Società: appunti

Diritti divini: Il tessuto della società feudale era basato sul dogma divino della divisione fra coloro che combattevano, coloro che pregavano e coloro che lavoravano. I combattenti costituivano una piccola parte della popolazione, ed erano molto cosmopoliti; la nobiltà trascendeva le frontiere. I membri della nobiltà godevano di uno speciale status legale e dell'immunità da quasi tutte le autorità esterne. Come risultato della loro libertà, assunsero anche particolari diritti e responsabilità e agivano da protettori e arbitri dei lavoratori. Per i contadini, se agli occhi di Dio il re era il padre, il nobile era il fratello maggiore.

Scrittura di cronache: Le cronache erano spesso la trascrizione ufficiale degli eventi storici, ma sarebbe errato chiamarle storia nel senso moderno del termine, perché la critica delle fonti era scarsa o inesistente; nella maggior parte dei casi le cronache erano la propaganda ideologica dell'epoca medievale. Gli autori delle cronache tentavano di dimostrare l'eccezionalità del suo signore o del suo reame, servendosi spesso di riferimenti all'intervento divino.

Poesia romantica: La poesia romantica ebbe origine dalle difficili conseguenze dei matrimoni formali. I matrimoni erano soprattutto affari politico-economici, in cui l'amore raramente entrava in causa; questa forma di poesia, quindi, divenne un accettabile sfogo della pressione emotiva e, talvolta, erotica. Con il passare del tempo si evolse in una forma d'arte, consumata come i romanzi dei tempi moderni. Un costoso piacere riservato ai ricchi e agli alfabeti.

Noblesse oblige: L'ideologia di base della classe nobile; per essere un Buon Cavaliere era necessario ottemperare a certe regole di ospitalità, onore e compassione. Si riteneva anche che, attenendosi al "noblesse oblige", il nobile acquistasse un valore più alto agli occhi di Dio.

Dovere divino: Il tessuto della società feudale era basato sul dogma divino della divisione fra coloro che combattevano, coloro che pregavano e coloro che lavoravano. I lavoratori costituivano la maggior parte della popolazione, e il loro orizzonte raramente si estendeva oltre il feudo in cui erano nati. I popolani sapevano come sarebbe stata la loro vita lavorativa: esattamente come quella dei genitori. Provavano un senso di appartenenza al loro luogo, che manifestavano, per esempio, adornando la chiesa del villaggio. La religione e il villaggio davano al popolo un forte senso d'identità, e con esso la tranquillità psicologica.