Regno di Francia

Storia, Araldica, confini, alleati e nemici, gesta ed imprese...
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Veldriss
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Margherita di Provenza

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Margherita di Provenza (Forcalquier, 1221 – Parigi, 20 dicembre 1295) fu regina consorte di Francia. Era la figlia primogenita di Raimondo Berengario IV, conte di Provenza, e di Beatrice di Savoia (1206 – 1266).

Biografia
La regina madre di Francia, Bianca di Castiglia, combinò il matrimonio tra suo figlio, il re Luigi IX, e Margherita, di sette anni più giovane di lui, con lo scopo di legare sempre di più la Provenza al regno di Francia. Il matrimonio fu celebrato il 27 maggio 1234.
Descritta dai cronisti come irrequieta ed arrogante, Margherita tentò inutilmente di portare a corte un considerevole numero di suoi compatrioti provenzali,[2] in quanto Luigi la sorvegliò sempre da vicino e si lasciò influenzare dalla moglie solo nei suoi rapporti con l'Inghilterra.[3]
Quando, nel 1245, suo padre morì, Margherita con le sorelle, Eleonora, moglie del re d'Inghilterra, Enrico III, e Sancha, moglie di Riccardo di Cornovaglia avrebbero desiderato dividere i feudi paterni con la sorella minore, Beatrice, ma il fidanzato di quest'ultima, Carlo I d'Angiò, fratello di San Luigi IX, invase la Provenza e non la volle più spartire; per cui i rapporti di quest'ultimo con le tre sorelle defraudate furono sempre molto tesi.
Margherita seguì il marito nella Settima crociata e partì con lui, nel 1248, e, dopo una sosta di sei mesi a Cipro, raggiunse l'Egitto, nel 1249, e, dopo la conquista di Damietta in giugno, la sconfitta di al-Mansura, del 19 dicembre, e una breve prigionia, nella primavera del 1251, la coppia reale si stabili in Terra Santa e vi rimase sino al 1254, dove Margherita partorì tre dei suoi figli: Giovanni Tristano, Pietro e Bianca.
Margherita morì a Parigi il 30 dicembre del 1295, venticinque anni dopo il marito.

Discendenza
Margherita, dopo aver subito due aborti (spontanei), diede a Luigi undici figli:
Bianca (1240-1243);
Isabella (1243-1271), sposa di Tebaldo II, re di Navarra;
Luigi (1244-1260);
Filippo l'Ardito (1245-1285), re di Francia, sposo prima di Isabella d'Aragona, poi di Maria di Brabante;
Giovanni (1248);
Giovanni Tristano (1250-1270), conte di Valois, sposo di Iolanda di Borgogna, contessa di Nevers;
Pietro (1251-1284), conte d'Alençon e di Perche, sposo di Jeanne de Châtillon, contessa di Blois;
Bianca (1253-1320), sposa dell'infante Ferdinando de la Cerda, figlio di Alfonso X di Castiglia;
Margherita (1254-1271), sposa di Giovanni I, duca di Brabante;
Roberto (1256-1318), conte di Clermont, sposo di Beatrice di Borgogna-Borbone, capostipite della dinastia dei Borbone;
Agnese (1260-1325), sposa di Roberto II di Borgogna.

Parentele incrociate
Margherita e la sorella Beatrice, che sposarono i fratelli Luigi IX di Francia e Carlo d'Angiò, divennero cognate, e viceversa per Luigi e Carlo. La stessa cosa successe alle altre due sorelle, figlie di Raimondo Berengario IV, Eleonora e Sancha, sposando i fratelli Enrico III d'Inghilterra e Riccardo di Cornovaglia, divennero cognate, e viceversa per Enrico e Riccardo.

http://it.wikipedia.org/wiki/Margherita_di_Provenza
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Ruggero Bernardo III di Foix

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Roger-Bernard III (1243 – 3 marzo 1302) è stato un conte di Foix dal 1265 alla sua morte, figlio di Ruggero IV di Foix e Brunissende di Cardona. Entrò in conflitto sia con Filippo III di Francia che con Pietro III d'Aragona, il quale lo tenne prigioniero per un certo tempo. Era inoltre un raffinato poeta e trovatore.

