Ordine Teutonico

L'Ordine del Santo Sepolcro, Templari, Ospitalieri, Cavalieri Teutonici, San Giacomo
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Veldriss
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Re: Ordine Teutonico

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butterfly ha scritto:Una piccola aggiunta posso farla?

Vedo che ci son scritti tutti i nomi dell'Ordine Teutonico, ma mi pare che manchi Sibrand che per primo fu rettore dell'ospedale... So che è una precisazione troppo puntigliosa ma spero ti faccia piacere...
Si grazie, calcola che il mio prototipo parte dal 1264-65 e non sono sicuro fino a quale periodo comprendere, ma presumo fino al 1300.

Per cui il primo maestro che considererei di questo periodo è Anno von Sangershausen che è stato un Gran Maestro di Livonia (1253-1256 e il decimo Gran Maestro dell'Ordine Teutonico, in carica dal 1256 fino al 1273.
Poco si sa della sua biografia, ma quel che è certo di lui è che era membro di una nobile famiglia tedesca e che proseguì sostanzialmente l'opera dei propri predecessori nell'amministrazione politica e sociale dell'ordine.

Successore Hartmann von Heldrungen (... – 19 agosto 1282) è stato il dodicesimo Gran Maestro dell'Ordine Teutonico, in carica dal 1273 fino alla morte.
Von Heldrungen fu un Cavaliere dell'Impero di Turingia, nel Sacro Romano Impero. Egli aderì all'Ordine Teutonico assieme al fratello, Hermann von Heldrungen tra il 1234 ed il 1237.
Nel 1238, von Heldrungen divenne Komtur in Sassonia. Egli prese parte ai negoziati diplomatici ed alle celebrazioni che seguirono all'unione tra l'Ordine di Livonia e quello Teutonico. Egli ottenne i favori del Gran Maestro e per questo fu in grado di avanzare rapidamente nella gerarchia dell'Ordine. Tra il 1261 ed il 1266, egli fu Gran Komtur e secondo in carica dopo il Gran Maestro, Anno von Sangershausen.
Von Heldrungen divenne il dodicesimo Gran Maestro dell'ordine nell'estate del 1273. Il suo regno venne segnato da un periodo di pace relativa per l'ordine, fatto che lo spinse ad incoraggiare la colonizzazione delle regioni della Prussia e della Livonia. Egli ottenne così nuove terre nell'Impero come del resto in Pomerania.

Successore Burchard von Schwanden, anche Burkhard (... – 1310), fu il tredicesimo Gran Maestro dell'Ordine Teutonico, dal 1282 o dal 1283 al 1290.
Burchard proveniva da una famiglia patrizia di Berna in Svizzera. Egli era monaco a Hitzkirch prima di divenire Komtur di Konitz (Chojnice) e avanzare, nel 1277 al rango di Komtur regionale di Turingia e Sassonia. Egli divenne Gran Maestro nel 1282 o nel 1283.
Fu durante il suo periodo di regno che il Regno di Gerusalemme ebbe fine tragicamente. Questa situazione influì notevolmente sull'ordine dal momento che il suo quartier generale si situava ad Acri, ma malgrado questo, Burchard non si preoccupò di prestare aiuto ai crociati nel Medio Oriente, dal momento che era occupato nel consolidamento del potere in Prussia, Livonia e nel Sacro Romano Impero.
Nel 1287, un'invasione dei Lituani devastò la Livonia. Burchard lasciò Roma nel 1289 dove, in presenza del Papa, erano stati definiti i nuovi confini dello stato monastico territoriale dell'Ordine dei Cavalieri Teutoni. Burchard ebbe inoltre il permesso del papa Niccolò IV per incoronare Rodolfo I d'Asburgo.
All'inizio del 1290, Burchard venne forzato dall'ordine ad andare in aiuto ai crociati, assediati ad Acri. Un'armata guidata dal Gran Maestro si recò quindi in Terra Santa. Poco dopo essere giunto in Medio Oriente, Burchard sorprendentemente delegò la propria autorità a quella di Heinrich von Bonlant, Komtur di Sicilia, rassegnandosi dal titolo di gran maestro, e lasciò l'ordine per ragioni sconosciute.
Dopo aver lasciato Acri, Burchard tornò nella nativa Svizzera dove decise di aderire all'Ordine degli Ospitalieri e divenire Komtur di Buchsee. Egli morì nel 1310, ma la data della sua morte è ancora oggi incerta.

