lunghe germaniche a due mani, il terrore per qualunque pagano...
I cavalieri portaspada appiedati sfoggiano temibili spade lunghe germaniche a due mani, il terrore per qualunque pagano...

Fanti Ospitalieri
Quella dei Cavalieri Ospitalieri o Ospedalieri, nati come Cavalieri dell'Ordine dell'Ospedale di San Giovanni di Gerusalemme, quindi conosciuti come Cavalieri di Rodi e in seguito come Cavalieri di Malta, è una tradizione che inizia come ordine ospedaliero benedettino intorno alla prima metà dell'XI secolo a Gerusalemme, e divenuto, in seguito alla prima crociata, un ordine religioso cavalleresco cristiano dotato di un proprio statuto a cui fu affidata la cura e la difesa dei pellegrini diretti in Terrasanta.\n\nQuesti possenti santi guerrieri della cristianità, armati di spada e di scudo, rappresentano un'ottima fanteria pesante, più adatta a scopi difensivi rispetto alla controparte templare ma comunque in grado di sopraffare qualsiasi nemico meno corazzato di loro.
Fanteria pesante appartenente all'ordine Ospitaliero, ottima per ruoli offensivi o difensivi.

Guardiani del Santo Sepolcro
L'Ordine equestre del Santo Sepolcro risale per citazione al 1050, e trae le sue origini dall'Ordine dei canonici del Santo Sepolcro; è stato costituito da Goffredo di Buglione dopo la conquista di Gerusalemme, nell'ambito della prima crociata. Al comando del Re di Gerusalemme, costoro sono scelti tra le milizie crociate per il loro valore e il loro impegno e, abbracciata la regola di Sant’Agostino della povertà e dell’obbedienza, rappresentano la suprema guardia del Sepolcro e l'ultima difesa della città santa. Temibili spadieri appiedati, si impegnano alla difesa del Santo Sepolcro e dei luoghi Santi, sotto il comando del re di Gerusalemme.
Temibili spadieri appiedati, si impegnano alla difesa del Santo Sepolcro e dei luoghi Santi, sotto il comando del re di Gerusalemme.

Cavalieri del Santo Sepolcro
L'Ordine equestre del Santo Sepolcro risale per citazione al 1050, e trae le sue origini dall'Ordine dei canonici del Santo Sepolcro; è stato costituito da Goffredo di Buglione dopo la conquista di Gerusalemme, nell'ambito della prima crociata. Al comando del Re di Gerusalemme, costoro sono scelti tra le milizie crociate per il loro valore e il loro impegno e, abbracciata la regola di Sant’Agostino della povertà e dell’obbedienza, rappresentano la suprema guardia del Sepolcro e l'ultima difesa della città santa. Temibili spadieri a cavallo, si impegnano alla difesa del Santo Sepolcro e dei luoghi Santi, sotto il comando del re di Gerusalemme.
Temibili spadieri a cavallo, si impegnano alla difesa del Santo Sepolcro e dei luoghi Santi, sotto il comando del re di Gerusalemme.

Sergenti Latini
Questi lancieri, armati con una cotta di maglia, uno scudo e una lancia pesante, sono fra i migliori lancieri presenti in Terra Santa. Devotissimi, farebbero di tutto pur di proteggere i domini cristiani. Tuttavia bisogna ricordarsi che esse sono truppe difensive, contro la fanteria pesante hanno poche possibilità. Meglio usarli come supporto a fanti pesanti per ruoli difensivi e verso la cavalleria.
Lanceri latini pesanti, ideali come truppa di supporto per contrastare la cavalleria.

Fanti Latini
Questa unità di fanteria riempie la maggior parte delle armate crociate. Fanteria pesante con cotta di maglia e spada lunga, predilige le mische nelle quali si comporta al pari delle fanterie europee d'oltremare. Col supporto di truppe a cavallo e di lancieri latini pesanti e magar di qualche soldato Templare o Ospitaliero, esse costituiscono una forza difficilmente contrastabile.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni di Terrasanta.
Fanteria pesante, ideale per le mischie, utile sia in difesa che in attacco.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni di Terrasanta.

Sergenti Templari
Questi uomini provengono da una classe sociale inferiore a quella dei cavalieri. Sono spesso usati come forza di supporto per i cavalieri, tuttavia la mancanza di buoni cavalli nella Terra Santa ha costretto gli ordini cavallereschi di usare i loro sergenti come fanteria. La paura della cavalleria saracena è grande, e quindi sono stati equipaggiati con lance pesanti e grandi scudi invece delle tipiche spade lunghe. Indossano inoltre un tipico elmo leggero normanno. Meglio usarli in situazioni difensive verso la cavalleria nemica, tuttavia possono essere usati anche come supporto dei templari appiedati. Equipaggiati in maniera più leggera rispettto alla loro controparte ospitaliera, bilanciano questa mancanza con una migliore capacità offensiva.
Lancieri pesanti appartenenti all'ordine Templare, ottimi come forza di supporto per truppe armate di spada lunga.

Sergenti del Santo Sepolcro
Questi uomini provengono da una classe sociale inferiore a quella dei cavalieri. Sono spesso usati come forza di supporto per i cavalieri, tuttavia la mancanza di buoni cavalli nella Terra Santa ha costretto gli ordini cavallereschi di usare i loro sergenti come fanteria. La paura della cavalleria saracena è grande, e quindi sono stati equipaggiati con lance pesanti e grandi scudi invece delle tipiche spade lunghe. Indossano inoltre un tipico elmo leggero normanno. Meglio usarli in situazioni difensive verso la cavalleria nemica, tuttavia possono essere usati anche come supporto dei cavalieri appiedati. Equipaggiati in maniera più pesante rispetto alla loro controparte templare, dimostrano tuttavia una peggiore capacità offensiva.
Lancieri pesanti appartenenti all'ordine del Santo Sepolcro, ottimi come forza di supporto per truppe armate di spada.

Sergenti Teutonici
Questi uomini provengono da una classe sociale inferiore a quella dei cavalieri. Sono spesso usati come fanteria di supporto per i cavalieri. Sono stati equipaggiati con lance pesanti e grandi scudi invece delle tipiche spade lunghe. Indossano inoltre un tipico elmo leggero normanno. Meglio usarli in situazioni difensive verso la cavalleria nemica, tuttavia possono essere usati anche come supporto dei Teutonici appiedati. Equipaggiati in maniera più leggera rispetto alla loro controparte templare, bilanciano questa mancanza con una migliore capacità offensiva, ma rimangono meno resistenti alla calura.
Lancieri pesanti appartenenti all'ordine Teutonico, ottimi come forza di supporto per truppe armate di spada lunga.

Sergenti Portaspada
Questi uomini provengono da una classe sociale inferiore a quella dei cavalieri. Sono spesso usati come fanteria di supporto per i cavalieri. Sono stati equipaggiati con lance pesanti e grandi scudi invece delle tipiche spade lunghe. Indossano inoltre un tipico elmo leggero nordico. Meglio usarli in situazioni difensive verso la cavalleria nemica, tuttavia possono essere usati anche come supporto dei Portaspada appiedati. Equipaggiati in maniera più leggera pesante alla loro controparte teutonica, bilanciano questa virtù con una peggiore capacità offensiva.
Lancieri pesanti appartenenti all'ordine livoniano dei Portaspada, ottimi come forza di supporto per truppe armate di spada lunga.

Sergenti Ospitalieri
Questi uomini provengono da una classe sociale inferiore a quella dei cavalieri. Sono spesso usati come forza di supporto per i cavalieri, tuttavia la mancanza di buoni cavalli nella Terra Santa ha costretto gli ordini cavallereschi di usare i loro sergenti come fanteria. La paura della cavalleria saracena è grande, e quindi sono stati equipaggiati con lance pesanti e grandi scudi invece delle tipiche spade lunghe. Meglio usarli in situazioni difensive verso la cavalleria nemica, tuttavia possono essere usati anche come supporto degli ospitalieri appiedati. Nonostante la loro capacità offensiva sia minore rispetto alla loro controparte templare, tuttavia indossano armature più pesanti.
Lancieri appartenenti all'ordine Ospitaliero, molto utili per contrastare le cavallerie nemiche.

Sergenti Lazzariti
Questi uomini provengono da una classe sociale inferiore a quella dei cavalieri. Sono spesso usati come forza di supporto per i cavalieri, tuttavia la mancanza di buoni cavalli nella Terra Santa ha costretto gli ordini cavallereschi di usare i loro sergenti come fanteria. La paura della cavalleria saracena è grande, e quindi sono stati equipaggiati con lance pesanti e grandi scudi invece delle tipiche spade lunghe. Meglio usarli in situazioni difensive verso la cavalleria nemica, tuttavia possono essere usati anche come supporto dei templari appiedati. Nonostante la loro capacità offensiva sia minore rispetto alla loro controparte ospitaliera di San Giovanni, tuttavia indossano armature più resistenti.
Lancieri appartenenti all'ordine Lazzarita, molto utili in difesa, per contrastare le cavallerie nemiche.

Guerrieri Turcomanni
Detti "Artukogullari", questi fanti costituiscono (almeno per i primi tempi), la spina dorsale delle fanterie dei signori della guerra selgiuchidi; essi provengono in gran parte dai villaggi degli altipiani anatolici che costituiscono il nucleo tribale del potere militare di stirpe turcomanna nella regione. Scarsamente bardati di metallo, usano per difendersi giubbe di pelle rinforzata mediante un ripetuto trattamento di bollitura, spesso sprovvisti anche di questa rudimentale difesa, si gettano sul nemico lanciando grida belluine, e roteando per lo più mazze o anche scimitarre e difendendosi con un piccolo scudo di legno, si fanno strada nei tentativi di sfondamento dello schieramento nemico. \n\nLa dinastia "Artukulu", di stirpe turca Oghuz, visse in Medio Oriente tra il XI e il XIII secolo, inizialmente regnando sovrana su alcune regioni armene, siriane e iraqene e successivamente come governatori al servizio degli Zenghidi e dei Selgiuchidi.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni turche e arabe.
Leggera fanteria d'assalto. Veloce ma poco corazzata.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni turche e arabe.

Arcieri Turcomanni
Detti "Artukogulları", questa fanteria leggera ha il compito di tormentare il nemico con il lancio di freccie, prima dello scontro corpo a corpo riservato alle schiere più pesanti. Equipaggiati alla leggera per facilitarne la mobilità, vengono generalmente impiegati nelle fasi iniziali dei combattimenti e possono risultare efficaci anche nel caso di inseguimento di milizie appiedate in rotta.\n\nDurante la battaglia di Dorileo si riporta l'esistenza di un corpo di arcieri turcomanni particolarmente abili, essi riuscivano a scagliare freccie stàndosene supini e tendendo le gambe con i piedi poggiati al legno dell'arco, sistemavano il dardo fra le gambe, la freccia veniva scagliata a grande distanza tanto che la gittata veniva paragonata maggiore di quella dei più celebri archi lunghi gallesi.\n\nLa dinastia "Artukulu", di stirpe turca Oghuz, visse in Medio Oriente tra il XI e il XIII secolo, inizialmente regnando sovrana su alcune regioni armene, siriane e iraqene e successivamente come governatori al servizio degli Zenghidi e dei Selgiuchidi.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni turche e arabe.
Arcieri leggeri armati di un piccolo arco composito e raramente coperti da buone protezioni.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni turche e arabe.

Guardia dell'Atabeg
Queste milizie scelte di fanteria rappresentano la punta di lancia degli eserciti della bellicosa dinastia Zengide, essi sono l'espressione più rappresentativa della potenza militare di una stirpe guerriera come quella degli Atabeg di Aleppo e Mosul. Vengono impiegati raramente, come si conviene a un corpo scelto fra le migliori schiere di fanti di cui dispongono gli imponenti eserciti del Califfo, armati di lancia con un elsa quadrangolare da cui parte un lungo spiedo metallico e scudo a goccia, alla maniera dei Franchi, tengono validamente testa alle migliori milizie di cui dispongono Bisanzio e i domini crociati.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni turche e arabe.
Fanteria estremamente disciplinata. Non indossano pesanti corazze, ma sono superbi combattenti.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni turche e arabe.

Lancieri Daylami
I Daylami sono guerrieri iraniani provenienti dalle regioni montuose a sud-est del Mar Caspio, con una secolare esperienza bellica alle spalle. Furono già impiegati nell'esercito sassanide e furono tra i più tenaci oppositori dell'espansionismo islamico in Iran, ma in seguito si convertirono all'islam nella sua versione sciita. Nel X secolo una dinastia Daylami, i Buyidi (o Buwayhidi), conquistarono Baghdad e fondarono un nuovo regno in Iraq, forzando il califfo abbaside (sunnita) a riconoscere la loro supremazia e il loro ruolo di "protettori" dell'islam e della città santa. Dopo l'arrivo dei Turchi Selgiuchidi (1055) i Buyidi furono sconfitti, così Baghdad e il Califfo tornarono sotto il controllo di un sultano sunnita. I Daylami abbandonarono per sempre ogni ambizione di governo, ma mantennero un ruolo importante negli eserciti degli Abbasidi e degli Zenghidi.\n\nFanteria pesante armata di lancia, indossano una cotta di metallo inanellato e pettorali di pelle rinforzata da strisce di metallo cucite, portano generalmete un elmo con visiera e pennacchio, e un ampio scudo tondo, anch'esso di metallo, vengono impiegati in massa così da costituire una specie di corazzata di terraferma dietro alla quale si riorganizza la cavalleria dopo le cariche. Il più delle volte, anche a causa della loro scarsa mobilità, intervengono nei momenti decisivi degli scontri e ben spesso la loro azione si rivela decisiva.
Ottimi lancieri corazzati, ben addestrati dal buon morale.

Fanti Siriani
Questi guerrieri si armano esclusivamente di una ascia con manico lungo che viene brandita a due mani. A volte questa ascia si rivela essere una falce da contadino, infatti molti uomini che militano fra le fila di questo genere di armigeri provengono da famiglie di robusti contadini liberi, spesso figli di piccoli proprietari terrieri. Sono l'equivalente dei ronconieri inglesi o dei più lontanamente assimilabili alabardieri francesi; di imponente statura, menano ampi fendenti nei combattimenti corpo a corpo più violenti, e là, dove vi abbisogna maggiormente un attributo di violenza e brutalità, li vediamo gettarsi sul nemico per lordarsi di sangue dei miscredenti. \n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni arabe.
Buona fanteria d'assalto. Tuttavia molto vulnerabili ai dardi nemici.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni arabe.

Lancieri Ghilman
Casco, baviera, corazza con schienale, cosciere, schiniere, spallacci, cannoni dell'antibraccio..., questo sommario elenco riporta solo in maniera parziale le parti di un armatura fatta per il combattimento ravvicinato e che deve consentire una buona mobilità, oltre a un eccellente protezione, infatti questi contingenti si rivelano spesso decisivi durante la presa di fortezze e castelli, oppure negli scontri più ravvicinati e più violenti. Armati di lancia lunga, si proteggono con un ampio scudo tondo, a volte di metallo brunito ornato da quattro piccoli unboni rotondi che servono a reggere le cinghie di sostegno all'avanbraccio, oppure completamente lisci e brillanti che paiono ergersi come tanti soli dell'apocalisse.\n\nUn "Gulham" (al plurale: "Ghilman", ossia "servi") è un uomo dedito alla guerra, spesso uno schiavo eunuco che ha guadagnato la libertà. Costituiscono una forza economica, efficiente e soprattutto leale; non è un caso che i grandi sovrani musulmani si circondino di guardie d'èlite provenienti dalla servitù, come i Giannizzeri ottomani e i Mamelucchi d'Egitto.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni turche e arabe.
Lancieri pesanti islamici, servi guerrieri. Sebbene combattano spesso a cavallo, talvolta decidono di combattere senza la cavalcatura e costituiscono un'ottima fanteria.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni turche e arabe.

Arcieri Siriani
Questi arcieri sono la versione appiedata degli "Askaris", eccellenti tiratori, e discretamente protetti da maglie di metallo inanellato, spesso ricoperte da un ulteriore protezione di cuoio rinforzato da borchie di metallo, oltre che con il corto arco con la faretra da cavallerizzo e il piccolo scudo tondo, si armano di mazza chiodata, spesso resa più micidiale da scanalature oppure chiodata con aculei piramidali, veniva spesso esecrata dalle stesse autorità religiose, per la sanguinaria brutalità che provocava nelle vittime di colpi così micidiali. \n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni turche e arabe.
Arcieri pesanti appiedati. Ottima gittata e armatura.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni turche e arabe.

Arcieri Pesanti Montati
Detti "Askaris" (ossia: "arceri a cavallo pesanti"), costoro si distinguono anche per lo scudo indossato sul dorso, cavalcano robusti cavalli bardati di metallo lamellare e anch'essi sono discretamente difesi da giubbe imbottite, a volte con lamelle metalliche, che vengono indossate sopra cotte di maglia metallica inanellata.\n\nPer il combattimento ravvicinato si servono, in genere, di mazze chiodate di varia fattura. La faretra è, alla moda delle popolazioni nomadi delle steppe, molto ampia. Grazie alla loro versatilità vengono spesso impiegati anche nelle mischie di cavalleria, con discreti risultati.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni turche e arabe.
Straordinari arcieri a cavallo, sebbene non molto veloci sono eccezionali per il combattimento ravvicinato e a distanza.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni turche e arabe.

Cavalieri Ghilman
I cavalieri che costituiscono tale unità vengono scelti fra le più nobili e ricche famiglie, essi devono provvedere al proprio ecquipaggiamento che consiste in almeno due, tre cavalli di buone dimensioni, una bardatura di piastre di metallo per la cavalcatura, una corazza con schienale e panziera, un elmo, cosciali e schiniere per le gambe e le braccia, una lunga lancia, uno scudo generalmente tondo e un arma corta per il combattimento ravvicinato, inoltre viene consentito loro di tenere un piccolo seguito di due, tre servi e scudieri.\n\nUn "Gulham" (al plurale: "Ghilman", ossia "servi") è un uomo dedito alla guerra, spesso uno schiavo eunuco che ha guadagnato la libertà. Costituiscono una forza economica, efficiente e soprattutto leale; non è un caso che i grandi sovrani musulmani si circondino di guardie d'èlite provenienti dalla servitù, come i Giannizzeri ottomani e i Mamelucchi d'Egitto.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni turche e arabe.
Cavalleria pesante islamica. Il terrore dei crociati.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni turche e arabe.

Lancieri delle Lowlands
Nelle Lowland, le basse terre della Scozia, nei maggiori centri del Paese, i popolani vengono arruolati in caso di necessità e servono negli eserciti dei signori feudali, combattendo sotto il loro stendardo di guerra. La leva feudale fu introdotta nelle isole britanniche fin dal tempo dei Sassoni, che chiamavano i lancieri coscritti col nome di "Teigns"; ora questi uomini si chiamano "Thanes".\n\nQueste unità di fanteria non sono molto addestrate e valorose, ma sono armate in modo discreto. Portano una lancia di circa due metri di lunghezza, con un grosso scudo di legno e una cotta di maglia, più spesso una corazza di cuoio.\n\nQuesti soldati formano le prime linee degli eserciti scozzesi nelle battaglie campali e sono piuttosto versatili: possono contenere le cariche nemiche, in particolare modo quelle di cavalleria, e se supportate da truppe maggiormente addestrate che lavorano ai loro fianchi possono resistere egregiamente nel bel mezzo della prima linea. Essenziale è però non lasciare queste unità sole e isolate. All'occorrenza possono però disporsi in formazione difensiva circolare, detto schiltrom.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni scozzesi.
Truppe armate di lancia di media qualità. Ottimi per difendere postazioni difensive.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni scozzesi.

