Regno di Inghilterra

Storia, Araldica, confini, alleati e nemici, gesta ed imprese...
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Veldriss
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Humphrey de Bohun, III conte di Hereford

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Humphrey de Bohun, III conte di Hereford (1249(circa) – Pleshey, 31 dicembre 1298), è stato un nobile inglese.

Infanzia ed adolescenza
Nacque nel 1249 circa da Eleonora de Braose, nipote del leggendario Guglielmo il Maresciallo, e da Humphrey de Bohun, che morì nel 1265 in seguito alle ferite riportate alla battaglia di Evesham in cui aveva combattuto dalla parte dei nobili ribelli.
Suo nonno, Humphrey di Bohun, II conte di Hereford e I conte di Essex si era all'inizio schierato dalla parte dei baroni, poi, in seguito alla cattura nella battaglia di Lewes del 1264 passò dalla parte del re. Il protrarsi della ribellione del figlio lo portò alla decisione di escluderlo dalla successione.
Humphrey era rimasto orfano di madre due anni dopo la sua nascita, mentre il padre morì quando era appena sedicenne. Alla morte del nonno, nel 1275, ereditò invece i contadi di Essex ed Hereford, che si andavano ad aggiungere ai possedimenti gallesi ereditati dalla madre. Inizialmente tutte le sue proprietà rimasero sotto il controllo della corona, a parte la signoria di Brecon che era sotto la custodia di Gilberto di Clare, VII conte di Gloucester e VI di Hertford. Ottenne il pieno possesso dei suoi domini nel 1270, quando compì i diciannove anni. La signoria di Brecon, tuttavia, rimase al principe gallese Llywelyn Ein Llyw Olaf ap Gruffydd, che se nera appropriato approfittando dei disordini durante la seconda guerra dei baroni.

Guerre pubbliche e private nel Galles
Il principale obiettivo di Humphrey era quello di riappropriarsi delle terre che aveva perso nel Galles, per questo iniziò una guerriglia contro Llywelyn con lo scopo di fiaccarne la resistenza. Quando nel 1272 Enrico III d'Inghilterra morì, il figlio Edoardo I d'Inghilterra si trovava alle crociate e fece ritorno solo nel 1274 Llywelyn si rifiutò di rendergli omaggio perché vedeva le incursioni di de Bohun come una palese violazione del trattato di Montgomery stipulato da lui stesso con Simone V di Montfort il 29 settembre 1267 e che prevedeva la cessione del castello di Brecon al principe gallese. La controversia fu portata dinnanzi al re, il quale nei primi mesi dell'anno 1277 dichiarò guerra a Llywelyn. La partecipazione di de Bohun allo scontro fu ritardata da alcune ribellioni in altri suoi territori gallesi. Si scontrò quindi con il principe rivale per riconquistare le terre perdute e spingersi ancora più a ovest conquistando nuovi territori. Entro il 2 gennaio 1278 la campagna era finitae, alcuni nobili si erano arresi ad Humphrey, ritornato a Brecon. Sempre nel 1278 si recò in pellegrinaggio a Santiago de Compostela.
Nel 1282 il conflitto scoppiò di nuovo e non si configurò come una mera campagna punitiva, ma piuttosto come una guerra di conquista su larga scala. Inizialmente sembrò che il sovrano volesse combattere con un esercito mercenario, mentre i nobili insistevano per essere convocati, sperando di ottenere nuove terre come compenso per il servizio reso; il re non autorizzò nessun tipo di ricompensa. De Bohun combatté di nuovo in Galles nel 1294 - 1295 per sedare alcune ribellioni prima di ricongiungersi con il re nel nord del paese.
Insieme alla guerra ufficiale, Humphrey ne combatté una ufficiosa contro i signori delle Marche gallesi. Nel 1284 il re aveva concesso a un nobile una centena nella regione del Carmarthenshire ed Humphrey pensava che quelle terre gli appartenessero per diritto di conquista, portò la disputa dal sovrano che diede ragione al suo rivale. Stessi problemi poco dopo sorsero con Gilberto de Clare, VI conte di Hertford, che contestava la somma di una dote matrimoniale, mentre de Clare sosteneva di non essere mai staro rimborsato del tutto. Quando poi quest'ultimo costruì un castello a Morlais, che de Bohun reclamava come terra di propria pertinenza, il conflitto arrivò al culmine. Questa volta Edoardo I d'Inghilterra si schierò con de Bohun, ma lo ammonì di non approfittarsene. Hertford compì ancora diverse spedizioni nelle terre dei de Bohun, che reagì: il re li convocò a corte e nel gennaio del 1292 e vennero condannati a una multa ed alla confisca di alcune proprietà, confisca che poi in realtà non avvenne. Edoardo I d'Inghilterra non era adirato per la questione in sé, ma perché due nobili non avevano rispettato le sue disposizioni.

