Despotato d'Epiro

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Despotato d'Epiro

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Michele II d'Epiro

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Michele II Ducas (... – 1271) fu despota d'Epiro dal 1230 al 1271.

Biografia

Il regno
Succedette a Teodoro I d'Epiro, dopo che questi fu catturato dai Bulgari. L'Epiro non si riprese mai completamente dalla sconfitta. Michele II perse Tessalonica a favore dell'impero di Nicea, per tentare di contrastare l'impero avversario, nel 1246 si alleò con l'impero Latino contro i niceani.
Nel 1248 Giovanni III Ducas Vatatze costrinse Michele a riconoscerlo come imperatore bizantino ed in cambio lo riconobbe despota d'Epiro.
La nipote di Giovanni Maria sposò il figlio di Michele Niceforo; inoltre, nello stesso anno, la figlia di Michele II, Anna, sposò Guglielmo II di Villehardouin, principe d'Acaia, Michele II preferì onorare quest'alleanza che quella con Giovanni III. Egli fu sconfitto nel conflitto seguente, e il vecchio despota Teodoro I fu nuovamente catturato, morendo in prigionia.
Teodoro II Lascaris, il nuovo imperatore di Nicea, si alleò con Michele II, ed i loro rispettivi figli, promessi sposi da Giovanni III molti anni prima, si sposarono nel 1256; Teodoro Ducas ricevette in cambio Durazzo. Michele II non accettò il trasferimento della terra e l'anno successivo si rivoltò, sconfiggendo un'armata niceana guidata da Giorgio Acropolita.
Mentre Michele II marciava su Tessalonica fu attaccato da Manfredi di Sicilia, che conquistò l'Albania e l'isola di Corfù. Michele II allora si alleò immediatamente con lui, dandogli in moglie la figlia Elena. Dopo la morte di Teodoro II, Michele II e Manuele (fratello di Teodoro I) combatterono il nuovo co-imperatore di Nicea, Michele VIII Paleologo.
L'alleanza era molto instabile e nel 1259 Guglielmo II fu catturato durante la disastrosa battaglia di Pelagonia. Il generale niceano Alessio Strategopulo conquistò la capitale di Michele II, Arta, lasciando le sole città di Giannina e Vonitsa nelle mani di Michele II. Arta fu recuperata nel 1260 mentre Michele VIII era impegnato a progettare la conquista di Costantinopoli.

Gli ultimi anni
Dopo la restaurazione del potere imperiale a Costantinopoli da parte di Michele VIII nel 1261, egli tartassò ripetutamente l'Epiro, costringendo il figlio di Michele II, Niceforo I d'Epiro, a sposare sua nipote Anna Cantacuzena nel 1265.
Michele VIII considerava l'Epiro uno stato vassallo, mentre Michele II e Niceforo I continuavano ad allearsi coi principi d'Acaia e con i duchi d'Atene, contro l'impero bizantino. Nel 1271 Michele II morì e gli succedette al trono il figlio Niceforo I.

Famiglia
Dal matrimonio con Teodora Petralife ebbe sei figli:
Niceforo Comneno Ducas, che succedette al padre nel trono d'Epiro;
figlia
Giovanni Comneno Ducas;
Demetrio Comneno Ducas;
Elena Ducas, che sposò Manfredi di Sicilia;
Anna Comneno Ducaina, che sposò Guglielmo II di Villehardouin of Acaia e poi Nicola II di Sant'Omer, signore di Tebe.

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http://it.wikipedia.org/wiki/Michele_II_d%27Epiro
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Niceforo I d'Epiro

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Niceforo I Ducas (... – 1296) fu despota d'Epiro dal 1271 all'anno della sua morte.

Biografia
Succedette al padre Michele II Ducas, dopo la sua morte.
Il basileus Michele VIII Paleologo non tentò di annettere direttamente il despotato, ma permise a Niceforo di succedere e trattare con Carlo I d'Angiò, re di Napoli, che prese Durazzo nello stesso anno. Nel 1279 Niceforo si alleò con quest'ultimo, accettando di diventare suo vassallo, contro Michele VIII. In seguito alla sconfitta di Carlo, Niceforo perse l'Albania a favore dei bizantini.
Sotto Andronico II, Niceforo rinnovò l'alleanza con Costantinopoli. Fece tuttavia l'infelice scelta di rinnegarla per schierarsi con Carlo II di Napoli, nel 1292, sconfitto in seguito dalla flotta dello stesso Andronico II di Bisanzio.
In seguito Niceforo diede in sposa la propria figlia Thamar Angela Comnena Ducena al figlio di Carlo, Filippo I di Taranto, e vendette a lui molti dei suoi territori. Morì nel 1296 e gli succedette al trono il figlio Tommaso Ducas.