Spadaccini Comunali
Nella fervida e ricca Italia dei comuni, dove i vicini si combattono di continuo, ogni città dispone dei suoi armigeri per difendersi e talvolta per portare la guerra nei territori avversari. Solitamente questi armigeri costituiscono la parte migliore delle fanterie comunali e il loro intervento è spesso decisivo per le sorti di una battaglia.\n\nSono piuttosto addestrati e sono equipaggiati adeguatamente con una corazza di cuoio borchiato, uno scudo con le araldiche comunali e una pesante spada da impugnare con una mano. Un generale accorto disporrà queste unità nella seconda linea, per intervenire dove c'è più bisogno quando la battaglia infuria... oppure ai fianchi delle masse di popolani e di lancieri, per schiacciare le ali nemiche e aggirarne il centro.
Ottima unità di milizia, pur non potendo competere contro le fanterie pesanti del nord europa svolgono piu che egregiamente il loro compito.

Schiavoni
Con il termine "Sclavone" si indicavano globalmente, al principio dell'età medievale, quelle stirpi slave stanziatesi nel Norico, in Pannonia e nell'Illiria. Nella Serenissima Repubblica i termini Schiavonia e Schiavoni coincisero rispettivamente con i concetti di Istria e Dalmazia e con quelli di Istriani e Dalmati. Gli Schiavoni erano inquadrati nel dominio veneziano tra i possedimenti oltremarini del cosiddetto "Stato da Mar" e amministrati in una serie di provincie facenti capo ad una città e al suo contado. Trattandosi di genti appartenenti ai domini oltremarini, gli Schiavoni servivano nella flotta veneziana, con l'obbligo di fornire un dato numero di galee allo Stato e contingenti di truppe, dette appunto Schiavoni.\n\nGli Schiavoni o Oltremarini erano corpi di fanteria istriano-dalmata inquadrati normalmente nell'ambito della marina veneta, nella difesa dei territori dello Stato da Mar e della città di Venezia, ma all'uopo dislocabili anche nel servizio e nella difesa dei Domini di Terraferma, assieme all'esercito campale. Per la loro fedeltà e dedizione erano considerati i fedelissimi di San Marco. Dotati di cotta leggera, spada e scudo, gli Schiavoni difendono gli interessi della Repubblica o della città che ospita i quartieri veneziani da cui essi provengono.
Fanteria istriano-dalmata inquadrato nell'ambito della marina veneta, composto da guerrieri dotati di cotta leggera, spada e scudo.

Giavellottisti Romei
Questi uomini sono reclutati nelle regioni più povere, e indossano che qualche tunica o straccio. Portano un piccolo scudo rotondo di legno, qualche giavellotto e una piccola arma da taglio. I loro giavellotti possono essere letali, e poichè i vari eserciti non utilizzano più tale arma (principalmente a causa di una mancanza di addestramento al loro uso), gli "Akontistai" possono rivelarsi una forza utile di supporto. Essi provengono principalmente dall'Anatolia e dalle regioni greche, e sono ricercati da ogni buon generale capace di intuire la grande utilità di tale forza di supporto.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni bizantine.
Questi uomini sono reclutati nelle regioni più povere, portano un piccolo scudo rotondo di legno, qualche giavellotto e una piccola arma da taglio.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni bizantine.

Cavalleggeri Coperti
Gli "Alforrats" sono una cavalleria leggera usata come una forza di esplorazione armata. Sono addestrati bene, rapidi e decisi. Si chiamano "Cavalls Alforrats" ("Cavalli Coperti") perché la loro armatura è coperta di cuoio ed ha una montatura leggera. Anche se mancando della montatura pesante, possono sommergere un buon numero di fanteria nemica grazie alla velocità dei loro cavalli leggeri. Sono ideali per un'imboscata, oppure aggirando le unità di fanteria leggera che si trovano in testa all’armata.
Gli "Alforrats" sono una cavalleria leggera usata come una forza di esplorazione armata.

Almogavari
Almughavar proviene dalla parola araba "al mughavir", che significa "razziatore". Originari dell'Aragona. Indifferentemente cristiani o musulmani, costoro sono soldati di mestiere che operano come fanteria leggera con compiti di interdizione, dotati di lance e giavellotti e, talvolta, di una qualche armatura. Nonostante l'equipaggiamento leggero, hanno una reputazione temibile.
Truppe d'élite di schermagliatori leggeri muniti di lance e giavellotti e, talvolta, anche di armatura.

Lancieri Andalusi
Questi lancieri sono guerrieri musulmani iberici al servizio degli Almohadi sono equipaggiati per stare in uno schieramento serrato in battaglia. Sono duri uomini dell'Andalusia (al-Andalus) noti come "Muwalladun", che si difendono solo grossi scudi, sono anche veloci e sicuri di sé, forse troppo. Come tutti i lancieri, sono in vantaggio quando affrontano la cavalleria.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni iberiche meridionali.
Come tutti i lancieri, sono in vantaggio quando affrontano la cavalleria.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni iberiche meridionali.

Miliziani Aragonesi
Gli "Hueste" sono un'unità miliziana aragonese dotata di armatura di cuoio e di un'arma a due mani (generalmente falce o scure).
Unità miliziana con armatura di cuoio, falce o scure.

Cavalieri di Montesa
Nonostante la fiera resistenza dal re di Aragona, l'ordine dei Cavalieri Templari è stato costretto allo scioglimento. Re Jaume II persuase il Papa (Giovanni XXII) a trasferire le proprietà dei Templari ad un nuovo Ordine che si installo presso il castello di Montesa , nella regione di Valencia. Così l'Ordine di Santa Maria di Montesa nacque il 22 luglio del 1319 . L’Ordine raccoglieva i Cavalieri Templari per continuare la lotta contro i Mori ponendolo sotto la giurisdizione spirituale Cistercense. Usati come unità di élite nella Reconquista, l’Ordine era al servizio diretto della Corona di Aragona.\n\nI Cavalieri di Montesa sono formidabili macchine da guerra medievali, ancora più temibili dei crociati che li hanno preceduti (Calatrava e Alcantara), guerrieri dalla carica devastante votati alla Madonna e alla Corona d'Aragò, impegnati in una crociata perpetua per ricacciare le orde arabe oltre le Colonne d'Ercole. Armati di lancia e scudo, non disdegnano la mischia, in cui si gettano sguainando le spade.
Cavalieri bardati appartenenti all'ordine di Montesa. Muniti di lance, spade e scudi, sono coperti da una pesante cotta di maglia la quale è coperta da una tunica bianca mostrante il simbolo dell'ordine.

Cavalieri di Calatrava
Il secolo XII vede dapprima la partecipazione dei templari alla Reconquista navarro-aragonese e poi negli ultimi trent'anni la nascita, spesso a cavallo tra un regno e l'altro, di alcuni ordini specifici della penisola (Santiago, Calatrava, Alcantara, San Giorgio di Aljama poi divenuto di Montesa, Avis). L'ordine militare di Calatrava è un antico ordine monastico-militare spagnolo, fondato nel 1158 dall'abate cistercense san Raimondo de Fitero, a cui il re di Castiglia Sancio III aveva affidato la difesa della città di Calatrava contro i Mori.\n\nI Cavalieri di Calatrava sono formidabili macchine da guerra medievali, guerrieri dalla carica devastante votati alla Chiesa e impegnati in una crociata perpetua per ricacciare le orde arabe oltre le Colonne d'Ercole. Armati di lancia e scudo, non disdegnano la mischia, in cui si gettano sguainando le spade, mostrando una maggior predilizione all'attacco rispetto alla controparte di Alcantara.
Cavalieri bardati appartenenti all'ordine di Calatrava. Muniti di lance, spade e scudi, sono coperti da una pesante cotta di maglia la quale è coperta da una tunica bianca mostrante il simbolo dell'ordine.

Cavalieri di Alcántara
Il secolo XII vede dapprima la partecipazione dei templari alla Reconquista navarro-aragonese e poi negli ultimi trent'anni la nascita, spesso a cavallo tra un regno e l'altro, di alcuni ordini specifici della penisola (Santiago, Calatrava, Alcantara, San Giorgio di Aljama poi divenuto di Montesa, Avis). L'Ordine Militare di Alcántara è un antico ordine monastico-militare spagnolo, inizialmente noto col nome di "ordine di San Julián del Pereiro", fondato nel 1156 dai fratelli Suero e Gómez Fernández Barrientosa: a imitazione dei templari, adottò la regola cisterciense; papa Alessandro III approvò i suoi statuti nel 1177.\n\nI Cavalieri di Alcantara sono formidabili macchine da guerra medievali, guerrieri dalla carica devastante votati alla Chiesa e impegnati in una crociata perpetua per ricacciare le orde arabe oltre le Colonne d'Ercole. Armati di lancia e scudo, non disdegnano la mischia, in cui si gettano sguainando le spade; e sebbene la loro irruenza non eguagli quella della controparte di Calatrava, possono comunque vantare un migliore equipaggiamento difensivo.
Cavalieri bardati appartenenti all'ordine di Alcántara. Muniti di lance, spade e scudi, sono coperti da una pesante cotta di maglia la quale è coperta da una tunica bianca mostrante il simbolo dell'ordine.

Guardia di Montesa
Nonostante la fiera resistenza dal re di Aragona, l'ordine dei Cavalieri Templari è stato costretto allo scioglimento. Re Jaume II persuase il Papa (Giovanni XXII) a trasferire le proprietà dei Templari ad un nuovo Ordine che si installo presso il castello di Montesa , nella regione di Valencia. Così l'Ordine di Santa Maria di Montesa nacque il 22 luglio del 1319 . L’Ordine raccoglieva i Cavalieri Templari per continuare la lotta contro i Mori ponendolo sotto la giurisdizione spirituale Cistercense.\n\nUsati come unità di élite nella Reconquista, questi guardiani dell'Ordine di Montesa sono al servizio diretto della Corona di Aragona; combattono strenuamente per la cristianità contro gli invasori almohadi, muniti di formidabili mazze, protetti da scudi e coperti da una pesante cotta. Si dimostrano ancora più devastanti dei predecessori di Calatrava e di Alcantara.
La versione appiedata dei Cavalieri di Montesa. Muniti di mazze, sono coperti da una pesante cotta di maglia la quale è coperta da una tunica bianca mostrante il simbolo dell'ordine.

Armeni di Cilicia
Gli Armeni sono senza dubbio il gruppo più folto di cristiani d'Outremer e dunque il più importante agli occhi degli Stati crociati che soffrono la mancanza di soldati. Combattendo spesso sotto ai loro signori o comandanti, le truppe armene hanno una reputazione di spietati guerrieri nell'Outremer, che fanno di loro delle truppe eccellenti. Questi arcieri sono protetti da un'armatura e dotati di un arco composito e di un'ascia.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni in Terrasanta.
Agguerriti arcieri cristiani dell'Outremer, corazzati ed armati di arco composito e ascia.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni in Terrasanta.

Guardie Mamelucche
Gli Hasham, letteralmente "guardie", sono Mammalucchi scelti che costituiscono la guardia del corpo ed il reggimento personale del sultano. Schierati solo dai sultani ricchi e potenti abbastanza da poterseli permettere, queste fidate truppe d'élite sono protette da pesanti armature di maglia ed armate di letali scimitarre con le quali trucidano i nemici del sultano.
Guardie del corpo ed il reggimento personale del sultano

Lancieri Siriani
Gli Al-Ashair sono dei guerrieri tribali nomadi siro-palestinesi e libanesi, reclutati principalmente come truppe di fanteria. In origine, questi fanti venivano assoldati in tempo di guerra come mercenari; successivamente divennero soldati regolari stabilitisi a fianco dei loro comandanti, ai quali era stata assegnata della terra. Questi guerrieri tribali sono armati di lancia, scudo ed un'armatura essenziale.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni in Terrasanta.
Guerrieri tribali nomadi siro-palestinesi e libanesi, armati di lancia e scudo.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni in Terrasanta.

Fanti Svevi
Gli Svevi della Germania sud-occidentale sono un popolo duro, considerato quasi una razza a se stante dal resto dei Germani. Con cotta di maglia e grandi spadoni a due mani, gli spadaccini svevi sono potenti unità di fanteria pesante, che pongono l'enfasi sull'attacco!\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni tedesche.
Muniti di spada a due mani ideali nel massacrare la fanteria.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni tedesche.

Giovani Guardie
Questi soldati regolari appartengono al sultano. Le "Sibyan Al-khass", o "Giovani Guardie", sono un gruppo di giovani guerrieri d'élite armate di arco composito, spada ed armatura di piastre. Sono in gran parte figli di soldati uccisi in combattimento, e sono determinati a seguire le gesta dei loro padri, per la gloria del Sultano!\n\nLe giovani guardie venivano addestrate duramente fin dall'infanzia in apposite caserme, le "sibyan". Qui i bambini ("amrad" o "murdan") iniziavano il loro lungo addestramento, per poi passare nelle "hujra" quando divenivano ragazzi ("shabab"). Erano seguiti da severi istruttori ("ustadhs") e fedeli servitori ("khuddam").
I Sibyan Al-khass, letteralmente le "Giovani Guardie", sono truppe d'élite armate di arco composito, spada ed armatura di piastre.

Cavalleggeri Iqta'dar
L’Iqta'dar (noto anche in Egitto come "al-muqta'un") è costituito da soldati che prestano servizio militare al loro emiro attraverso un sistema equivalente al sistema feudale, conosciuto con il nome di iqta'at. Secondo tale sistema, l'emiro paga i suoi uomini (essenzialmente dei vassalli) con della terra, normalmente incolta e proveniente da conquiste. \n\nEccellenti arcieri a cavallo, queste truppe sono in grado di scatenare letali nuvoli di frecce verso le formazioni nemiche, forti della loro mobilità e della loro pesante armatura.
Forti in battaglia, questi uomini costituiscono una cavalleria di tiratori ben protetta.

Guardie Mamelucche Appiedate
Gli Hasham, letteralmente "guardie", sono Mamelucchi scelti che costituiscono la guardia del corpo ed il reggimento personale del sultano. Schierati solo dai sultani ricchi e potenti abbastanza da poterseli permettere, queste fidate truppe d'élite sono protette da pesanti armature di maglia ed armate di letali scimitarre con le quali trucidano i nemici del sultano.
Questi guerrieri mamelucchi d'élite sono le guardie del corpo ed il reggimento personale del sultano.

Fanti Fiamminghi
Alla fine dell'VIII secolo le fiandre facevano parte del Sacro Romano Impero fondato da Carlo Magno, nei secoli successivi, i Paesi Bassi rimasero formalmente soggetti all'Impero, ma vi sorsero vari principati semi-indipendenti, molti fanti utilizzavano le picche ma i principati compresero la necessità di fornire supporto a tali fanti costituendo delle fila di fanteria in grado di ingaggiare altra fanteria utilizzando armi da taglio. \n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni fiamminghe.
Fanti delle Fiandre, molto abili contro altri fanti.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni fiamminghe.

Lancieri Iberici
Fanti iberici armati di lancia e scudo rappresentano la base di qualsiasi esercito, abili sopratutto in difesa e contro la cavalleria, sono dotati di leggere imbottiture, occorre però ricordare che per quanto siano coraggiosi costoro non sono dei soldati professionisti ma pur sempre gente del popolo.
Lancieri iberici con scudo, abili nella difesa.

Guerrieri Irlandesi
I "Ceitherne", letteralmente "gruppo di guerrieri", costituiscono il grosso della fanteria degli eserciti irlandesi. Reclutati da villaggi e città, questi soldati gaelici preferiscono combattere al fianco dei "Galloglaigh". Il loro armamentario è formato solitamente da qualunque cosa riescano a trovare, solitamente un'ascia ed uno scudo e, per i più fortunati, un'armatura.
Fanteria irlandese in armatura leggera, reclutata tra la gente dei villaggi locali, dotata di ascia e scudo.

Cavalleggeri Irlandesi
I cavalleggeri d'Irlanda o "hobiguir", solitamente impiegati come scudieri dei nobili irlandesi, sono anche degli abili guerrieri. Maestri nell'arte dell'equitazione, possono cavalcare senza briglie né sella, impugnando letali lance. Agili e veloci, evitano il combattimento ravvicinato, poiché sprovvisti di armatura e scudi.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni irlandesi.
Questi giovani scudieri sono ottimi cavallerizzi; non indossano molta armatura e sono veloci e letali.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni irlandesi.

Cavalieri Iberici
Queste unità di cavalleria dispongono di un equipaggiamento più carente rispetto ai cavalieri veri e propri, ma sono rapide e le loro pesanti lance possono risultare devastanti in carica. La loro tattica più efficace consiste nel caricare il nemico causando gravi perdite all'impatto, preferibilmente colpendo ai fianchi o alle spalle. Grazie alla loro velocità, possono poi disimpegnarsi e seminare gli inseguitori.
Rapidi e le loro pesanti lance possono risultare devastanti in carica

Cavalieri Berrovieri
I berrovieri erano definiti sgherri al soldo di un signore i quali avevano il compito di riscuotere i balzelli e spesso attuavano metodi violenti, questi uomini combattono a cavallo e formano un'abile fronte di cavalleria pesante utile per ingaggiare i tiratori nemici e decimare le unità in rotta.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni italiche.
Cavalleria pesante italiana, al soldo dei signori locali.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni italiche.

Balestrieri Guasconi
Chiunque è capace usare una balestra, e bastano poche settimane di pratica per diventare dei maestri, mentre l'arco richiede anni. Una volta addestrato, persino il più umile dei contadini è in grado di abbattere il più nobile dei re, questo i Francesi lo sanno bene e spesso usano le balestre contro la cavalleria e la lenta fanteria. Quest'arma è spesso considerata 'sleale' dai potenti.\n\nI migliori balestrieri reclutabili in terra di Francia si possono trovare in Guascogna. I comandanti delle bande mercenarie di Guascogna ("Brigand") stimano molto i propri balestrieri, che insieme ai Bidaut giavellottisti sono le due componenti dei feroci "scorticatori" del tardo medioevo, e li equipaggiano con armatura brigantina e con il grande scudo pavese. Inoltre, questi balestrieri sono muniti di spada per il corpo a corpo.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni francesi
Abili balestrieri guasconi, in grado di ingaggiare in corpo a corpo.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni francesi

Fanti Sudoviani
La popolazione sudoviana è una tribù indipendente, che ha raramente bisogno di allacciare rapporti con i propri vicini. Tuttavia, molti si sono ritrovati per scelta o per forza tra i ranghi di eserciti stranieri. Dotati di un equipaggiamento antiquato, il loro unico contributo alla battaglia è la quantità di uomini che schierano.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni polacche.
Dotati di un equipaggiamento antiquato, il loro unico contributo alla battaglia è la quantità di uomini che schierano.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni polacche.