Opposizione a Edoardo I
Nel 1294 il re di Francia dichiarò decaduta l'autorità inglese sul ducato d'Aquitania. Immediatamente il re progettò un'imponente invasione che avrebbe dovuto compiersi con l'ausilio di principi stranieri, con cui si sarebbe stretta un'alleanza, e con l'aiuto dei nobili inglesi che sarebbero stati richiamati in massa. Nel marzo 1297 Edoardo I d'Inghilterra domandò al parlamento l'appoggio di tale missione e il maresciallo d'Inghilterra, Roger Bigod, conte di Norfolk rifiutò di dare il consenso asserendo che rientrava nelle sue prerogative ricordare che i sudditi del re non erano obbligati a seguirlo in combattimento a meno che non avessero dovuto combattere al suo fianco. Su questo Bigod si riferiva al fatto che il re intendeva attaccare dalle Fiandre, mandando il suo esercito nobiliare in Guascogna. Al momento di tale risoluzione Humphrey non era presente, essendo in viaggio con due delle figlie del re, ma quando tornò, in luglio, espresse, in qualità di Conestabile d'Inghilterra, il suo appoggio alla mozione di Bigod. Altri nobili si allinearono con loro tutti spinti dallo scontento per il pesante aggravio fiscale che il continuo guerreggiare del re in Francia, Scozia e Galles portava su di loro. Anche l'arcivescovo di Canterbury, Robert Winchelsey li appoggiò in virtù di una sua perenne disputa con il re circa le tasse che la corona imponeva al clero. De Bohun arrivò ad esporsi di persona facendo un discorso pieno di rimostranze al re, riferendosi soprattutto ad una tassa recentemente applicata che i nobili ritenevano illegale, sottolineò quelli che a suo parere erano abusi di potere e chiese che venissero restaurate le antiche libertà nobiliari. Edoardo I d'Inghilterra non sembrava propenso a cedere alle richieste dei nobili, ne questi parevano disposti a fare marcia indietro ed il paese sembrò di nuovo sull'orlo della guerra civile. Un evento però catalizzò l'attenzione dell'intera nazione, William Wallace ed i suoi uomini avevano sconfitto gli inglesi nella Battaglia di Stirling Bridge nel settembre 1297. I magnati inglesi furono ben disposti ad andare a combattere con il re ora che lo spettro del guerriero scozzese minacciava le loro proprietà, mentre la guerra in Francia era la mera difesa di possedimenti reali. Il sovrano negoziò una tregua con i francesi e acconsentì a firmare un documento, la Confirmatio Cartarum, che si accorpò alla Magna Charta. I nobili furono ben disposti quindi a combattere per il re ed Humphrey partecipò come comandante alla Battaglia di Falkirk nel 1298.

