Il Commercio

Evoluzione delle regole del prototipo fino alla versione attuale
silverwolf
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Re: Il Commercio

Messaggio da leggere da silverwolf »

Giustamente la percentuale la escludo anche io, diventerebbe tutto un calcolo.

Rilancio per il commercio, senza mercante la provincia commercia solo con le province limitrofe o il porto più vicino, il mercante invece permette al giocatore di scegliere quale tratta fare. Hai un numero di mercanti pari a 1 x ogni porto o città.

Altra domanda, se le province danno un reddito al giocatore che le possiede, per simulare l'attività mercantile sul territorio, si potrebbe aggiungere una abilità al mercante:
-se il mercante non viene usato per tracciare una linea commerciale, viene posto su una provincia amica e garantisce un reddito aggiuntivo di x monete.-

(Io propongo tutto, magari qualche idea buona o qualcosa che ti possa dare uno spunto c'è ^^)
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Veldriss
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Re: Il Commercio

Messaggio da leggere da Veldriss »

Metto qui un link alla descrizione del commercio che ho creato allora, magari ci torna utile per una consultazione veloce: IL COMMERCIO

Nel gioco solo le città possono commerciare, i territori senza città no... nulla vieta di acquistare delle merci a Bagdad, trasportarle sulla costa del Mar Mediterraneo, caricarle su di una nave e venderle a Venezia.

Sto ancora rileggendo l'ultimo tuo post e sto pensando se ci può essere spunto per qualcosa da inserire nel gioco... sembra quasi che tu protenda per l'inserimento del mercante fisicamente sulla mappa con una miniatura, tipo l'ultimo Total War su PC.
Ci si può fare un pensierino, anche se vuol dire sconvolgere qualcosa... mumble mumble...

Le province danno un reddito al giocatore che le possiede?
Si ovviamente, ormai dovresti saperlo che nel mio gioco c'è TUTTO!!!! :D
Le province danno reddito solo in presenza delle cattedrali/moschee (che hanno un certo controllo sulla popolazione) e solo se il giocatore possiede GABELLIERE (carta impero) e MONETE (carta tecnologia)... quindi può ritirare le gabelle.
Si possono ritirare le gabelle solo se il Regno è completamente del giocatore, ovviamente i Regni piccoli sono più facili da difendere...
Direi che si potrebbe usare come dici tu per garantire un reddito aggiuntivo...
Formula attuale per le gabelle: fiorini = (N° territori) x (N° cattedrali/moschee) x 10
silverwolf
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Re: Il Commercio

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Mamma mia come è complesso e bellissimo questo gioco. Allora devo dire che le tabelle del commercio mi hanno spaventato non poco ^^ (e sono un giocatore "esperto" secondo molti), magari sono facili da usare, ma a prima vista paiono assai ostiche.
L'inserimento di una miniatura del mercante non sarebbe male, ma si rischia di aumentare l'affollamento sul tavolo, che dalle foto postate non è un fattore da ritenere secondario. Faccio una proposta, piuttosto che la miniatura fare un foglio per ciascun giocatore da compilare diviso in tre colonne con Mercante - tratta - merce portata.
Facciamo l'esempio di una ipotetica Aragona, città Barcellona e Valencia, entrambe con porto, la prima con una gilda. Numero mercanti 5.
Sul foglio il giocatore Aragonese scrive le cinque tratte che i mercanti fanno per commerciare con province lontane. es. mercante 1 - Napoli - esporta schiavi/importa legname
mercante 2- Palermo -esporta armi/ importa cereale
mercante 3- Tunisi x/x
mercante 4- Atene x/x
mercante 5- Lisbona x/x
(Lascerei anche le carte mercante, rappresenterebbero la fortuna di trovare imprenditori capaci che spiccano nel proprio paese ^^).

Altre carte impero che poi possono venire su questo tema sono molte:
es: La corona supporta politicamente i mercanti -- si: il paese perde un punto onore, ma guadagna un tot di fiorini extra
no: il paese prende un punto onore, perde tot fiorini
La corona abbassa i dazi -- si: il giocatore perde tot fiorini per quel turno, ma guadagna un mercante
no: nessun effetto
ecc ecc

Per altre proposte aspetto l'ispirazione ^^

Le province non possono commerciare perchè non hanno risorse, giusto?

PS: Milano, Napoli, Bari e Praga come città dovresti davvero metterle.
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Re: Il Commercio

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silverwolf ha scritto:Mamma mia come è complesso e bellissimo questo gioco. Allora devo dire che le tabelle del commercio mi hanno spaventato non poco ^^ (e sono un giocatore "esperto" secondo molti), magari sono facili da usare, ma a prima vista paiono assai ostiche....
- le città sono in ordine alfabetico e colorate per zona di terra (4) in modo da trovarle più facilmente.
Ogni merce ha 2 colonne: acquisto e vendita.
Le caselle evidenziate sono i prezzi migliori per l'acquisto (arancione) e vendita (blu).
Immagine

Molto belle le tue idee sui mercanti :D
Qui c'è da rimboccarsi le maniche volendo!