Cappe Nere
"Chernye klobuki" è il nome russo dei "Karakalpak" i quali hanno assunto le usanze delle popolazioni slave abbandonando la provenienza turca; sono noti con il nome di "Black Hats" o "Black Hoods", ossia "Cappe Nere", la cui origine si deve al costume nazionale. I Chernye klobuki combattono a cavallo armati di arco compiendo attacchi fulminei e altrettanto rapide ritirate utilizzando quella che è la tattica usata dai Selgiuchidi e in seguito dai Mongoli. Essi non hanno rivali nella steppa e solamente un "Black Hat" può battere agevolmente un "Black Hat".\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni bulgare.
Fortissimi arcieri a cavallo di etnia turca.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni bulgare.

Fanti Kazanchis
Nelle desolate terre del volga le persone che possono permettersi un armatura non sono molte pertanto i governatori di queste regioni oltre ad utilizzare soldati armati pesantemente fanno largo usa di combattenti di leva. I Kazanchis sono uomini con un addestramento basilare e un altrettanto basilare armamento ma hanno una notevole forza d'animo in quanto non combattono per richhezza ma per la loro terra, sono considerati la spina dorsale degli eserciti del volga bulgaro.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni rus.
Fanti leggeri del Volga, dotati di lancia.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni rus.

Cavalieri Kobluki
I Kobluki sono una popolazione semi-nomade di origine turca insediatasi tra lo stato dei rus e i pecheneghi, generalmente combattono come forza di cavalleria negli eserciti russi. il loro nome è citato nelle cronache di kiev quando questa popolazione si stanziò nell'omonima regione, successivamente abbandonarono il carattere nomade insieme alle usanze turche e assimilarono le caratteristiche delle popolazioni locali. Se usati accortamente, grazie al loro bilanciamento tra corazza e velocità i Klobuki possono essere una spina nel fiano per gli eserciti nemici.
Cavalleria media, dotata di buone corazze ma comunque veloce, armata di lancia.

Cavalleggeri Mordvini
I mordvini sono una popolazione della russia centrale di origine ugrofinnica, punto di unione tra le culture slave e nordiche i suoi guerrieri indossano pesanti vesti per resistere al feroce inverno della steppa. Normalmente non utilizzano armature ma piuttosto delle vesti imbottite che provvedono alla duplice funzione di protezione corporale e dal freddo.\n\nI mordvini combattono con la sciabola e con notevole ferocia per difendere la loro terra natia, possono essere usati come cavalleria leggera con compiti di scout e inseguimento poichè dato il loro equipaggiamento non resisterebbero a lungo contro truppe pesantemente armate sebbene possano infliggere comunque gravi perdite.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni bulgare.
Cavalleria leggera equipaggiata di spada.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni bulgare.

Nobili Bulgari
I Bulgari sono una popolazione di origine ugrofinnica originaria dell'Asia centrale e stabilitasi sulle regioni del Basso Volga verso la fine del II secolo d.C. In seguito molte tribù bulgare emigrarono nei Balcani (VII secolo d.C.) dove fondarono l'Impero Bulgaro, destinato a lotte secolari con l'Impero Bizantino. I Bulgari rimasti nella regione del Volga (Grande Bulgaria o Bulgaria Antica) fondarono un potente khanato e adottarono la religione islamica nel X secolo. I nobili bulgari, simili alla loro controparte degli eserciti russi, sono protetti pesantemente da armature di scaglie; per tradizione la loro abilità con l'arco è molto elevata e ciò porta questi guerrieri ad essere letali sia dalla distanza si a in corpo a corpo.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni bulgare.
Nobili bulgari, abili arcieri a cavallo, utili anche nelle mischie.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni bulgare.

Cacciatori Novgodoriani
L'arcieria è un'abilità legata alla sopravvivenza: aiuta a portare del cibo in tavola, sempre che l'arciere non venga condannato per bracconaggio! In battaglia, la stessa abilità può abbattere un uomo in armatura, inoltre i cacciatori portano con se sempre una lancia da usare nel caso si incontrino belve feroci o cavalieri nemici.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni novgodoriane.
Arcieri molto abili e dotati di lancia per gli attacchi in mischia.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni novgodoriane.

Balestrieri Mercenari Novgodoriani
Nonostante l'influenza dei popoli slavi, le genti di Novgorod preferiscono utilizzare strumenti occidentali: è così che molti vengono addestrati nell'uso delle balestre assai efficaci e dal breve tempo di addestramento. I balestrieri mercenari "Arbalet" usano le ominime balestre d'acciaio e sono efficaci tanto quanto la loro controparte occidentale, ma sono anche abili nel corpo a corpo.
I balestrieri mercenari Arbalet sono efficaci tanto quanto la loro controparte occidentale ma sono anche abili nel corpo a corpo.

Lancieri Mercenari Rus
I lancieri mercenari rus, noti comunemente col nome di "Ukhodniki", sono uomini esperti, in grado di rinforzare le armate russe (in gran parte composte da contadini asserviti). Sono ben corazzati, indossano corazze lamellari e efficaci scudi, sono ottimi contro la cavalleria anche se non riescono a tenere testa facilmente a fanti meglio corazzati e addestrati.
Unità rus mercenarie armate di lancia, molto utili contro la cavalleria.

Cavalieri Novgodoriani
A differenza del principato di Vladimir, la gente di Novgorod ha subìto molta più influenza dalla cultura occidentale; scontrandosi contro Svedesi e Teutonici, i Novgorodiani hanno adottatto parecchie tattiche europee tra le quali l'uso della cavalleria pesante: i "Kopejshiky" sono soldati armati pesantemente con il compito di condurre cariche decisive per mandare in rotta il nemico al pari dei cavalieri in armatura di piastre europei.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni rus e novgodoriane.
Soldati armati pesantemente con il compito di condurre cariche decisive.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni rus e novgodoriane.

Corsari Novgodoriani
A Novgorod il potere della marina militare è nelle mani degli "Ushkuinik", veri corsari del nord, ultima eredità dell'epopea vichinga nelle terre russe. Il loro nome deriva da "ushkui", una piccola nave finnica a fondo piatto, molto utilizzata da questi marinai per risalire i fiumi. Le spedizioni navali degli Ushkuinik iniziarono già nel X secolo: tra le città e i villaggi investiti dalla loro furia vi furono molti insediamenti finnici, lituani e rus'. A partire dal '300 questi terribili corsari si organizzarono in una vera corporazione guidata dai più influenti boiari di Novgorod.\n\nQuesti temibili guerrieri sono soldati esperti, con il duplice compito di proteggere le imbarcazioni e effettuare rapide incursioni sulle coste e lungo i fiumi navigabili, razziando qualunque cosa di valore e tempestando il nemico dalla distanza, con i loro potenti archi. Non temono però lo scontro aperto, e si rivelano utili nelle battaglie grazie alle cotte di maglia e alle terribili mazze con cui schiantano l'avversario.
Corsari di Novgorod, armati pesantemente e dotati di arco e mazza, con il compito di proteggere la flotta e depredare le coste nemiche.

Milizia Comunale
Gli Italiani hanno passato anni a combattersi tra loro e a contrastare armate normanne, imperiali e francesi. Pertanto, la loro fanteria è superiore a molte truppe appiedate, ed è dotata di armature imbottite, lance e scudi. Forse a questi fanti manca il 'tocco' dei professionisti induriti, ma sono affidabili.
Fanteri dotata di armature imbottite, lance e scudi abile contro la cavalleria e molto efficace se disposta i formazione con truppe simili.

Lancieri Lotaringi
Qualunque cosa dicano i cronisti su spade e asce, la lancia è un'ottima arma ed è più economica. Un guerriero in cotta di maglia armato con lancia e scudo può misurarsi con la maggior parte dei fanti ed è ben capace di difendersi contro la cavalleria.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni tedesche.
Guerrieri in cotta di maglia armato con lancia e scudo.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni tedesche.

Armigeri
Coloro che aspirano a una posizione sociale migliore sono spesso guerrieri temprati, giacché la guerra può fare la fortuna di molti. Non essendo ancora ricchi, gli armigeri indossano cotte di seconda mano, sottratte ai cadaveri (o semplicemente di foggia antiquata). Impiegano spade a lama larga e scudi, il che li rende efficaci sia in attacco che in difesa.
Impiegano spade a lama larga e scudi, il che li rende efficaci sia in attacco che in difesa.

Arcieri Turingi
Gli arcieri turingi sono tra i migliori e possono investire con una selva di frecce bersagli molto distanti. Possono abbattere persino i cavalieri, giacché le acuminate punte di freccia che impiegano sono capaci di trapassare gran parte delle armature. Questi arcieri danno il meglio di sé quando il nemico è costretto ad attaccare e viene bersagliato a morte, per poi essere finito nel corpo a corpo. Gli arcieri turingi sono tiratori migliori dei comuni contadini e possono investire con una selva di frecce bersagli molto distanti, ma ciò che davvero li distingue dagli arcieri contadini è la maggiore efficacia nella mischia.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni tedesche.
Questi arcieri danno il meglio di sé quando il nemico è costretto ad attaccare e viene bersagliato a morte.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni tedesche.

Contadini
Il Contado è il territorio sul quale ogni città dell'Italia medievale esercitava il proprio controllo e la cui massima estensione corrispondeva di solito con i confini della relativa circoscrizione ecclesiastica, pertanto necessitava di una milizia formata da popolani con il compito di mantenere l'ordine e fornire una base difensiva sebbene non rappresentasse una seria minaccia per gli eserciti invasori. \n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni lombarde.
Popolani armati alla bel e meglio che forniscono pero una numerosa fonte di difesa.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni lombarde.

Contadini Francesi
La vita al livello più basso della società medievale non è né facile né salutare. In tempo di guerra, i contadini francesi vengono strappati ai campi e arruolati a forza e, se sono fortunati, muniti di un qualche tipo di arma. Non sorprende che siano truppe indisciplinate molto più inclini alla fuga che al combattimento; sorprende invece la loro capacità di opporsi efficacemente alla cavalleria media e leggera, se schierati in buon numero.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni francesi.
Truppe di lancieri contadini, utili se schierati in gran numero.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni francesi.

Balestrieri Polacchi
La balestra si può imparare a usare in poche settimane, ma non è un'arma perfetta. Richiede lunghi tempi di ricarica e chi la usa è vulnerabile durante questa operazione tuttavia il raggio d'azione, la potenza e la facilità d'uso ne hanno fatto un'arma usata efficacemente contro le forze di varie nazioni .
Balestrieri abili dalla distanza occorre tenerli lontano dalle mischie.

Spadieri Polacchi
Si tratta dei cavalieri meno abbienti e di basso rango che accompagnano la nobiltà in guerra. Non sono in grado di permettersi un'armatura di piastre, ma indossano brigantine o armature di pelle rinforzata da metallo e sono armati di spada . Possono essere considerati l'equivalente dei loro pari feudali occidentali.
Fanti appiedati abili con la spada.

Alabardieri Polacchi
L'alabarda è un'arma terribile di origine tedesca e, nelle mani di un esperto guerriero, può sventrare un cavallo o dimezzare un uomo con un sol colpo. È l'arma ideale per le truppe d'assalto che devono penetrare le schiere e le fortificazioni nemiche. Gli alabardieri polacchi provengono dalle regioni occidentali germanizzate e indossano moderne armature a piastre.
Truppe d'assalto che devono penetrare le schiere e le fortificazioni nemiche.

Spadaccini Iberici
Rinomati adepti della spada, questi soldati di fanteria sono protetti da una buona armatura leggera. Dotati di un piccolo scudo rotondo e di lame a doppio taglio, questi spadieri sono in grado di portare distruzione tra le truppe meno preparate e peggio equipaggiate. Devono tuttavia guardarsi dalla cavalleria.
Fanteria protetta da una buona armatura leggera e dotati di spade.

Berrovieri
I berrovieri erano definiti sgherri al soldo di un signore i quali avevano il compito di riscuotere i balzelli e spesso attuavano metodi violenti, questi uomini spregiudicati utilizzano delle mazze con le quali convincono i loro interlocutori e affrontano le battaglie poichè in tempo di guerra sono una forza molto utile vista la loro propensione alla battaglia.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni italiche.
I berrovieri erano definiti sgherri al soldo di un signore, questi uomini spregiudicati utilizzano delle mazze.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni italiche.
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Balestrieri Besteiros
Le nazioni iberiche sono famose per le loro truppe arruolate nelle campagne. I "besteiros", noti anche come "aventuros", sono tra questi, armati in modo leggero riescono però a essere molto utili negli attacchi dalla distanza, un comandante accorto li utilizzerebbe insieme ad altre truppe poiché in corpo a corpo non resisterebbero a lungo contro altre truppe.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni iberiche settentrionali.
Armati in modo leggero, utili negli attacchi dalla distanza.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni iberiche settentrionali.

Guardia Saracena
Questi guerrieri sono i discendenti degli Arabi che occuparono per lungo tempo la Sicilia e l'Italia meridionale; ora appartengono al multietnico regno normanno, presso cui prestano servizio come ottima guardia appiedata. Indossano armature leggere e resistono meglio di molti altri alla calura del Mezzogiorno; possono tener testa a molti altri tipi di fanteria ma devono guardarsi da unità più corazzate.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nell'Italia meridionale.
Efficaci combattenti saraceni, abili nel corpo a corpo.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nell'Italia meridionale.

Fanti Saraceni
Questi uomini, detti "Saraceni" (dall'arabo "Sharqiyyùn", ossia "orientali"), sono ben disciplinati rispetto ai loro equivalenti franchi o crociati. Indossano buone armature, non troppo pesanti per non soffrire il calore desertico. Gestiti a dovere, possono tener testa a molti altri tipi di fanteria ma non possono reggere il confronto contro le cavallerie pesanti.
Efficaci combattenti saraceni, abili nel corpo a corpo.

Cavalleggeri Romei
Addestrati in tutto l'impero questi cavalleggeri venivano designati alla scorta delle carovane dei mercanti, con il loro armamento leggero sono ideali a tenere lontana la cavalleria da tiro nemica.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni bizantine.
Cavalleggeri utili nel tenere lontano i tiratori avversari siano essi a cavallo od appiedati.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni bizantine.

Milizia Cittadina
Le milizie sono rifornite e finanziate dalle città in espansione, in particolare dalla classe mercantile. I miliziani usano temibili armi ad asta che possono danneggiare gravemente i nemici, ma il loro addestramento non è sempre di alto livello. Combattono validamente contro i soldati di livello inferiore, ma non reggono il confronto con i guerrieri professionisti.
I miliziani usano armi ad asta che possono danneggiare gravemente i nemici la loro vera forza però sta nel numero.

Giavellottisti Slavi
L'assenza di armatura è una consuetudine tra i guerrieri slavi, specialmente per coloro che provengono dagli strati medio-bassi della società. Questi giavellottisti bersagliano gli avversari dalla distanza e possono mettere in difficoltà nemici ben più corazzati di loro; se necessario, si gettano con ardore nella mischia, armati di ascia. I "voje" sono guerrieri coscritti al servizio di molti signori orientali. Armati alla leggera, formano buone unità di fanteria leggera a basso costo efficaci se utilizzate in massa.
Unità di fanteria leggera a basso costo utile in massa, armata di giavellotti e ascia per la mischia.

Cavalieri Pesanti Romei
I "Kavallarioi" sono le fondamenta della cavalleria romea. Più economici e leggeri dei catafratti, sono comunque ben protetti e capaci di devastanti cariche contro ogni tipo di nemico. Una tattica favorita è quella di usare gli arcieri per indebolire la formazione nemica prima di una carica.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni bizantine.
Ben protetti e capaci di devastanti cariche.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni bizantine.

Fanti Ungheresi
Il nome dei "jobbagy" deriva da un'unità ungherese di terra e in tempo di guerra essi vengono chiamati dai nobili e dalle città a seconda dell'estensione dei loro possedimenti terrieri. Sono simili ai contadini di altre nazioni: fanteria base e a buon prezzo.
Sono simili ai contadini di altre nazioni: fanteria base e a buon prezzo.

Giavellottisti Cumani
I giavellottisti cumani adottano a piedi la tattica dei signori a cavallo. Compongono unità di fanteria leggera molto versatili, capaci di bersagliare il nemico coi giavellotti alla corta distanza e di impegnarsi in schermaglie corpo a corpo.
Unità di fanteria leggera molto versatile, armata di giavellotti.

Fanti della Steppa
I Fanti della Steppa sono truppe addestrate ed equipaggiate meglio della milizia contadina. Queste truppe sono munite di spada, armatura leggera e scudo, e si rivelano utili nei confronti degli arcieri e di altri tipi di fanteria leggera.
Guerrieri appiedati, dotati di armatura leggera, scudo e spada.

Lancieri Kankali
I "Kankali" sono una popolazione di ceppo turco, originariamente un clan appartenente alla confederazione dei Pecenighi. Dopo la sconfitta dei Pecenighi ad opera dei Cumani, i Kankali divennero una casta guerriera al loro servizio; alcuni di loro preferirono invece unirsi all'Impero Corasmo.\n\nFisicamente tra i più imponenti della loro stirpe, i Kankali erano descritti come lanceri temibili e temerari. Anche se i Cumani preferiscono combattere in sella, essi comprendono che un modo efficace per contrastare la cavalleria sia l'utilizzo dei lancieri; così chi non può permettersi un cavallo viene arruolato come forza difensiva principale.
Abili lancieri Kankali, una popolazione di ceppo turco, utili contro la cavalleria.

Lancieri Rus
I lancieri pesanti rus sono guerrieri esperti, a proprio agio sul campo di battaglia. Sono ben corazzati, indossano corazze lamellari e efficaci scudi, possono resistere ad attacchi che disperderebbero altre unità e sono ottimi nel contrastare le cavallerie.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni rus, bulgare, novgodoriane.
Guerrieri esperti, a proprio agio sul campo di battaglia.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni rus, bulgare, novgodoriane.

Lancieri Norreni
I lancieri sono utili quasi in tutti gli eserciti, in particolare contro la cavalleria e, a differenza di altri tipi di truppe, possono impegnare le prime due file, proprio grazie alle lance ("spjót"). Difficilmente resistono a lungo contro soldati professionisti, ma possono dare una bella scossa alla cavalleria, fino a quando riescono a mantenere la formazione.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni scandinave.
Lancieri scandinavi abili contro la cavalleria.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni scandinave.

Cavalleggeri Slavi
Gli abitanti della steppa della Russia Bianca, o Bielorussi, imparano a cavalcare non appena muovono i primi passi; assieme alla caccia, questa è un'abilità indispensabile alla loro sopravvivenza, sia in tempo di pace che in guerra. Formano impareggiabili unità di cavalleria leggera e sono esperti nell'uso di diverse armi. È consigliabile impiegarli per azioni di molestia e per gli inseguimenti.
Unità di cavalleria leggera bielorussa delle steppe, in forza presso rus' e magiari..

Fursan del Sultano
Tra tutti i Fursan ("cavalieri" in Arabo), il palazzo del Sultano d'Egitto seleziona i guerrieri più abili e fedeli per comporre la guardia degli Hujariyya. Questi Faris d'elite sono in gran parte beneficiari dell'iqta'at o figli di soldati uccisi in combattimento. Ben addestrati ed equipaggiati, sono paragonati da molti ai cavalieri pesanti cristiani. Combattono con lancia, spada e scudo.
Ben addestrati ed equipaggiati, sono paragonati da molti ai cavalieri cristiani.