La morte
Nel 1275 circa Humphrey si era sposato con Maud di Fiennes e dal matrimonio era nato un figlio, Humphrey de Bohun, IV conte di Hereford, nato attorno al 1276. Nel 1298, il 31 dicembre Humphrey morì lasciando i propri domini al figlio ventenne.

http://it.wikipedia.org/wiki/Humphrey_d ... i_Hereford
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Edmondo di Cornovaglia

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Edmondo, II conte di Cornovaglia, (Hertfordshire, 26 dicembre 1249 – 25 settembre 1300 (ante)), è stato un principe britannico nipote di re Giovanni d'Inghilterra.

Biografia
Edmondo nacque nell'Hertfordshire, il 26 dicembre del 1249 da Riccardo di Cornovaglia, figlio di re Giovanni d'Inghilterra, e di Sancha di Provenza. Edmondo era il loro secondogenito e venne così chiamato in onore di sant'Edmondo di Abingdon, arcivescovo di Canterbury e predecessore dell'arcivescovo dell'epoca, il beato Bonifacio di Savoia, zio della madre.
Nel 1257 Edmondo accompagnò i genitori in Germania perché il padre potesse accogliere, almeno nominalmente, il proprio titolo di imperatore del Sacro Romano Impero.
Nel 1264 allo scoppiare della seconda guerra dei baroni con la cattura di Riccardo di Cornovaglia nella battaglia di Lewes lo seguì nella prigionia al castello di Kenilworth: entrambi vennero rilasciati solo nel settembre 1265.
Tre anni accompagnò il padre in Germania, da dove riportarono la reliquia del presunto sangue di Gesù Cristo, che fu donata ad un'abbazia del Gloucestershire.
Nel 1271 partì per l'ottava crociata, ma venne richiamato in patria dal re quello stesso anno, poiché il fratello maggiore, Enrico, era stato ucciso a Viterbo: Edmondo, unico figlio maschio rimasto, divenne così l'erede del padre.
Il 2 aprile del 1272 suo padre morì e un mese dopo Edmondo rese omaggio al re che formalizzò l'avvenuto passaggio di titoli e proprietà. Nel luglio dello stesso anno suo cugino Edmondo il Gobbo gli concesse la "locazione" della signoria e della città di Leicester per quattro anni.
Il 6 ottobre del 1272 si sposò con Margaret de Lacy e pochi giorni dopo venne creato cavaliere dal cugino Enrico III d'Inghilterra nella cattedrale di Westminster ed investito ufficialmente del titolo di conte di Cornovaglia. In novembre, infine, morì Enrico III d'Inghilterra: fu tra i firmatari della lettera che avvisava dell'accaduto Edoardo I d'Inghilterra e fu presente alla sua incoronazione.
Con i beni ereditati, poté prestare ingenti somme ai nobili e alla corona stessa. Nel 1277 seguì re Edoardo I d'Inghilterra in una spedizione in Galles e due anni dopo, insieme a Tommaso de Cantilupe, vescovo di Hereford e a Godfrey de Giffard, vescovo di Worcester, fu incaricato dal re di reggere il regno in sua assenza, in occasione del suo viaggio in Francia con la moglie per prendere possesso del Poitou . Fra l'aprile del 1282 e il dicembre 1284 fu nominato luogotenente del re Edoardo I, impegnato nelle sue campagne gallesi: in tale veste mise insieme i contributi per una crociata, si assicurò che i documenti erariali fossero al sicuro durante il trasporto, presenziò a un'assemblea ecclesiastica come rappresentante del re nel gennaio 1283 e si assicurò che le proprietà reali fossero sicure. Fra il 13 maggio 1286 ed il 12 agosto 1289 agì di nuovo come reggente durante un'altra prolungata assenza del re: nel 1287 riconquistò il castello di Llandovery, perso ad opera di una ribellione nel Galles. Nel giugno del 1289 fece da mediatore fra [[Humprey de Bohun, III conte di Hereford ed il cognato Gilberto di Clare, VII conte di Gloucester e VI conte di Hertford]] circa una disputa sulle loro terre nel Galles e proibì a quest'ultimo di costruire un castello nel Brecknockshire.
Quando il re tornò in patria furono molti a lamentarsi del conte, ma il sovrano non ne tenne conto ed Edmondo non perse il favore reale.
Nel 1288 Edmondo commissionò la costruzione di una cappella ad Abingdon, dedicata al proprio santo protettore. Fu vicino anche al nuovo arcivescovo di Canterbury. Il suo denaro venne ancora prestato alla corona, alla corte e alla Chiesa, e venne usato per riattare castelli e conventi.
Fece testamento nel luglio del 1297; non si conosce con precisione la data della sua morte, ma il 25 settembre 1300, il re ordinò la celebrazione delle sue esequie. Non avendo eredi le sue proprietà passarono alla corona. Il suo cuore insieme alle carni vennero sepolti ad Ashbridge, mentre le sue ossa nell'abbazia di Hailes.