Conflitto con Filippo III
Il conflitto con Fillippo III aveva radici nel desiderio di lunga data del monarca francese di stabilire la sua autorità in Linguadoca, dove, fin dal X secolo, era stata praticamente inesistente. Nel 1272, Ruggero Bernardo si allea con Gerardo V di Armagnac per attaccare il signore di Sompuy, il quale, tuttavia, si rivolge al re chiedendo protezione. Ciò porta il re e il conte in aperto contrasto. Ignorando l'ordine reale, i due conti vengono a farsi guerra. Filippo, rivendicando i suoi diritti in qualità di erede di suo zio Alfonso di Poitou, invade la Linguadoca alla testa di una grande armata. Ruggero Bernardo fugge al suo castello di Foix e il siniscalco di Tolosa, Thomas de Paris, si impadroniscono delle sue terre.
Ruggero Bernardo, nel frattempo, si mette sotto la protezione del rivale del Francese, Giacomo I d'Aragona, il quale tenta di negoziare una pace. Ruggero Bernardo, tuttavia, chiede dure e inaccettabili condizioni. Il 3 giugno, re Filippo inizia l'assedio di Foix e il 5 giugno, la cittadella cade ad opera dei zappatori che abbatterono le sue mura difensive. Ruggero Bernardo si arrende e viene portato nelle prigione di Carcassonne.
La contesa tra Giacomo e Filippo, tuttavia, non si estingue subito. Il primo si rifiuta di cedere ciò che andava a vantaggio del conte imprigionato. L'8 febbraio del 1273, il conflitto viene risolto e il re d'Aragona rinuncia alle sue rivendicazioni. Prima della fine di quest'anno, il conte di Foix, rilasciato, rende omaggio al re di Francia, e gli viene restituita una porzione delle sue terre confiscate. Le relazioni di Ruggero Bernardo con il re d'ora in avanti saranno solide, e addirittura nel dicembre del 1277 Filippo III lo considera ormai il suo "vassallo più leale e fedele".

Guerra di successione navarrese
Alla morte di Enrico I di Navarra nel 1274, si accende una contesa in merito alla successione per questo piccolo regno. L'erede di Enrico era sua figlia Giovanna, moglie di Filippo il Bello, allora erede in linea diretta di Filippo III. L'Aragonese, tuttavia, si oppone alla sua successione, che avrebbe portato il Francese a controllare la Navarra. Al fine di assicurare la legittima eredità a Giovanna e a Filippo, Ruggero Bernardo conduce un'armata francese in Navarra nel settembre del 1276. Prende la capitale Pamplona con la forza radendola al suolo. Come premio per questa impresa di successo, Filippo III gli restituisce tutti i territori rimanenti della contea a sud del Pas de La Barre.

Formazione di Andorra
Forse le più durevole politica di Ruggero Bernardo è stato il suo accordo diplomatico con il vescovo di Urgell riguardo al possesso di Andorra, un piccolo territorio montano con una lunga storia di controversie riguardo alla sua signoria tra il vescovo e il conte. L'8 settembre del 1278, dopo lunghi negoziati, il conte e il vescovo concludono un paréage[1], una forma di condominio, in merito alla regione contesa. Benché leggermente modificato poco dopo (lo stesso anno), il paréage resterà d'ora in poi il sistema di governo di Andorra, anche se la carica del Conte di Foix è stata devoluta al Presidente della Francia.

Conflitto con Aragona
Nella primavera del 1280, il lungo estenuante conflitto tra Ruggero Bernardo e Pietro d'Aragona scoppia in un'aperta ribellione. Il conte di Foix forma una coalizione di altri nobili catalani insoddisfatti, tra cui Arnoldo Ruggero I di Pallars Sobirà ed Ermengol X di Urgell i quali si rivoltano contro Pietro. Assediati a Balaguer, Ruggero Bernardo è costretto ad arrendersi il 22 luglio e viene così imprigionato. Mentre gli altri capi della rivolta vengono rilasciati l'anno successivo, lui viene fatto languire in una prigione aragonese fino al dicembre del 1283, un espediente politico per la sua liberazione in cambio della viscontea di Castelbon in uno sforzo di stornare l'aggressione francese nella forma della cosiddetta "crociata aragonese".
Ruggero Bernardo, ovviamente, non è grato all'allora scomunicato re d'Aragona e prontamente si schiera con gli invasori francesi ai quali prima si arrendono Elne, il 25 maggio del 1285, e poi, il 7 settembre, Girona, mentre Raimondo Ruggero, fratello del conte di Pallars Sobirà, fa da intermediario tra gli arresi e il conte di Foix.