Servienti Magiari
Si tratta di cavalieri che accompagnano la nobiltà in guerra costituendo una buona forza d'urto simile alla controparte occidentale. Non sono in grado di permettersi un'armatura di piastre, ma indossano cotte di maglia e armature a scaglie e sono armati di spada e lancia. La carica di queste truppe addestrate nelle tattiche della cavalleria pesante è comunque devastante.
Cavalleria pesante ungherese, dalla formidabile carica.

Bellatores
Nella società medievale la suddivisione gerarchica era molto chiara, la popolazione era suddivisa in oratores, laboratores e bellatores: a questi ultimi era assegnato il compito di prendere le armi contro i nemici e difendere i possedimenti del proprio signore. Sono soldati esperti e induriti dalle molte battaglie che dedicano la gran parte del loro tempo all'addestramento con le armi.
Fanteria addestrata abile contro altri fanti.

Arcieri Magiari
Quando il popolo nomade dei Magiari si stanziò nelle pianure ungheresi, alcuni di essi mantennero lo stile di vita nomade. Questa predisposizione culturale rende i Magiari degli eccellenti arcieri, in grado di far piovere frecce sui nemici restando a distanza, sono dotati di arco composito e armatura leggera.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni magiare.
Dotati di arco composito e armatura leggera.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni magiare.

Balestrieri Novgodoriani Corazzati
Le genti di Novgorod hanno da tempo apprezzato e intuito il potenziale tattico della balestra: molti vengono addestrati in breve tempo al suo uso e alcuni si specializzano diventando dei tiratori formidabili. La balestra che utilizzano, detta Arbalet, è dotata di arco in acciaio e resiste molto meglio al gelo del nord. Adattando il connubio armatura e arma da tiro, questi uomini sono molto temibili sul campo di battaglia, decimano dalla distanza i nemici e se necessario li ingaggiano in corpo a corpo non avendo nulla da temere grazie al loro equipaggiamento e addestramento.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni rus e novgodoriane.
Tiratori eccellenti spietati anche nella mischia.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni rus e novgodoriane.

Arcieri Slavi
Originari dell'est, questi slavi si sono spinti via via verso ovest prestando servizio sotto molti signori diversi; sono abili arcieri ma non è saggio mandarli in uno scontro in mischia.
Abili arcieri slavi, non consoni per le mischie.

Miliziani Ahdath
Coraggiosi e fedeli seguaci del profeta, questi uomini sono stati arruolati tra la popolazione rurale. Arruolati dalle loro fattorie per servire come guardie nelle città, raramente questi uomini riescono a rivedere la terra natia. Siccome sono uomini che possiedono un qualche patrimonio agricolo si possono permettere delle leggere protezioni le quali svolgono egregiamente la loro funzione anche nel rovente deserto.
Uomini alla difesa delle città.

Baroni Norvegesi
I cavalieri norvegesi sono i seguaci del Re e lo servono come guardia del corpo e corpo personale in tempo di pace, mentre combattono al suo fianco in guerra. Essendo guerrieri professionisti, sono unità di cavalleria di classe superiore, ben corazzati e armati di ascia; molto più efficaci e più costosi dei comuni cavalleggeri, i quali sono chiamati a combattere solo in tempo di guerra.\n\nSono membri dell'alta nobiltà norvegese, i cosiddetti "lendmenn", e sono comandati direttamente dagli "Jarl", o conti (il più alto titolo dopo quello del sovrano). Fin dall' XI secolo, i lendmenn sono dei baroni con pieni poteri militari sui propri distretti, e costituiscono l'elite dell'Hird (guardia del corpo nobiliare) in battaglia.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni scandinave.
Cavalieri professionisti, sono un'unità di fanteria di classe superiore, ben corazzata e armata di ascia.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni scandinave.

Fanti Pesanti Norvegesi
I cavalieri norvegesi sono i seguaci del Re e lo servono come guardia del corpo e corpo personale in tempo di pace, mentre combattono al suo fianco in guerra. Essendo guerrieri professionisti, sono unità di fanteria di classe superiore, ben corazzati e armati di ascia; molto più efficaci e più costosi dei comuni lanceri, i quali sono chiamati a combattere solo in tempo di guerra.\n\nIn genere i cavalieri appiedati sono membri della media nobiltà norvegese e vengono detti "skutilsveinr" o "riddarar". Sono comandati dall'alta nobiltà norvegese, i cosiddetti "lendmenn". Fin dall' XI secolo, i lendmenn sono dei baroni con pieni poteri militari sui propri distretti, e costituiscono l'elite dell'Hird (guardia del corpo nobiliare) in battaglia.
Guerrieri professionisti, sono un'unità di fanteria di classe superiore, ben corazzata e armata di ascia.

Sagittari
Mentre la gran parte dei contadini in Europa veniva coscritta, se necessario con la forza, alcuni accolsero volentieri l'idea di viaggiare e guadagnarsi una paga. I loro archi, sono quindi efficaci contro molte truppe per via dell'abilità raggiunta da questi uomini. Questi arcieri sono anche muniti di coltello per difesa personale, ma andrebbero tenuti lontano dalla mischia, dalla quale comunque fuggirebbero.
Abili arcieri da tenere lontani dalle mischie.

Compagnia del Basileus
La compagnia del Basileus, Basilike Hetaireia, finanziata direttamente dall'imperatore è composta unicamente da soldati greci comandati dal megas hetaireiarches. Abili nell'uso della lancia, costituiscono uno scudo a difesa dell'Impero e combattono fino alla morte pur di rendere sicuro il sovrano, questi uomini costituiscono un problema per qualunque nemico di Bisanzio. Equipaggiati di cotta di maglia e scudo.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni bizantine.
Abili nell'uso della lancia, costituiscono uno scudo a difesa dell'imperatore.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni bizantine.

Figli dei Capi
Creato dal basileus Alessio I Comneno sul finire dell'XI secolo, il reggimento degli "archontopouloi" (o "archontopoulai"), letteralmente i "figli dei comandanti", è costituito da circa 2.000 intrepidi cavalieri arruolati tra gli orfani dei soldati caduti sul campo ed è impiegato come guardia a cavallo del sovrano. Ben addestrata ed avvezza alla disciplina, questa cavalleria d'élite è in grado di sferrare attacchi micidiali contro le formazioni nemiche; il suo coraggio è incredibile e preferisce la morte alla fuga, come dimostrò durante il suo battesimo del fuoco nel 1090, anno della sua istituzione, quando perse 300 uomini a causa di un'imboscata dei Peceneghi. Come s'addice al loro rango, queste truppe sono protette da armature pesanti d'alta qualità e combattono con lancia e spada.
Cavalleria pesante d'élite, costoro sono protetti da armature pesanti d'alta qualità e combattono con lancia e spada

Calarisi
Le vaste lande dell'Europa orientale sono popolate da duri e fieri uomini, superiori ai comuni villici coscritti. Costoro sono cavalleggeri di origine cumana, armati alla leggera con giavellotti, spada e scudo. Le loro armi possono infliggere gravissimi danni, perfino contro truppe superiori, e le armature leggere che portano offrono loro una discreta protezione. Detto questo, sono sempre dei contadini, che possono preferire la fuga alla battaglia!
Cavalleria leggera cumana da schermaglia, armata di giavellotti, spada e scudo.

Arcieri Mamelucchi
I Mamelucchi, sono una casta di schiavi guerrieri. Quasi senza eccezione, le loro truppe sono ben addestrate e organizzate. I loro arcieri sono ottimi tiratori, capaci di annientare i nemici più lenti e di difendersi in corpo a corpo, anche se non dovrebbero indulgere troppo in questa tattica.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni egiziane.
Ottimi tiratori, capaci di annientare i nemici più lenti e di difendersi in corpo a corpo.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni egiziane.

Faris
Per chi combatte nel deserto, la velocità è una protezione migliore dell'armatura, che servirebbe solo ad arrostire chi l'indossa sotto il sole rovente! I "Faris" (dall'arabo, semplicemente "cavaliere") sono cavalieri d'onore e guerrieri di professione, sono rapide truppe da usate per proteggere i fianchi dell'esercito, per tener lontani gli arcieri e per inseguire e annientare i nemici in fuga. Non sono adatti però a scontri in mischia prolungati.
Rapide truppe a cavallo, usate per proteggere i fianchi dell'esercito.

Giavellottisti Islamici
I giavellottisti islamici sono i forti e fieri membri delle tribù d'arabia. Abituati alla vita dura, questi feroci combattenti sono eccellenti come schermagliatori. Scagliano giavellotti con grande perizia, indebolendo le unità nemiche e scompaginando le formazioni, ma se la situazione lo richiede sono in grado di entrare in corpo a corpo.
Feroci combattenti sono eccellenti come schermagliatori

Faris appiedati
Il loro nome in arabo significa "cavaliere" e i faris sono l'equivalente dei cavalieri cristiani, capaci di battersi sia a piedi che a cavallo. Sono combattenti professionisti ben addestrati ed equipaggiati, ma non tanto quanto i loro omologhi "franchi".
Combattenti professionisti ben addestrati ed equipaggiati.

Cavalleggeri Berberi
Reclutati tra i Berberi della regione del Jijel (odierna Algeria), i Kutama sono la più grande confederazione Sanhaja del Maghreb e rappresentano un'importante corpo militare negli eserciti moreschi e egiziani. Questi uomini sono validi cavalleggeri, in grado di inseguire gli arcieri a cavallo, scompaginare la fanteria e aggirare le ali degli schieramenti. Possono anche indossare armature più robuste per affrontare cavalieri pesanti. Sebbene siano abituati a un clima caldo, non sono da considerarsi truppe da deserto.
Cavalleria leggera berbera, in grado di inseguire gli arcieri a cavallo, scompaginare la fanteria e aggirare le ali degli schieramenti.

Cavalleggeri Turchi
Detti "Artukogullari", questi guerrieri (come molti popoli dell'Est) sono ottimi arcieri a cavallo, il cui stile di combattimento richiede grande abilità in sella e nell'uso dell'arco. Essi tempestano di frecce i nemici restando a distanza di sicurezza, giacché sono vulnerabile nel combattimento ravvicinato - cosa che un comandante accorto ricorda bene!\n\nLa dinastia "Artukulu", di stirpe turca Oghuz, visse in Medio Oriente tra il XI e il XIII secolo, inizialmente regnando sovrana su alcune regioni armene, siriane e iraqene e successivamente come governatori al servizio degli Zenghidi e dei Selgiuchidi.
Tempestano di frecce i nemici restando a distanza di sicurezza.

Armati
Gli Ajnad (ossia "armati") sono uomini che non si possono permettere un cavallo per via del loro rango ma che tuttavia sono equipaggiati meglio delle truppe di leva; armati di mazza, possono fornire un adeguato supporto ingaggiando le fanterie nemiche avendo cura di non mandarli contro truppe eccessivamente corazzate.
Mazzieri abili contro la fanteria ma in difficoltà contro truppe eccessivamente corazzate.

Balestrieri Andalusi
Nella spagna moresca i signori musulmani sono costantemente in contatto coi i loro vicini cristiani e di conseguenza ne adottano le tecniche, così anche se notoriamente prediligono l'arco gli Andalusi son diventati buoni balestrieri. Molti tra i balestrieri andalusi hanno vissuto sottomessi ai cristiani per molto tempo, prima della conquista almohade, per questo sono noti col nome "Mudéjar" (antico castigliano, derivante da "Mudajjan", ossia "sottomessi").\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni iberiche meridionali.
Balestrieri abili sia dalla distanza che in corpo a corpo.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni iberiche meridionali.

Arcieri Catafratti
I "toxotai kataphraktoi" (ossia: gli arcieri catafratti), originari dell'epoca dell'Impero Romano, ancora adesso vengono reclutati dal ceto medio romeo e georgiano, formando unità di cavalleria ben addestrate e disciplinate. Questi uomini sono molto abili anche con l'arco e sono pesantemente corazzati viste le pesanti armature che proteggono loro e i loro destrieri, essi costituiscono delle truppe d'assalto praticamente inarrestabili. Ma la loro potenza ha un prezzo: sono lenti, se paragonati ad altre unità di cavalleria, cosa che è di ben poco conforto ai loro nemici!\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni turche.
Arcieri a cavallo pesantemente corazzati.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni turche.

Spadieri Miliziani
Con lo sviluppo dei centri urbani, cresce anche il loro bisogno di difesa. Alcune città dispongono di forze armate locali, usate in origine come milizia di frontiera (in greco akra), soprattutto in Anatolia, reclutate fra apprendisti e avventurieri. Benché l'addestramento di questi combattenti sia limitato, essi dispongono di armi che danno un vantaggio contro le truppe corazzate, e sono più disciplinati dei contadini.
Spadieri della milizia, utili contro le truppe corazzate, molto disciplinati.

Cavalieri Latini
La scarsità di truppe valide nei territori di Outremer rende questi cavalieri latini ancora più preziosi del loro effettivo valore militare. La Terra Santa è organizzata su base feudale e le sue fortezze sono quasi sempre tenute sul piede di guerra. Molte fortezze crociate vengono presidiate da questi armigeri, dai sergenti dell'ordine e dai fratelli cavalieri. Mercenari, turcopoli e siriani, arruolati e condotti in battaglia direttamente dagli ordini militari coadiuvano i presidi fortificati con operazioni di periodica perlustrazione delle vie carovaniere. \n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni di Terrasanta.
Armigeri feudali professionisti, arruolati con lo "scutage" (pagamento in denaro). \n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni di Terrasanta.

Cavalieri Gerosolimitani
Sui mantelli bianchi dei Cavalieri, la croce gerosolimitana (di Gerusalemme) campeggia sul lato sinistro. Era la croce di Goffredo di Buglione, l’emblema cavalleresco cristiano più antico. Una croce grande centrale e quattro più piccole nei suoi quadranti rappresentano le cinque piaghe della crocifissione. La consegna degli “speroni” e l’imposizione della “spada” all’investitura sono i risvolti equestri e militari dell’ordine, i cui guerrieri sono scelti tra le milizie crociate per il loro valore e il loro impegno. \n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni di Terrasanta.
Intrepidi cavalieri, si impegnano alla difesa del Santo Sepolcro e dei luoghi Santi, sotto il comando del re di Gerusalemme. \n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni di Terrasanta.

Guardia Gerosolimitana
Sui mantelli bianchi dei Cavalieri, la croce gerosolimitana (di Gerusalemme) campeggia sul lato sinistro. Era la croce di Goffredo di Buglione, l’emblema cavalleresco cristiano più antico. Una croce grande centrale e quattro più piccole nei suoi quadranti rappresentano le cinque piaghe della crocifissione. La consegna degli “speroni” e l’imposizione della “spada” all’investitura sono i risvolti equestri e militari dell’ordine, i cui guerrieri sono scelti tra le milizie crociate per il loro valore e il loro impegno. \n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni di Terrasanta.
Intrepidi cavalieri appiedati, si impegnano alla difesa del Santo Sepolcro e dei luoghi Santi, sotto il comando del re di Gerusalemme. \n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni di Terrasanta.

Cavalieri di Masovia
I cavalli del ducato di Masovia e Cuiavia sono grandemente apprezzati anche dai cavalieri teutonici, una delle migliori cavallerie di attacco in linea del tempo. Ovviamente questi cavalli vengono impiegati anche dai polacchi che li cavalcano con equipaggiamenti a imitazione dei loro bellicosi vicini lituani. In genere questi cavalieri provengono dal ducato di Masovia e Cuiavia, dalle vicine terre settentrionali di Kulm e da quelle meridionali di Dobrin, sebbene non manchino cavalieri provenienti anche dalla Grande Polonia, Lusazia, Slesia e Piccola Polonia. \n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni polacche.
Cavalleria della pianura polacca armati alla leggera. \n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni polacche.

Miliziani Andalusi
Truppe inizialmente impiegate dai regni di Taifa tra il 1144 ed il 1170, e successivamente anche dagli Almohadi. Conta fra i suoi ranghi numerosi "Mudajjan" (letteralmente: "sottomessi"), appellativo dato dagli Almohadi ai musulmani di Al-Andalus, per lungo tempo sottomessi ai Cristiani prima della conquista almohade. Caratteristica della Reconquista non sono più soltanto i capi locali che giungono da "castella" e da "castra", ma anche milizie urbane.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni iberiche meridionali.
Armati di lancia e scudo, di qualità molto variabile possono rivelarsi molto utili, anche se non determinanti. \n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni iberiche meridionali.

Alabardieri miliziani
Miliziani armati di alabarda, questo sinistro strumento di guerra presenta innumerevoli varianti e nomi: Swiss o French Vogue, Halberd, Gisarne, Broad Bill. Viene brandita a due mani e scagliata dall'alto verso il basso con grande violenza. A partire dal XIV secolo viene ampiamente e per lungo tempo impiegata. La corona inglese la adotta come arma di rappresentanza delle guardie di palazzo, benchè la sua effettiva utilità bellica venga, a poco a poco, sostituita dalla picca, essa rimane la prima vera risposta allo strapotere delle cavallerie feudali.
Sergenti alabardieri della milizia, questi armigeri miliziani testimoniano anche l'ascesa di nuove classi sociali nelle città.

Briganti Inglesi
Nel tardo medioevo, le commissioni di "array" delle contee vengono incaricate di arruolare contingenti di fanteria fra gli uomini validi. A partire da Edoardo I, la corona sempre più spesso si affida al servizio di mercenari reclutati per contratto. Le commissioni di "array" cercano nelle contee occidentali e nel Galles, specialisti nel tiro con il "longbow", e tale obbligo generale torna periodicamente in vigore per i timori di un'invasione dal mare o per l'insicurezza delle frontiere con la Scozia. Vulnerabili in campo aperto, risultano efficaci negli aguati tesi fra le fitte querce dei vasti territori boscosi dell'Inghilterra centrale e occidentale.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni britanniche.
Arcieri armati di longbow,come protezione si affidano ad uno scarso corredo.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni britanniche.

Guerrieri Leidangr
Durante l'età medievale i vichinghi sono diventati sempre più soldati feudali, benché alcuni di essi siano ancora legati alle antiche tradizioni; la leva contadina o il mercenariato locale assicura ai signori il servizio dei "Leidangr", guerrieri rudi e selvaggi che vivono per combattere tanto in un'armata quanto in piccole bande da razzia. L'antica Legge di Gulating (XI-XII secolo) regolava l'equipaggiamento dell'unità: ascia e scudo rotondo. Erano impiegati perlopiù nel controllo delle coste.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni scandinave.
Armati di ascia e scudo tondo, talvolta l'ascia viene scagliata a distanza ravvicinata.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni scandinave.

Puledri
Miliziani delle città d'Outremer. I cosiddetti "poulains" (puledri). La seconda generazione nata in Outremer dai primi crociati, sentono questa terra come propria, cercano l'integrazione con la società locale e adottano usi e costumi orientali scandalizzando pellegrini, cavalieri e prelati animati da zelante spirito crociato. A causa dei frequenti atti di intolleranza dei nuovi arrivati la borghesia ebraica e musulmana è costretta ad emigrare, indebolendo l'economia urbana della Palestina, e la coesione e il morale di queste milizie. Più adatte a mantenere l'ordine pubblico che ad affrontare battaglie, possono essere efficacemente impiegati in azioni di razzia contro inermi contadini saraceni e poco più, generalmente inaffidabili se impiegati nelle spedizioni in territorio nemico.
Possono risultare di relativa efficacia se equipaggiate in maniera da fornire sufficiente protezione.