http://it.wikipedia.org/wiki/Edmondo_di_Cornovaglia
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Disposizioni di Oxford

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Le disposizioni di Oxford (in lingua inglese provisions of Oxford) furono degli atti emanati nel 1258 durante la monarchia di Enrico III d'Inghilterra per risolvere una disputa tra questi ed un gruppo di baroni guidati da Simone di Montfort, VI conte di Leicester.

Storia
L'accordo tra il sovrano ed i nobili portò alla nomina di una commissione di 24 membri, metà scelti dal sovrano e metà dai baroni stessi; una conferma scritta dell'accordo fu inviata agli sceriffi di tutte le contee d'Inghilterra, in lingua latina e, significativamente, anche nell'inglese medievale. L'utilizzo della lingua inglese fu simbolo della "anglicizzazione" del governo dell'Inghilterra ed un antidoto alla gallicizzazione che stava prendendo piede nei decenni appena precedenti. Le Disposizioni furono il primo documento di governo pubblicato in Inghilterra dopo la conquista dei Normanni, avvenuta due secoli prima.

Le disposizioni furono rimpiazzate l'anno successivo dalle Disposizioni di Westminster. Le Disposizioni furono rigettate da Enrico III, forte di una bolla pontificia, nel 1261, il che fu la causa della Seconda guerra dei baroni (1263 –1267), vinta dal re. Nel 1266 il Dictum di Kenilworth chiuse la questione.

Contenuto
Le Disposizioni obbligavano il re Enrico III d'Inghilterra ad accettare una nuova forma di governo con la quale il potere del re era posto nelle mani di 15 membri di un consiglio (Consiglio dei 15) che sovrintendevano agli incarichi ministeriali, alle amministrazioni locali ed alla vigilanza sui castelli reali. Il Parlamento, che si doveva riunire tre volte l'anno, avrebbe controllato l'operato del Consiglio. Il suo significato più importante fu che, per la prima volta, la Corona Inglese era obbligata a riconoscere i diritti del parlamento d'Inghilterra e il potere politico locale dei baroni inglesi.


https://it.wikipedia.org/wiki/Disposizioni_di_Oxford
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Dictum di Kenilworth

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Il Dictum of Kenilworth (l'editto di Kenilworth), titolo completo Award of reconciliation between the king and the rebels of the Barons' War (Premio della riconciliazione tra il re e i ribelli della guerra dei baroni), emesso il 31 ottobre 1266, è stato un pronunciamento concepito per conciliare i ribelli della guerra dei Baroni con il governo reale di Inghilterra. Dopo la vittoria baronale alla battaglia di Lewes nel 1264, Simone di Montfort, VI conte di Leicester prese il controllo del governo reale, ma nella battaglia di Evesham del 1265 Montfort fu ucciso, e il re Enrico III ripristinato al potere. Un gruppo di ribelli tuttavia resistette all'assedio nella roccaforte del Castello di Kenilworth, e la loro resistenza si dimostrò molto difficile da schiacciare.