Relazioni con Filippo IV
Nel 1290, Ruggero Bernardo cerca di fermare i siniscalchi di Tolosa e Carcassonne per non farli interferire con i suoi affari interni, come l'amministrazione della giustizia e la riscossione delle tasse. Filippo il Bello, adesso re di Francia, rifiuta di richiamare i suoi funzionari e riduce l'autorità del conte nel sud, vedendosi inoltre costretto a confiscargli due dei suoi castelli onde punirlo per la sua disobbedienza e per la mancanza di cooperazione con la corona. Ciò nonostante, nel 1293, il re alla fine interviene ordinando ai siniscalchi di Carcassonne di lasciare le faccende del conte di Foix al conte di Foix. Nel 1295, Filippo nomina il conte Governatore di Guascogna e, il 29 aprile, ordina ai siniscalchi di restituire i castelli confiscati nel 1290.
Nel 1295, Ruggero Bernardo delibera che il siniscalco imponga tasse senza il suo consenso o permesso per finanziare la guerra contro l'Inghilterra. Dato che il conte era favorevole a queste imposte come mezzo di pagamento, Filippo gli consegna i suoi castelli nel luglio del 1295 e 1298.
Quando Bernard Saisset, vescovo di Pamiers, incita la popolazione di Tolosa alla rivolta, chiede a Ruggero Bernardo di capeggiarla, ma questi rifiuta e informa il re.

Eredità di Béarn
Nel 1252 Ruggero Bernardo sposa Margherita di Montcada, la figlia maggiore di Gastone VII di Béarn e Berta di Bigorre, divenendo così anche visconte di Béarn. Nel suo testamento, Gastone dichiara sua erede Margherita, unanimemente accettata, sebbene non dalla sua seconda figlia Mathe e suo marito Gerardo VI d'Armagnac. Successivamente, Gastone dichiara come nuova erede la sua terza figlia Guillemette, ma quando muore nel 1290, Ruggero Bernardo prese subito possesso delle sue contee (maggio), nel cui stemma confluiranno adesso quello di Foix e quello di Béarn.
Nel 1293, dopo tre anni di pace, Gerardo V alla fine si oppone all'usurpazione di Béarn e inizia una lunga guerra contro Ruggero Bernardo per i diritti delle loro mogli. Questa guerra durerà fino al 1377.
Quando la summnezionata Guillemette dona tutte le sue terre catalane a Giacomo II d'Aragona nell'aprile del 1300, Ruggero Bernardo vi si oppone mettendosi in marcia alla testa delle sue truppe attraverso il passo del Col de Puymaurens. Muore a Tarascon-sur-Ariège il 3 marzo del 1302 e viene sepolto a Boulbonne accanto ai suoi antenati.

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http://it.wikipedia.org/wiki/Ruggero_Be ... II_di_Foix
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Jean II d'Harcourt

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Jean II d'Harcourt, detto Il prode (1240 circa – 21 dicembre 1302), è stato un militare francese. Fu cavaliere, signore di Harcourt, barone d'Elbeuf e visconte di Châtellerault.
Era figlio di Jean I d'Harcourt, signore di Harcourt e barone d'Elbeuf, e di Alice di Beaumont.

Biografia
Maresciallo di Francia dall'anno 1284, servì con Filippo l'Ardito nella cosiddetta Crociata d'Aragona del 1285[1].
Da quando Filippo aveva posto l'assedio alla città di Roses, il 28 giugno, non era giunto al campo alcun convoglio, indispensabile per continuare a combattere. Se ne attendeva uno, quando giunse la notizia che il re d'Aragona voleva impadronirsene, e a tale scopo aveva preparato un'imboscata per il 14 agosto nei pressi di Girona; schierava quattrocento cavalieri e duemila fanti, l'élite del suo esercito.
Filippo incaricò il Maresciallo de Harcourt di rinforzare e proteggere il convoglio. Il Maresciallo partì, verso la fine della notte, con il conestabile Raoul de Nesle e cinquecento cavalieri, per arrivare, il 15 agosto all'alba, vicino al luogo dell'agguato. Il re d'Aragona ordinò una carica, che i francesi respinsero con fermezza e coraggio. Caricarono poi a loro volta, mettendo in rotta gli spagnoli. Il re d'Aragona fu ferito e la città di Girona si arrese il 7 settembre.
Quando il Re portò la guerra in Inghilterra, nel 1295, nominò Jean d'Harcourt luogotenente generale dell'armata navale con Mathieu IV de Montmorency. La flotta si portò davanti a Dover, la città fu conquistata e data alle fiamme.
Nel 1302, Harcourt accompagnò Carlo di Valois in Sicilia. Comandava la gendarmeria, e diede prova di grande valore. Morì di malattia al ritorno della spedizione, il 21 dicembre 1302. Fu sepolto nel priorato di Notre-Dame du Parc ad Harcourt.
Sposò in prime nozze Agnese di Lorena, figlia di Federico III duca di Lorena e di Margherita di Champagne. Rimasto vedovo e senza figli, si risposò nel 1280 con Jeanne de Châtellerault[2] e da lei ebbe:
Jean III († 1329), sire d'Harcourt
Jeanne, sposata a Enrico, barone d'Avaugour, di Goello e di Mayenne († 1331)
Margherita, sposata a Roberto signore di Boulainvillers e di Chepoy, poi a Raoul d'Estouteville signore di Rames.