Successore Konrad von Feuchtwangen (... – Praga, 4 luglio 1296) è stato il tredicesimo Gran Maestro dell'Ordine Teutonico, in carica dal 1291 fino alla morte. Egli era parente del quindicesimo Gran Maestro Siegfried von Feuchtwangen.
Nel suo primo anno di reggenza, i mussulmani presero, dopo un lungo assedio, Acri, l'ultima fortezza dei crociati nel Regno di Gerusalemme. Dal momento che la sede dell'Ordine Teutonico era ad Acri, von Feuchtwangen spostò il quartier generale dell'ordine a Venezia.

Successore Gottfried von Hohenlohe (1265 – Mergentheim, 19 ottobre 1310) è stato il quattordicesimo Gran Maestro dell'Ordine Teutonico, in carica dal 1297 fino al 1303.
Hohenlohe nacque da Kraft von Hohenlohe e Willeborg von Wertheim e crebbe nella ricca famiglia degli Hohenlohe di Burg Hohlach, presso Uffenheim. Egli era inoltre imparentato con il precedente Gran Maestro Heinrich von Hohenlohe.
Hohenlohe aderì all'Ordine Teutonico nel 1279 e divenne Komtur in Franconia nel 1290. Nel 1294 egli venne avanzato al grado di Deutschmeister, posizione di rilievo che garantiva il titolo di Maestro per la Germania. Come grande amico del Gran Maestro Konrad von Feuchtwangen, venne scelto come suo successore a Venezia nel 1297.
Hohenlohe viene ricordato come un Gran Maestro che ebbe un atteggiamento sempre disinteressato nelle regioni dell'ordine in Prussia e Livonia, dal momento che non si preoccupò mai delle esigenze delle popolazioni che abitavano le zone predette. Il capitolo, riunitosi a Memel, richiese le dimissioni di Hohenlohe, che vennero siglate a Elbing il 18 ottobre 1303.
Hohenlohe lasciò la Prussia e si stabilì in Germania dove ricevette il Cavalierato Balì di Franconia. Egli tentò di riprendere il potere come Gran Maestro, ma le sue pretese vennero rifiutate dai suoi confratelli, che avevano già scelto Siegfried von Feuchtwangen come Gran Maestro successore. Hohenlohe risiedette ad Ulma sino a quando non passò a Mergentheim nel 1307 dove morì tre anni dopo. Venne sepolto a Marburg.

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Anno von Sangershausen

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Anno von Sangershausen (...) è stato un Gran Maestro di Livonia (1253-1256 e il decimo Gran Maestro dell'Ordine Teutonico, in carica dal 1256 fino al 1273.
Poco si sa della sua biografia, ma quel che è certo di lui è che era membro di una nobile famiglia tedesca e che proseguì sostanzialmente l'opera dei propri predecessori nell'amministrazione politica e sociale dell'ordine.