Un assedio del castello fu iniziato a giugno 1266, ma attraverso l'intervento del legato del Papa Re Enrico entrò più tardi su un percorso più conciliante. Una Commissione venne incaricata di redigere un accordo accettabile per entrambe le parti. Il risultante Dictum di Kenilworth ha offerto ai ribelli il diritto di acquistare i possedimenti confiscati, con prezzi a seconda del loro livello di coinvolgimento nella ribellione. Dopo la resistenza iniziale, i termini furono alla fine accettati. Nell'estate del 1267, il paese venne pacificato, e questo spirito di riconciliazione durò fino al 1290. Il Dictum di Kenilworth è stato successivamente incorporato nello Statuto di Marlborough del 1267.

Contesto: la seconda guerra dei baroni
Simone di Montfort divenne il leader di coloro che volevano riaffermare la Magna Carta e costringere il re a cedere più potere al Consiglio dei baroni. Nel 1258 sette importanti baroni obbligarono Enrico III alle Disposizioni di Oxford, che abolirono l'assolutismo della monarchia anglo-normanna: un consiglio di 15 membri avrebbe supervisionato le nomine ministeriali, l'amministrazione locale e la custodia dei castelli reali. Il Parlamento avrebbe controllato il comportamento di questo consiglio. Re Enrico fu costretto a prendere parte al giuramento collettivo di rispettare questi accordi. L'anno successivo le Disposizioni di Oxford furono integrate e sostituite con le Disposizioni di Westminster, che trattavano anche questioni amministrative e giurisdizionali. Negli anni seguenti l'ostilità tra le due fazioni crebbe ed Enrico III ottenne dal papa una speciale esenzione dal giuramento (1261). Scoppiò la guerra civile: i baroni guidati dal Montfort e i realisti dal principe Edoardo.

Il carismatico Montfort e le sue forze avevano conquistato la maggior parte del sud-est dell'Inghilterra sin dal 1263 e, nella battaglia di Lewes (1264), Enrico fu sconfitto e preso prigioniero dalle truppe nemiche. Enrico fu ridotto a re fantoccio e, assieme a Edoardo, posto sotto stretta sorveglianza. Quindici mesi dopo Edoardo fuggì dalla prigionia e si mise di nuovo alla testa delle truppe realiste, guidate dal figlio principe Edoardo e dal potente Gilberto conte di Gloucester, che aveva recentemente disertato al lato realista, questa volta sconfiggendo il Montfort, che rimase ucciso, nella battaglia di Evesham (1265). L'autorità di re Enrico fu quindi restaurata Nel mese di agosto, il re convocò un parlamento a Kenilworth, dove l'assedio era ancora in corso. Ha incaricato alcuni conti, baroni e vescovi di redigere un trattato di riconciliazione. ("Dictum di Kenilworth", 1266-1267), con le Disposizioni di Westminster cancellate nella parte in cui limitavano l'autorità regia.

Il Dictum di Kenilworth
La commissione è stata creata dal parlamento con la nomina di tre vescovi e tre baroni, che poi hanno selezionate un altro vescovo, due conti, e altri tre baroni. La commissione finale era composta dai vescovi delle Diocesi di Exeter, Bath e Wells, Worcester e St. David's, i conti di Gloucester e Hereford, e sei baroni.

A questo comitato è stato dato il termine scadente a Ognissanti (1º novembre) per presentare le disposizioni per una soluzione. Il risultato, noto come "Dictum di Kenilworth", è stato reso pubblico il 31 ottobre 1266.

Il punto principale del Dictum era il ristabilimento dell'autorità regia. Le disposizioni di Oxford, che erano state imposte al re, furono ripudiate, ed è stato chiarito che la nomina dei ministri diveniva interamente una Prerogativa reale. Re Enrico, a sua volta ha riconfermato la Magna Carta e la Carta de Foresta. Sono state adottate misure per far rinunciare alla crescente venerazione del caduto Simon de Montfort, che alcuni stavano già iniziando a considerare un martire e un possibile santo.