http://it.wikipedia.org/wiki/Jean_II_d%27Harcourt
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Simon de Melun

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Simon de Melun (... – Courtrai, 11 luglio 1302) è stato un militare francese, maresciallo di Francia nel 1290.

Biografia
Quarto figlio di Adam III visconte di Melun e della contessa di Sancerre, seguì nel 1269 Luigi IX nell'Ottava crociata, con quattro cavalieri.
Aveva nel 1282 il comando militare della provincia di Linguadoca, con la carica di maestro dei balestrieri.
Il re di Maiorca, signore di Montpellier, pretendeva di considerarsi sovrano assoluto della città: Simon de Melun lo obbligò a riconoscere la sovranità della Corona di Francia; il visconte di Narbona coi suoi fratelli strinse alleanza col re di Castiglia contro la Francia, Simon li fece arrestare. In considerazione dei servigi resi Filippo l'Ardito gli donò il castello di Montlaur nella diocesi di Narbona; nel 1290 Simon cedette la proprietà all'abbazia della Grasse, e nell'atto di vendita si qualificò "Chevalier et Maréchal de France".
Il sovrano lo nominò nello stesso anno comandante sulla Catalogna, il Rossiglione e la Linguadoca, con l'ordine di proseguire la guerra contro i re di Maiorca e d'Aragona, ben presto costretti ad una tregua e quindi alla pace.
Siniscalco del Périgord, del Quercy e del Limosino già prima del 1291, fu inviato nel 1292 a sorvegliare il rispetto della tregua conclusa col re d'Inghilterra Edoardo I.
Combatté poi nella guerra di Guascogna sotto Carlo di Valois nel 1294, sotto Roberto II d'Artois nel 1296, e nella guerra delle Fiandre di nuovo sotto il conte di Valois nel 1297.
Era alla testa dell'attacco francese alla battaglia di Courtrai, dove trovò la morte.

http://it.wikipedia.org/wiki/Simon_de_Melun
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Guy I de Clermont

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Guy I de Clermont, signore di Breteuil, detto de Nèelle o de Nesle (... – Courtrai, 11 luglio 1302), è stato un militare francese, maresciallo di Francia nel 1292.
Era il secondo figlio di Simon de Clermont signore di Nesle, e di Alix de Montfort, e fratello minore di Raoul, connestabile di Francia.
Prese parte alla guerra delle Fiandre nel 1297. Filippo il bello, durante l'assedio di Lilla affidò un distaccamento di truppe agli ordini suoi e del connestabile suo fratello: i due attaccarono lungo il corso del Lys un contingente di truppe nemiche facendo numerosi prigionieri di rango.
Morì con il fratello alla battaglia di Courtrai, trovandosi alla testa dell'attacco francese.

http://it.wikipedia.org/wiki/Guy_I_de_Clermont
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Duello Carlo d'Angiò contro Pietro III di Aragona

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Durante la guerra per la conquista dell'Italia Meridionale e della Sicilia, nel 1282, il re Carlo I d'Angiò propose al suo avversario Pietro III di Aragona di affidare la decisione del conflitto ad un duello fra principi. Ci si accordò perchè i re, ciascuno accompagnato da 100 cavalieri, si scontrassero il primo giugno 1283 sul campo inglese di Bordeaux, al cospetto del re Edoardo I che avrebbe fatto da arbitro; al vincitore sarebbe spettato il controverso regno. Presto si cominciò a mormorare che il progetto era una trappola di Carlo e che suo nipote, il re Filippo III di Francia, voleva sorprendere Pietro a Bordeaux; per questo motivo pare che il re inglese non osasse recarsi al campo di battaglia e sconsigliasse agli aragonesi di gettarsi in quella trappola.
Il Papa Martino IV, vicino agli Angioini, protestò energicamente contro il duello, per screditare Pietro.
Nonostante ciò, Pietro di Aragona si mise in viaggio in incognito soltanto con quattro uomini di scorta.
Nella mattina del lunedì primo giugno 1283 venne annunziato al siniscalco della Guyennee, il rappresentante del re inglese Jean d'Agrilly, che un cavaliere del re di Aragona voleva parlargli immediatamente: che egli si recasse dunque al campo di battaglia con un notaio e sei cavalieri.
...
poichè il re di Francia e re Carlo sono qui con dodicimila cavalieri armati.