Razziatori Gallesi
Dal gallese antico "guoidel", razziatore/rapinatore/incursore (raider). Durante il debole regno di Stefano I (1135-1154), oltre alla guerra civile e al potere feudale dei baroni, si aggiungono scorrerie di razziatori scozzesi e gallesi che mettono a dura prova il prestigio della corona. Queste canaglie, temprate da un esistenza rustica e agreste, non temono il Giudizio Divino se solo intravvedono la possibilità di fare bottino e meriterebbero di essere tutti quanti sviscerati, squartati ed esposti ai quattro angoli del regno. Indisciplinati e violenti, possono risultare terribili al primo assalto ma si sbandano facilmente se incontrano valida resistenza, armati alla leggera se efficacemente impiegati in battaglia possiedono il pregio dell'agilità e della sorpresa...
Vestiti perlopiù di stracci e pelli bollite, Le armi si riducono a tutto ciò che può far male.

Fanti Teutonici
Solo ai tedeschi è consentito l'accesso all'Ordine, e questo per mantenere omogenea la composizione del gruppo dirigente; anche se, per la verità, si conoscono arruolamenti di nobili polacchi. La regola fissa le norme per la formazione dei ranghi, l'ordine di marcia, le soste, l'ordine di battaglia. Durante le spedizioni devono essere sempre pronti al combattimento, è loro proibito spogliarsi per dormire, togliersi le calzature, vengono previsti due pasti al giorno, ridotti a uno durante i periodi di digiuno, è proibito lasciare di propria volontà l'unità di appartenenza, le infrazioni alle regole vengono punite con castighi corporali, con lavoro manuale obbligatorio, con la detenzione e perfino con l'espulsione dall'Ordine.\n\nQuesta propensione al sacrificio si rende particolarmente utile alla fanteria che sostituisce l'irruenza della cavalleria, talvolta velleitaria, con la pratica tenacia nel possesso duraturo di posizioni da conquistate o da difendere. Armati di asce del Baltico e protetti da un grande scudo, i cavalieri teutonici costituiscono una forza terrificante anche appiedati. Rimangono però, tra tutti i crociati, i meno resistenti alla calura.
Cavalieri appiedati dell'Ordine Teutonico, ben disciplinati e motivati, armati di ascia e scudo.

Guardia di Santiago
Il secolo XII vede dapprima la partecipazione dei templari alla Reconquista navarro-aragonese e poi negli ultimi trent'anni la nascita, spesso a cavallo tra un regno e l'altro, di alcuni ordini specifici della penisola (Santiago, Calatrava, Alcantara, San Giorgio di Aljama poi divenuto di Montesa, Avis) I membri dell'Ordine di Santiago accettano i voti di povertà e obbedienza. Tuttavia, all'organizzarsi scelgono la regola degli Agostiniani invece che quella Cistercense e che i propri membri non siano obbligati a fare voto di castità e possano contrarre matrimonio.\n\nArmati di lancia e scudo, contendono validamente il campo alle migliori truppe dell'esercito almohade. La lunga lancia che questi cavalieri impugnano anche a terra li rende molto versatili, essendo in grado di contrastare sia le truppe di fanteria che l'irruenza della cavalleria; si rivelano più propensi alla fase difensiva rispetto alla controparte lusitana di Aviz, sebbene non ne eguaglino l'abilità in attacco.
Truppe crociate di Santiago, lancieri pesanti appiedati, destinati ad assicurare la difesa dei confini e a cooperare nelle azioni di offesa.

Guardia di Aviz
L'Ordine Militare di San Benedetto d'Avis è un ordine monastico-militare portoghese. Trae origine da un gruppo di cavalieri riunitisi nel 1147 per combattere i Mori in Portogallo: nel 1166 il re Alfonso I affidò loro la difesa della città di Évora e impose loro l'osservanza della regola cistercense: questo fu l'anno della fondazione dell'ordine, noto con il nome di "Ordine dei Fratelli di Santa Maria di Évora". Usati come unità di élite nella Reconquista, l’Ordine era al servizio diretto della Corona del Portogallo. Costoro sono la versione appiedata dei Cavalieri di Aviz: muniti di mazze, sono coperti da una pesante cotta di maglia la quale è coperta da una tunica bianca mostrante il simbolo dell'ordine.\n\nArmati di lancia e scudo, contendono validamente il campo alle migliori truppe dell'esercito almohade. La lunga lancia che questi cavalieri impugnano anche a terra li rende molto versatili, essendo in grado di contrastare sia le truppe di fanteria che l'irruenza della cavalleria; si rivelano persino più devastanti della celebre controparte leonese di Santiago, sebbene non ne eguaglino l'abilità in difesa.
Truppe crociate di Aviz, lancieri pesanti appiedati, destinati ad assicurare la difesa dei confini e a cooperare nelle azioni di offesa.

Guardia di Calatrava
Il secolo XII vede dapprima la partecipazione dei templari alla Reconquista navarro-aragonese e poi negli ultimi trent'anni la nascita, spesso a cavallo tra un regno e l'altro, di alcuni ordini specifici della penisola (Santiago, Calatrava, Alcantara, San Giorgio di Aljama poi divenuto di Montesa, Avis). L'ordine militare di Calatrava è un antico ordine monastico-militare spagnolo, fondato nel 1158 dall'abate cistercense san Raimondo de Fitero, a cui il re di Castiglia Sancio III aveva affidato la difesa della città di Calatrava contro i Mori.\n\nCostoro sono la versione appiedata dei Cavalieri di Calatrava; muniti di mazze e scudo, sono coperti da una pesante cotta di maglia la quale è coperta da una tunica bianca mostrante il simbolo dell'ordine. Meno abili in difesa della controparte di Alcantara, si mostrano comunque più devastanti negli attacchi.
La versione appiedata dei Cavalieri di Calatrava: muniti di mazze e scudo, sono coperti da una pesante cotta di maglia la quale è coperta da una tunica bianca mostrante il simbolo dell'ordine.

Guardia di Alcántara
Il secolo XII vede dapprima la partecipazione dei templari alla Reconquista navarro-aragonese e poi negli ultimi trent'anni la nascita, spesso a cavallo tra un regno e l'altro, di alcuni ordini specifici della penisola (Santiago, Calatrava, Alcantara, San Giorgio di Aljama poi divenuto di Montesa, Avis). L'Ordine Militare di Alcántara è un antico ordine monastico-militare spagnolo, inizialmente noto col nome di "ordine di San Julián del Pereiro", fondato nel 1156 dai fratelli Suero e Gómez Fernández Barrientosa: a imitazione dei templari, adottò la regola cisterciense; papa Alessandro III approvò i suoi statuti nel 1177.\n\nCostoro sono la versione appiedata dei Cavalieri di Alcantara; muniti di mazze e scudo, sono coperti da una pesante cotta di maglia la quale è coperta da una tunica bianca mostrante il simbolo dell'ordine. Meno devastanti della controparte di Calatrava, sfoggiano però maggiore destrezza in difesa.
La versione appiedata dei Cavalieri di Alcantara: muniti di mazze e scudo, sono coperti da una pesante cotta di maglia la quale è coperta da una tunica bianca mostrante il simbolo dell'ordine.

Cavalieri Cumani
I cavalieri cumani ricoprono un ruolo primario nelle tattiche del combattimento a cavallo, nella quale esibiscono un equipaggiamento leggero, lancia e scudo. Attraversare le vaste terre nere dell'Ucraina meridionale è impensabile senza un piccolo e veloce cavallo cumano, agile nelle azioni di sganciamento dal nemico e fulmineo nelle sortite offensive, sono il risultato di un ambiente dominato dalle vaste pianure erbose interrotte nella loro monotonia, da imponenti corsi d'acqua. Il nome di questi guerrieri ha probabilmente origini tatare: deriva da "oglan" o "uhuan" e significa "guerrieri". Secondo alcuni potrebbe invece derivare dal nome della tribù degli Alani. L'invasione e la successiva infiltrazione dei popoli tatari nell'Europa orientale diffusero il nome degli Uhlan, con il quale si indicavano cavalieri leggeri tatari e lituani armati di lancia.
Armati con equipaggiamento leggero, lancia e scudo, sono comuque abbastanza versatili per essere impiegati in diversi ruoli.

Alabardieri miliziani
l'alabarda vibra e rotea, immersa nella radiosa luce accecante della sua capricciosa lama. Anche nelle meno sviluppate città dell'Europa orientale e balcanica talvolta si impiegano le alabarde per armare le milizie urbane incaricate della difesa delle mura durante gli assedi. Utili a reprimere rivolte contadine e fenomeni di brigantaggio diffuso, possono risultare convenienti ed efficaci anche per mantenere l'ordine pubblico e scortare gli esattori incaricati di riscuotere le tasse.
Milizia urbana slava, armata di arnese squisitamente offensivo.

Lancieri
Il supporto prezioso delle truppe dei themata locali comprende anche i "lonchephoroi", nome che nelle armate romee designa genericamente i lancieri, cavalieri o fanti armati della lonche, la lancia. Successivamente si utilizza questo termine per indicare quel settore della fanteria romea costituito da uomini reclutati nell’esercito e forniti di elmo, scudo, lancia lunga (o lonche), brandita a due mani.
Uomini reclutati nell’esercito e forniti di elmo, scudo, lancia lunga (o lonche), brandita a due mani.

Sifonari
Il lanciafiamme greco ("Cheirosiphones") è una delle armi più terrificanti del mondo medievale. I primi ad utilizzarlo in battaglia furono i Romei durante le battaglie navali, ma ben presto fece la sua comparsa anche durante le battaglie sulla terraferma, durante gli assedi, in difesa delle mura (usati per distruggere le torri d'assedio nemiche). Costituito da una piccola pompa a mano connessa ad un contenitore, è capace di spruzzare fuoco liquido (chiamato dai Latini "fuoco greco") che brucia anche sott'acqua e aderisce al suo obiettivo, risultando quasi impossibile da estinguere.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni bizantine.
Una devastante e spaventosa arma che spara fuoco liquido. È costituito da una pompa a mano connessa ad un contenitore.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni bizantine.

Mangano
Il Mangano era usato ai tempi dei Romani per scagliare pietre di grandi dimensioni ai nemici. Questo mangano, pur assomigliando al suo predecessore, è molto più grande di quello romano ed è in grado di lanciare barili d'olio infuocati! Questi barili esplodono spesso a mezz'aria, rovesciando una pioggia di fuoco sulle vittime sottostanti.
Grande macchina d'artiglieria, capace di lanciare barili d'olio esplosivi.

Fanti Tadzreuli
Armata reale "Tadzreuli" (sorta di armata templare georgiana), fanteria pesante non regolare, dotata di cotta di maglia. Questi guerrieri erano i supremi difensori della Chiesa Ortodossa in Georgia: ben equipaggiati e addestrati, cavalieri d'onore pronti a dare la vita per la fede e per il proprio re.
Supremi difensori della Chiesa Ortodossa in Georgia, fanti ben equipaggiati e addestrati.

Cavalleggeri Tadzreuli
Armata reale "Tadzreuli" (sorta di armata templare georgiana), cavalleria media non regolare, dotata di cotta di maglia. Questi guerrieri erano i supremi difensori della Chiesa Ortodossa in Georgia: ben equipaggiati e addestrati, cavalieri d'onore pronti a dare la vita per la fede e per il proprio re. Combattono con arco e spada, a supporto dei cavalieri pesanti.
Supremi difensori della Chiesa Ortodossa in Georgia, cavalleggeri d'onore ben equipaggiati e addestrati.

Cavalieri Tadzreuli
Armata reale "Tadzreuli" (sorta di armata templare georgiana), cavalleria pesante non regolare, dotata di cotta di corazza. Solitamente avevano l'onore di caricare per primi. Questi guerrieri erano i supremi difensori della Chiesa Ortodossa in Georgia: ben equipaggiati e addestrati, cavalieri d'onore pronti a dare la vita per la fede e per il proprio re.
Supremi difensori della Chiesa Ortodossa in Georgia, cavalieri d'onore ben equipaggiati e addestrati.

Monaspa
Elìte georgiana introdotta con la riforma militare di Davit IV (1089-1125), erano lancieri scelti per l'abilità, la disciplina e la fedeltà al re; la loro carica era devastante e gettava i nemici nel panico. Maneggiavano con grande abilità sia la lancia, che l'arco e la spada. Cavalieri regolari pesantemente armati ed eredi spirituali degli antichi cavalieri catafratti, essi erano composti prevalentemente da esponenti della piccola nobiltà, componevano la guardia personale dei generali ed erano comandati dal "Monatukhutsesi".\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni georgiane.
Pesantemente armati e corazzati, sono una forza d'urto eccezzionale.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni georgiane.

Cavalieri di Shirvan
I Shirvans sono nobili cavalieri dell'antica dinastia araba degli Yazididi, regnante nello Shirvan (odierno Azerbaijan) per quasi sette secoli (dal 861 al 1538). Il titolo di Shah di Shirvan risale però all'età preislamica: venne istituito come carica governativa locale dall'imperatore sassanide Ardashir, e perdurerà sino al XVI secolo, quando verrà abolito dai persiani Safavidi. Ben corazzati e armati di lancia e scudo.\n\nDopo l'invasione araba, gli Yazididi si imposero nello Shirvan, ottenendo il titolo di Shirvanshah come vassalli del Califfato Abbaside; nei secoli, essi acquisirono una crescente autonomia da Baghdad e governarono in Shirvan come sovrani indipendenti. Mentre la loro dinastia andava persianizzandosi, strinsero alleanze con la famiglia araba degli Hashimidi di Darband e costituirono un vasto e potente regno, che comprendeva la fiorente città fortificata di Baku e numerose fortezze.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni georgiane.
Nobili cavalieri dell'antica dinastia araba degli Yazididi, regnante nello Shirvan (odierno Azerbaijan). Ben corazzati e armati di lancia e scudo.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni georgiane.

Eristavi
L'esercito georgiano si avvale di questi forti cavalieri, lanceri corazzati, scelti dalla nobiltà per le proprie capacità e fedeltà. In età feudale, gli eristavi offrivano il servizio militare al Re, di cui costituivano i più alti ufficiali, ricevendo in cambio molti benefici: autonomia governativa nei propri feudi, esenzioni fiscali, diritto di ereditarietà. Combattevano al comando dell' "Eristavteristavi", ossia il "governatore dei governatori"; armati di lancia, spada e scudo, gli eristavi rappresentavano un corpo di cavalleria esperto e ben addestrato.
Gli Eristavi rappresentavano un corpo di cavalleria feudale esperto e ben addestrato.

Guerrieri Khevsur
Questi guerrieri sono feroci montanari provenienti dal Khevsureti, una delle regioni più montuose e remote della Georgia. Gli abitanti di queste montagne erano accomunati dalle centenarie culture "Khevsur", "Pshav" e "Tush", alle basi delle quali vi era una rigida forma di arte militare, necessaria affinchè queste tribù potessero difendere la propria regione. Orgogliosi e aggressivi, i Khevsur sono equipaggiati con cotte di maglia e appiedati, armati di spada e scudo.
Feroci montanari provenienti dal Khevsureti, sono equipaggiati con cotte di maglia e appiedati, armati di spada e scudo.

Aznauri
Gli "Aznauri" sono i signori feudali georgiani, piccoli latifondisti, talvolta proprietari di alcune fortezze. Essi prestavano servizio militare al Re di Georgia o al loro generale, un nobile di rango superiore detto "Eristav", ricevendo in cambio molti benefici. Combattono appiedati, pesantemente corazzati e armati di spada e scudo.
Esponenti della media e piccola nobiltà georgiana, combattono corazzati come fanti appiedati, armati di spada e scudo.

Monapire
Cavalleria leggera georgiana armata di giavellotti, guardia di confine agli ordini dei margravi locali o "marzpan". Nel corpo a corpo sfoderavano le spade, ma raramente entravano in mischie data la propensione alla schermaglia, nella quale eccellono.
Cavalleria leggera georgiana, guardia di confine armata di giavellotti, spada e scudo.

Egriseli
Questi cavalieri sono abili arcieri leggeri georgiani, provenienti dalle regioni occidentali della Georgia (rinomate per l'abilità nel tiro a cavallo dei suoi guerrieri). Oltre all'arco, sono dotati di spada per la mischia, nella quale tuttavia non eccellono: essi danno invece il meglio in tattiche di schermaglia o agguati, bersagliando i fanti nemici dalla distanza per poi ritirarsi e ricaricare.
Cavalleria leggera georgiana armata di arco, spada e scudo, ideale per tattiche di schermaglia.

Lancieri Kartliani
La popolazione georgiana è sempre stata sottoposta a invasioni e guerre da parte di numerosi popoli, e di volta in volta i leader di queste terre sapevano su chi fare affidamento: sulla popolazione locale. I Georgiani hanno sempre combattuto per difendere la loro terra dalle invasioni e ciò li ha forgiati nella dura arte della guerra rendendoli impavidi guerrieri e una superba arma nelle mani di un abile comandante. Costoro sono abili lancieri pesanti, con un morale molto alto e una fiera volonta di combattere, utili contro la cavalleria.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni georgiane.
Abili lancieri con un morale molto alto e una fiera volonta di combattere, utili contro la cavalleria.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni georgiane.

Lancieri Shubosani
Gli "Shubosani" sono un corpo di fanteria composta da cittadini e contadini georgiani. In gran parte schierati come fanti leggera, dotati di armature in cuoio e armati di lancia e scudo, costoro si dimostrano più abili delle comuni milizie e sono utili per la difesa degli insediamenti. Non sono in grado di opporsi a nemici corazzati, ma possono fornire un valido supporto ai fanti pesanti.
Lancieri leggeri georgiani, composti da cittadini e contadini, utili per supportare i fanti pesanti.

Feditori
I feditori sono i cavalieri pesanti della prima linea, chiamati in tal modo proprio perchè avevano il compito di "fedire" (ossia "ferire" mortalmente) le fila nemiche, protetti ai lati da reparti di pavesari (fanti dotati dei grandi scudi pavesi), lancieri e balestrieri. Subito dietro la prima devastante ondata dei feditori giungeva la cavalleria ordinaria, difesa ai lati da una seconda schiera di fanti. Tratte dalla ricca borghesia mercantile, queste truppe sono ben equipaggiate ed esperte nell'arte della guerra. Dotate di armatura di piastre e munite di lancia e spada, queste unità sono determinate a difendere l'onore e gli interessi della Repubblica Pisana.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni italiche settentrionali.
Protetti da armature di piastre e armati di lancia, questi guerrieri d'élite difendono l'onore della Repubblica Pisana.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni italiche settentrionali.

Fanti Arborensi
Costoro sono i guerrieri del Giudicato d'Arborea, un antico stato sardo sorto all'inizio del X secolo. Formalmente indipendenti, non di rado gli Arborensi stringevano proficui accordi commerciali con i Pisani o altre potenze locali, impegnandosi a fornire un contingente militare. I Fanti Arborensi sono armati di spada e sono privi di armature, ma portano un grande scudo. Indossano vesti in pelle e il tipico gonnellino sardo.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo in Corsica e Sardegna.
Guerrieri del Giudicato d'Arborea, sono armati di spada e sono privi di armature, ma portano un grande scudo.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo in Corsica e Sardegna.