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http://it.wikipedia.org/wiki/Anno_von_Sangershausen
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Hartmann von Heldrungen

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Hartmann von Heldrungen (... – 19 agosto 1282) è stato il dodicesimo Gran Maestro dell'Ordine Teutonico, in carica dal 1273 fino alla morte.
Von Heldrungen fu un Cavaliere dell'Impero di Turingia, nel Sacro Romano Impero. Egli aderì all'Ordine Teutonico assieme al fratello, Hermann von Heldrungen tra il 1234 ed il 1237.
Nel 1238, von Heldrungen divenne Komtur in Sassonia. Egli prese parte ai negoziati diplomatici ed alle celebrazioni che seguirono all'unione tra l'Ordine di Livonia e quello Teutonico. Egli ottenne i favori del Gran Maestro e per questo fu in grado di avanzare rapidamente nella gerarchia dell'Ordine. Tra il 1261 ed il 1266, egli fu Gran Komtur e secondo in carica dopo il Gran Maestro, Anno von Sangershausen.
Von Heldrungen divenne il dodicesimo Gran Maestro dell'ordine nell'estate del 1273. Il suo regno venne segnato da un periodo di pace relativa per l'ordine, fatto che lo spinse ad incoraggiare la colonizzazione delle regioni della Prussia e della Livonia. Egli ottenne così nuove terre nell'Impero come del resto in Pomerania.

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Burchard von Schwanden

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Burchard von Schwanden, anche Burkhard (... – 1310), fu il tredicesimo Gran Maestro dell'Ordine Teutonico, dal 1282 o dal 1283 al 1290.
Burchard proveniva da una famiglia patrizia di Berna in Svizzera. Egli era monaco a Hitzkirch prima di divenire Komtur di Konitz (Chojnice) e avanzare, nel 1277 al rango di Komtur regionale di Turingia e Sassonia. Egli divenne Gran Maestro nel 1282 o nel 1283.
Fu durante il suo periodo di regno che il Regno di Gerusalemme ebbe fine tragicamente. Questa situazione influì notevolmente sull'ordine dal momento che il suo quartier generale si situava ad Acri, ma malgrado questo, Burchard non si preoccupò di prestare aiuto ai crociati nel Medio Oriente, dal momento che era occupato nel consolidamento del potere in Prussia, Livonia e nel Sacro Romano Impero.
Nel 1287, un'invasione dei Lituani devastò la Livonia. Burchard lasciò Roma nel 1289 dove, in presenza del Papa, erano stati definiti i nuovi confini dello stato monastico territoriale dell'Ordine dei Cavalieri Teutoni. Burchard ebbe inoltre il permesso del papa Niccolò IV per incoronare Rodolfo I d'Asburgo.
All'inizio del 1290, Burchard venne forzato dall'ordine ad andare in aiuto ai crociati, assediati ad Acri. Un'armata guidata dal Gran Maestro si recò quindi in Terra Santa. Poco dopo essere giunto in Medio Oriente, Burchard sorprendentemente delegò la propria autorità a quella di Heinrich von Bonlant, Komtur di Sicilia, rassegnandosi dal titolo di gran maestro, e lasciò l'ordine per ragioni sconosciute.
Dopo aver lasciato Acri, Burchard tornò nella nativa Svizzera dove decise di aderire all'Ordine degli Ospitalieri e divenire Komtur di Buchsee. Egli morì nel 1310, ma la data della sua morte è ancora oggi incerta.

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Konrad von Feuchtwangen

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Konrad von Feuchtwangen (... – Praga, 4 luglio 1296) è stato il tredicesimo Gran Maestro dell'Ordine Teutonico, in carica dal 1291 fino alla morte. Egli era parente del quindicesimo Gran Maestro Siegfried von Feuchtwangen.
Nel suo primo anno di reggenza, i musulmani presero, dopo un lungo assedio, Acri, l'ultima fortezza dei crociati nel Regno di Gerusalemme. Dal momento che la sede dell'Ordine Teutonico era ad Acri, von Feuchtwangen spostò il quartier generale dell'ordine a Venezia.