Tratto da "Forme di vita nel Medioevo"
Di Arno Borst
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Aigues-Mortes

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Storia
In origine gli abitanti vivevano di pesca, caccia e della produzione del sale prodotto in numerose piccole paludi salate situate lungo la riva del mare.
Nel Medioevo tutta la regione era sotto il controllo dei monaci dell'abbazia di Psalmodie.
Nel 1240 Luigi IX di Francia, con l'obiettivo di ottenere per il suo regno uno sbocco sul Mediterraneo, ottenne dall'Abbazia, grazie ad uno scambio, il controllo del villaggio e delle terre circostanti; insieme ottiene anche il controllo delle imposte sulla produzione del sale.
Luigi IX fece costruire una strada di accesso tra le paludi ed una torre, Tour Carbonniere, con funzioni di vedetta e controllo di accesso al villaggio.
In seguito, tra il 1242 e il 1248, fece costruire una torre di maggiori dimensioni, torre di Costanza (tour Constance),e un castello, oggi scomparso, sulle rovine dell'antica torre Metafère, con lo scopo di proteggere la città e il suo nascente porto e alloggiare la guarnigione. I lavori vennero affidati al deposto capitano del popolo di Genova Guglielmo Boccanegra, che nella città era già stato console ed era destinato a divenirne amministratore per conto del Re e nella quale aveva diversi interessi economici, ed al connazionale di lui, Andrea Cominelli.
Nel 1272 Filippo, figlio e successore di Luigi IX fece loro erigere una cinta fortificata intorno alla città. I lavori di costruzione della cinta terminarono 30 anni dopo.

Fu dal porto di Aigues-Mortes che Luigi IX salpò due volte per partecipare alla settima crociata, nel 1248, ed alla ottava crociata nel 1270 su flotte interamente armate dai genovesi.
Da questi fatti deriva la credenza popolare che in epoca medievale Aigues-Mortes fosse direttamente sul mare. In effetti il porto, oggi parzialmente interrato, si trovava nello stagno della Marette ed era collegato al mare dal Canal-Viel.

La chiesa "Notre Dame des Sablons"
Il monumento più importante, e certamente più vecchio della città, è la chiesa di Notre Dame des Sablons, (Nostra Signora delle Sabbie), in riferimento alle paludi sabbiose della zona che fu testimone principale dell'imbarco di San Luigi per le due crociate. La prima chiesa fatta di legno e canne era datata 1183, fu riedificata in stile gotico ogivale in pietra nel 1246. ...

La torre di Costanza
Si tratta di un imponente mastio in muratura a sezione cilindrica eretto nell'angolo nord-occidentale della città e terminato nel 1248. È costituito da un torrione cilindrico alto 30 metri e di diametro di 22 con pareti spesse sei metri, sormontato da una torretta alta 11 metri terminante a cuspide. Le sue fondamenta sono state poggiate su palafitte profonde che rimediano alla scarsa consistenza del terreno paludoso. La torre principale contiene all'interno due grosse sale sovrapposte dotate di soffitto ad ogiva.
...

Le mura
Nel 1268 per finanziare la costruzione delle mura venne instaurata una tassa che prevedeva una percentuale in base alla quantità di merce importata. Alla morte di Luigi IX erano solo state tracciate una parte delle fondazioni. L'opera venne continuata dal figlio di Luigi IX, Filippo L'Ardito anche se i lavori furono interrotti durante la guerra contro il re di Aragona. Vennero ripresi da Filippo il bello nel 1285 e sul finire del XIV secolo la cinta muraria era terminata. La fortificazione di 1.634 metri è quasi un quadrilatero perfetto inframmezzato di torri e con sei porte. Il progetto dell'architetto Eudes de Montreuil alla sua morte venne terminato da Cominelli. Le fondazioni delle mura poggiano su piattaforme di legno fissate al terreno mediante pali di quercia.


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