Bardaneri
I Bardaneri (ossia "razziatori") sono un'unità di cavalleggeri sardi, avvezza alle sortite e alle schermaglie, ma che viene facilmente sopraffatta in un lungo corpo a corpo col nemico sbagliato. Sono guerrieri provenienti dalla piccola nobiltà sarda, i soli sull'isola abbastanza ricchi da permettersi un cavallo in battaglia. Equipaggiate con lance, queste truppe indossano semplici pellicce e il tipico gonnellino sardo; sono prive di armature e scudi, il che le rende vulnerabili nelle mischie, ma anche straordinariamente agili, utilissime per attaccare il nemico ai fianchi e per dare la caccia agli arcieri.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo in Corsica e Sardegna.
Membri della piccola nobiltà sarda, sono un'unità di cavalleggeri avvezza alle sortite e alle schermaglie.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo in Corsica e Sardegna.

Fanti da Mar
Situate lungo le coste del Mediterraneo, le colonie pisane forniscono un supporto navale essenziale per la Repubblica. Questi navigatori, usualmente impiegati nelle battaglie marittime, possono essere chiamati a supporto della difesa della loro città e spesso prendono parte alle campagne offensive su terraferma. Armati di terribili falcioni e protetti da un piccolo scudo, questi rudi marinai mostrano la loro ferocia tanto in terra quanto in mare...
Navigatori provenienti dalle colonie marittime pisane. Armati di qualunque cosa possano permettersi, normalmente un'arma ad asta e un piccolo scudo rotondo.

Arsenalotti
Nella Serenissima Repubblica gli "Arsenalotti" erano una corporazione di militari-operai impiegati nell'Arsenale di Venezia, costituito nell'XI secolo con l'accorpamento e statalizzazione delle attività di cantieristica navale. I membri di questo corpo sociale avevano la custodia dell'Arsenale e risiedevano perlopiù nelle sue vicinanze. Stipendiati a vita dallo Stato e garantiti in caso di malattia, gli arsenalotti costituivano infatti il nerbo della marineria veneziana. Fungevano da sorveglianza armati di brandistocco e di un bastone rosso di cui si servivano per il mantenimento del servizio d'ordine. Alternativamente si armavano di alabarda.
Navigatori provenienti dalle colonie marittime veneziane. Armati di qualunque cosa possano permettersi, normalmente un'arma ad asta e un piccolo scudo rotondo.

Balestrieri Pisani
Tra i più celebri balestrieri italiani vi sono senza dubbio i Pisani, sebbene non raggiungano la destrezza dei rivali genovesi. I comandanti pisani stimano molto i propri balestrieri, e li equipaggiano con armatura brigantina e con il grande scudo pavese. Inoltre i balestrieri pisani sono muniti di spada per il corpo a corpo.
Unità scelta di balestrieri italiani protetti da armatura brigantina e da scudo pavese.

Arcieri Pisani
Dati gli intensi contatti commerciali, i Pisani sono molto più aperti di altri alle influenze orientali. Questi uomini indossano armature occidentali, ma usano archi compositi di tipo orientale. Inoltre sono muniti di spada nel caso il nemico si avvicini. Provengono non solo dall'Italia, ma da ogni colonia pisana del Mediterraneo: prestano servizio sia come fanti di marina, sia come tiratori scelti sulla terraferma, dove possono piantare paletti di protezione prima della battaglia.
Unità dotate di una buona armatura, munite di arco composito, in grado di reggere l'impatto di molte truppe da mischia.
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Bardaneri
I Bardaneri (ossia "razziatori") sono un'unità di cavalleggeri sardi, avvezza alle sortite e alle schermaglie, ma che viene facilmente sopraffatta in un lungo corpo a corpo col nemico sbagliato. Sono guerrieri provenienti dalla piccola nobiltà sarda, i soli sull'isola abbastanza ricchi da permettersi un cavallo in battaglia. Equipaggiate con lance, queste truppe indossano semplici pellicce e il tipico gonnellino sardo; sono prive di armature e scudi, il che le rende vulnerabili nelle mischie, ma anche straordinariamente agili, utilissime per attaccare il nemico ai fianchi e per dare la caccia agli arcieri.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo in Corsica e Sardegna.
Membri della piccola nobiltà sarda, sono un'unità di cavalleggeri avvezza alle sortite e alle schermaglie.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo in Corsica e Sardegna.

Butteri
I Butteri sono pastori a cavallo tipici della Maremma, della Campagna Romana e dell'Agro Pontino. Il nome deriva dal greco "boútoros" ("pungolatori di buoi"). Cavalcano abitualmente il Maremmano, cavallo originato dall'incrocio tra la razza italica e quella importata dai Celti. In mano stringono la "mazzarella", un lungo bastone impiegato per stimolare buoi e cavalli. In battaglia, questi pastori delle campagne e dei monti dell'Appennino possono essere utilizzati come cavalleggeri, dotati di scudi di legno e di protezioni leggere in cuoio rinforzate da maglie sul petto, armati di lancia (in genere derivata dalla mazzarella) e spada per la mischia. Non sono molto addestrati al mestiere delle armi, ma combattono con grande ferocia per difendere le proprie mandrie dagli stranieri.
Pastori delle campagne utilizzati come cavalleggeri, dotati di protezioni leggere in cuoio, scudi in legno, lancia e spada per la mischia.

Guardia Corsa
Per secoli la miseria e la mancanza di prospettive ha spinto i Còrsi all'emigrazione, prima come coloni verso la Sardegna, poi soprattutto come soldati di ventura. Costoro sono la fedele guardia del Papa, una truppa scelta originaria della Corsica, investita del compito di difendere il Santo Padre sia in patria che durante le missioni di guerra. Oltre a servire sotto lo Stato Pontificio, combattono anche nelle loro regioni di origine, per i signori di Corsica e Sardegna. Ferocemente fedeli, queste truppe d'élite sono munite di lancia, buona cotta di maglia e scudo, e sono in grado di formare la difesa ad anello.
Feroci guerrieri corazzati della Corsica, sono truppe d'élite munite di lancia, cotta e scudo.

Arcieri Bretoni
Contadini divenuti soldati di professione, costoro sono rudi guerrieri provenienti dalle regioni periferiche del Regno di Francia, principalmente dalla Bretagna, ma anche dalla Svizzera e dall'Alsazia. Questa "Gens de Trait" (ossia "gente da tiro" o semplicemente tiratori) sono buoni arcieri e sono dotati di spada per il corpo a corpo. Ben protetti dalla brigantina, essi usano gli archi lunghi, e possono piantare paletti di protezione prima della battaglia.
Protetti da un'armatura brigantina, questi arcieri possono piantare paletti di protezione e sono dotati di arco lungo e spada per il corpo a corpo.

Lancieri Guardiani
I lancieri "metsikhovne" (letteralmente: "guardiani della fortezza") sono i migliori lancieri appiedati di cui può disporre il sovrano di Georgia. Ben corazzati a spese dello stato, questi guerrieri sono protetti da una cotta di maglia e sono armati di lancia e scudo metallico. Fanti potenti e difficili da scompaginare, persino per i cavalieri pesanti.
Ben corazzati a spese dello stato, questi guerrieri sono protetti da una cotta di maglia e sono armati di lancia e scudo metallico.

Arcieri Guardiani
Gli arcieri "metsikhovne" (letteralmente: "guardiani della fortezza") sono i migliori arcieri appiedati di cui può disporre il sovrano di Georgia. Ben corazzati a spese dello stato, questi guerrieri sono protetti da una cotta di maglia e sono armati di arco e scudo metallico.
Ben corazzati a spese dello stato, questi guerrieri sono protetti da una cotta di maglia e sono armati di arco e scudo metallico.

Sergenti di Santiago
Questi uomini provengono da una classe sociale inferiore a quella dei cavalieri. Sono spesso usati come fanteria di supporto per i cavalieri, equipaggiati con lance pesanti e grandi scudi invece delle tipiche spade lunghe. Meglio usarli in situazioni difensive verso la cavalleria nemica, tuttavia possono essere usati anche come supporto dei fanti pesanti appiedati.
Lancieri pesanti appartenenti all'ordine di Santiago, ottimi come forza di supporto per truppe armate di spada lunga.

Sergenti di Aviz
Questi uomini provengono da una classe sociale inferiore a quella dei cavalieri. Sono spesso usati come fanteria di supporto per i cavalieri, equipaggiati con lance pesanti e grandi scudi invece delle tipiche spade lunghe. Meglio usarli in situazioni difensive verso la cavalleria nemica, tuttavia possono essere usati anche come supporto dei fanti pesanti appiedati, in virtù di una maggiore propensione offensiva rispetto alla controparte templare.
Lancieri pesanti appartenenti all'ordine di Aviz, ottimi come forza di supporto per truppe armate di spada lunga.

Sergenti di Montesa
Questi uomini provengono da una classe sociale inferiore a quella dei cavalieri. Sono spesso usati come fanteria di supporto per i cavalieri, equipaggiati con lance pesanti e grandi scudi invece delle tipiche spade lunghe. Meglio usarli in situazioni difensive verso la cavalleria nemica, tuttavia possono essere usati anche come supporto dei fanti pesanti appiedati.
Lancieri pesanti appartenenti all'ordine di Montesa, ottimi come forza di supporto per truppe armate di spada lunga.

Sergenti di Calatrava
Questi uomini provengono da una classe sociale inferiore a quella dei cavalieri. Sono spesso usati come fanteria di supporto per i cavalieri, equipaggiati con lance pesanti e grandi scudi invece delle tipiche spade lunghe. Sebbene più offensivi della controparte di Alcantara, è meglio usarli in situazioni difensive verso la cavalleria nemica; tuttavia possono essere usati anche come supporto dei fanti pesanti appiedati.
Lancieri pesanti appartenenti all'ordine di Calatrava, ottimi come forza di supporto per truppe armate di spada lunga.

Sergenti di Alcántara
Questi uomini provengono da una classe sociale inferiore a quella dei cavalieri. Sono spesso usati come fanteria di supporto per i cavalieri, equipaggiati con lance pesanti e grandi scudi invece delle tipiche spade lunghe. Ideali contro la cavalleria nemica, dove sfruttano appieno la maggior propensione difensiva rispetto alla controparte di Calatrava, tuttavia possono essere usati anche come supporto dei fanti pesanti appiedati.
Lancieri pesanti appartenenti all'ordine di Alcantara, ottimi come forza di supporto per truppe armate di spada lunga.

Lanciatori Lituani
L'apicoltura è sempre stata una delle attività più redditizie nel mondo pagano lituano; il miele e la cera sono merci costose e molto ricercate presso i popoli cristiani. Gli abitanti di Stripeikiai sono i migliori esperti di allevamento d'api e sanno sfruttarne persino le potenzialità belliche: raccolgono nidi pieni di insetti pungenti e li scagliano in combattimento! Una volta lanciato, il nido esplode all'impatto, spargendo uno sciame di insetti incolleriti pronti a pungere che sono perfino in grado di entrare in un'armatura e causare alla vittima seri danni. I lanciatori di nidi si ricoprono di fango la faccia, le mani e persino sotto le protezioni di cuoio, per ripararsi dalle mortali punture. Nel corpo a corpo si avvalgono di una scure da battaglia.\n\nUn manoscritto inglese del 1326 sull’arte militare (Walter de Milemete, "De Nobilitatibus, Sapientiis et Prudentiis Regum") si sofferma sull’utilizzo delle api come arma di guerra. Esistevano truppe specializzate nel lancio dei mortali nidi di api, e persino macchine sofisticate simili a piccoli mulini a vento in grado di scagliare più favi a ripetizione oltre le mura dell'insediamento sotto assedio. Queste insolite armi erano comunque utilizzate raramente e soprattutto nelle boscose regioni lituane.
Guerrieri pagani che scagliano nidi di api. Armati di un vespaio ed una scure.

Lanciafiamme
Lanciafiamme bizantino.
Lanciafiamme bizantino.

Ausiliari Islandesi
Nel corso del XII l'Islanda divenne vassalla dei Norvegesi e nel XIII secolo venne direttamente annessa al regno di Norvegia. I re norvegesi nominavano dei governatori detti "sýslumenn" (ossia sceriffi) che avevano pieni poteri sulle varie regioni islandesi. Per poter espletare le loro funzioni, gli sceriffi reclutavano unità di soldati ("sveinar") con compiti di difesa personale e mantenimento dell'ordine pubblico, nonché assistenza alla Norvegia (evento piuttosto raro comunque); nelle battaglie, i ridotti ranghi degli sveinar venivano rafforzati da una leva cittadina. Col tempo, gli sceriffi vennero gradualmente rimpiazzati dai due vescovi-conti, ma gli sveinar rimasero la base delle forze armate islandesi.\n\nI guerrieri sveinar sono soldati di professione e fin da giovani sono stati sottoposti a un duro addestramento. Combattono con le migliori armi e protezioni che si possono reperire in Islanda; protetti da una cotta di maglia, gli sveinar, dove mostrano tutta la loro destrezza nella guerra, armati di una possente ascia.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni norvegesi.
Guerrieri islandesi, reclutati per la loro naturale destrezza con l'ascia.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni norvegesi.

Spadieri di Gotland
L'isola di Gotland è da molto tempo nel mirino dei suoi vicini scandinavi, a causa della sua posizione favorevole al commercio e dei ricchi giacimenti di argento. Di conseguenza, gli uomini di Gotland (detti Gutar) hanno accumulato molta esperienza in combattimento contro vichinghi razziatori e pirati. In tempo di pace, i Gutar (in gran parte mercanti e contadini) offrono i propri servizi militari ai vicini che se lo possono permettere; avvezzi alle armi, questi guerrieri sfoggiano una cotta di maglia e una magnifica "kringla" (spadona a due mani svedese, in uso dal XIV secolo), con la quale si gettano nella mischia con grande furore.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni scandinave.
Soldati scelti di Gotland, mercenari efficaci, dotati di spadone svedese a due mani.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni scandinave.

Ecclesiastici
Mentre la maggior parte dei sacerdoti dell'Ordine Teutonico preferisce lavorare come missionario o attendere i feriti, alcuni di loro preferiscono aiutare i propri fratelli sul campo di battaglia. Armati solo di una croce, questi confratelli diffondono a gran voce la parola di Dio, incitando coloro che li circondano a combattere con sacro fervore.
Armati solo di una croce, questi confratelli diffondono a gran voce la parola di Dio.

Guardia del Generale
Élite di veterani mongoli, selezionati personalmente per la difesa del generale in base al valore e alla lealtà, è di solito composta da nobili e uomini liberi, ben armata ed equipaggiata, e opera come cavalleria pesante in grado di lanciare cariche devastanti e letali attacchi in mischia.
Uomini scelti in base al valore e alla lealtà per proteggere il generale.

Guardia del Khan
Costoro sono la suprema guardia imperiale del Khan, introdotta da Genghis Khan, composta da guerrieri nobili di stirpe mongolica o turca. Il loro compito è proteggere il sovrano ovunque vada e in qualsiasi momento: di giorno la scorta spetta ai "Torguud", di notte ai "Khevtuul". Comandati dal "cherbi", sono cavalieri pesanti, ben corazzati e armati; in battaglia formano unità distinte dalle truppe regolari e si occupano sempre dell'incolumità del Khan. Tra i guerrieri Kheshig si possono trovare i futuri generali supremi dell'Impero, e a volte persino il futuro Khan, come nel caso di Subotai Khan.\n\nUNITA' AOR: reclutabile solo nelle regioni alane e magiare.
Truppe scelte magnificamente equipaggiate e leali al khan, disposte a difenderlo a qualsiasi costo.\n\nUNITA' AOR: reclutabile solo nelle regioni alane e magiare.

Tiratori Pesanti Mongoli
Originariamente il termine "baatur" (o "bahadur", letteralmente: "eroi") indicava un titolo onorifico che i nobili mongoli concedevano a qualunque guerriero si fosse distinto in battaglia per coraggio e abilità, ma in seguito divenne il nome di un'unità vera e propria, composta da veterani di molte battaglie. Essi rappresentano l'élite degli arcieri a cavallo mongoli.\n\n L'arma principale delle armate nomadi come quelle cumane e mongole è l'arco, e dato che i guerrieri di questi popoli praticamente nascono in sella, è facile che diventino eccellenti arcieri a cavallo. Costoro in particolare hanno sacrificato la mobilità per la protezione di pesanti corazze a lamelle, il che consente loro di reggere attacchi più pesanti sia dalla distanza che in mischia.\n\nUNITA' AOR: reclutabile solo nelle regioni alane e magiare.
Questi arcieri a cavallo sono protetti da corazze a lamelle, che offrono maggior protezione dagli attacchi nemici.\n\nUNITA' AOR: reclutabile solo nelle regioni alane e magiare.

Cavalieri Mongoli
Un "noyon" è un nobile mongolo abbastanza ricco e influente da poter costituire una propria armata, da mettere al servizio del Khan. In origine questo titolo era attribuito solo ai nobili della tribù di Genghis Khan, ma in seguito furono nominati altri noyon di clan diversi.\n\nQueste truppe scelte d'assalto hanno sacrificato la mobilità in favore di una corazza pesante, sia per il cavaliere che per il destriero. Guerrieri tremendamente abili sia nel combattere che nel cavalcare, sono armati di lancia e di una mazza chiamata gulda, e protetti da corazze lamellari chiamate khuyad.
Truppe scelte d'assalto mongole, meno mobili dei tipici tiratori a cavallo ma molto meglio protette.

Tiratori Mongoli
I più comuni tra i guerrieri mongoli, provenienti dalla tribù "mangud",
costoro sono praticamente nati in sella e sono perciò dei fenomenali arcieri a cavallo. Dotate di arco composito, di un'arma da mischia e di una leggera corazza per mantenersi mobili, queste truppe possono fiaccare il nemico con le frecce e tenersi a debita distanza, oltre ad attirarlo in imboscate simulando una ritirata.
Comunissime tra i Mongoli, queste truppe di arcieri leggeri a cavallo combinano la famosa perizia con l'arco dei Mongoli con un eccellente utilizzo dei cavalli.

Cavalleggeri Mongoli
Costoro, detti "Nukher" o "Nöhör" (letteralmente: "amici"), sono cavalieri mongoli pronti a servire i propri signori in tutto l'Impero, ottenendo in cambio cibo, vestiti, armi e corazze. Inoltre avevano diritto a parte del bottino ricavato dai saccheggi, oppure venivano ricompensati con possedimenti e benefici feudali nelle regioni sottomesse. I Nukher sono cavalleggeri che supportano la cavalleria pesante dei loro signori; dotati di corazze di cuoio, lancia e un'arma da mischia, questi ineguagliabili cavalieri usano la mobilità per fiaccare i fianchi degli schieramenti e inseguire i nemici in fuga.
Con corazze di cuoio, lancia e un'arma da mischia, costoro sono ottimi per fiaccare i fianchi degli schieramenti e inseguire i nemici in fuga.

Semprefedeli
Gli "ulosz" o "urosh" costituiscono una guardia appiedata russa al servizio del Khan mongolo Jayaatu, che li istituì nel XIV secolo. Meglio noti come "Semprefedeli", costoro sono temibili arcieri, ben corazzati e dotati di ascia e scudo. Oltre ad essere la guardia personale del sovrano, costoro ricevevano incarichi amministrativi nelle loro terre d'origine e coordinavano le truppe russe ausiliarie, subordinate all'Impero mongolo.
Guardia appiedata russa al servizio del Khan mongolo, costoro sono temibili arcieri, ben corazzati e dotati di ascia e scudo.