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Gottfried von Hohenlohe

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Gottfried von Hohenlohe (1265 – Mergentheim, 19 ottobre 1310) è stato il quattordicesimo Gran Maestro dell'Ordine Teutonico, in carica dal 1297 fino al 1303.
Hohenlohe nacque da Kraft von Hohenlohe e Willeborg von Wertheim e crebbe nella ricca famiglia degli Hohenlohe di Burg Hohlach, presso Uffenheim. Egli era inoltre imparentato con il precedente Gran Maestro Heinrich von Hohenlohe.
Hohenlohe aderì all'Ordine Teutonico nel 1279 e divenne Komtur in Franconia nel 1290. Nel 1294 egli venne avanzato al grado di Deutschmeister, posizione di rilievo che garantiva il titolo di Maestro per la Germania. Come grande amico del Gran Maestro Konrad von Feuchtwangen, venne scelto come suo successore a Venezia nel 1297.
Hohenlohe viene ricordato come un Gran Maestro che ebbe un atteggiamento sempre disinteressato nelle regioni dell'ordine in Prussia e Livonia, dal momento che non si preoccupò mai delle esigenze delle popolazioni che abitavano le zone predette. Il capitolo, riunitosi a Memel, richiese le dimissioni di Hohenlohe, che vennero siglate a Elbing il 18 ottobre 1303.
Hohenlohe lasciò la Prussia e si stabilì in Germania dove ricevette il Cavalierato Balì di Franconia. Egli tentò di riprendere il potere come Gran Maestro, ma le sue pretese vennero rifiutate dai suoi confratelli, che avevano già scelto Siegfried von Feuchtwangen come Gran Maestro successore. Hohenlohe risiedette ad Ulma sino a quando non passò a Mergentheim nel 1307 dove morì tre anni dopo. Venne sepolto a Marburg.

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I MONACI DI GHIACCIO

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"Articolo estrapolato dalla rivista FOCUS STORIA - luglio 2008"

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L’ordine teutonico

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Tratto da "Le grandi battaglie del Medioevo" di Andrea Fedriani.

Nato in Terrasanta intorno al 1128 come Ospedale di Santa Maria dei Teutonici di Gerusalemme, l’ordine teutonico era, in un primo momento, solo un ente assistenziale per i pellegrini tedeschi; ma già nel 1198 si trasformò in ordine militare, sul modello degli ospitalieri e dei templari di cui adottò la regola, dichiarandosi soggetto alla sola autorità papale. Esso, poi, crebbe di importanza e si assicurò donazioni e privilegi cospicui nel corso del primo trentennio del secolo successivo, a seguito delle due crociate, la quinta e la sesta, condotte in gran parte dai tedeschi.
Ma con il riflusso dei possedimenti crociati a seguito della riscossa turca, la Terrasanta non offrì più grandi possibilità di espansione e i gran maestri, ben prima della caduta del regno latino di Gerusalemme, fecero valere le loro aderenze in Germania – in particolare Hermann von Salza, sodale di Federico II – per trovare nuovi fronti dove i confratelli potessero applicare la loro qualifica di combattenti della fede. Il primo appannaggio in Europa fu la Transilvania, che il re d’Ungheria donò all’ordine fin dal 1211 con l’impegno di combattere i pagani cumani. La tendenza a costituire un vero e proprio stato indispose però la corona ungherese, che finì per espellere i teutonici; ma i cavalieri non si diedero per vinti e, grazie a nuove donazioni, si spostarono sulle rive del Baltico, tra la Vistola e il Niemen, dove c’erano da “evangelizzare” le tribù prussiane, per poi insediarsi anche in Livonia e fondersi con l’ordine dei Portaspada, che agiva nel settore da qualche decennio.