Ricordati che il prototipo ha fisicamente merci e mezzi di trasporto commerciale (e militare), sono loro attualmente che si spostano ed effettuano i trasporti e i commerci:
Immagine
Non so, se le tue idee si riescono ad implementare senza togliere questa cosa ok... se invece vorrebbe dire rendere il commercio solo virtuale allora non sarei d'accordo.
silverwolf
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Re: Il Commercio

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ok mi oriento sulla strada che tu indichi ^^.

Domanda una voce nella tua tabella "beni di lusso?" (Alias sete, tappeti, profumi, gioielli, oro) sarebbe introducibile?

PS ho visto un'altra città che non si può prescindere dai commerci, Damasco
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Re: Il Commercio

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Eh lo so, pensa quante volte avrò riguardato le città da inserire...
Poi però dovevo distribuirle in modo uniforme sulla mappa, sia per distanza l'una dall'altra, sia per quantità in ogni Regno... massimo 2 per Regno di un giocatore.

Non potendo avere 2 città in 2 territori adiacenti e quindi le scelte sono ricadute in questo modo... Marsiglia e Genova hanno fatto la stessa fine per colpa delle dimensioni troppo ridotte della mappa (pensa che allora stavo pure pensando di fare tutto più grande per non rinunciare a queste 2 città).
Magari si trova una gestione diversa del commercio che consente di avere anche città vicine.

La mia idea iniziale era quella di non avere città disegnate sulla mappa, cioè niente città fisse tranne alcune ovviamente: Gerusalemme, Costantinopoli, Roma.
I giocatori avrebbero avuto a disposizione un centinaio di possibili città da edificare, massimo 4-5 città per giocatore... allora si che sarebbe stato MOLTO più variabile il gioco :!:
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Re: Il Commercio

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Anche molto tattico, ma molto poco storico. Naturalmente bisogna vedere il livello di storicità che si vuole ricreare, che mi sembra però molto alto, quindi poco adatto al gioco ^^.
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Re: Il Commercio

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Allora la proposta delle tratte rimane parò parò, anche perchè permette lo spostamento fisico delle navi commerciali lungo le tratte. Semplicemente implica che un giocatore anche se acquista molti trasporti commerciali potrà usarne un numero pari ai mercanti che ha.

Però di faccio una proposta che però potrebbe risultare semplice, ma efficace, ti propongo che ogni provincia abbia una risorsa (es. Tolosa - grano, Valencia - Vino, ecc ecc) stampata direttamente sulla mappa.
Ora ogni città ha due risorse, il commercio senza mercante si svolge sulle province limitrofe della città, la città può togliersi una sua risorsa e prendere quella di una città limitrofa, con costo 1:1 se è dello stesso reame (es: Barcellona - Valencia entrambe aragonesi), con costo 1:1 ma con un tot di dazio deciso a inizio turno dal giocatore dell'altro reame (es: Barcellona (Aragona) - Tolosa (Francia) l'aragonese potrebbe prendere il grano di Tolosa togliendosi del sale ma deve pagare anche la tassa di due fiorini che il giocatore francese impone.

Poi se devo esser sincero non mi piace molto il sistema di raccolta del denaro, io direi che ogni provincia dovrebbe avere un valore fisso di rendita, migliorabile da vari fattori (strutture, mercanti, tecnologie, ma sopratutto dal livello di legalità) ecco io legherei il discorso dell'esazione delle tasse anche alle corti giustizia.
Quindi la mia formula sarebbe così: Fiorini in una provincia = (valore base + strutture + mercante) x (corti di giustizia + chiese).

Domanda fare un mazzo di carte con le varie province con un riassunto del bene che producono e della rendita di base, sarebbe forse a questo punto utile per sveltire il gioco?
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Re: Il Commercio

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silverwolf ha scritto:...
Allora la proposta delle tratte rimane parò parò, anche perchè permette lo spostamento fisico delle navi commerciali lungo le tratte. Semplicemente implica che un giocatore anche se acquista molti trasporti commerciali potrà usarne un numero pari ai mercanti che ha.
...
Il gioco ha fisicamente delle navi da commercio e carovane e fisicamente delle merci... com'è strutturato ora un giocatore può avere massimo 3 navi commerciali e 3 carovane che dipendono dal livello tecnologico raggiunto.. vuol dire che nella scatola ci sono 6 pedine ogni giocatore, quindi 30 pedine in 5 giocatori e 60 pedine in 10 giocatori.
Una volta giocavamo con infiniti mezzi... ma si arrivava a partite assurde: flotte di 20 navi che facevano guadagnare cifre fuori misura; poi siamo scesi a 10 pedine (5+5) nel 1999, ma anche lì ogni tanto si rischiava di sforare da situazioni reali.
Con la versione del gioco attuale, una dei miei principali problemi era di ridurre il gioco al minimo indispensabile mantenendo il più possibile tutto: UNA VERA IMPRESA!!!
Fu così che introdussi il numero 3 per tutto il gioco: 3 mezzi di trasporto per tipo, 3 generali, 3 livelli di carte tecnologia, 3 livelli di espansione città, 3 livelli di fortificazione ecc ecc, tutto legato ai 3 livelli tecnologici... risultato? Ho mantenuto tutto, ma ho dimezzato le pedine nella scatola.