Arcieri Pesanti Mongoli
Guerrieri mongoli appiedati, gli "uruudai" provengono dalla tribù "Uruud" e, assieme ai cavalieri "mangudai", costituiscono il nucleo di arcieri pesanti dell'esercito mongolo. L'arma principale delle armate mongole è l'arco. Questi arcieri hanno scelto di combattere a piedi, ma questo non li rende meno pericolosi. Hanno sacrificato la mobilità in favore delle pesanti corazze a lamelle, e ciò consente loro di reggere attacchi più pesanti sia dalla distanza che in mischia.
Questi arcieri in corazza pesante fanno il loro dovere anche a piedi.

Arcieri Mongoli
Sebbene preferiscano combattere a cavallo, questi uomini hanno lasciato da parte i destrieri per agire a piedi. Sono arcieri veterani ("Mergen Harvaach" in mongolo), poco corazzati e muniti di un'arma da mischia e di un possente arco ricurvo, utile per bersagliare i nemici da lontano rimanendo fuori tiro.
Queste truppe da tiro leggere sono formidabili anche appiedate.

Arcieri Leggeri Mongoli
Anche senza cavallo, i guerrieri mongoli costituiscono una truppa da tiro eccellente e ben organizzata. Praticamente privi di armatura, questi arcieri ("harvaach" in mongolo) danno il meglio di sé indebolendo il nemico a distanza con i potenti archi compositi ed entrando in corpo a corpo con armi leggere solo quando questo sia stato già praticamente sconfitto, dal momento che soccomberebbero in una mischia diretta.
Praticamente privi di armatura, costoro danno il meglio indebolendo il nemico a distanza con i potenti archi compositi.

Lancieri Pesanti Mongoli
Questa élite d'assalto, che in pratica comprende i guerrieri del Khan non appartenenti alla cavalleria dei "kheshig", ha sacrificato la mobilità in favore di una corazza pesante. Anche appiedati, questi guerrieri straordinariamente abili sono dotati di una lancia e di una mazza chiamata "gulda", e sono protetti da corazze lamellari chiamate "khuyad".
Nonostante preferiscano combattere da cavallo, questi guerrieri in corazza pesante fanno il loro dovere anche a piedi.

Ausiliari Qarachi
Questa unità introdotta nel XIII secolo da Kublai Khan, in gran parte composta da servi guerrieri Cumani ("Kipchak") e Peceneghi ("Qanqli"), è dotata di corazze, lancia e un'arma da mischia. Costoro hanno lasciato da parte i cavalli, nonostante preferiscano combattere con essi, ma anche così non risultano meno efficaci.
Nonostante preferiscano combattere da cavallo, questi guerrieri corazzati fanno il loro dovere anche a piedi.

Lancieri Leggeri Mongoli
"Zuut" è il termine mongolo con cui si indica un'unità di 100 guerrieri, ma in questo caso indica l'unità di base di fanteria. Questo tipo di unità viene solitamente collocata ai lati delle formazioni di fanteria pesante, il loro compito primario è impedire facili accerchiamenti. Possono contare su una certa agilità, senza rinunciare ad una protezione adeguata che consente loro di affrontare anche valide truppe feudali. Discretamente equipaggiati con una buona Lancia, scudo, elmo con protezione di cuoio bollito e corazza lamellare leggera, risultano efficaci per i compiti che solitamente sono tenuti a svolgere sul campo.
Versione appiedata delle unità di cavalleria leggera armate di lancia.

Fanti Circassi
Il grosso della fanteria mongola è costituito da Turcomanni sottomessi nelle regioni del Caucaso. I "Cerkes" (ossia Circassi), in armatura leggera, spada e arco composito, sono in grado di indebolire il nemico a distanza per poi avvicinarsi a finire le restanti truppe allo sbando, sebbene un generale savio non penserebbe di utilizzarli in situazioni di mischia al di fuori della loro portata.
Armati alla leggera con spada e scudo, questi guerrieri sono ideali per ingrossare le fila della fanteria.

Miliziani Tsereg
Questi fanti sono uomini di stirpe non mongolica, sottomessi ai Mongoli, arruolati forzatamente dal Khan per svolgere i compiti più infimi durante gli assedi, rimanere di guarnigione o semplicemente ingrossare i ranghi dell'armata. Muniti di lancia e scudo, ma non di armatura o di addestramento, sono utili solamente in ruoli difensivi. Quando la paura del nemico è più forte di quella del signore, si danno alla fuga.\n\nNei racconti dei fuggiaschi i temibili mongoli non vengono di certo evocati con i connotati di questa modesta accozzaglia di fanti, una milizia locale arruolata per fare la guardia alle piramidi di teste mozzate nei crocicchi desolati e anneriti dagli incendi, risultano utili anche per riscuotere le pesanti tasse dalla popolazione delle città conquistate dai terribili cavalieri mongoli. Si possono impiegare in campo aperto per azioni marginali e di copertura.
Lancia corta e misero scudo tondo sono sufficienti per svolgere i modesti compiti di questa milizia cenciosa.

Bastonatori
Cronache della Repubblica Genovese del XV secolo parlano di mercanti genovesi in Istanbul con guardie del corpo armate di grossi bastoni che usavano con colpi simili a quelli dello spadone a due mani; il sultano ottomano aveva infatti vietato ai genovesi di portare armi convenzionali al che, con la consueta praticità ben nota, i mercanti si facevano scortare da guardie che maneggiavano il bastone. Questa arte marziale ha comunque radici più antiche (XII secolo), sempre strettamente collegate all'attività dei mercanti e dei marinai italici (genovesi, ma anche pisani e veneziani) nel Mediterraneo, fin dalle prime crociate. Il bastone genovese si pratica con un bastone corto, senza l'ausilio di protezioni, con colpi simili a quelli dello spadone a due mani e della sciabola.
Mercanti e marinai italici, privi di armature e armati solo di un bastone, che comunque sanno usare molto bene...

Aiducchi
Questi guerrieri balcanici hanno raggiunto grande fama grazie alla loro strenua resistenza contro gli invasori turchi: secondo la tradizione popolare, essi partecipano a ribellioni e azioni di guerriglia contro il nemico, rubando ricchezze e devolvendone gran parte alla gente più povera. In realtà si tratta perlopiù di banditi ("hajduci", ossia aiducchi) che non si fanno scrupoli ad assalire i viandanti e i mercanti, o a vendersi come mercenari al miglior offerente: combattono non solo contro gli infedeli, ma contro chiunque sia il nemico del signore che assicura loro una buona paga. Questi assassini armati di scudo e sciabola son maestri del camuffamento e talmente abili da riuscire a mimetizzarsi in qualunque ambiente, a patto che restino immobili. Per fare ciò tuttavia, non possono indossare alcuna armatura, quindi devono essere anche maestri della fuga.
Banditi balcanici armati di scudo e sciabola, maestri di morte e di furtività.

Fortezza di carri
Il termine "fortezza di carri" fu menzionato dai Romani per la prima volta nel IV secolo d.C. con riferimento ai campi fortificati dei Goti. Dal XIII secolo i Rus' di Kiev utilizzarono saltuariamente questi carri (per contrastare i cavalieri delle steppe) ma solo dal '400, in Boemia, il loro impiego diventa sistematico: gli eretici Hussiti, noti localmente come "Tàborité", ne fanno un punto di forza nelle tattiche militari durante le proprie guerre di religione. L'uso di questi carri, detti "tabor" dal nome dei loro primi utilizzatori, si estende rapidamente in Ungheria e in Polonia. La loro relativa leggerezza e manovrabilità consente di creare facilmente dei cerchi o delle barricate per proteggere i balestrieri dalla carica della cavalleria nemica.
Carri in grado di formare una barricata, da dietro la quale le truppe armate di balestra possono bersagliare il nemico.

Fortezza galoppante
Utilizzato dai Rus' e dai Novgorodiani dal XV secolo, il "gulay gorod" (che significa "fortezza galoppante") è una fortificazione mobile costituito di solido legno rinforzato, con feritoie utili per l'artiglieria; si adatta perfettamente alle battaglie campali nelle steppe russe, prive di ripari naturali. Questi vagoni rinforzati sono accompagnati da truppe ben addestrate armate di balestra e protette da armatura leggera. Quando utilizzati a scopi difensivi, le fortezze galoppanti sono disposte a cerchio a formare un'efficace barricata, dalla quale le truppe possono tirare al nemico in relativa sicurezza. Questo tipo di fortificazione mobile, descritto per la prima volta dall'ambasciatore inglese Giles Fletcher, fu ampiamente utilizzato in Russia fino alla fine del '500, quando la diffusione dell'artiglieria li rese obsoleti.
Carri in grado di formare una barricata, da dietro la quale le truppe armate di balestra possono bersagliare il nemico.

Nawatiya
I "Nawatiya" costituiscono l'equipaggio professionale della flotta fatimide. Si tratta di marinai reclutati dai villaggi delle coste africane e sottoposti a rigido addestramento; disciplinati e ben equipaggiati, costoro rappresentano uno dei punti di forza della marina saracena. Non disdegnano l'arrembaggio e combattono abilmente sia a terra che in mare, protetti da un piccolo scudo e da una cotta leggera, armati di arco e spada. A loro spetta la difesa della flotta e delle colonie arabe disseminate sulle coste africane.
Marinai saraceni di professione propensi al combattimento, protetti da un piccolo scudo e da una cotta leggera, armati di arco e spada.

Balestrieri Greco-Latini
I "Gasmouloi" sono impiegati come fanteria di marina dall'Impero Bizantino a partire dal XIII secolo. Essi, in parte greci e in parte latini, sono i discendenti dei guerrieri che presero parte alla Quarta Crociata e furono utilizzati già dai sovrani dell'Impero Latino d'Oriente e dagli altri principati latini sorti dopo la caduta di Costantinopoli. A causa della loro identità ambigua, i Gasmouloi sono malvisti sia dai Romei che dai Latini, ma tutti riconoscono in loro un ruolo fondamentale per la flotta bizantina e contribuiranno alla riconquista delle isolee egee alla fine del XIII secolo; tuttavia, dopo la ricostituzione dell'Impero sotto la dinastia dei Paleologi, il loro corpo verrà congedato. Essi diverranno fanti leggeri mercenari, al soldo dei Romei, dei Latini o dei Turchi.\n\nL'invasione latina seguìta alla Quarta Crociata ha portato nell'area greca nuovi e sanguinosi modi di combattere. La balestra, arma da tempo impiegata dai Latini ma pressochè inutilizzata nell'Impero Romeo, diventa improvvisamente una necessità in guerra; non sorprende che siano proprio i Gasmouloi, in parte latini, a introdurre questa nuova arma da tiro, che risulta estremamente efficace anche negli scontri marini. Questi marinai sfoggiano potenti balestre e grandi scudi pavesi, importando nelle regioni elleniche un modo di combattere tipico dell'occidente cristiano. Inoltre sono muniti di spada per il corpo a corpo.
Questi marinai sfoggiano potenti balestre e grandi scudi pavesi, importando nelle regioni elleniche un modo di combattere tipico dell'occidente cristiano. Inoltre sono muniti di spada per il corpo a corpo.

Galera Grossa Corsara
La galera grossa è la tipica galera mercantile utilizzata nel Mediterraneo, grazie ai grandi spazi di stiva. Sviluppata a partire dalla seconda metà del XII secolo, la galera grossa presenta dimensioni maggiori rispetto alla galera sottile (da guerra), con la presenza di due alte incastellature a prua e a poppa e di un trinceramento posto a mezzanave per farvi riparo ai soldati, sul modello del dromone bizantino. E' dotata di due o più spesso tre alberi a vela, oltre che dei tradizionali remi, usati nella navigazione controvento, in caso di bonaccia e nei combattimenti. Usata principalmente per il trasporto di mercanzie, la galea grossa presentava maggiore manovrabilità e superiore capacità difensiva delle tradizionali "navi tonde" mercantili, con le quali veleggiava nelle tipiche carovane marittime note come "mude", spesso scortate dalle galere sottili da guerra.\n\nQueste galere mercantili sono imbarcazioni derivate dalle classiche galere, rispetto alle quali vantano una stiva molto più capiente; l'equipaggio è composto da intrepidi e feroci corsari, abituati a saccheggiare le navi mercantili nemiche ma non abbastanza preparati da affrontare vere navi da guerra. Muovendo queste navi alla caccia delle flotte commerciali nemiche, è possibile sottrarre loro preziose risorse commerciali che garantiranno un ottimo guadagno quando si riporterà la flotta presso la capitale.
Vascello da corsa tipico del mediterraneo, in grado di trasportare truppe in guerra o di sottrarre risorse commerciali alle navi commerciali nemiche.

Cocca Anseatica Corsara
La cocca anseatica nasce nei mari del nord, probabilmente intorno al XII secolo, per far fronte alla necessità di adeguare l'incremento dei commerci via mare con navi sempre più capaci e sempre più in grado di ben veleggiare sia in condizioni di mare calmo che di mare agitato. Le cocche anseatiche presentavano un disegno che abbandonava la prua ricurva delle precedenti navi e mostravano una prua dritta, formante un angolo di circa 60 gradi, fissata da una lunga chiglia dritta con un dritto di poppa anch'esso dritto, formante un angolo di 75 gradi. L'attrezzatura velica presentava vela quadra con bracci e boline in modo che la vela potesse essere orientata per procurare il movimento in avanti della nave con vento al traverso. La nave presentava i castelli di prua e di poppa, utilissimi in caso di scontro armato, non infrequente in tempi in cui la pirateria era l'altra faccia della medaglia dell'attività mercantile. La vela quadra era dotata di matafioni di terzarolo lungo il bordo inferiore in modo che il bordame venisse assicurato con i matafioni. \n\nLe cocche mercantili sono imbarcazioni derivate dalle classiche cocche, rispetto alle quali vantano una stiva molto più capiente; l'equipaggio è composto da intrepidi e feroci corsari, abituati a saccheggiare le navi mercantili nemiche ma non abbastanza preparati da affrontare vere navi da guerra. Muovendo queste navi alla caccia delle flotte commerciali nemiche, è possibile sottrarre loro preziose risorse commerciali che garantiranno un ottimo guadagno quando si riporterà la flotta presso la capitale.
Piccolo vascello da corsa dei mari nordici, in grado di trasportare truppe in guerra o di sottrarre risorse commerciali alle navi commerciali nemiche.

Damigella
Un'adorabile damigella, pronta a sfoderare le armi della diplomazia e della seduzione!
Un'adorabile damigella, pronta a sfoderare le armi della diplomazia e della seduzione!

Inquisitore
Un terribile emissario della Chiesa, infallibile nel processare gli eretici... o i generali nemici!
Un terribile emissario della Chiesa, per processare gli eretici... o i generali nemici!

Erudito
Un mirabile genio, maestro di molte discipline, dall'alchimia all'architettura, dalla medicina all'ingegneria... Permette di migliorare le qualità dei generali! Basta affiancarlo ad un generale ed egli diverrà suo discepolo, ottenendo bonus in molti campi. Ma, in quanto uomini di scienza, rifiutano la fede e favoriscono l'insorgere dell'eresia...
Un mirabile genio, permette di migliorare le qualità dei generali!

Fattucchiera
Chiromanti, fattucchiere, streghe... queste vecchie hanno molti nomi e sono spesso perseguitate dal clero per le credenze eretiche e per le pratiche alchemiche esoteriche. Tuttavia possono rivelarsi molto utili: che si creda o meno al loro potere, è innegabile l'effetto malefico sulla salute dei generali che le si avvicinano! Inoltre è possibile inviarla nei territori nemici per diffondere l'eresia...
Una vecchia dedita a rituali sacrilegi, utile per maledire o per diffondere l'eresia tra i nemici!

Bardiche
Brandendo la potente "bardiche" o scure da guerra, questi guerrieri terrorizzano letteralmente i nemici prima di finirli. Essi ricevono un notevole addestramento per essere in grado di maneggiare la loro temuta arma a due mani e si proteggono con armature che vanno dalla cotta di maglia alla brigantina pesante. Molti generali rus utilizzano questi uomini come truppa d'assalto per indebolire la formazione nemica.
Guerrieri con armi a due mani, usati come truppa d'assalto. In armatura che va dalla cotta alla brigantina.

Cavalieri Peceneghi
I Peceneghi sono un popolo nomade turco che occupava l'area a nord del mar Nero prima dell'arrivo dei Cumani; costretti da questi ultimi ad abbandonare le proprie terre, gran parte di loro si stanziarono in Moldavia ma alcuni presero la via del mercenariato in Cumania, Alania e Georgia. Abituati alla vita in sella, sono eccellenti arcieri a cavallo dotati di un potente arco composito. Sebbene siano dotati di cotte di maglia e asce da guerra, preferiscono evitare di rimanere bloccati nel combattimento corpo a corpo. Questi cavalieri combattono spesso come mercenari, presso qualunque potentato delle regioni cumane, alane o georgiane, dove sono noti con il nome di "Naqivchaqari" (ossia: "decumanizzati", in quanto il servizio presso cristiani o musulmani comportava l'abbandono delle loro tradizioni nomadi).\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni cumane, alane e georgiane.
Nomadi dell'Asia, arcieri mercenari a cavallo, ben corazzati e armati di arco composito e ascia.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni cumane, alane e georgiane.

Ausiliari Islandesi
Nel corso del XII l'Islanda divenne vassalla dei Norvegesi e nel XIII secolo venne direttamente annessa al regno di Norvegia. I re norvegesi nominavano dei governatori detti "sýslumenn" (ossia sceriffi) che avevano pieni poteri sulle varie regioni islandesi. Per poter espletare le loro funzioni, gli sceriffi reclutavano unità di soldati ("sveinar") con compiti di difesa personale e mantenimento dell'ordine pubblico, nonché assistenza alla Norvegia (evento piuttosto raro comunque); nelle battaglie, i ridotti ranghi degli sveinar venivano rafforzati da una leva cittadina. Col tempo, gli sceriffi vennero gradualmente rimpiazzati dai due vescovi-conti, ma gli sveinar rimasero la base delle forze armate islandesi.\n\nI guerrieri sveinar sono soldati di professione e fin da giovani sono stati sottoposti a un duro addestramento. Combattono con le migliori armi e protezioni che si possono reperire in Islanda; protetti da una cotta di maglia, gli sveinar mostrano tutta la loro destrezza nella guerra, armati di una possente ascia.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni norvegesi.
Guerrieri islandesi, reclutati per la loro naturale destrezza con l'ascia.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni norvegesi.

Spadieri Svedesi
Gli "Allmoge" sono uomini liberi provenienti dalle terre svedesi, di bassa estrazione sociale (contadini, boscaioli o al massimo mercanti arricchitisi con i commerci del Baltico); in ogni regione ("landskap") si riuniscono in clan e offrono i propri servigi bellici ai nobili locali. Usi alla guerra, così frequente in Svezia, costoro formano unità di fanteria ben addestrate ed equipaggiate. I re di Danimarca e Norvegia fecero ricorso assai spesso a queste truppe ausiliarie, sebbene non fossero completamente affidabili: non di rado gli Allmoge combattevano tra loro, o addirittura si coalizzavano contro l'ingerenza danese-norvegese, innescando ribellioni nelle terre svedesi.\n\nSebbene l'ascia sia un'arma popolare tra i norreni, impugnare una spada fa di un uomo un vero uomo: gli spadieri svedesi hanno un addestramento superiore rispetto alle truppe regolari e possono permettersi discrete armature, a partire dalla cotta di maglia fino alla corazza di piastre. I grandi scudi consente loro di creare un vero muro di scudi. Il punto debole di questa unità borghese è la mancanza di un capitano carismatico, in genere un nobile, in grado di tenere alto il morale nelle situazioni critiche della battaglia...\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni svedesi.
Uomini di spada nordici, ben armati ed equipaggiati. Possono indossare varie armature, dalla cotta alla corazza, e creano un muro con i grandi scudi.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni svedesi.