Famiglia
Niceforo sposò in prime nozze Maria Lascaris, figlia dell'imperatore niceano Teodoro II Lascaris dalla quale ebbe una figlia:
Maria Ducas, che sposò il conte Giovanni I Orsini di Cefalonia (1304-1317) i cui figli Niccolò Orsini e Giovanni II Orsini divennero despoti dell'Epiro;
In seconde nozze sposò Anna Cantacuzena, nipote dell'imperatore bizantino Michele VIII Paleologo, dalla quale ebbe:
Tamara Angela Comnena Ducas (1277-1311), andata sposa a Filippo I di Taranto;
Tommaso I Ducas, che gli succedette come despota dell'Epiro.

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http://it.wikipedia.org/wiki/Niceforo_I_d%27Epiro
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Tommaso d'Epiro

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Tommaso Ducas (1285c. – 1318) ereditò il trono quando era ancora un ragazzo, e fu dunque despota d'Epiro dal 1296 fino alla sua morte.

La reggenza di Anna
Dopo la morte di Niceforo I Ducas l'influenza bizantina crebbe leggermente sotto Anna, cugina di Andronico III di Bisanzio, che governò come reggente per il proprio figlio Tommaso.
Nel 1306 essa si rivoltò contro Filippo in favore di Andronico III di Bisanzio; gli abitanti latini furono espulsi, ma fu costretta a restituire alcuni territori a Filippo.
Nel 1312 questi smise di reclamare proprio l'Epiro ma pose piuttosto una rivendicazione sul defunto Impero latino.
Anna riuscì a far sposare a Tommaso una figlia di Andronico III di Bisanzio.

La fine
Tommaso fu assassinato nel 1318 da Nicola Orsini, che ne sposò la vedova e prese controllo del despotato.

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http://it.wikipedia.org/wiki/Tommaso_I_d%27Epiro
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Teodora di Arta

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Teodora di Arta (in greco: Θεοδώρα Πετραλίφαινα, in latino: Theodora Petraliphaina; 1210 – 1281) fu despota di Epiro; è considerata santa dalla Chiesa ortodossa.

Biografia
Secondo le fonti storiche[senza fonte] discendeva da Pietro di Alife, uno dei partecipanti alla prima crociata, da cui ebbe origine la famiglia Petralife; suo padre era Giovanni Petralife, comandante di Tessaglia e Macedonia, mentre la madre, Elena, proveniva da una famiglia aristocratica di Costantinopoli.
Nata nel 1210 a Servia nel Kozani (Macedonia), subito dopo la morte del padre fu presa sotto la protezione del despota di Epiro Teodoro I, rimanendo sotto la sua custodia al 1224 fino al 1230. Nel 1230, subito dopo la sua sconfitta da parte dei Bulgari, Teodoro lasciò il trono al nipote Michele II, figlio di Michele I, il fondatore del depostato d'Epiro, che divenne suo sposo.
Teodora tuttavia era molto religiosa, mentre Michele era attirato dai piaceri carnali. Secondo la sua biografia, scritta da un monaco nel XVII secolo, il marito prese come amante, Gaggrini, una donna appartenente alla buona società di Arta e la condusse a palazzo, facendola sedere sul trono. Ebbero due figli e Teodora si ritirò sulle montagne di Tzoumerka insieme al figlio Niceforo, dove per quasi cinque anni sopravvisse cibandosi solo di cavoli, senza mai perdere la fede in Dio. Infine, un sacerdote di Prenista la prese con sé e le offrì un rifugio.
La popolazione di Arta, indignata per la vita viziosa del despota Michele, chiese il suo ritorno a palazzo come legittima regina e il despota fu costretto a riprendere la moglie a palazzo, mentre Gaggrini fu costretta a lasciare la corte. Teodora continuò la sua attività di benefattrice ed ebbe altri quattro figli, Giovanni, Demetrio, Elena ed Anna. Michele, in segno di pentimento fondò il monastero di Panagia Kato, di proprietà di Teodora, il monastero di Panagia Vlahernon nel villaggio di Tzoumerka e il monastero di Aghios Georgios.
Dopo la morte di Michele nel 1270 si ritirò nel monastero di Aghios Georgios, dove trascorse gli ultimi dieci anni della sua vita fino alla sua morte nel 1280 o 1281.

Famiglia
Dal matrimonio con Michele II ebbe sei figli:
Niceforo Comneno Ducas, che successe al padre come despota d'Epiro;
una figlia
Giovanni Comneno Ducas;
Demetrio Comneno Ducas;
Elena Ducas, che sposò Manfredi di Sicilia;
Anna Comneno Ducaina, che sposò Guglielmo II di Villehardouin di Acaia e poi Nicola II di Sant'Omer, signore di Tebe.

Culto
Teodora fu proclamata santa dalla popolazione di Arta, per la sua devozione a Dio e la sua attività filantropica. Fu sepolta nel monastero di Aghios Georgios, che poi fu a lei dedicato.
La memoria di Teodora è ricordata ogni anno l'11 marzo e i suoi resti sono tuttora conservati in una teca d'argento sul lato destro del santuario. La sua immagine è raffigurata in un'icona del monastero di Kato Panagia.

http://it.wikipedia.org/wiki/Teodora_di_Arta
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