Però l'idea del mercante come pedina fisica sulla mappa mi piace, se lo metti su di un mezzo commerciale aumenti i guadagni alla vendita o cali i prezzi di acquisto, se lo metti su di una provincia aumenti gli introiti dalle gabelle.
Però non avrebbe più molto senso la carta MERCANTE, sarebbe un doppione, come facciamo?
Ti ricordo che la carta MERCANTE è rubabile con il LADRO o eliminabile con il SICARIO, per cui attualmente io posso avere anche 6-8 MERCANTI, posso rubarne ad un altro giocatore ed arrivare a 9 oppure ammazzarli per abbassare i guadagni degli avversari.
In teoria, ora come ora, per me il mercante è fisicamente la pedina della nave o della carovana, è una cosa sola... per cui sono 60 pedine in meno ;)
silverwolf ha scritto:...
Però di faccio una proposta che però potrebbe risultare semplice, ma efficace, ti propongo che ogni provincia abbia una risorsa (es. Tolosa - grano, Valencia - Vino, ecc ecc) stampata direttamente sulla mappa.
Ora ogni città ha due risorse, il commercio senza mercante si svolge sulle province limitrofe della città, la città può togliersi una sua risorsa e prendere quella di una città limitrofa, con costo 1:1 se è dello stesso reame (es: Barcellona - Valencia entrambe aragonesi), con costo 1:1 ma con un tot di dazio deciso a inizio turno dal giocatore dell'altro reame (es: Barcellona (Aragona) - Tolosa (Francia) l'aragonese potrebbe prendere il grano di Tolosa togliendosi del sale ma deve pagare anche la tassa di due fiorini che il giocatore francese impone.
...
Rispiega perchè l'ho letto 3 volte e non sono riuscito a capire, sorry :P
Però prova a pensare: un conto è avere 8 tipi di merci su 36 luoghi (città) da guardare per decidere dove e cosa commerciare... un conto è avere più di 100 luoghi (territori) per fare la stessa cosa, il tempo da spendere per la fase commerciale si triplicherebbe.
Secondo me le città sono, per così dire, i grossi centri dove affluiscono tutte le merci dei territori circostanti e dove si trova il mercato principale dove i mercanti commerciano... più semplice.

Guarda qui cosa stavo preparando: http://www.medioevouniversalis.org/phpB ... &t=98#p203 poi abbandonato perché giocavamo sempre a MU.
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Re: Il Commercio

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silverwolf ha scritto:...
Poi se devo esser sincero non mi piace molto il sistema di raccolta del denaro, io direi che ogni provincia dovrebbe avere un valore fisso di rendita, migliorabile da vari fattori (strutture, mercanti, tecnologie, ma sopratutto dal livello di legalità) ecco io legherei il discorso dell'esazione delle tasse anche alle corti giustizia.
Quindi la mia formula sarebbe così: Fiorini in una provincia = (valore base + strutture + mercante) x (corti di giustizia + chiese).

Domanda fare un mazzo di carte con le varie province con un riassunto del bene che producono e della rendita di base, sarebbe forse a questo punto utile per sveltire il gioco?
Riguardo il valore fisso di rendita:
Ovviamente riprendo sempre da "il mio gioco ha tutto, ma in modo semplice", per cui ero partito dall'idea usata ad esempio in Risiko torneo e altri giochi nei quali ogni territorio ha un suo valore base diverso dagli altri (infatti in Risiko la Cina e l'Ucraina valgono di più del Madagascar e dell'Islanda a fine partita per il conteggio dei punti vittoria).
Volendo potevo fare la stessa cosa... ma un conto è contare la rendita di 8 territori con valori differenti, un conto è contare 8 territori con valore identico uguale a 1... quando i territori cominciano a diventare 15 o 16 o 20 allora la cosa diventerebbe lunga con rendite differenti.

Riguardo il livello di legalità e corti di giustizia:
C'è... nel senso che, come ho già scritto qualche post precedente, "si possono ritirare le gabelle solo se il Regno è completamente del giocatore", quindi solo se il Regno è stabile e non in guerra tra i suoi territori (in mano a giocatori differenti oppure al "barbaro").
Evito quindi di inserire una pedina per le corti di giustizia ed ottengo lo stesso risultato.

Strutture:
Ecco, invece questa cosa delle strutture che hai pensato, secondo me è valida e attuabile... si decidono le strutture che danno maggior valore alla provincia e si aggiungono alla formula:
Formula con strutture per le gabelle:
fiorini = (N° territori + N° strutture) x (N° cattedrali/moschee) x 10.

Mazzo di carte aggiuntivo:
Tu intendi un mazzo di carte come quello di Risiko con nome territorio + bene che producono e rendita di base?
Supponiamo di crearlo... a che pro?
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