Ribaldocchini Giganti
Alcuni ingegneri italiani sperimentarono l'allestimento di un gran numero di bocche da fuoco in una singola macchina. Questo esempio presenta trentasei canne montate su di un carro alla maniera del cannone a organo, o ribaldocchino, ed è capace di sparare sia salve da sei che un titanico fuoco di fila da trentasei colpi simultanei. Per questo è giustamente definito "gigante".
Trentasei bocche da fuoco montate su di un singolo carro: letale arma a corta gittata per uso difensivo, in grado di vomitare una potenza di fuoco tremenda.

Mortaio
Il mortaio, sviluppato in Italia già dal XIV secolo (poi perfezionato dall'Impero nel XVI secolo), prende il nome dalla coppa di ferro di cui eredita la forma, ed è stato creato per scagliare proiettili oltre gli ostacoli. È utile sia per stanare le unità che si proteggono rimanendo acquattate che per eliminare truppe nemiche accalcate sotto le proprie mura. Le caratteristiche del mortaio ne fanno un'arma ideale sia per la difesa che per l'attacco.
Una macchina d'assedio in grado di sparare al di sopra delle mura e colpire il nemico nascosto all'interno.

Ribaldocchini
Il cannone a organo, o ribaldocchino, prende il nome delle molteplici canne che lo caratterizzano, e sul campo offre uno spettacolo spaventoso. Fu probabilmente inventato in Francia, ma si diffuse nel XIV secolo soprattutto nelle regioni britanniche, nell'Italia settentrionale e persino in Scandinavia. Munito di sei corte bocche da fuoco, viene spesso usato in copertura di pezzi d'artiglieria a gittata maggiore. È in grado di sparare con tutte le canne contemporaneamente, una cosa su cui il nemico farebbe bene a riflettere!
Un piccolo cannone multiplo montato su un carro. Una buona arma di difesa che può sparare colpi singoli o salve da sei.

Guerrieri Atgeirmenn
I guerrieri atgeirmenn norvegesi sono un'unità di fanteria pesante professionale, sono protetti da cotte di maglia a scaglie che offrono un certo riparo dalle frecce. Sono armati con l'atgeir, un'arma inastata composta da un manico lungo circa 2 metri, sormontato da una lama molto lunga, fino a un metro. E' un'arma micidiale se sapientemente adoperata: in mani esperte riesce a disarcionare un cavaliere (e a ucciderlo nel frattempo) senza alcuna difficoltà. Il più famoso Atgeir fu quello cantato nelle saghe, appartenuto a Gunnar Hámundarson, un famoso guerriero islandese, la cui vita è descritta nella Njàl's Saga. \n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo in Scandinavia.
Truppe professionali ben armate e ben corazzate, utili contro la cavalleria.

Fanti Greco-latini
Ben protetti e armati di una spada lunga, questi fanti combattono per la difesa dell'Impero latino d'Oriente, fondato dopo la IV Crociata e la conquista di Costantinopoli. Perfettamente a loro agio nel cuore della battaglia, rappresentano una forza temibile e capace di invertire le sorti di una battaglia. \n\nUNITÀ AOR: reclutabile in Dalmazia e nelle terre greche.
Fanti esperti e corazzati, perfetti per le mischie più accese.

Arcieri delle Highland
Sebbene non abbiano la tradizione venatoria dei loro vicini meridionali, i comandanti scozzesi riconoscono l'importanza degli arcieri in battaglia. Scelti nelle Highland, costoro utilizzano un arco normale e una lancia per la mischia e, se sono fortunati, indossano un'armatura di pelle rinforzata.
Arcieri delle Highland armati di arco e lancia per il corpo a corpo.

Urbani
Gli "urban" rappresentano la base di ogni fanteria abbaside. Questi lancieri provengono dal ceto medio cittadino, sono dotati di un buon equipaggiamento e di una certa esperienza bellica, perciò solitamente costituiscono il corpo centrale dell'armata sul campo di battaglia, supportata dalle milizie inferiori e dagli schermagliatori. Affrontano con coraggio i cavalieri nemici, armati di lancia e scudo, protetti da cotte di maglia.
Lancieri cittadini dotati di buon equipaggiamento e di una certa esperienza, armati di lancia e scudo.

Vagabondi
Gli Ayarin ("vagabondi") costituiscono una forza militare coscritta al servizio del Califfo nei periodi più difficili. Si tratta di un'unità disorganizzata e composta dai cittadini più poveri e dai nullatenenti volontari. Questa unità, che partecipò alla difesa di Baghdad in occasione di vari assedi, non è paragonabile alla milizia siriana degli Ajnad, ben più ordinata e meglio equipaggiata. Gli Ayarin combattono con protezioni leggere, spada e scudo.
Miliziani abbasidi che combattono con combattono con protezioni leggere, spada e scudo.

Guardiani dell'Akhi
L'Akhi è il Gran Maestro di comunità di Fitiyân ("giovani"), piccole fratellanze (Futuwwa) di mutua solidarietà (Casabiyyât) in opposizione ai costumi corrotti del loro tempo. Con il califfo âl-Nâsir (1181-1223), la Futuwwa divenne elitaria, e vi furono affiliati molti principi e governanti. A partire da questo periodo l’organizzazione delle Futuwwa divenne sempre strutturata: tutte ebbero un Gran Maestro (Akhi, assistito da un Naqîb), vari sottogruppi (hizb), e molte buyût (caselle, famiglie), oltre a una giurisdizione interna, regole fisse, giuramenti d’onore e riti. La guardia dell'Akhi è composta da guerrieri armati di lancia e scudo, e indossano buone protezioni.
La guardia dell'Akhi è composta da guerrieri armati di lancia e scudo, e indossano buone protezioni.

Giovani Arcieri
I Fitiyân ("giovani") sono ragazzi che vivono in piccole fratellanze (Futuwwa) di mutua solidarietà (Casabiyyât) in opposizione ai costumi corrotti del loro tempo. Con il califfo âl-Nâsir (1181-1223), la Futuwwa divenne elitaria, e vi furono affiliati molti principi e governanti. A partire da questo periodo l’organizzazione delle Futuwwa divenne sempre strutturata: tutte ebbero un Gran Maestro (Akhi, assistito da un Naqîb), vari sottogruppi (hizb), e molte buyût (caselle, famiglie), oltre a una giurisdizione interna, regole fisse, giuramenti d’onore e riti. Gli arcieri a cavallo della Futuwwa sono armati di arco, spada per la mischia e scudo, e indossano buone protezioni.
Arcieri a cavallo delle fratellanze Futuwwa, armati di arco, spada per la mischia e scudo, e indossano buone protezioni.

Razziatori
L'Harafisha ("banda di razziatori") è un'unità costituita perlopiù da popolani e volontari, piuttosto diffusa nell'esercito abbaside, nelle cui schiere riempie i vuoti e svolge mansioni di supporto. Questa eterogenea accozzaglia di fanatici religiosi, mercenari e razziatori, è mossa esclusivamente dal desiderio di compiacere Allah e procacciare il bottino. Indossano protezioni leggere in cuoio e sono armati di mazze.
Razziatori abbasidi, fanatici e bellicosi, indossano protezioni leggere in cuoio e sono armati di mazze.

Figli
Gli Abna (letteralmente: "figli") sono i discendenti degli antichi cavalieri sassanidi ("Asbaran") che appoggiarono l'ascesa al potere degli Abbasidi nell'VIII secolo. Questa milizia appiedata, stanziata a Baghdad e impiegata per presidiare le regioni mesopotamiche, combatte come unità di lancieri, dotati di scudo e buone corazze.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni mesopotamiche.
Discendenti dei cavalieri sassanidi, questa milizia corazzata di Baghdad combatte con lancia e scudo.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni mesopotamiche.

Guardia Califfale
L'Haras (ossia "guardia"), composta da guerrieri di professione, costituisce la guardia califfale e rappresenta l'unità d'elite della fanteria abbaside. Formata da giovani nobili, in gran parte turchi o corasmi, scelti per la lealtà e per l'abilità marziale, questa temibile guardia può accedere alle migliori corazze e scudi metallici. I guerrieri dell'Haras, comandati dall'Amir-e Haras (comandante della guardia), vengono utilizzati normalmente come guardia di palazzo per la scorta del califfo, la protezione della sua famiglia, la sorveglianza nelle segrete e l'esecuzione dei condannati, ma occasionalmente possono essere mobilitati all'esterno per combattere le ribellioni che periodicamente si scatenano nelle terre del califfato. Combattono in formazioni ordinate, colpendo dalla distanza con gli archi compositi per poi gettarsi con ardore nella mischia, dove sfoggiano le mortali mazze.
Guerrieri turchi o corasmi, scelti come guardia del califfo per la lealtà e per l'abilità marziale, dotati delle migliori corazze ed armi.

I mamelucchi sono la cavalleria di mestiere d'élite dell'esercito d'Egitto e Califfale. Comprati come schiavi dai Turchi delle steppe, vengono allevati fin dalla giovane età per diventare uomini d'armi. Una volta completato il tirocinio, vengono affrancati e arruolati nell'esercito. Sebbene costituiscano unità di arcieri a cavallo, costoro non sono dediti alla schermaglia, ma operano in formazione compatta per rilasciare un vasto volume di fuoco. Sono armati di mazza, per liquidare chiunque si avvicini troppo.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni egiziane e abbasidi.
Comprati come schiavi e addestrati fin da ragazzini, questi validi soldati sono eccellenti arcieri, capaci anche di dire la loro in corpo a corpo.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni egiziane e abbasidi.

I mamelucchi sono la cavalleria di mestiere d'élite dell'esercito d'Egitto e Califfale. Comprati come schiavi dai Turchi delle steppe, vengono allevati fin dalla giovane età per essere uomini d'armi. Una volta completato il tirocinio, vengono affrancati e arruolati nell'esercito. Questi uomini sono equipaggiati per il corpo a corpo con lancia, mazza e scudo.
Comprati come schiavi e addestrati fin da ragazzini e ben equipaggiati, costituiscono formidabili unità di cavalleria.

I Mamelucchi, sono una casta di schiavi guerrieri. Quasi senza eccezione, le loro truppe sono ben addestrate e organizzate. I loro arcieri sono ottimi tiratori, capaci di annientare i nemici più lenti e di difendersi in corpo a corpo, anche se non dovrebbero indulgere troppo in questa tattica.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni egiziane e abbasidi.
Ottimi tiratori, capaci di annientare i nemici più lenti e di difendersi in corpo a corpo.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni egiziane e abbasidi.

Cavalieri Azeri
Fieri figli delle terre azere, questi uomini rappresentano l'elite delle armate degli atabeg dell'Azerbaijan. Pesantemente corazzati, sono soldati disciplinati e feroci, capaci di devastanti cariche.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni azere.
Cavalleria pesante azera, corazzata e determinata.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni azere.

Arceri a cavallo vardarioti
Probabilmente appartenenti a gruppi di origine magiara stanziatisi in Macedonia nel corso del X secolo nella valle del fiume Vardar, i Vardariotai, abbracciato il Cristianesimo, divennero parte integrante dell'esercito bizantino e, con l'avvento dei Comneni, vennero uniti a formare un reggimento della guardia imperiale. Armati di arco composito e di spade ricurve per il corpo a corpo, i Vardariotai rappresentano una forza esperta e temibile, che coniuga la tipica velocità degli arcieri a cavallo con una protezione superiore alla media utile nel cuore della mischia.
Arcieri a cavallo di origini magiara, protetti da cotte di maglia e armati di arco e spada.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni bizantine.

Cavalieri di Antiochia
Con la conquista dell'antichissima e ricca città di Antiochia nel 1098, Boemondo di Taranto venne nominato dagli altri capi crociati Principe della città, al fine di mantenere la sua indipendenza anche dall'Impero bizantino. Insieme a lui si stabilirono molti altri crociati, specialmente di origine Normanna o in generale dell'Italia meridionale ed altri li raggiunsero in seguito, affinché i primi signori di Antiochia potessero circondarsi dei propri leali sudditi. Questi cavalieri appiedati sono armati di spada e scudo, oltre ad essere protetti da ottime armature di foggia normanna: bene addestrati, devoti ai loro signori e soprattutto alla causa crociata, rappresentano una delle migliori fanterie reclutabili in Terra Santa.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni di Antiochia ed Edessa.
Cavalieri appiedati tenaci ed ottimamente addestrati, fedeli al loro signore, costituiscono una formidabile unità di fanteria con spada.\n\nUNITÀ AOR: reclutabile solo nelle regioni di Antiochia ed Edessa.

Cavalieri Persiani
I "Furs" (cavaliere in farsi) sono un corpo costituito dai discendenti degli antichi e famosissimi cavalieri persiani, ora al servizio dei Califfi Abbassidi di Baghdad: ben corazzati ed addestrati in modo eccellente, orgogliosamente fieri della propria tradizione equestre, sono una guardia formidabile al servizio degli eredi di Maometto.
I Furs sono discendenti degli antichi cavalieri persiani, un'unità molto motivata e ben addestrata.

Naviganti
I "Nawatiya" (ossia naviganti, dal greco "nauta") costituiscono l'equipaggio professionale della flotta fatimide. Si tratta perlopiù di marinai cristiani di fede copta, reclutati dai villaggi delle coste siro-egiziane, comandati da uno speciale ufficiale detto "qa'id al-nawdtiya". Sebbene le loro mansioni primarie riguardino l'arte nautica, costoro all'occorrenza possono combattere come soldati di basso livello: non disdegnano l'arrembaggio e combattono sia a terra che in mare, protetti da un piccolo scudo e da una cotta leggera, armati di arco e spada. A loro spetta la difesa della flotta e delle colonie arabe disseminate sulle coste africane.
Marinai copti di professione, propensi al combattimento, protetti da un piccolo scudo e da una cotta leggera, armati di arco e spada.
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Veldriss
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Titoli religiosi e politici

Messaggio da leggere da Veldriss »

Riporto da http://www.netwargamingitalia.net/
Carlos V ha scritto:Dal momento che preferiamo giocare quasi sempre come sovrani cristiani, può capitare di non sapere come districarsi tra i vari titoli delle autorità islamiche e non comprendere, quindi, chi occupa un determinato gradino della scala gerarchica nelle calde terre orientali.
Ho deciso di compilare questa pratica e semplice guida, che vi permetterà di fare un confronto tra i titoli cristiani e i loro corrispettivi islamici, anche nel caso vogliate utilizzare un regno più esotico e capire subito chi sono i personaggi che contano. :)

Autorità politiche:
Imperatore --- Scià (con varie declinazioni: Pahishah, Pascià, ecc.)
Re -------------- Sultano
Duca ----------- Emiro (se vassallo: Beylerbey)
Conte ---------- Sceicco (se vassallo: Bey)
Barone -------- Wali (Timariota: solo per le popolazioni di cultura turca)

Sereno Doge -- Malik (da intendersi come governatore di una città)
Doge ----------- Emiro (di una città)


Autorità religiose (ben sapendo che l'Islam in realtà non ha un clero):
Papa ---------- Califfo (per la verità è più da intendersi come un re-vescovo)
Cardinale --- Ayatollah (Sciiti), Mufti (Sunniti)
Vescovo ----- Mullah
Sacerdote --- Imam


Membri della corte:
Cancelliere -- Gran Visir
Cappellano --- Imam di corte

Grazie al contributo di Zethani e Sir Matthew. :)
Pandrea ha scritto:Da http://crusaderkings-two.wikia.com/

BARONIE:
For most cultures and religions, the ruler of a barony is a baron (male) or baroness (female), but there are several exceptions:
Þegn/Baroness (Norse, Norse pagan)
Argbadh/Wâlia (Iranian)
Wâli/Wâlia (Arabic, West African)
Timariot/Timariota (Turkish)
Taishi/Baroness (Mongol)
Hetman/Baroness (Non-Norse pagan)
Teuctli/Teuctli (Nahua)
Note religous title variants 'trump' cultural ones. For example, a baron with Mongol culture and Tengri pagan religion will be known as a Hetman.

Similarly, baronies themselves can be known by other names:
Wilayah (Arabic, West African)
Arg (Iranian)
Timar (Turkish)
Taishi (Mongol)

CONTEE
For most cultures, the ruler of a county is a count (male) or countess (female), but there are several exceptions:
Earl/Countess (Saxon, English, Scottish, Irish)
Sheikh/Shaykah (Arabic)
Bey/Bayan (Turkish)
Wâli/Shaykah (Iranian)
Chief/Countess (Mongol, Pagan)
Farin/Farina (West African)
Calpixqui/Calpixqui (Nahua)
Note religous title variants 'trump' cultural ones. For example, a count with Mongol culture and Tengri pagan religion will be known as a Chief.

Similarly, counties themselves can also be known by other names:
Sheikhdom (Arabic, West African)
Beylik (Turkish)
Vilâyet (Iranian)
Chiefdom (Mongol)

DUCATI
For most cultures, the ruler of a duchy is a duke (male) or duchess (female), but there are several exceptions:
Doux/Duchess (Greek)
Emir/Emira (Arabic, Iranian)
Beylerbey/Beylerbayan (Turkish)
High Chief/High Chief (Mongol)
High Chief/Duchess (Pagan)
Jarl/Duchess (Norse Pagan)
Farbas/Farba (West African)
Grand Prince/Grand Princess (Russian)
Huecalpixqui/Huecalpixqui (Nahua)
Note religous title variants 'trump' cultural ones. For example, a duke with Mongol culture and Tengri pagan religion will be known as a High Chief.

Similarly, duchies themselves can also be known by other names:
Emirate (Arabic, Iranian, West African)
Beylerbeylik (Turkish)
High Chiefdom (Mongol)
Grand Principality (Russian)

REGNI
For most cultures, the ruler of a kingdom is a king (male) or queen (female), but there are several exceptions:
Khan/Khanum (Altaic)
Despot/Queen (Greek)
Sultan/Sultana (Arabic, Turkish)
Shah/Queen (Iranian)
Mansa/Sultana (West African)
Tlatoani/Tlatoani (Nahua)
Note religous title variants 'trump' cultural ones. For example, a king with Mongol culture and Tengri pagan religion will be known as a Khan.

Similarly, kingdoms themselves can also be known by other names:
Khanate (Altaic)
Sultanate (Arabic, Turkish, West African)
Shahdom (Iranian)

IMPERI
For most cultures, the ruler of an empire is an emperor (male) or empress (female), but there are several exceptions:
Khagan/Khatun (Altaic)
Kaiser/Kaiserin (German)
Basileus/Basilissa (Greek)
Tsar/Tsaritsa (Russian)
Padishah/Empress (Turkish)
Shahanshah/Empress (Iranian)
Badshah/Empress (Arabic)
Huetlatoani/Huetlatoani (Nahua)
Grand Prince (Republic)
Note religous title variants 'trump' cultural ones. For example, an emperor with Mongol culture and Tengri pagan religion will be known as a Khagan.

Similarly, empires themselves can also be known by other names:
Khaganate (Altaic)
Altro: http://www.portalestoria.net/titoli%20nobiliari.html
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