I ribelli precedentemente erano stati completamente diseredati e le loro terre divenute possedimento del re. Il Dictum ha invece esteso un perdono, e restituita la terra ai loro precedenti proprietari, subordinata al pagamento di alcune sanzioni che erano proporzionali al livello di coinvolgimento nella ribellione. Era tradizionale fissare il valore dei terreni a dieci volte il loro rendimento annuo, e la maggior parte dei ribelli furono successivamente multati per la metà di questo importo: cinque volte il rendimento annuo delle loro terre.

Robert de Ferrers, VI Conte di Derby, è stato individuato come particolarmente coinvolto per il suo ruolo centrale nella ribellione, e per lui il multiplo era fissato a sette anziché cinque. Lo stesso è avvenuto per Henry de Hastings, che era il comandante del castello di Kenilworth. Coloro che non avevano preso parte alla lotta direttamente, ma avevano incitato gli altri a sollevarsi contro il re, sono stati multati per il valore di due anni di rendita, mentre chi fosse stato costretto a combattere, o giocato solo una parte minore, doveva pagare il valore di un anno della loro terra. I procedimenti di esazione delle ammende sono stati assegnati ai sostenitori del re, alcuni dei quali avevano già ricevuto parti di terra dei ribelli e ora dovevano restituirle (redisseisin).

Conseguenze
Le ostilità non sono cessate con la pubblicazione del Dictum. La guarnigione a Kenilworth ha rifiutato di accettare i termini indicati, e ha resistito all'assedio sino al 14 dicembre, quando le privazioni di cibo l'ha costretta alla resa. In aprile del 1267, il Conte di Gloucester Gilberto di Clare - che aveva avuto un ruolo centrale nella vittoria dei realisti a Evesham e nel progetto di stesura del Dictum - si ribellò nuovamente contro il Re. Occupò la città di Londra, e cominciò ad ergersi come il campione degli espropriati. Dopo le trattative che coinvolgono sia il principe Edoardo che il legato Ottobuono, il Conte di Gloucester cedette e in giugno venne raggiunto un accordo. Il Conte di Gloucester aveva costretto a una modifica alle condizioni del Dictum, per cui i diseredati sono stati autorizzati a recuperare le loro terre prima di aver pagato le loro ammende piuttosto che dopo; un accordo che ha reso molto più facile il rimborso. Nell'estate dello stesso anno, il principe Edoardo si è trasferito presso la contea di Isola di Ely, dove gli ultimi ribelli ancora resistevano e li costrinse alla sottomissione a condizioni favorevoli ai ribelli.

Nel novembre del 1267, il parlamento si riunisce a Marlborough. Qui fu emesso un importante provvedimento che sarebbe diventato noto alla storia come Statuto di Marlborough. Questo statuto ha incorporato le clausole del Dictum di Kenilworth che trattavano la restaurazione del potere regale e la riconciliazione tra i lealisti e ribelli. Lo Statuto di Marlborough divenne una base per il governo reale e il rapporto tra il re e i suoi sudditi, e come tale il "Dictum" è vissuto nella storia costituzionale inglese.

Lo spirito di pace e di riconciliazione istituito dal Dictum di Kenilworth durò per il resto del Regno di Enrico III fino intorno al 1290. Nel 1270, il principe Edoardo ha lasciato il paese per andare alla nona crociata in Terra Santa. Quando suo padre morì nel 1272, Edoardo si sentiva in una posizione abbastanza sicura per attendere fino al 1274, prima di tornare a casa per reclamare il trono.


https://it.wikipedia.org/wiki/Dictum_di_Kenilworth
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Statute of the Jewry

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Not to be confused with the Statute of Jewry, issued in 1253 by Henry III.
The Statute of the Jewry (Statutum de Judaismo, 1275) was a statute issued by Edward I of England in 1275. It placed a number of restrictions on Jews of England, most notably outlawing the practice of usury.

Context
Since the time of the Norman conquest, Jews had been filling a small but vital role in the English economy. Usury by Christians was banned by the Catholic Church at the time, but Jews were permitted to act as moneylenders and bankers. That position enabled some Jews to amass tremendous wealth, but also earned them the enmity of the English populace, which added to the increasing antisemitic sentiments of the time, due to widespread indebtedness and financial ruin among the gentile population.