Col tempo i teutonici, che nel corso del XIII secolo spostarono decisamente il baricentro dei loro interessi dalla Terrasanta all’Europa orientale, incrementarono i loro ranghi con un’accorta propaganda che indusse molti occidentali a partecipare alla colonizzazione delle terre baltiche. Dopo la caduta di Acri, la prospettiva di una crociata in uno scacchiere relativamente vicino come la Lituania ancora pagana spinse anche molti esponenti della nobiltà fiamminga, italiana, inglese e scozzese, scandinava, lorenese e aquitana ad affiancare l’ordine. Ma i teutonici, che mettevano al primo posto l’espansione del loro dominio, non facevano tanta distinzione tra pagani e cristiani nella loro avanzata, e non passò molto che entrarono in conflitto con la Polonia, tanto da essere definiti da Dlugosz «ladroni col segno della croce».
Col tempo, la regola mutuata da templari e ospitalieri venne modificata, istituzionalizzando l’esistenza di un Capitolo Generale, nell’ambito del quale un consiglio di tredici cavalieri eleggeva il gran maestro, capo supremo dell’ordine ed eletto a vita. Chiunque venisse reclutato tra i cavalieri, oltre a dover fare voto di castità, povertà e obbedienza, doveva appartenere alla nobiltà tedesca, essere celibe, non avere debiti o malattie gravi o stati di vassallaggio con chicchessia. Era consentita la caccia, sebbene solo come fonte di approvvigionamento e di allenamento con le armi, ma non la partecipazione ai tornei. Oltre ai frati cavalieri, l’ordine si suddivideva in altre due classi, i frati e i monaci sergenti, provenienti dai ceti inferiori; questi ultimi, tuttavia, erano considerati temporanei, e chiunque desiderava farsi crociato poteva entrarvi. Ciascuna comunità, facente capo a un castello o a un monastero, doveva avere in linea di massima dodici cavalieri, prendendo a modello il numero degli apostoli, sei preti e una sessantina di sergenti.
Il mantello era riservato ai soli frati-cavalieri, era bianco e con la croce dell’ordine, nera e con le estremità più ampie del braccio; null’altro era consentito per impreziosire il proprio abbigliamento. Il gran maestro, tuttavia, era contraddistinto da un’aquila su una croce dorata.
L’equipaggiamento, assai uniforme per l’epoca, non era di proprietà del cavaliere, ma fornito dall’ordine e, in particolare, dal castello o dal monastero cui faceva riferimento il combattente; esso consisteva in quattro cavalli (due per gli scudieri, i cosiddetti frati serventi), di cui un destriero per il combattimento e tre palafreni per i trasferimenti, due mantelli, elmo, scudo, spada, lancia e armatura pesante. Di cavalieri, non dovettero combattere a Tannenberg che poche centinaia; il resto consisteva in contingenti forniti dalle città soggette, mercenari e crociati provenienti da ogni parte dell’Europa, ma soprattutto dai paesi germanici e perfino dalla Polonia, come il duca di Stettino Casimiro V.
I confratelli secolari avevano sul mantello, al posto della croce, una Tau, mentre i sergenti portavano il mantello grigio. I capelli venivano quasi completamente rasati e la barba era molto diffusa. Un cavaliere teutonico all’inizio del XV secolo disponeva di un bacinetto e di un’armatura a piastre, che ricopriva tutto il corpo ed era rivestita da una cotta d’armi, su cui campeggiava la stessa araldica dello scudo e della gualdrappa del cavallo.
Ogni stendardo si componeva di un determinato numero di lance (intendendosi la lancia come un reparto formato da un cavaliere e sette fanti, in genere balestrieri, che formavano la gran parte delle truppe teutoniche a piedi a Tannenberg), guidate da un komtur, un comandante del distretto, o commendatore. A capo delle truppe dell’ordine era il gran maresciallo, che veniva però destinato al comando delle salmerie e degli approvvigionamenti quando alla campagna partecipava il gran maestro. Al portainsegne spettava il compito di dare l’ordine di attacco in battaglia o quelli relativi alla marcia. Il campo veniva predisposto ponendo le tende in cerchio e i cavalli al centro, e dai componenti dell’ordine si pretendeva che dormissero sempre vestiti, per essere pronti al combattimento in qualunque momento. La disciplina era ferrea, le punizioni, numerose, andavano dalla flagellazione all’espulsione.
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