Edward I returned from the Crusades in 1274, two years after his accession as King of England, and found that land had become a commodity, and that many of his subjects had become dispossessed and were in danger of destitution. Jews traded land for money, and land was often mortgaged to Jewish moneylenders. In January 1275 Edward's mother, the Queen Dowager Eleanor of Provence, expelled the Jews from all of her lands, a precursor to the Statute.

As special direct subjects of the monarch, Jews could be taxed indiscriminately by the King. Some have described the situation as indirect usury: the monarch permitting and encouraging Jews to practise usury and then taxing the profit. In the years leading up to the Statute, Edward taxed them heavily to help finance his forthcoming military campaigns in Wales, which commenced in 1277. One theory[citation needed] holds that he had exhausted the financial resources of the Jewish community when the Statute was passed in 1275.


https://en.wikipedia.org/wiki/Statute_of_the_Jewry
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Statuto di Marlborough

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Lo Statuto di Marlborough (52 Henry 3) era una serie di leggi approvate dal re Enrico III d'Inghilterra nel 1267. Era composto da ventinove capitoli, di cui quattro sono ancora in vigore. Il titolo completo era:

(EN)
«Provisions made at Marlborough in the presence of our lord King Henry, and Richard King of the Romans, and the Lord Edward eldest son of the said King Henry, e Lord Ottobon, at that time legate in England…»

(IT)
«"disposizioni predisposte a Marlborough in presenza di nostro signore, re Enrico, e Riccardo re dei Romani, e Lord Edoardo il figlio maggiore del predetto re Enrico, e Lord Ottobono Fieschi, attuale legato pontificio in Inghilterra."…»

Viene chiamato così perché è stato approvato a Marlborough, dove si era riunito il Parlamento. Il preambolo lo data come "...il due e cinquantesimo anno del regno del re Enrico, figlio del re Giovanni, nell'utas di San Martino...", che darebbe la data del 19 novembre 1267; "utas" è un termine arcaico per indicare l'ottava, cioè l'ottavo giorno dopo una festa, in questo caso, il giorno della festa di san Martino.

È la più antica norma giuridica di Statute law nel Regno Unito che non è ancora stata abrogata.

I capitoli in corso di validità sono c.1, c.4, e c.15 (spesso definiti come il Distress Act 1267), che cercano di regolamentare il pagamento del risarcimento ("pignoramento") e rendono illegale ottenere risarcimento per danni in modi diversi da quelli ottenibili attraverso i tribunali, e c.23 (the Waste Act 1267) - (la legge sui rifiuti 1267), che cerca di impedire ai coloni di "fare discarica rifiuti" la terra dove sono in affitto. Il Capitolo 15 definisce luoghi in cui sono proibite l'adozione delle "afflizioni"; questi includono le grandi strade reali e la pubblica via. In altre parole, azioni per porre rimedio a una violazione di qualche tipo da una persona nei confronti di un'altra non possono essere prese in strada, ecc.

I capitoli abrogati includono le norme sulla resistenza ai pubblici ufficiali del Re, la conferma dei privilegi, tutela, redisseisin, abiti di Corte, regole sugli sceriffi, beaupleader, atti reali, essoin, giurie, guardiani dello socage, sentenze e sanzioni per mancanza di comparizione, dichiarazioni false dell'imputato o della difesa, replevin, proprietari terrieri senza vincoli (chi detiene beni allodiali), inchiesta, omicidio, beneficio del clero, e prelati.

Nel Regno Unito, il capitolo 1 del presente statuto può essere citato come "the Distress Act 1267". Nella Repubblica d'Irlanda, i capitoli 1, 4 e 15 possono essere citati insieme al Distress Act 1267.


https://it.wikipedia.org/wiki/Statuto_di_Marlborough
Immagine[/quote]
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